Valleve - Valenzana - Passo del Salto

[Matu'87]

Super Sergio! il nostro pirmo maestro di montagna di me e Caccia..... non cè un angolo delle orobie che lui nn abbia inesplorato.... CHiedetegli si postare il "girettino" al porizzzz

[Ser59]

Non ho ancora capito come fare a mandarvi le foto se fosse possibile mandare un email a qualcuno di voi pratico con allegato le foto mi fareste un piacere
Per quanto riguarda la descrizione del percorso c'è poco da sbagliare praticamente si rimane sempre in cresta nel punto più ripido ed esposto c'è una catenache indica la via ed aiuta a dare un pò di sicurezza nella foto si vede una fessura appena a destra del filo di cresta la catena è messa li poi i prati sono ripidi ma percorribili facilmente in salita visto è erba zollata non di quella scivolosa

[Ser59]

Grazie Matu ma come spesso succede gli alievi hanno superato il maestro

[Matu'87]

Grazie Matu ma come spesso succede gli alievi hanno superato il maestro

Eh eh Sergio hai voglia..... oggi mi hai dato un altra bella lezione....!

[MaCa]

Eh già..grande Sergio!
Se vuoi per le foto inviale a me già ridotte in 640*480 che le posto!

[sentieriepareti]

Ciao a tutti
Perdonate l’apparente arroganza con la quale scrivo questo post. Decenni di “pareti e sentieri, per le Orobie ma anche per il mondo” con tante cose belle ma anche tante tragiche, mi autorizzano a dire la mia in proposito, ad esempio, su questo argomento Pegherolo. Nessuno si senta incolpato o permaloso, MA non sempre le migliori virtù personali, le migliori capacità escursionistiche o alpinistiche vanno a braccetto con la capacità di esprimersi e scrivere in corretta lingua italiana, le cose come sono e come vanno descritte, per trasformarle in una valida informazione.
Per “tagliare la testa al toro”, se scrivo in un forum delle cose superficiali o inesatte devo prendermi la responsabilità di quello che stò facendo. (E’ cronaca di due giorni fà, un incidente mortale sulla Don Chiscotte in Marmolada, dove il giorno seguente i giornali titolavano “....caduti perchè avevano scaricato la relazione sbagliata da un sito internet).

Veniamo a noi.
NON è vero che la salita al Pegherolo dal passo del Salto, come qualcuno ha scritto, è una cazzata assistita da catene. Ci sono passi di 2° grado, dove un escursionista senza esperienza o che abbia un minimo di vertigine può lasciarci la pelle. Dal passo del Salto si stà su erba e roccette a destra della cresta. 5 metri di 2° grado esposto e obliquo a destra, portano all’inizio della prima “catena” (che non è una catena da ferrata, ma una catenella da ferramenta, ruggine, schiacciata in diversi punti e in diversi punti lesa dai fulmini, utile solo per sicurezza psicologica). Questa catena è lunga circa 10 metri ed è legata ad un successivo cavo d’acciaio, vecchio e sottile. Si supera così diagonalmente in salita un risalto di roccette ed erba che porta su un risalto della cresta. Ancora alcuni passi di 1° e 2° grado (senza attrezzatura) permettono di accedere al secondo spezzone di “catenella”. ASSOLUTAMENTE NON APPENDERSI E NON TIRARE. Questa si esaurisce sui ripidi prati della cresta che raggiunge la cima. Nel senso opposto, cioè in discesa, dalla vetta del Pegherolo è difficile, se non si conosce l’ubicazione, vedere la partenza della prima catenella che (faccia a valle) scende sulla sinistra.

Il mio consiglio a chi torna a ripetere il percorso è di portare 2 spezzoni di corda da 5 metri l’uno, da lasciare. Il primo spezzone di corda per raccordare il primo e secondo spezzone di catena, e il secondo spezzone di corda al termine del secondo spezzone di catena, fino al sottostante prato.

