Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Le numerose specie di animali selvatici nelle Alpi Prealpi Orobie e specificatamente in Valle Brembana
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pluto
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Re: Orso nelle Alpi Orobie

Messaggio da pluto »

si, ho postato i link,
ma è già capitato che abbiamo linkato e riportato notizie che poi non hanno trovato conferma, io chiedevo solo se le verifiche effettuate hanno confermato che è jj5.
chiara.crotti
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Re: Orso nelle Alpi Orobie

Messaggio da chiara.crotti »

Caro Pluto per sapere se l'orso di cui stiamo parlando sia JJ5 o chissà quale altro orso bisogna attendere i risultati delle analisi genetiche, la "lettura" del DNA richiede tempo (anche mesi) così come tutte le analisi correlate, la supposizione che sia JJ5 è molto probabile visto che sta ripercorrendo le stesse tappe di un anno fa, inoltre ricorda che se fosse un altro orso sarebbe stato davvero in gamba ad arrivare fino a qui senza lasciare traccia durante il suo cammino. Spero di essere stata esaustiva. Chiara
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pluto
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Re: Orso nelle Alpi Orobie

Messaggio da pluto »

chiara.crotti ha scritto:Caro Pluto per sapere se l'orso di cui stiamo parlando sia JJ5 o chissà quale altro orso bisogna attendere i risultati delle analisi genetiche, la "lettura" del DNA richiede tempo (anche mesi) così come tutte le analisi correlate, la supposizione che sia JJ5 è molto probabile visto che sta ripercorrendo le stesse tappe di un anno fa, inoltre ricorda che se fosse un altro orso sarebbe stato davvero in gamba ad arrivare fino a qui senza lasciare traccia durante il suo cammino. Spero di essere stata esaustiva. Chiara
grazie per la risposta,
mi congratulo con te per la professionalità e pacatezza con cui affronti questa "avventura", senza lasciarti andare ad antipatici trionfalismi o a segnali di onnipotenza.
grazie ancora
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pluto
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Re: Orso nelle Alpi Orobie

Messaggio da pluto »

il radiocollare....quell'oggetto "malefico" a noi sconosciuto

invece nel regno degli orsi....

Conclusa positivamente in due notti l’attività del Servizio Foreste e fauna della Provincia
CATTURATO E MUNITO DI RADIOCOLLARE L’ORSO DEL PRIMIERO
Nelle fasi di rilascio effettuata anche una decisa attività di dissuasione
-------------------------------------------------------------------------------
Gli uomini del Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento hanno catturato la notte scorsa in val Canali, e munito di radiocollare, l’esemplare di orso maschio che dallo scorso mese di giugno gravitava nell’area. Si tratta quasi certamente dell’esemplare più volte identificato geneticamente con il codice “M5” nel corso del 2009, che non proviene dal nucleo reintrodotto nel Trentino occidentale ma spontaneamente allontanatosi dall’originaria popolazione slovena. Questa operazione corrisponde alla prima fase di intervento prevista dal protocollo gestione emergenze orso ed è stata adottata per prevenire eventuali situazioni problematiche, secondo una procedura che può portare al limite anche alla rimozione dell'esemplare mediante riduzione in cattività.

Il giovane plantigrado, di ètà stimata tra i 3 ed i 5 anni e del peso, in fase pre-letargica, di 175 chilogrammi, è stato munito di un radiocollare, che trasmette sia con modalità GPS (satellitare) che VHF, e di due trasmittenti auricolari. L’operazione ha avuto il via in seguito all’autorizzazione rilasciata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che, conformemente alle indicazioni del Piano d’Azione per la Conservazione dell’Orso Bruno sulle Alpi Centro-orientali (PACOBACE), ha ritenuto la cattura per radiocollarizzazione utile per due motivi. Da una parte per prevenire l’insorgenza di comportamenti di assuefazione nei confronti dell’uomo e dall'altra per assicurare una efficace gestione delle situazioni di problematicità collegate ai frequenti danni al patrimonio zootecnico ed apistico che l’esemplare ha provocato nell’area.
L’intervento si allinea ai documenti programmatici approvati nel 2003 dall'esecutivo allora in carica che riportano i Piani d’Azione per la gestione della specie sul territorio provinciale, e ai successivi protocolli attuativi che, a seconda delle situazioni problematiche determinate dagli atteggiamenti dei singoli individui, fissano specifiche azioni di contromisura.
Il monitoraggio radiotelemetrico consentirà così di seguire i futuri spostamenti, forse anche extra-provinciali (in questo senso vi è stato un costante raccordo con la vicina provincia di Belluno), di un orso di eccezionale interesse scientifico, considerata la sua provenienza e la sua giovane età.
L’operazione ha costituito anche una importante occasione per aumentare la diffidenza del plantigrado nei confronti dell’uomo ed in particolare dell’attività zootecnica. La cattura è infatti avvenuta con laccio posto proprio su di una pecora predata; in occasione del rilascio inoltre sono stati esplosi verso l’orso dei colpi con munizioni in gomma e sono stati utilizzati i cani da orso in dotazione del personale forestale, per spaventare ed intimorire il plantigrado.
Comunicato nr. 3374 del 15/10/2009
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IW2LBR
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Re: Orso nelle Alpi Orobie

