Seconde case a Oltre il Colle....
Lettera aperta del Presidente della Pro Loco di Oltre il Colle all’Assessore all’Urbanistica della Regione Lombardia Daniele Belotti.
Egregio Assessore Belotti
Perdoni innanzitutto il “ritardo” con cui intervengo in risposta al Suo recente intervento al Convegno di Coonfcooperatuive recensito il 15/11/2010 dagli amici di BergamoNews e ad altri Suoi interventi simili sul tema, in diverse occasioni, ma ritenevo che prima di me, anche per il particolare ruolo che ricopro, fosse compito di altre istituzioni intervenire sulla questione da Lei giustamente posta : quella del consistente sviluppo delle “secondo case” tra le nostre montagne a discapito di altre e piu’ diversificate forme di accoglienza per il turismo. Voglio innanzitutto segnalarLe che condivido, in termini generali, la Sua posizione di forte preoccupazione per l’uso intensivo, se non di abuso, dei territori montani della nostra Valle dove negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un vistoso cambiamento in termini di “tipologia” del turista e, conseguentemente, ad un adeguamento dell’offerta di accoglienza che il territorio ha proposto.
Da questi cambiamenti sociali che hanno giustamente permesso a molta gente di poter goder della bellezza delle nostre montagne e delle nostre contrade, sono però, come Lei giustamente precisa, derivate anche situazioni di importante “consumo” del territorio per cui si è posto ed è ancora senz’altro molto attuale, il problema di trovare il giusto equilibrio tra le due richieste : troppo spesso , in tutta Italia, abbiamo dovuto assistere a scempi clamorosi e di certo noi non vogliamo esserne compartecipi.
Chiarita la condivisione dei principi delle Sue osservazioni , mi permetto però , e la prego di concedermi in questo un pizzico di rincrescimento, di chiederLe perché citare sull’argomento Oltre il Colle , come se fosse un po’ la “pietra dello scandalo”. Il mio Paese ha senza dubbio avuto in anni passati uno sviluppo immobiliare in questa direzione ma puo’ ancora permettersi di offrire panorami straordinari che nessun Paese della Valle puo’ offrire, senza scempi nè cementificazioni selvagge e, per diversi motivi che si possono o meno condividere, sono parecchi anni che le nuove costruzioni si contano , forse , sulle dita di una mano.
Credo sia un po’ riduttivo ma soprattutto penalizzante per Oltre il Colle, additarlo ad emblema di una proliferazione importante delle famose “seconde” case, a campione del disinteresse per gli ambiti naturali e della scarsa sensibilità “ambientale” . Il nostro Paese ha già i suoi problemi derivanti da questo “cambio” dell’interesse turistico per doversi confrontare anche con una cattiva pubblicità , certamente non voluta, ma oggettivamente subita : ci sono paesi vicini, prima e dopo di noi, sulla splendida strada che attraversa la nostra Valle, dove gli scrupoli su questa problematica che Oltre il Colle si è posto, sono davvero molto lontani.
Sono certo che le Sue osservazioni non avevano alcun intento persecutorio nei confronti di Oltre il Colle, ma volevano ed hanno giustamente posto una problema vero, diffuso, che investe tutta la Valle e molti dei suoi Comuni e le fa onore, come Amministratore nell’importante ruolo che riveste, dimostrare questa sensibilità. Mi dispiace che Lei abbia a suo tempo venduto la Sua casa ad Oltre il Colle, ma Le assicuro che se avesse abitato in alcuni paesi vicini, forse, la casa non l’avrebbe nemmeno acquistata e mi dispiace soprattutto che proprio ad Oltre il Colle abbia fatto riferimento perché ritengo che, in particolar modo in questo periodo, altri riferimenti sarebbero stati più calzanti. La mia, Assessore, non è una critica , ma solo il rammarico di chi, come me e come tanti in Paese che si stanno dando da fare per trovare un nuovo equilibrio che garantisca ancora e sempre ai nostri visitatori la gioia di godere dei nostri panorami fantastici ma anche la dignitosa sopravvivenza delle comunità di montagna, si trovano ad affrontare anche problemi di “immagine” di cui, davvero, non sentivamo la necessità.
Ci venga a trovare. Saremo ben lieti di dimostrale che ad Oltre il Colle, ancora oggi, se si alza lo sguardo , le nostre maestose montagne potranno ricordarle che qui , tutto sommato, al problema da Lei posto abbiamo una sensibilità non così diffusa in Valle.
