Valle superba, in mezzo a orridi strapiombi di montagne sublimi come il Secco e soprattutto il pauroso Pegherolo..
Ecco quello che ho tratto oggi sui nostri "dubbi alpinistici", che durano in questo forum dall'anno scorso (vero kenny?):
1- come dice il Gino, il cartello posto in bella vista sulla statale a Valleve che indica il sentiero per il Pegherolo manco si andasse sul Linzone,
trae in inganno: è una vallata selvaggia, il sentiero è poco evidente (comunque ottimi e abbondanti i bolli, non ci si perde) e quando si arriva alla testata della valle, poco sotto il torrione finale del Pegherolo, non ci sono più tracce, il pendio si fa molto ripido e non si capisce da dove parte l'attacco alla vetta...
2- questo itinerario è consigliato ad escursionisti esperti, non per qualche difficoltà che si trova nel percorrere la valle (a parte la ripidità e il sentierino), ma perché arrivati in cima ci sono solo tre possibilità: o si va in vetta al Pegherolo (non capisco ancora da dove, comunque mi porterei l'attrezzatura), o si va in vetta al Secco (urge nuova perlustrazione, perché la cresta è esile e scivolosa, anche se fattibile..ma in più ci sono alcuni canali invitanti da esplorare) o si arriva sull'affilato "Passo del Salto" e qui ci si ferma (sconsigliatissimo ai bambini!

). Non ci sono piani, né laghetti, né baite..solo la stupenda asprezza dei calcari dolomitici.
3- il "Passo del Salto" l'abbiam chiamato noi così perché è decisamente strapiombante sul versante sopra Mezzoldo, in realtà non è un vero e proprio passo perché non c'è nessun sentiero né da una parte né dall'altra; l'unica minuscola traccia che si vede corrisponde alla cresta, e credo sia usata solo dai camosci e dai pochi alpinisti che fanno il concatenamento che stiamo analizzando.
4- il versante del Pegherolo che dà su questa vallata è decisamente più complicato di quello della via normale che sale dalle creste del Cavallo-Cavallino (comunque anche quella non è propriamente una passeggiata domenicale). Ci sono alcuni picchi a strapiombo (forse si aggirano passando sopra il nuovo "paravalanghe") prima di quello finale, che è verticale; la via di salita secondo me segue comunque l'esile cresta: sono passato sotto il torrione finale per tutta la testata della valle, mentre ho tralasciato di esplorare proprio la cresta in virtù dei saggi consigli del Gino

e del vento di almeno 40 all'ora che ci faceva sentire un tantino freddi e instabili...

...(per far le foto al Pegherolo tenendo ferma la macchina mi sono dovuto sdraiare sulla cresta..

)