Bellissima manifestazione... per noi del CAI Alta Valle è stato un onore partecipare a questa iniziativa!
Ringraziamento particolare a:
- Decio Galbiati, responsabile dei senior del CAI Alta Valle, ideatore dell'iniziativa.
- Comune di Vedeseta e Taleggio.
- Assiciazione Fanti.
- ENEL.
- Arrigo Arrigoni.
e....
dulcis in fundo... gli Alpini di Vedeseta!
Più di tante parole vale questa immagine... ovvero come costruire un guado sull'Enna in poche ore!
Un applauso a tutti i volontari ... ed ai partecipanti
IW2LBR ha scritto:...Poi tutti sul percorso della vecchia strada... ormai non più del tutto percorribile dalla caduta, anno 1987, di uno dei due grossi ponti di attraversamento dell’Enna.
è un vero peccato che in questi 25 anni non si siano trovati "quattro soldi" per ricostruire un ponte...e pensare che con la legge "Valtellina" (e Valbrembana), si sono finanziate anche opere del tutto estranee alla ricostruzione...e per questo ponte e la sua strada nulla ??
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
A mia volta ringrazio il Cai Alta Valle Brembana, in particolare Decio "Pioltello", per aver stimolato questa bella giornata che ha permesso di fare "quattro passi" nella storia della Valle Taleggio. un grazie anche da parte mia a tutti quelli che l'hanno resa possibile e un grazie per i numerosi "miei" ascoltatori, anche piccoli, che si sono dimostrati partecipi, attenti, interessati: un buon segno!
Quanto alla osservazione-domanda del signor Elio Biava (possibile che con la Legge Valtellina non si sia stati capaci di portare a casa qualche soldo per la strada bassa?) mi permetto una considerazione che spero aiuti a inquadrare un po' questa dimenticanza/incapacità. All'epoca ero vicesindaco di Vedeseta e ho seguito in prima persona molte delle schede di segnalazione dei danni procurati dalla alluvione, che nel corso degli anni successivi hanno portato a una serie di finanziamenti, soprattutto relativi a sistemazioni e trasformazioni di stradine e di mulattiere. Sulla "strada bassa", in accordo con l'amministrazione comunale di Taleggio, facemmo una segnalazione un po' generica di danni a ponticelli e al sedime stradale, che portò a un finanziamento (credo 150 o 200 milioni, non ricordo bene la cifra) e a un intervento di sistemazione, consolidamento e asfaltatura del primo tratto, quello che dall'imbocco della Strada provinciale 25 sotto Olda porta al Cornalè che presentava problemi anche con i due ponti non piccoli sui torrentelli del Valisele o Vallicelle. Per il grande ponte sull'Enna non ci fu segnalazione perchè a settembre 1987, quando si prepararono le schede, il ponte era ancora al suo posto! Quando cadde, a ottobre di quell'anno, se non ricordo male - e la notizia andò sui giornali - nessuno se la sentì di retrodatare quella caduta e a farla risalire ai danni "immediati" causati dalla alluvione. Forse mancò un po' di coraggio ma qualche amministratore con il coraggio ha avuto non pochi guai giudiziari e ha rischiato la galera 'per falso in atto pubblico'!.
Anche recentemente si è aperta la possibilità di portare a casa dei finanziamenti attraverso un mutuo oneroso e il Comune di Vedeseta, con le finanze ridotte davvero all'osso, pur con grande dispiacere perchè la strada a suo tempo è stata interamente realizzata da quella comunità che l'ha sentita a lungo "sua", non se l'è sentita di caricarsi di un debito che avrebbe fatto grande fatica a onorare. Questo per aiutare a inquadrare la cosa.
arrigoarrigoni ha scritto:... Quanto alla osservazione-domanda del signor Elio Biava (possibile che con la Legge Valtellina non si sia stati capaci di portare a casa qualche soldo per la strada bassa?) ... Questo per aiutare a inquadrare la cosa. Arrigo Arrigoni
Molto interessante la spiegazione, ora mi è tutto più chiaro. Non penso che la mia affermazione sopra, sia stata presa come una critica alla bella manifestazione svoltasi, tantomeno ai presenti, non era mia intenzione. Il mio era solo uno sfogo generico, per il dispiacere di aver in qualche modo perso tale bella e storica strada. ringrazio per il celere chiarimento.
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
ho approfittato volentieri della domanda del Sig. Elio Biava (con cui dialogo spesso e volentieri e che spero di incontrare in qualche occasione!) per tentare di dare qualche elemento di risposta a dubbi e interrogativi che anche altri hanno posto.
Rimane in tutti il rammarico per la perdita di questo bel percorso e il forte desiderio di vederlo un giorno ripristinato: ma l'impresa non è a buon mercato, e ci vorrebbe davvero un mezzo miracolo.
Arrigo Arrigoni