Messaggio da IW2LBR »

Dolomiti, Dino monitorato col collare

FELTRE, Belluno -- Dopo mesi di scorribande nei boschi e nei campi delle montagne trentine e bellunesi, ha smesso di andare in giro indisturbato Dino, l'orso bruno delle Dolomiti. Pochi giorni fa infatti, le autorità lo hanno catturato e gli hanno messo al collo un radiocollare che ne monitora giorno e notte la posizione.

In ogni momento il satellite rileva la sua posizione sul territorio e in questo modo è possibile seguirne gli spostamenti per evitare danni ad allevamenti di conigli, pecore, galline e alveari. L'orso Dino è ormai sotto controllo, per la gioia degli abitanti delle Dolomiti che negli ultimi mesi hanno subito non pochi danni per la presenza dell'animale sulle nostre montagne. Il plantigrado, 178 chili di esemplare maschio in età compresa tra i tre e i cinque anni, è arrivato sul suolo italiano dalla Slovenia nella scorsa primavera. Ha dimorato ad aprile nei territori di Sospirolo, fino a luglio ha scelto i boschi di Sovramonte, Lamon e della Valle di Seren, per poi passare anche dalla Valle di Canzoi nel comune di Cesiomaggiore, attraversando il Passo Finestra. Martedì scorso i tecnici che seguono il "Progetto orso" sono riusciti a catturarlo, mentre si trovava nel territorio di Tonadico, in valle del Primiero. L’operazione è avvenuta nei pressi del maso di Luciano Gadenz, dove l’animale è stato catturato verso le due di notte e rimesso in libertà alle otto del mattino. Come stabilito dal provvedimento autorizzato dal Ministero dell'Ambiente, gli è stato quindi apposto il radiocollare. Lo strumento funziona sia con la modalità del Gps satellitare sia con il segnale in onde Vhf e consiste in un radiocollare e due auricolari. E del resto l'inverno è ormai alle porte, e Dino è in fase pre-letargica. I benefici del collare quindi, si vedranno forse la prossima primavera, al risveglio da lungo sonno....

Valentina d'Angella
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pluto
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Re: Orso nelle Alpi Orobie

Messaggio da pluto »

tratto dal Blog dell'orso bruno

LUNEDÌ, NOVEMBRE 09, 2009
L’orso avvistato in Valmasino fra scetticismo e attendibilità

«L’orso da queste parti? Una bufala colossale».

Tra gli abitanti della valle dei «saséi» sono in pochi a credere agli avvistamenti effettuati da alcuni cacciatori nel mese di settembre scorso. La gente minimizza, forse anche perché teme un ritorno di immagine negativo sul turismo. «Nella zona del Ligoncio – dicono alcuni anziani nel bar del paese, a San Martino – non avrebbe la possibilità di sopravvivere. L’orso c’era qui da noi, ma l’ultimo esemplare è stato abbattuto nel 1870 in Val di Mello. Se anche fosse stato un orso, era certamente un esemplare di passaggio che adesso si trova chissà dove, magari in Bregaglia o in Engadina». «E’ più probabile che si sia trattato del Gigiàt» – dice il più burlone del gruppo.

Infatti a questo nome corrisponde un animale fantastico di cui sono piene le leggende dalle parti di Filorera e della Valle dei Bagni, raffigurato persino sui murales nelle case di San Martino. «Le presunte impronte lasciate nel fango nella zona del Ligoncio – dicono infine - sarebbero state fatte semplicemente da un uomo e, quindi, ingigantite dalla dilatazione del fango stesso».

Di diverso parere sono invece gli esperti del Gruppo Orso Lombardia che ritengono «attendibili gli avvistamenti effettuati in Val Masino – come conferma Maria Ferloni, naturalista e tecnico faunistico della Provincia di Sondrio -. Alcuni cacciatori hanno avvistato l’orso in due giornate diverse, alla fine di settembre. Subito dopo gli agenti della polizia provinciale si sono messi sulle sue tracce e hanno rinvenuto le orme lasciate dal plantigrado. Chiaramente la certezza al 100% l’avremo quando ci saranno tracce biologiche come sterco o setole, oppure quando si riuscirà a fotografare qualche esemplare. In ogni caso – conclude la dottoressa Ferloni - la presenza di questo grande mammifero è altamente probabile in quanto abbiamo già avuto i precedenti della Val Bregaglia Svizzera di qualche anno fa e le segnalazioni più recenti delle tracce nel Parco dello Stelvio».

