Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
- lorenzo.lego
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
non commento in altro modo... mi sembra che il paraorecchie e paraocchi ci siano anche tra noi
Lore
- elio.biava
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Solo per aggiornarti che vengono "reinseriti" anche qui già da tre anni. Comunque sul M.te Zucco stazionano già da almeno 30 anni ( e sono meno rachitici di quelli "seminati" ) ( e non soffrono la neve ed il gelolorenzo.lego ha scritto:...mufloni che potrebbero in pochi anni apparire anche in Val Brembana...


Per il resto, un "no comment", ho già dato. Grazie del tuo contributo.

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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Povero orso è da una decina di giorni che se ne sta buono senza rompere le scatole a nessuno.
In trentino idem tutto tranquillo e c'è gente che non lo può vedere. A sentir qualcuno sembra un serial killer che non fa altro che ammazzare ovini uno dietro l'altro l'unico problema sulla terra è l'uomo padrone del mondo e della montagna.
In trentino idem tutto tranquillo e c'è gente che non lo può vedere. A sentir qualcuno sembra un serial killer che non fa altro che ammazzare ovini uno dietro l'altro l'unico problema sulla terra è l'uomo padrone del mondo e della montagna.
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Perchè secondo te vive d'amore e non sta mangiando niente? Verranno a dirtelo a te cosa sta mangiandopassovalcava ha scritto:povero orso è da una decina di giorni che se ne sta buono senza rompere le scatole a nessuno. In trentino idem tutto tranquillo e c'è gente che non lo può vedere. a sentir qualcuno sembra un serial killer che non fa altro che ammazzare ovini uno dietro l'altro l'unico problema sulla terra è l'uomo padrone del mondo e della montagna.

Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Comincia tu a dare il buon esempio, mettendone uno nel tuo giardino.passovalcava ha scritto:A sentir qualcuno sembra un serial killer che non fa altro che ammazzare ovini uno dietro l'altro l'unico problema sulla terra è l'uomo padrone del mondo e della montagna.
Ste ominidi che vogliono tutti per loro bei giardini verdi e puliti dando le multe al cane che sporca, quando giustificano gli sbranamenti di asini, pecore, capre, galline e fanno scappare turisti e vacanzieri per il loro parco giochi in casa d'altri!
E chi glielo fa fare all'orso di procurarsi il cibo tra la vegetazione, quando puoi tranquillamente averla vicino ai centri abitati tra pollai, alveari e aziende agricole. Ne vedremo delle belle sicuramente.
- elio.biava
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Non "sembra"passovalcava ha scritto:Povero orso ...A sentir qualcuno sembra un serial killer ...