Senza retorica alcuna, per la sicurezza e il divertimento di tutti noi, spero di essere stato chiaro, e di non aver offeso nessuno. Ancora ciao a tutti.

[andrea.brembilla]

Benvenuto a sentieriepareti nel forum della Valle Brembana.

Veniamo a noi:
- la prima parte del tuo messaggio contiene alcune espressioni al limite: nel forum non è consentito attaccare nemmeno velatamente altri utenti, bisogna confrontarsi solo con la forza delle idee; tuttavia lascio tutto quello che hai scritto perché l'argomento è molto importante, vale come "paradigma" anche per gli altri messaggi di questa sezione e capisco la tua "foga di scrittura", giustificata dalla paura che possano ripetersi fatti realmente successi come quello che tu dici della Marmolada.
Credo che nessun utente voglia sottostimare la difficoltà di un itinerario quando lo descrive sul forum (perché ci vanno di mezzo gli altri che poi lo affrontano), spesso avviene un difetto di comunicazione.

- la seconda parte del tuo messaggio è quello che noi moderatori vogliamo per questa sezione: avere utenti competenti (e ne abbiamo tanti) ma che sappiano descrivere nel particolare i punti difficili degli itinerari che purtroppo non possiamo verificare, perché non abbiam mai fatto, come questo versante del Pegherolo...e di utenti con queste caratteristiche ne abbiamo pochi, perché non è una cosa così scontata descrivere i passaggi alpinistici con occhio critico e "imparziale".
La tua descrizione è esauriente, completa e con anche l'inserimento di riferimenti di scala alpinistica, che è fatta apposta affinché ogni alpinista possa confrontare le proprie capacità con le difficoltà "standard" riscontrate negli itinerari.

Spero tu possa contribuire ancora a fornire informazioni precise sugli itinerari che inseriremo nel forum da qui in avanti, senza però cadere nell'errore di screditare (volontariamente o no) gli altri utenti, che come vedi ci mettono tanta passione e tanta volontà nel trasmettere le proprie emozioni agli altri...
L'amore per la montagna ci accomuna, aiutiamoci a vicenda nel godere questo mondo con infinito amore ma anche con attenzione, raziocinio e competenza.
Se ogni singolo utente dopo aver letto il forum affronterà le sue escursioni in maniera più consapevole e informata, vorrà dire che avremo raggiunto il nostro obiettivo.

[andrea.brembilla]

Riporto qui, evidenziandola, l'esauriente descrizione della parete fatta da sentieriepareti, che prenderei come definitiva.

Ci sono passi di 2° grado, dove un escursionista senza esperienza o che abbia un minimo di vertigine può lasciarci la pelle. Dal passo del Salto si stà su erba e roccette a destra della cresta. 5 metri di 2° grado esposto e obliquo a destra, portano all’inizio della prima “catena” (che non è una catena da ferrata, ma una catenella da ferramenta, ruggine, schiacciata in diversi punti e in diversi punti lesa dai fulmini, utile solo per sicurezza psicologica). Questa catena è lunga circa 10 metri ed è legata ad un successivo cavo d’acciaio, vecchio e sottile. Si supera così diagonalmente in salita un risalto di roccette ed erba che porta su un risalto della cresta. Ancora alcuni passi di 1° e 2° grado (senza attrezzatura) permettono di accedere al secondo spezzone di “catenella”. ASSOLUTAMENTE NON APPENDERSI E NON TIRARE. Questa si esaurisce sui ripidi prati della cresta che raggiunge la cima. Nel senso opposto, cioè in discesa, dalla vetta del Pegherolo è difficile, se non si conosce l’ubicazione, vedere la partenza della prima catenella che (faccia a valle) scende sulla sinistra.

Il mio consiglio a chi torna a ripetere il percorso è di portare 2 spezzoni di corda da 5 metri l’uno, da lasciare. Il primo spezzone di corda per raccordare il primo e secondo spezzone di catena, e il secondo spezzone di corda al termine del secondo spezzone di catena, fino al sottostante prato.

[IW2LBR]