Benvenuto anche da parte mia.giodax ha scritto:Innanzitutto buonasera a tutti - e' la prima volta che mi accingo a scrivere sul forum ma e' parecchio tempo che lo seguo.Sono possessore di una seconda casa a Piazzatorre dove ho (da piccolo) imparato a sciare.Anche i miei figli hanno imparato a sciare sulla pista panoramica passando poi alla gremei e apprezzando anche l'unificazione del comprensorio - Ora , tutte le domeniche sono a Piazatorre spendo i soldi del riscaldamento e in piu' spendo soldi in benzina per recarmi a Valtorta o Foppolo in quanto i miei figli ne hanno ormai le scatole piene di Gremei e panoramica. Purtroppo se le cose non cambiano per Piazzatorre non c'e' più speranza....io,vecchio affezionato potrei anche "accontentarmi" ma le nuove generazioni penso proprio che ambiscano magari ad un offerta piu' ampia
Il nostro nuovo amico in poche parole centra il punto, checchè ne dicano quelli che, per fortuna non tutti, vogliono fare la guerra ai proprietari di seconde case: senza il comprensorio unificato l'offerta è limitata e anche con la pista del Bosco (che, nella parte bassa, dannazione reclama a gran voce della neve artificiale o neve presa da un'altra parte basta che ce la mettete..) comunque c'è chi preferisce spostarsi altrove per avere più scelta e non annoiarsi.
Ma questo ci sta, il punto è, a mio avviso, cosa vuol rappresentare Piazzatorre in base all'attuale situazione. Al di la della scarsa vocazione turistica (parlo in generale) che in effetti andrebbe modificata, Piazzatorre può rappresentare un ottimo crocevia per alcune specifiche tipologie: bambini, principianti, skialp, ciaspolatori, esperti che si vogliono fare una megatirata da Gremei 2 a biglietteria. Chi vuole diversificare andrà invece a Foppolo, Valtorta, Bormio, Aspen o dove diavolo vuole. Mi viene in mente un paragone con il Col de Joux in Val D'Aosta dove son passato per caso anni fa: ha una o forse due pistine in croce. Se vuoi di più devi andare a Brusson o con più strada a Champoluc. Uno fa la sua scelta. Piazzatorre ha la sua dimensione che va bene a molti ma non potrà mai andare bene a tutti, così come accade in tanti altri posti.
