Torre Dimenticata - La Via dei primi salitori

[freedom]

Ho già capito che prima o poi ci dovrò andare anch'io.

[lucaserafini]

Come farmi scappare l'occasione di incontrare di persona il mitico Luca Serafini, quello della Francesca, quello delle prime cascate di ghiaccio brembane, quello delle discese in sci dello Scais e di tante pareti e canali orobici?
Quale migliore occasione di andare insieme a cercare una via dimenticata, su una rara torre di verrucano?
E vista la particolare conformazione della zona perchè non portarsi il drone?

Wow, grazie per i complimenti... certo è che questa ri-scoperta della Torre mi ha lasciato entusiasta ed è stata anche una bellissima
occasione per conoscerci di persona.
Sì, la Torre Dimenticata e la falesia circostante meritano veramente uno sviluppo strategico: ed il tuo video credo che non lasci spazio
a obiezioni in merito!!

[lucaserafini]

Ho già capito che prima o poi ci dovrò andare anch'io.

Certamente! Conoscendo i tuoi gusti in montagna credo proprio che ti piacerà!
Poi qui i mughi ti lasciano passare senza entrarti nelle mutande...
te lo posso assicurare... non come al Ferro da Stiro...

[lucaserafini]

A grande richiesta riporto qui sotto la relazione tecnica della Via "non dimenticarmi":

Avvicinamento: seguire le indicazioni già pubblicate per la Via Re Mugo. Quando si perviene al termine del famigerato
"traverso su olina" in pratica ci si trova alla base della parete ovest della Torre Dimenticata.

Attaccare al centro della parete, in corrispondenza di una fessurina che sale obliquamente verso destra.
Tenersi a sinistra della fessurina lungo una placca verticale per 7-8 metri fino a poter traversare a destra all’apice della predetta fessurina a prendere una cengetta formata da un cespuglio di ginepro, che leva in obliquo a destra fino al vago spigolo che delimita la parete, da cui si guadagna il comodo terrazzo svasato al di sotto di un grande mugo che sporge a sinistra di una fascia strapiombante (30 m, 5 ch, V, IV+ e IV, 2chf).
Traversare verso sinistra al di sotto del mugo fino a poter risalire in corrispondenza di una lastra pencolante (attenzione), da cui si sale direttamente ad un terrazzino al di sotto di uno strapiombetto (25 m, IV, 2 chf).
Superare la fessura-diedro a destra del terrazzino, inizialmente strapiombante, per guadagnare le placche inclinate
e fessurate che levano al terrazzo sommitale (20 m, IV+, IV).
Sostare sulla vetta in comune con la Via Re Mugo, lungo cui ci si cala in doppia (calata di 50 m). Percorrendo il cunicolo alla base della Re Mugo in ritroso si guadagna il canalino erboso alla base della Torre che permette in breve risalita (15 m) verso destra di ritornare all’attacco della parete ovest.

N.B. la seconda sosta va rinforzata (ottime fessure per friends), e volendo può essere saltata unendo i due tiri di corda fino alla vetta (consigliabile).

[CadeSpi]

A tre anni di distanza torno alla "Torre Dimenticata" per vedere cosa è cambiato nel frattempo e provare la salita di Re Mugo, anche se ho scarse speranze di passare dal terzo tiro di 6b+, che in questo momento della stagione non è nelle mie..corde.

Con scarsa memoria non ritrovo immediatamente il canale di avvicinamento e finisco invece alle soste di uscita delle nuove vie sulla bastionata. Non sapendo cosa aspettarmi preferiamo non calarci.
Ripresa la "retta via" troviamo un cartello su palo di ferro che indica la direzione della falesia.
L'altezza dell'olina e la mancanza di segni di passaggio non ci fanno pensare a una grande frequentazione.
In compenso la parte finale dell'avvicinamento è assistita da comode corde fisse, ad oggi in ottimo stato.

Curiosamente le corde fisse sono molto "popolate". Grosse formiche nere le percorrono avanti e indietro utilizzandole come "autostrade" sospese che permettono di evitare le infide foreste di olina e gli strapiombi di verrucano. Ci metto un po' a capire il perchè di quell'andirivieni lungo le corde, ma quando lo capisco non posso non ammirare l'adattabilità di questi insetti.

