lucaserafini ha scritto:... tu sai come il Sugliani sia arrivato a queste IGM? Le ha costruite lui a partire dalle classiche originali?? ...
Non saprei, ma vedo che la casa editrice era la famosa "OFFICINE GRAFICHE DELLA S.A. BOLIS - BERGAMO", quindi posso immaginare che essendo una tiratura limitata allegata ad una guida dedicata, abbiano ricolorato le matrici di stampa con l'ombreggiatura color seppia per dare maggiore profondità alle cartine IGM originali (aggiungendo anche l'azzurro per indicare i corsi d'acqua, le linee rosse per gli intinerari scialpinistici oltre che la freccia rossa che indica il punto esatto di probabile distacco della slavina!

). Per quanto ne so, la Bolis era una delle poche tipografie accreditate per la stampa delle carte dell'
Istituto
Geografico
Militare...
La toponomastica comunque non è una certezza assoluta, si modifica nel corso del tempo vuoi volutamente o per errori o altro ancora. Notavo stasera sulla Sugliani che a Branzi si indica la "Gardada" alla bergamasca, anzichè la denominazione odierna di Gardata. Oppure come per il nome "monte Pascaniello" sia a fianco di "B.ta Pastrengo", guarda caso siamo vicini alle trincee della terza linea della Grande Guerra io ci vedo un nesso tra i due nomi, non è che qualche militare influente ci aveva messo lo zampino?
Altro esempio mi ricordo che con una carta Kompass (grande passo avanti per l'escursionista medio degli anni '70: aggiunta del colore indicante la natura del territorio, semplificazione e pulizia di molti toponimi di valore secondario, robustezza della mappa anche in caso di pioggia...), ecco con quella mi ci sono perso in zona Catinaccio-BZ, abbiamo fatto notte durante un periplo in quanto un rifugio era indicato con 700 m di dislivello errati...non indifferente per un luogo ameno, che guardacaso era il rif. "Bergamo".
p.s. ho ripostato sopra con maggiore ingrandimento il parziale delle 2 carte, per apprezzare meglio la bellezza della stampa di quell'epoca
