kikko69 ha scritto:Niente ... L'unica cosa che si nota e che bisogna fare molta attenzione sono i nidi di vespa
Eh si! numerosi favi scavati in buchi del terreno, piccole vespe di bosco ronzanti, arzille e cattive forse per il caldo, dalle quali è meglio stare alla larga ( noi 2 su 3....colpiti! ).
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
Niente funghi, e i tesserini non si vendono Stagione povera su tutte le Orobie, ma anche altrove «Troppo vento». Magra anche per chi vende i ticket
Funghi? Chi li ha visti quest’anno? La stagione è decisamente no. Cercatori in giro se ne vedono pochissimi, sulle Orobie ma anche altrove. Tanto meno porcini o altro di commestibile. La colpa? Ovviamente della meteorologia, le condizioni che, stando agli esperti, non sarebbero state idonee alla crescita. Per qualcuno a luglio e in questo mese d’agosto, tradizionali mesi per la raccolta, non si è avuto quella giusta alternanza di pioggia consistente e poi di sole per la crescita. Per altri a fare il danno ci si è messo anche il vento. Sta di fatto che quest’anno, almeno finora (la stagione buona in genere dura fino a fine settembre- inizio ottobre), i cestini sono rimasti quasi sempre vuoti.
E questo dopo due stagioni, soprattutto quella del 2011, dove il bottino era stato invece d’oro. Validità fino al 30 novembre «Annate così ci sono state anche in passato – siega Pierino Bigoni, esperto in micologia del gruppo Bresadola di Villa d’Ogna – quindi non bisogna stupirsi più di tanto. Abbiamo tempo ancora un mese o poco più per recuperare. A mio parere a condizionare negativamente la crescita è stato il vento: le piogge ci sono state ma poi basta un po’ di vento in quota per asciugare il terreno e di funghi non se ne vedono ». Di conseguenza anche la vendita di tesserini per la raccolta – nei 40 Comuni della nostra provincia in qui il ticket è obbligatorio – quest’anno è stata, finora scarsissima. I ticket, peraltro, rispetto alla scorsa stagione, sono sostanzialmente rimasti invariati: la solita «selva» di cifre, per cui passando da un Comune o da un Consorzio all’altro occorre tenere d’occhio i costi. L’unica variazione nella Valle dell’Olmo con il giornaliero cresciuto da otto a dieci euro. Proprio qui si hanno le quote più alte, con uno stagionale (valido fino al 30 novembre) che arriva a costare cento euro. Con Gandino il ramo ovest dell’alta Valle Brembana ha anche il giornaliero più costoso.
Scendendo la valle il ticket è poi obbligatorio a Camerata Cornello, per il resto è libero. Se si esclude Clusone, nel cui territorio i funghi si possono raccogliere senza tesserino, in tutti gli altri comuni dell’alto Serio e della Valle di Scalve per la ricerca dei funghi è necessario munirsi di idoneo tesserino, il cui costo varia da una località all’altra. «Unifichiamo le tariffe» «Abbiamo sempre auspicato che con un solo tesserino si potesse, almeno, raccogliere funghi in tutto il territorio di una Comunità montana – aggiunge Bigoni –. Purtroppo non è così e un cercatore che deve spostarsi per la ricerca da un paese a un altro, è costretto a munirsi di più tesserini, con una spesa a volte marcata».
E così per raccogliere funghi in tutto il territorio dei Comuni aderenti al Consorzio forestale Presolana (Castione, Cerete, Onore, Fino,Rovetta e Songavazzo) il permesso annuale costa 50 euro, il settimanale 15 e il giornaliero 5 euro. Per residenti, proprietari di seconde case, proprietari forestali e loro familiari il costo del tesserino annuale ammonta a dieci euro. Se ci spostiamo nei Comuni aderenti al Consorzio forestale Alto Serio (Ardesio, Gandellino, Gromo, Oltressenda Alta, Valbondione, Valgoglio e Villa d’Ogna) la situazione cambia. Il permesso annuale di raccolta nel territorio di tutto il Consorzio per i residenti costa 8 euro e per i non residenti 50 euro. Il settimanale per i non residenti 20 euro e il giornaliero sei euro. Vi è poi un permesso annuale per i villeggianti, costo 30 euro. Più giù nella valle, a Gandino i residenti e i proprietari di immobili nel Comune, anche se non residenti, pagano lo stagionale 10 euro, mentre per i non residenti non proprietari di immobili il costo del permesso annuale è di 40 euro, del settimanale 20 euro e del giornaliero 10 euro. Nei Comuni che fanno parte della Comunità montana della Valle di Scalve (Colere, Vilminore, Azzone e Schilpario) il permesso è gratuito per i residenti, i nativi della valle, i minori di 10 anni e i diversamente abili. Per tutti gli altri il giornaliero costa 6 euro, il settimanale 20 e l’annuale 70 euro.
