Lo svuotamento del lago ha quasi completato la metamorfosi del paesaggio da estivo ad invernale. Qui il panorama, normalmente è suggestivo per i riflessi dell'Aga sulla superficie del lago, ora lo è per l'asacerbazione del suo carattere rude.
Per la cronaca, c'erano anche diverse persone che salivano il passo Cigola (alla sx dell'Aga).
Il mio carattere schivo che affiora maggiormente quando sono a tu per tu con la natura, mi porta a sostare per uno spuntino un po' al di sotto del rifugio, su un soffice ma punzecchiante manto erboso ormai secco. Tutto attorno dominano i riflessi dorati del sole su larici e prati.
Sono le due in punto quando tramite il sentiero 258 arrivo sopra il lago della cava.
L'amara sorpresa è che, semmai il sole illuminasse completamente il lago in questi giorni, ora è già troppo tardi . Infatti oltre metà della sua larghezza è in ombra.
Anche così però, c'è comunque di che consolarsi .
Accortomi che il sentiero che stavo percorrendo si insinuava verso la valle Camisana e visto che la parte bassa era praticamente "al buio", a malincuore opto per una decurtazione del giro. Scendo selvaticamente dal sentiero verso la baita Casera ed il prospiciente lago e qui sfrutto l'ultimo sole per guardarmi attorno.
La baita della foto non recava indicazioni e non sò quindi se abbia un nome.