Lavina - Madonna dei Canti: povera Piazzoli

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[arrigoarrigoni]

belle e emozionanti, come sempre, le immagini di Moritz63. grazie! condivido con lui lo strazio per lo stato in cui i cinghiali hanno ridotto i secolari, bellissimi, prati di Piazzoli, un tempo pieni di cascine, di gente, di voci e di canti ma ancora oggi di sicura bellezza nonostante la ridotta presenza degli alpeggiatori e degli animali da pascolo, la riduzione delle aree prative attaccate dal bosco e dagli impianti artificiali di aghifoglie compiuti, in modo superficiale, negli anni 60 del secolo scorso. forse proprio i bulbi dei narcisi che a Piazzoli hanno da sempre una loro culla privilegiata e, in parte, la mantengono anche oggi (in valle Taleggio i narcisi non si chiamano narcisi ma "fiur de Piazzoi"!) sono stati l'obiettivo della devastazione sistematica dei cinghiali comparsi qui, mi pare, da non moltissimi anni, ma che con ogni evidenza hanno fatto a tempo a crescere e a moltiplicarsi anche se il territorio non parrebbe particolarmente adatto alla loro presenza, privo com'è di una qualche significativa presenza di querce e di castagni... Viene fatto di pensare che dove si creano vuoti qualcuno provvede a riempire... ma, pur non essendo cacciatore, mi viene da dire che in questo caso - come in altri consimili - una caccia di selezione seria e a fondo, per salvaguardare un patrimonio naturalistico di grande tradizionale, potrebbe essere auspicabile. ma voglio approfittare per un'altra osservazione stimolata dalle immagini del reportage, in particolare da quella relativa alla santella posta a mezza strada e in cima allo strappo sopra il fondo Tegge e all'inizio dei boschi chiamati "Rinè". grazie a chi ha provveduto generosamente al lavoro, ma mi chiedo se sia stato affrontato con le dovute autorizzazioni e con attenzione sensibile per quello che la " tribulina" è e rappresenta. Quella santellla è, documentatamente, di origine settecentesca, si sa quali Santi rappresentasse e portava una scritta ("o voi che passate da questa via, salutate Gesù, Giuseppe e Maria"), impressa nella mente e nel cuore di tante generazioni che da lì sono passate. Un piccolo sforzo per innovare nella continuità non si poteva fare? cordiali saluti. arrigo arrigoni
Chiedo scusa: la fretta mi ha mandato fuori strada. ingrandendo il nuovo affresco sulla santella per i Piazzoli, ho visto che in realtà si tratta della fuga in Egitto, con Gesù, Giuseppe, Maria più un asino. Un aggiornamento della tematica settecentesca! da quel punto di vista il rispetto c'è stato alla grande. mi dispiaccio per la critica. A. Arrigoni

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