Dopo ancora una quindicina di minuti con incontro ravvicinato di doppietta spianata (non mi pare sia stagione di caccia ), ecco che emerge dal bosco la baita degli alpini. Qui il mio pensiero va all'echeggiare delle grida dei bambini che correvano e giocavano come ebbri quella lontana giornata estiva nella quale ho visitato per la prima volta questa piccola oasi.
Una volta sotto la croce, si è materializzata quella che in una prima frazione di secondo mi è apparsa una strana scultura, ma che poi ho capito essere una insolita legenda dei monti visibili: sono infatti abituato a ritrovarmi un piatto con delle linee centrifughe ed i relativi nomi.