Cordialmente
Pro Loco di Oltre il Colle Il Presidente Ing. Claudio Paulato
Oltre il Colle – 01-12-2010
Seconde case in Valle Brembana
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Re: Seconde case a Oltre il Colle....
Benvenuto a PAULATO sul forum della Valle Brembana...e grazie per aver condiviso con noi questa interessante lettera.


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Re: Seconde case in Valle Brembana
da L'Eco di Bergamo
Orobie, troppe case disabitate - Servono nuove forme di affitto
Nelle Orobie bergamasche ci sono 63mila seconde case, che restano per lo più disabitate. L'Osservatorio turistico della Provincia di Bergamo ha presentato martedì 3 maggio il rapporto 2010 «Le abitazioni turistiche nelle Orobie: densità, utilizzo e implicazioni sulle destinazioni». Dallo studio emerge che il 43% delle case nelle valli bergamasche non è occupato. Secondo Andrea Macchiavelli, direttore del CeSTIT (Centro studi per il turismo e l'interpretazione del territorio dell'Università di Bergamo) «Bisogna cercare nuove forme d'affitto più dinamiche, per periodi più brevi, magari con cooperative che garantiscano servizi come il cambio delle lenzuola o la pulizia finale».
Le case per le vacanze sono usate tra i 60 e gli 80 giorni l'anno, in gran parte durante il mese di agosto. «Lo studio può sensibilizzare le amministrazioni comunali a uno sviluppo urbanistico sostenibile e i privati a avviare meccanismi di promozione dell'affitto qualità e forme brevi e dinamiche», ha commentato l'assessore al Turismo della Provincia di Bergamo Giorgio Bonassoli. Perché rilanciare il turismo passa anche dalla valorizzazione delle seconde case.
Orobie, troppe case disabitate - Servono nuove forme di affitto
Nelle Orobie bergamasche ci sono 63mila seconde case, che restano per lo più disabitate. L'Osservatorio turistico della Provincia di Bergamo ha presentato martedì 3 maggio il rapporto 2010 «Le abitazioni turistiche nelle Orobie: densità, utilizzo e implicazioni sulle destinazioni». Dallo studio emerge che il 43% delle case nelle valli bergamasche non è occupato. Secondo Andrea Macchiavelli, direttore del CeSTIT (Centro studi per il turismo e l'interpretazione del territorio dell'Università di Bergamo) «Bisogna cercare nuove forme d'affitto più dinamiche, per periodi più brevi, magari con cooperative che garantiscano servizi come il cambio delle lenzuola o la pulizia finale».
Le case per le vacanze sono usate tra i 60 e gli 80 giorni l'anno, in gran parte durante il mese di agosto. «Lo studio può sensibilizzare le amministrazioni comunali a uno sviluppo urbanistico sostenibile e i privati a avviare meccanismi di promozione dell'affitto qualità e forme brevi e dinamiche», ha commentato l'assessore al Turismo della Provincia di Bergamo Giorgio Bonassoli. Perché rilanciare il turismo passa anche dalla valorizzazione delle seconde case.
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Re: Seconde case in Valle Brembana
Non so se è il topic più adatto ma non so proprio dove scrivere la mia richiesta.
Eventualmente chiedo agli Admin di spostare il mio post dove ritengono più opportuno.
Io ho un bilocale in zona paese basso (proprio vicino alla seggiovia che da paese basso porta a piazzale alberghi) e a volte lo affitto.
Fin'ora però ho affittato solo settimanalmente e più o meno mi sono fatta un'idea di quelle che possono essere le richieste più consone per le varie stagioni.
Da un po' di giorni ricevo richieste di informazioni per affitto annuale o stagionale ma non so proprio cosa chiedere.
Chi di voi può darmi una mano a capire quale può essere una richiesta nella norma senza andare fuori mercato (nè in basso nè in alto)?
Grazie in anticipo per l'aiuto.
Stefania
Eventualmente chiedo agli Admin di spostare il mio post dove ritengono più opportuno.
Io ho un bilocale in zona paese basso (proprio vicino alla seggiovia che da paese basso porta a piazzale alberghi) e a volte lo affitto.
Fin'ora però ho affittato solo settimanalmente e più o meno mi sono fatta un'idea di quelle che possono essere le richieste più consone per le varie stagioni.
Da un po' di giorni ricevo richieste di informazioni per affitto annuale o stagionale ma non so proprio cosa chiedere.

Chi di voi può darmi una mano a capire quale può essere una richiesta nella norma senza andare fuori mercato (nè in basso nè in alto)?
Grazie in anticipo per l'aiuto.
Stefania