Leggo sopra l'opinione seguente di un Responsabile ITB (se ho ben capito) che dice:
Ma Fossati è di diversa opinione: «Un impianto di innevamento a Piazzatorre non serve, sarebbero altri costi che affosserebbero la stazione».
Affermazione incomprensibile, visto che i piani di Bobbio vivono e prosperano da anni proprio grazie all'innevamento artificiale.
Piazzatorre ha già fatto investimenti di questo tipo in passato, non tutti produttivi in termini di efficacia.
Se non riuscirà a dotarsi di un impianto di innevamento della Panoramica a meno di aiuti nevosi dal cielo è destinata alla chiusura definitiva, pur avendo impianti sciistici validi. E sarebbe davvero un pesante declassamento per il paese (sia pure già in regresso) che colpirebbe tutti, anche quelli meno legati allo sci vero e proprio !!!
Piazzatorre - Torcola Vaga
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Re: Piazzatorre - Torcola Vaga
Sicuramente se si parla di rilanciare la stazione in versione invernale un impianto di innevamento serve... a meno che la stagione principale diventi l estate ma anche li bisogna investire un po di soldi e valutare bene tutto e soprattutto creare infrastrutture x riuscire a sviluppare una proposta turistica che soddisfi i villeggianti e non. Strutture tipo Parchi avventura, slittino su rotaia o parchi giochi innovativi con animazione e xke no... spettacoli in quota. Questa proposta oltre alla stagione invernale se non si intende spendere soldi x innevare potrebbe essere un alternativa. Il tutto contornato da spese x pubblicità e promozione turistica. Sarebbe bello riuscire a destagionalizzare in qualche modo. È solo un mio parere ovviamente
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Re: Piazzatorre - Torcola Vaga
L'innevamento artificiale a Piazzatorre è insostenibile.
Inutile continuare a pensare che la neve programmata sia la panacea a tutti i mali. Cominciate invece a fare 4 conti. Ma usate il cervello e non solo il cuore. Un impianto serio presuppone investimenti per milioni di euro e la gestione dello stesso centinaia di migliaia di euro a stagione. L'accesso della clientela a Piazzatorre è ormai ai minimi termini e nelle più ottimistiche previsioni in futuro con la neve sulle piste si potrà contare su qualche decina di persone in settimana e qualche centinaia nei WE. Troppo facile aprire la bocca e dire che ci vuole l'innevamento. Chi lo paga? Chi lo sostiene? Chi lo ammortizza? Facciamo come a Foppolo? Con un aggravio di costi di esercizio esponenziale alla fine ogni anno la società che gestisce mollerebbe il colpo e il comune come ne potrà uscire? Piazzatorre non è più un "comprensorio sciistico" già da molto tempo, è una micro stazione che potrà sperare di mantenere in vita il patrimonio di impianti (belli) che ora ha a disposizione comprimendo i costi di gestione e sperando di garantire il funzionamento degli impianti quando la neve naturale sarà presente anche attraverso contributi economici esterni che possano mettere i gestori degli impianti nelle condizioni di avere le forze per aprire. Si faccia un buon bagno di realismo, in caso di mancanza di neve con due "pistine" preparate artificialmente, dopo aver speso una "tombola" per innevare, quanta gente pensate vada a Piazzatorre a sciare? Quelli di VBW? La Clientela preferirà sempre comprensori più grandi e meglio attrezzati ed a Piazzatorre rimarranno 4 peones ed un mucchio di debiti. Non fate paragoni con Valtorta e Piani di Bobbio, li le scelte industriali e di investimento partono da lontanissimo e comunque sappiate che anche li l'innevamento artificiale è difficilmente sostenibile anche con migliaia di clienti durante la settimana e decine di migliaia nei WE.
Comprendo le "sparate" di chi non conosce e continua a richiedere e sperare in investimenti sull'artificiale a Piazzatorre ma a mio modesto avviso sarebbe la pietra tombale per tutti i gestori futuri.
Inutile continuare a pensare che la neve programmata sia la panacea a tutti i mali. Cominciate invece a fare 4 conti. Ma usate il cervello e non solo il cuore. Un impianto serio presuppone investimenti per milioni di euro e la gestione dello stesso centinaia di migliaia di euro a stagione. L'accesso della clientela a Piazzatorre è ormai ai minimi termini e nelle più ottimistiche previsioni in futuro con la neve sulle piste si potrà contare su qualche decina di persone in settimana e qualche centinaia nei WE. Troppo facile aprire la bocca e dire che ci vuole l'innevamento. Chi lo paga? Chi lo sostiene? Chi lo ammortizza? Facciamo come a Foppolo? Con un aggravio di costi di esercizio esponenziale alla fine ogni anno la società che gestisce mollerebbe il colpo e il comune come ne potrà uscire? Piazzatorre non è più un "comprensorio sciistico" già da molto tempo, è una micro stazione che potrà sperare di mantenere in vita il patrimonio di impianti (belli) che ora ha a disposizione comprimendo i costi di gestione e sperando di garantire il funzionamento degli impianti quando la neve naturale sarà presente anche attraverso contributi economici esterni che possano mettere i gestori degli impianti nelle condizioni di avere le forze per aprire. Si faccia un buon bagno di realismo, in caso di mancanza di neve con due "pistine" preparate artificialmente, dopo aver speso una "tombola" per innevare, quanta gente pensate vada a Piazzatorre a sciare? Quelli di VBW? La Clientela preferirà sempre comprensori più grandi e meglio attrezzati ed a Piazzatorre rimarranno 4 peones ed un mucchio di debiti. Non fate paragoni con Valtorta e Piani di Bobbio, li le scelte industriali e di investimento partono da lontanissimo e comunque sappiate che anche li l'innevamento artificiale è difficilmente sostenibile anche con migliaia di clienti durante la settimana e decine di migliaia nei WE.