Paride Dioli


tutto il mondo è paese, anche lì hanno paura del ritorno negativo sul turismo.
speriamo che trovino le tracce biologiche che possano smentire gli scettici.
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Subiot
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Re: Orso nelle Alpi Orobie

Messaggio da Subiot »

tutto il mondo è paese, anche lì hanno paura del ritorno negativo sul turismo.
Il 2008 fu l'anno in ci JJ5 imperversò sulle nostre Orobie ...
I piu idioti arrivarono ad ipotizzare un calo del turismo a livello vallare ... a_34 a_34
Nell'estate del 2009 le nostre montagne sono state frequentate da un numero impressionante di turisti ( vedasi gli articoli di cronaca del periodo ) a_19 a_19
Le Cassandre del 2008 sono state puntualmente smentite con i fatti del 2009 .. a_6 a_6

a_14 a_14 a_14
GIU' LE MANI DALL'ORSO..
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andrea.brembilla
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Re: Orso nelle Alpi Orobie

Messaggio da andrea.brembilla »

Da Eco.bg.it del 28 novembre 2009.

L'orso JJ5 cambierà nome - lo scelgono i bimbi all'Oriocenter

Fabio, Luca e Bruno. Ma anche Fuffy, Teddy e Timidoso. La fantasia dei bambini si è sbizzarrita venerdì 27 novembre nel gioco proposto dal Parco delle Orobie Bergamasche, protagonista a Oriocenter della campagna dedicata all’ambiente “Ecocentro”, progetto patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Suddivisi in piccoli gruppi, gli alunni, guidati dall’esperta faunista del Parco, Chiara Crotti, hanno disegnato e lavorato con gesso e terra le impronte dell’orso.

Un semplice modo per far conoscere le caratteristiche della fauna e, in particolare, dei grandi predatori del Parco. Il laboratorio rientra nell’ambito del programma di iniziative sui temi ecoambientali, promosse da Oriocenter in collaborazione con il Comune di Orio al Serio e il Parco delle Orobie Bergamasche, il più vasto parco montano forestale della Lombardia, che si estende tra la Val Brembana, la Val Seriana e la Val di Scalve. «Un’ottima opportunità - sottolinea il presidente del Parco delle Orobie Franco Grassi - per rivolgerci ai bambini e più in generale alle famiglie e far conoscere il valore del patrimonio ambientale che appartiene a tutti noi. Il pubblico sta infatti rispondendo con entusiasmo alle varie iniziative gettonatissime da adulti e bambini».

«Ecocentro - spiega il presidente di Oriocenter Giancarlo Bassi - offre la possibilità di far conoscere, approfondire e valorizzare gli aspetti ambientali anche del nostro territorio, così come il Parco delle Orobie, sensibilizzando in particolare le famiglie e le giovani generazioni dando loro qualche consiglio di comportamento ecosostenibile e consumo critico». Nella piazzetta centrale al piano superiore della galleria di Oriocenter, in collaborazione con Coldiretti, sono allestite le mostre fotografica “Gente del Parco” che raccoglie gli scatti di Fabio Proverbio e di utensili “Frammenti di storia” di Pierangelo Esposito di Zanica.

Un viaggio tra passato, presente e futuro attraverso i mestieri di ieri e di oggi per conoscere il Parco e i suoi protagonisti. Ma anche un’occasione per assistere dal vivo alla cagliatura e per degustare prodotti tipici come il Formai de mut dop, la Formaggella della Valle di Scalve o altri formaggi meno noti, ma non per questo meno importanti, delle Valli orobiche accompagnati dal miele prodotto in Valle Brembana o, ancora, dalla prelibata crema di nocciole. La giornata dedicata ai sapori del Parco sarà replicata a Oriocenter sabato 28 novembre all’insegna di una natura tutelata e ben conservata, il rispetto delle tradizione e la genuinità di prodotti unici.
Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
cai.vallebrembana.org
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Re: Orso nelle Alpi Orobie

Messaggio da pluto »

Da Eco.bg.it del 28 novembre 2009.
L'orso JJ5 cambierà nome - lo scelgono i bimbi all'Oriocenter

Fabio, Luca e Bruno. Ma anche Fuffy, Teddy e Timidoso. La fantasia dei bambini si è sbizzarrita......
a_34 che fantasia


inoltre non condivido l'appoggiarsi ad un centro commerciale, si poteva farlo direttamente con le scuole..
JJ5 depauperato di significato fino a diventare "oggetto" commerciale.
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