Diverse volte ho sostato alla Baita del Vai, immergendomi totalmente nel silenzio selvaggio e dolcemente cupo di quella vallecola... lì ho sempre l'impressione di essere fuori dal mondo e che nessuno potrà scovarmi.

Sentieri in quei boschi ce ne sono a bizzeffe e collegano gran parte delle baite, anche quella del Vai è collegata a quella della Marenda ad esempio! (ma queste cose le dico sempre sottovoce, perché sono boschi impervi ed è un attimo far la fine del sacco, quindi non improvvisate).
Riguardo alla Fraccia, appena sotto la Marenda si stacca un sentiero che attraversa la valle e sale sul versante opposto... è quello che va alla Fraccia! Cosa devo dirti di quel posto? Vacci, ti piacerà! Uno degli alpeggi più remoti e dimenticati di tutta la Val Brembana (ancor peggio del Vendulpià sopra Cassiglio secondo me), ora è rimasto un piccolo praticello delimitato da muretto a secco, e sopra dei ruderi di baita (moooolto spartana) attaccati alla parete rocciosa.
Ma il bello è che, ad esempio, anche la Fraccia era collegata in quota alla Serrata e pure al Parisciòl (remoto alpeggio ora quasi tutto sommerso dalle acque dell'Alta Mora)... e si passa(va) in posti mitici come il "pàs del tòr" o il "pal de la teleferica"... però promettetevi che non provate a cercare questi passaggi, il territorio è davvero troppo aspro e pericoloso e non si può improvvisare.
A proposito, e la gròta del Fracasèt?! Oppure, sul versante di Averara della Val Mora... la Fontana del Papa?!
Secondo me è forse la valle meglio conservata e al riparo da brutture moderne... ha un fascino unico. Ma non esplorate troppo i sentieri meno battuti, nasconde rupi e insidie.