Comprendo le "sparate" di chi non conosce e continua a richiedere e sperare in investimenti sull'artificiale a Piazzatorre ma a mio modesto avviso sarebbe la pietra tombale per tutti i gestori futuri.
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Re: Piazzatorre - Torcola Vaga
L'unica vera fortuna dei Piani di Bobbio è la cabinovia da Barzio e soprattutto la statale Milano Lecco, non fosse per quello sarebbero messi male come le stazioni brembane se non peggio.
Re: Piazzatorre - Torcola Vaga
L'ottica è sempre quella che gli impianti devono fare utili da soli. Non è più così, anche in trentino se non ci fossero i soldi pubblici non potrebbero funzionare. Se il paese non vuol morire (un po' lo è già), il comune e la comunità devono far fronte ai buchi di bilancio degli impianti. Che senso ha incassare l'imu su seconde case se poi non si investe sugli impianti. L'imu è calcolata anche sulla rendita catastale, se ci sono più servizi questa la si può aumentare.
Re: Piazzatorre - Torcola Vaga
Premetto, che non ho mai sciato a Piazzatorre, però il numero limitato di piste, la bassa quota e l'assenza di neve artificiale sono un bell'ostacolo ad una gestione sostenibile, con o senza sostegni/sovvenzioni.
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Re: Piazzatorre - Torcola Vaga
Se quest'anno si ripetesse un inverno avaro di freddo e neve come negl'ultimi anni, la situazione si complicherebbe ovunque, una volta la neve artificiale serviva "quasi" solo x mantenere le piste in attesa di quella naturale, ora la si usa principalmente x iniziare a sciare in mancanza quella naturale, ma solo quando il clima lo consente... i costi di un innevamento artificiale sono alti (Non è una novità) quindi ad andare bene e finché durerà, Piazzatorre dovrà contare solo su quella naturale... la realtà dei fatti è questa, purtroppo. Dispiace xche la potenzialità del comprensorio unito era alta, ma anche questo è un capitolo chiuso da tempo... vedremo come evolverà!!
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Re: Piazzatorre - Torcola Vaga
Come detto in precedenza da anonimo-sapiente, non metterci il cuore è un po' difficile almeno per me, però, però, i conti bisogna pur farli, volenti o dolenti e di questi tempi non ci si può sicuramente permettere di fare scelte azzardate e meno ancora, avventate, quindi cercare una delle possibili soluzioni, in previsione di inverni, sempre più avari di precipitazioni, non è compito sicuramente facile ma bisogna pur pensare di fare un minimo di turismo per non veder desertificarsi, parte della vallata, con le sue attività turistiche, in questo caso invernali e non solo. Finanziamenti pubblici o privati che siano sono sempre meno richiedibili e tantomeno ottenibili, quindi si devono mettere la mano al cuore, ogni chi di dovere e puntare a rilanciare in modo, richiesto dal turista di oggi, purche si soddisfino le richieste e nel contempo richiamino, fruitori della località, facendo anche squadra, indipendentemente da tutto quello che si è fatto in modo sbagliato fino adesso!! Spero vivamente che si possa riparare in qualche modo e rivalutare una località Vaga e Soliva, che è bella di suo!!! 

- elio.biava
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Re: Piazzatorre - Torcola Vaga
"Chi ha il pane non ha i denti...e chi ha i denti non ha il pane"
concludevano i nostri vecchi.
Direi che è inutile aspettarsi un impegno "svuota portafoglio" da un privato che vuol solo guadagnare (infatti si sono reinventati la formula "finanziamento pubblico"). È chi amministra che ha la responsabilità di indirizzo e progetto turistico. Visto che esistono migliaia di seconde case, sia per rispetto del passato che per il presente deve provvedere. Ad esempio per quanto il discorso "tasse-Imu" sia urticante da un lato, dall'altro è sacrosanto e degno di tutto il rispetto possibile. Inoltre, anche per chi lavora nel campo immobiliare che nel campo turistico ricettivo...
Certo parlare è facile, fare più difficile!

Direi che è inutile aspettarsi un impegno "svuota portafoglio" da un privato che vuol solo guadagnare (infatti si sono reinventati la formula "finanziamento pubblico"). È chi amministra che ha la responsabilità di indirizzo e progetto turistico. Visto che esistono migliaia di seconde case, sia per rispetto del passato che per il presente deve provvedere. Ad esempio per quanto il discorso "tasse-Imu" sia urticante da un lato, dall'altro è sacrosanto e degno di tutto il rispetto possibile. Inoltre, anche per chi lavora nel campo immobiliare che nel campo turistico ricettivo...
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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"