Scusami, l'orso proprio no, questa è troppo grossa, se permetti non voglio essere io l'animale che deve recedere.
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L’orso a Rutte Grande ha distrutto otto arnie
dal Messaggero Veneto
L’orso a Rutte Grande ha distrutto otto arnie
TARVISIO. Ammontano a 3 mila euro i danni arrecati dall’orso l’altra notte all’apicoltore Giuseppe Virgalito, abitante in località Rutte Grande. Il plantigrado durante la notte, tra martedì e mercoledì, ha distrutto 8 arnie provocando la morte di migliaia di api. Non solo, la notte successiva ha visitato il pollaio della famiglia di Mario De Bortoli nella vicina frazione di Rutte Piccolo, dove ha fatto razzia di mangimi uccidendo anche una gallina.
Al personale della Forestale regionale chiamato sul posto dai danneggiati dalle visite dell’orso, non è rimasto che constatare l’entità dei danni arrecati. Dopo la pausa invernale, l’orso ha ripreso appieno l’attività. «Le tracce evidenziano la presenza dell’orso nella nostra zona – spiega l’ispettore Giancarlo Pezzetta, responsabile della Stazione di Tarvisio del Corpo forestale regionale – e riteniamo sia tuttora sui nostri monti». Si ritiene, infatti, sia lo stesso esemplare autore delle scorrerie dello scorso autunno. «Pare proprio lo stesso orso – afferma Paolo Molinari, studioso dei grandi predatori –, comunque sembra sia arrivato dalla vicina Austria e qualche giorno fa il suo passaggio era stato filmato nei pressi di Arnoldstein. Nel nostro territorio ci sono le tracce che è sceso in località San Antonio dal monte Laila, quindi, è arrivato a Rutte Grande e da quanto si è compreso sembra essere guidato dalle esperienze passate in quando si sta indirizzando ai siti che già conosce». Comunque, i forestali hanno raccolto campioni di pelo che saranno analizzati all’Ispra di Bologna che chiariranno se è, o meno, lo stesso orso. «Indubbiamente – conclude Molinari –, la forestale oltre al suo lavoro di controllo nella foresta, fa anche un servizio di supporto alle ricerche scientifiche importante».
L’orso a Rutte Grande ha distrutto otto arnie
TARVISIO. Ammontano a 3 mila euro i danni arrecati dall’orso l’altra notte all’apicoltore Giuseppe Virgalito, abitante in località Rutte Grande. Il plantigrado durante la notte, tra martedì e mercoledì, ha distrutto 8 arnie provocando la morte di migliaia di api. Non solo, la notte successiva ha visitato il pollaio della famiglia di Mario De Bortoli nella vicina frazione di Rutte Piccolo, dove ha fatto razzia di mangimi uccidendo anche una gallina.
Al personale della Forestale regionale chiamato sul posto dai danneggiati dalle visite dell’orso, non è rimasto che constatare l’entità dei danni arrecati. Dopo la pausa invernale, l’orso ha ripreso appieno l’attività. «Le tracce evidenziano la presenza dell’orso nella nostra zona – spiega l’ispettore Giancarlo Pezzetta, responsabile della Stazione di Tarvisio del Corpo forestale regionale – e riteniamo sia tuttora sui nostri monti». Si ritiene, infatti, sia lo stesso esemplare autore delle scorrerie dello scorso autunno. «Pare proprio lo stesso orso – afferma Paolo Molinari, studioso dei grandi predatori –, comunque sembra sia arrivato dalla vicina Austria e qualche giorno fa il suo passaggio era stato filmato nei pressi di Arnoldstein. Nel nostro territorio ci sono le tracce che è sceso in località San Antonio dal monte Laila, quindi, è arrivato a Rutte Grande e da quanto si è compreso sembra essere guidato dalle esperienze passate in quando si sta indirizzando ai siti che già conosce». Comunque, i forestali hanno raccolto campioni di pelo che saranno analizzati all’Ispra di Bologna che chiariranno se è, o meno, lo stesso orso. «Indubbiamente – conclude Molinari –, la forestale oltre al suo lavoro di controllo nella foresta, fa anche un servizio di supporto alle ricerche scientifiche importante».
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Riecco l’orso, stavolta a Riofreddo
dal Messaggero Veneto
Riecco l’orso, stavolta a Riofreddo
Anche l’orso ha fatto festa in questo fine settimana che ha dedicato alle scorpacciate di miele a spese di un apicoltore carinziano che s’è visto demolire l’alveare di sua proprietà vicino a Riofreddo, la frazione a fianco della Ss 54 del Friuli situata fra il capoluogo della Valcanale e l’ex centro minerario di Cave del Predil. Così, dopo la devastazione operata all’alveare di Giuseppe Virgalito a Rutte Grande e la visita al pollaio di casa De Bortoli a Rutte Piccolo, il plantigrado ha dedicato due nottate a Riofreddo. Infatti, nella notte fra venerdì e sabato ha banchettato con il miele di due arnie che, ovviamente, ha ridotto a pezzi ed è ritornato la notte dopo per dedicarsi ad altre due fornitrici di miele. E probabilmente, come ci hanno detto alcuni abitanti del luogo, l’orso ritornerà la terza notte per completare l’opera distruggendo le due arnie rimaste e se così sarà, questa mattina, la demolizione sarà stata completata. Lo stesso alveare era già stato oggetto di visita del plantigrado l’anno scorso e questa coincidenza pare confermare la tesi degli esperti che, come è noto, sono convinti che il grande predatore sia lo stesso animale che ritorna suoi luoghi dove sa che trova con certezza da cibarsi.
Riecco l’orso, stavolta a Riofreddo
Anche l’orso ha fatto festa in questo fine settimana che ha dedicato alle scorpacciate di miele a spese di un apicoltore carinziano che s’è visto demolire l’alveare di sua proprietà vicino a Riofreddo, la frazione a fianco della Ss 54 del Friuli situata fra il capoluogo della Valcanale e l’ex centro minerario di Cave del Predil. Così, dopo la devastazione operata all’alveare di Giuseppe Virgalito a Rutte Grande e la visita al pollaio di casa De Bortoli a Rutte Piccolo, il plantigrado ha dedicato due nottate a Riofreddo. Infatti, nella notte fra venerdì e sabato ha banchettato con il miele di due arnie che, ovviamente, ha ridotto a pezzi ed è ritornato la notte dopo per dedicarsi ad altre due fornitrici di miele. E probabilmente, come ci hanno detto alcuni abitanti del luogo, l’orso ritornerà la terza notte per completare l’opera distruggendo le due arnie rimaste e se così sarà, questa mattina, la demolizione sarà stata completata. Lo stesso alveare era già stato oggetto di visita del plantigrado l’anno scorso e questa coincidenza pare confermare la tesi degli esperti che, come è noto, sono convinti che il grande predatore sia lo stesso animale che ritorna suoi luoghi dove sa che trova con certezza da cibarsi.
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
La differenza, rispetto alle diverse speci sopra citate e' una sola, ma che ritengo basilare!elio.biava ha scritto:.Errori faunistici piccoli li abbiamo già sperimentati, dalla trota giapponese, al siluro, al cinghiale europeo, allo stambecco, alla lepre balcanica, ai fagiani di mezzo mondo ecc ecc... e chi ci ha rimesso è sempre stata la specie autoctona. Se deve essere evoluzione o biodiversità che sia quella vera e spontanea non quella migrata su un cassone di pickup. Scusami, l'orso proprio no, questa è troppo grossa, se permetti non voglio essere io l'animale che deve recedere.
L'orso sui nostri monti è sempre vissuto, qui era di casa e (purtroppo), è stato sterminato dall'uomo. Ora si cerca di reintrodurlo. Diversamente da questo la trota giapponese, il siluro ecc. ecc, son state forzatamente introdotte dall'uomo e qui non hanno mai abitato, ovvero sono alloctone!