Dati alla mano le attività outdoor non sono più numeri di nicchia.Lele93 ha scritto: ↑mercoledì 6 dicembre 2023, 23:01
Ciaspole, e-bike, skialp, dati alla mano, muovono numeri di nicchia e comunque quasi sempre vicino a località che le esposto le fanno girare.
La storia che i comprensori sono tutti in perdita era vera 10/15/20 anni fa. Guardiamo i bilanci delle stazioni oggi: da quelle medie in su non è più così, fanno utili o pareggio.
Non cerchiamo ragioni congiunturali inesistenti per giustificare lo Status quo della stazione. Foppolo e Carona potevano benissimo essere una stazione medio - piccola attrattiva e perfettamente in grado di stare sul mercato. Non è andato così unicamente a causa della qualità della gestione.
Anzi. Il turismo estivo è proprio quello che quadra il cerchio della gestione degli impianti che altrimenti sarebbe in perdita. Con una stagione invernale sempre più ristretta e costosa sono indispensabili. In molti posti gli impianti girano in estate grazie a tutte le attività "gravity".
Foppolo e Carona con una buona gestione unitaria e un po' di razionalizzazione nella gestione degli impianti avrebbero tutte le possibilità per tornare ad essere attrattivi, soprattutto non come stazione di sci "punto e basta", ma appunto come centro per le attività outdoor.
Se il demanio sciabile è limitato il demanio "scialpinistico" è eccezionale, non a caso alle prime nevicate i parcheggi di Foppolo si riempono come in un giorno di apertura impianti. Ancora si fa fatica a inventare una formula "integrata" impianti + scialpinismo, ma schiuderebbe molte possibilità.
Una delle problematiche invece rimane il tipo di sviluppo edilizio che i passati 50 anni lasciano in eredità. Scarsa offerta alberghiera, tante seconde case, quasi sempre vuote tranne brevi periodi dell'anno. Questo sicuramente costituisce un limile al modello di "condivisione" dei costi di cui qualcuno parlava. Un conto avere 20 alberghi, 10 ristoranti, centri benessere, negozi, ecc. Un conto avere una pletora di seconde case fatiscenti.