L’esperto: «Servirebbe un bel po’ di pioggia, poi il sole»
A patire una stagione meteo che ha fatto le bizze soprattutto la scorsa primavera, sono anche tutti gli altri frutti che crescono sulle Orobie e i cereali della pianura. «Il danno l’hanno fatto le troppe piogge e il freddo di aprile e maggio – spiega Bruno Redaelli, tecnico di Coldiretti Bergamo –. Situazione che ha creato problemi un po’ a tutta l’agricoltura bergamasca e non solo». «Per quanto riguarda i funghi – prosegue l’esperto – sono in ritardo ovunque, non solo nella nostra provincia. Finora non si sono creato le giuste condizioni. L’acqua di maggio è servita a poco perché ancora non era il periodo giusto per la raccolta e poi ha fatto troppo freddo. A luglio e ad agosto, poi, di acqua non se n’è vista a sufficienza. I temporali di questi giorni, invece, non sono bastati per creare il terreno adatto alla crescita. Il terreno del sottobosco deve restare bagnato almeno una notte e poi deve seguire un sole caldo.
A mio parere non è stato il vento a bloccare la crescita».
Quindi di funghi proprio non se ne sono visti. «Detto questo – prosegue Redaelli – a settembre o a ottobre, se le condizioni torneranno, si potrà recuperare parte del terreno perso». Ma, quest’estate, non solo i funghi sono in «crisi». Tutto il comparto frutta e cereali pare essere stato danneggiato da una meteorologia non proprio favorevole. «La troppa acqua di aprile e maggio, poi le basse temperature – prosegue il tecnico di Coldiretti Bergamo – hanno di fatto impedito o reso molto difficoltosa l’impollinazione per la frutta. Il microclima giusto quest’anno non c’è stato». A risentirne, quindi, la frutta anche delle nostre parti. A quanto pare comprese le mele della Valle Brembana e le piante di tanti appassionati frutticoltori. «I frutti delle nostre parti ovviamente ci sono, restano sani e belli – dice Redaelli – ma la qualità, il sapore non sono eccellenti. Ma forse il danno maggiore l’hanno avuto i coltivatori di cereali, in particolare di mais. A causa delle piogge e del freddo, anziché a fine marzo-inizio aprile, la semina è avvenuta dopo maggio, in forte ritardo. E il mais è cresciuto con grande difficoltà».
ciao , è incredibile questa selva di tesserini e prezzi
poi lo stagionale di un residente ha un prezzo irrisorio rispetto a quello di un turista giornaliero non mi pare corretto, e sensato
sarebbe piu' giusto un tesserino stagionale provinciale (tipo quello per la licenza di pesca) .......anche a pari cifra dello stesso
ciao
ps fin che le cose non cambiano continueremo a pagare cosi' (occhio a non sconfinare di zona tesserino)
G72 ha scritto:...è incredibile questa selva di tesserini e prezzi
...sarebbe piu' giusto un tesserino stagionale provinciale (tipo quello per la licenza di pesca) ...
