

Moderatore: lucaserafini
Non confondiamo cose ben diverse: Colere ha un certo demanio sciabile, con certe piste, certe quote, certe esposizioni e un certo microclima. Tutte queste caratteristiche a Piazzatorre sono ben diverse! Quindi uno stesso investimento nelle due località sarebbe completamente diverso (a livello di "rischio").Krivan ha scritto:Proprio oggi sul quotidiano locale di Bergamo si parla della stazione di Colere, in crisi nera fino allo scorso anno e con apertura a febbraio causa macanza di neve, dotata di impianti del dopoguerra ed una capacità ricettiva piuttosto scarsa ma che è pronta ad investire una bella somma in miglioramenti vari tra cui l'impianto di innevamento; o sono tutti dei pazzi che fanno investimenti insostenibili o forse c'è qualcosa che non torna a ritenere Piazzatorre l'unica stazione in bergamasca non all'altezza di sostenere un minimo di innevamento artificiale.
Krivan ha scritto: @ anonimo sapiente
Piazzatorre non può sostenere un impianto di innevamento? Benissimo... potrebbe invece sostenere il costo di contributi a cadenza annuale per consentire al gestore di "far girare" gli impianti? Se fosse avvenuto lo scorso anno, con 19 giornate di apertura causate dalla mancanza di neve e dalle chiusure feriali sarebbero stati soldi ben spesi? A mio modesto parere assolutamente no! Piazzatorre con un investimento minimo (per il quale a quanto pare avrebbe già le risorse necessarie, vedasi contibuto BIM) potrebbe finalmente rendere utilizzabile (con tutti i limiti del caso, lo sappiamo) l'impianto di innevamento già esistente su tutta la pista del Bosco, avendo però la possibilità di integrare neve nei punti critici e dando la possibilità all'utenza di alternare le due piste in quota con una pista come quella del bosco in grado di soddisfare anche lo sciatore più esigente; sarebbe già una gran cosa non crede? Non sono proprio questi "piccoli" interventi che, se messi in campo con una certa continuità possono dare buoni risultati?; la continuità paga, e "il riordino" a livello di impianti negli ultimi anni, ultimato con la sostituzione dei tappeti di imbarco lo dimostra.
Con questa situazione generale siamo tutti daccordo che Piazzatorre non potrà mai permettersi di dotarsi di un impianto di innevamento che garantisca la sciabilità in assenza di neve, l'investimento sarebbe esagerato per la realtà che è oggi e la sostenibilità dello stesso assolutamente improbabile. A mio avviso potrebbe però, ragionando sempre con la logica di piccoli interventi ma costanti negli anni e sfruttando al massimo eventuali opportunità date da contributi regionali, dotarsi innanzitutto di un modesto bacino di raccolta d'acqua in quota ed di un piccolo impianto di innevamento almeno sulla pista azzurra, che possa anche in questo caso integrare una base di neve già esistente e consentirne l'apertura in modo da soddisfare almeno i principianti e le famiglie (quante volte abbiamo visto Piazzatorre chiusa mentre sarebbero bastati pochi cm di neve in più per poter rendere sciabile la Panoramica?); inoltre anche il rifugio Gremei e la scuola sci avrebbero maggiori opportunità di lavorare (negli ultimi anni, il campetto snowland del camping, fatte le debite proporzioni ovviamente, ha dimostrato che con poco si possono cmq ottenere buoni risultati e soddisfare una buona fetta di clientela; gli altri dovranno per forza spostarsi e continueranno come fatto in questi anni a frequentare la più attrezzata Valtorta - Piani di Bobbio).
In nome della sostenibilità, e non solo di quella, Piazzatorre ha ormai rinunciato all'allargamento su Torcola Soliva (sperimentato negli inverni dal 2010 al 2012), non credo che sia una scelta che porti buoni risultati quella di rinunciare ad investire in piccoli ma costanti miglioramenti, cosi come ragionare unicamente sulla base di numeri senza andare oltre, senza metterci del proprio in tutti i sensi...se cosi fosse non solo gli impianti chiuderebbero, ma anche tutte le altre strutture turistico-commerciali presenti in paese, che seppur sofferenti cercano di sopravvivere e di migliorarsi per rimanere aperte, senza contare troppo le ore di lavoro, senza contare troppo i giorni in cui non si incassa nulla, senza pensare troppo se ne varrà la pena di continuare ad investire.