Giunti alla falesia faccio da guida turistica al socio Michele nel cirmumnavigare la torre.
Zanche, corde fisse e una scala sono state sistemate per favorire i movimenti.
Attacchiamo quindi "The Edge", l'evidente spigolo della bastionata a monte della Torre. Due belle lunghezze di V, con un passo di V+, protette il giusto a spit. Il primo tiro "di riscaldamento" si rivela più divertente del previsto. Il secondo tiro è più discontinuo e purtroppo parecchio sporco di aghi di pino, e le difficoltà si concentrano in un singolo passo di V+.

Tornati alla base guadagnamo la cima della Torre salendo "Non dimenticarmi" che già avevo salito con Luca. Parto convinto che la via sia stato pulita e sistemata, ma la ritrovo nello stesso stato di tre anni fa. Solo con la fessura del primo tiro più vegetata. L'idea era ti raddrizzare completamente la placca del primo tiro ma, dopo la fine dei chiodi storici capisco subito cosa ha fatto spostare i primi salitori. La placca si raddrizza e la difficoltà è continua sul V-V+. E non si vedono modi di proteggersi adeguatamente. Così finisco anche io a rispostarmi verso la fessura di destra, dove ritrovo i miei chiodi che necessitano di una ribattuta. Resta la certezza che con un paio di chiodi (o di spit) ben piantati la salita diretta sia più bella e meno "vegetale" e renderebbe più interessante la via. Stesso discorso per lo strapiombo sopra L1. Sarebbe una salita meno rustica ma comunque alpinistica e eliminerebbe un paio di passaggi non difficili ma pericolosi.
Magari ci torno per sistemarla dall'alto.

In vetta ci godiamo un po' di sole e faccio svolazzare il drone.
Quindi ci caliamo alla base di Re Mugo.
L1 è molto particolare, quasi speleo, ma a parte un maledetto spit troppo alto di 5 cm per consentire la salita "plasir" (un volo per quanto breve porterebbe a sbattere contro la parete alle spalle) va via liscio.
L2 è veramente bella e divertente e tutt'altro che banale nel suo 5b.
L3...L3 è troppo come temevo, e le protezioni sono posizionate ben distanti. Ci pensiamo, la studiamo, guardiamo l'ora (vola il tempo a salire e scendere in doppia) e desistiamo, comunque soddisfatti, e ci caliamo lasciando un vecchio ghiera in catena a L2.

Messo il piede a terra chiedo al socio cosa ne pensa della Torre.
"Bellissima" è la risposta.

[lucaserafini]

Wow, bellissimo video, che rende merito alla bellezza e unicità del posto.

Ma se io la Torre l'ho ri-scoperta (quasi per caso), va reso merito a Marco, Emanuele, Davide, Fabio B., Fabio S. e Deivid
per aver aperto le vie e aver attrezzato le corde fisse e la risalita all'intaglio della Torre con scala e zanche. E alla Sezione
CAI Alta Val Brembana per averci supportato.

Eh... il terzo tiro di Re Mugo è duro perchè è 6b dall'inizio alla fine, non molla! Io non so come ho fatto a farlo da secondo
tirato su.

Le corde doppie dall'apice della Bastionata sono ben attrezzate: se parti dall'uscita della Edge c'è una catena che con una
doppia di 55 metri ti deposita alla S0. Se parti invece dalla corda fissa di uscita delle 4 vie sulla Bastionata la doppia è di
40 metri, bella esposta eh! E ti deposita all'intaglio della Torre.

La Non Dimenticarmi non è stata credo più ripetuta dopo che l'abbiamo fatta io e te 3 anni fa... io ho cercato di "triggerare"
Marco e soci per ripulirla e sistemarla a spit, ma mi hanno detto che non se la sentivano senza preventiva autorizzazione dei
primi salitori... mah, se penso quanto mi hanno cagato per la Francesca prima di mitragliarla di spit...

Che bello che anche le formiche possano approfittare delle corde fisse!!

Last but not least: grande piacere che anche il tuo socio abbia gustato il posto, secondo me è unico.

[lucaserafini]

Dimenticavo... poco tempo fa uno forte come il Gabriel Buda ha fatto la Re Mugo, vedi link

https://www.instagram.com/reel/DKB8-GpM ... c3cWpicWs1

Forse dovremmo fare un pò più di pubblicità alla Torre Dimenticata, per farla frequentare di più,
il che manterrebbe più pulite le vie.