Condivido e non penso di essere l'unico. Tanto per ricordare la tassa annuale di pesca per tutta la Lombardia è di 22,72 euro ( comprensivo dei costi al sostegno dell ripopolamento della fauna ittica ). Già ci hanno provato ad unificare le regole di raccolta ( pure P. Busi che era contrario a tale gabella turistica ), ma il campanilismo di alcuni Comuni non l'ha consentito. Aggiungiamo inoltre che già il Consorzio Forestale becca già delle belle cifre a fondo perduto! per esempio a dic 2012 con la "misura n°226", la Regione Lombardia ha elargito la cospicua cifra di 499.000 euro. ...facciamo 30 euro di tesserino annuale per tutti indistintamente ed è finto "il circo"
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
elio.biava ha scritto:Condivido e non penso di essere l'unico. Tanto per ricordare la tassa annuale di pesca per tutta la Lombardia è di 22,72 euro ( comprensivo dei costi al sostegno dell ripopolamento della fauna ittica ). Già ci hanno provato ad unificare le regole di raccolta ( pure P. Busi che era contrario a tale gabella turistica ), ma il campanilismo di alcuni Comuni non l'ha consentito. Aggiungiamo inoltre che già il Consorzio Forestale becca già delle belle cifre a fondo perduto! per esempio a dic 2012 con la "misura n°226", la Regione Lombardia ha elargito la cospicua cifra di 499.000 euro. ...facciamo 30 euro di tesserino annuale per tutti indistintamente ed è finto "il circo"
Pensavate cosa, che i sentieri li pagavano loro? Coi soldi di PANTALONE!!
kikko69 ha scritto:Allora vi faccio una domanda secondo voi è giusto che uno debba pagare il tesserino per andare a funghi nella sua proprietà? Bosco o terreno che sia? Guardate che tanti posti dove si va a funghi sono di proprietà privata! Ci si lamenta per il prezzo del tesserino e poi quanti rispettano il regolamento? Nessuno. Quanti vanno a funghi per venderli? Quasi tutti!
Sicuramente non fa piacere penso, ovvio, però tieni conto che sono poi che 10 euro/annui !! visto che di solito sei residente li dove hai anche il bosco .
D'altra parte la Legge Regionale parla chiaro, cioè se non vuoi pagare devi dimostrare che almeno lo fai come attività integrativa di reddito ( ed il sito deve essere delimitato e segnalato ). Penso che come per la caccia o altro, si "raccolglie" anche in proprietà privata, ma dove o nel periodo dove non si danneggia l'attività altrui.
Boschi privati sono di solito limitrofi all'abitato e in piccoli appezzamenti...la maggior parte sono demaniali (comunali) o al più (anche se lo si sa poco) appartengono alla "privata" Curia.
Comunque la legge dice come e quando effettuare la raccolta funghi, però non prescrive il versamento dell' "obolo in pecunia", ma lascia libertà agli Enti Gestori del territorio (comuni, consorzi, province, com. montane...) di applicare o no la gabella. Quindi se non ci sta bene ce la dobbiamo prendere con loro (avete mai sentito di cosa ne fanno dei soldi raccolti per esempio ?).
Poi che "quasi tutti" li vendono...mah!? ho dei forti dubbi. Chiacchericcio frutto di fantasie e racconti in piazza. Anni fa per esempio correva la voce di "uno di Lenna" , che si era comprato l'essicatore da artigiano visto le quantità che "portava giù dalle Torcole col trial", ma il suo marchio doc nessuno l'ha mai visto in valle .
(uno che va a funghi per necessità lo capisco ...gli altri che lo fanno, a casa mia si chiamano "pitocchi"...il mio raccolto se in esubero al fabbisogno, lo regalo molto volentieri a chi lo gradisce e lo apprezza).
Ultima modifica di elio.biava il sabato 24 agosto 2013, 19:19, modificato 1 volta in totale.
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io personalmente ho casa in alta val brembana e posso prendere il tesserino stagionale a un costo abbastanza contenuto, ma pensare di pagare 10 euro per un giro nei boschi una domenica ...magari con il figlio per fargli vedere le bellezze della montagna (funghi compresi) mi pare veramente una richiesta esosa!!! sopratutto in questo periodo di crisi...di soldi e di funghi!!!! comunque un giro nei boschi fa sempre e solo bene a prescindere, se poi i funghi ci sono tanto meglio, li regalo anche io volentieri a mamma sorelle e zie, il bello per me e' la soddisfazione di trovarli!!! buon week end e buona montagna a tutti
condivido quanto detto per i costi è giusto pagare ma non quelle cifre e limitate le zone!
il fatto che tanti li vendono ho dei dubbi , quando torno dal bosco ho parenti e amici in coda ma per me è inconcepibile venderli è più bello invitarli a mangiarli o regalarli. comunque camminare nel bosco è bello e portarci i bambini più bello ancora, buon bosco a tutti e speriamo che con l'acqua in arrivo esca qualcosa!