Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Le numerose specie di animali selvatici nelle Alpi Prealpi Orobie e specificatamente in Valle Brembana
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elio.biava
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da elio.biava »

Molto carino il racconto a fumetti dell'orso del Parco. Anche il decalogo di comportamenti "ursus-corretto", tutto improntato sul non disturbo dell'orsacchiotto (sbaglio o ha anche il naso da lupo? ), in fondo è solo una favola, un gioco e un gioco per bambini... a_2 a_2
Ma se i sei comportamenti CORRETTI non funzionano ? a_34 dove trovo la manetta per attaccarmi ?! Il call center risponde solo ai casi POSTUMI ?! a_19 a_18
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Apicoltura e orsi una convivenza possibile?

Messaggio da IW2LBR »

Da Bergamo NEWS

Oltre il Colle - Apicoltura e orsi una convivenza possibile?

Mercoledì 27 giugno alle ore 20.30 nella Sala Consiglio del Comune di Oltre il Colle esperti di conservazione degli orsi impegnati nel progetto ARCTOS incontrano gli apicoltori del territorio e tutti i cittadini interessati all’argomento per discutere della compatibilità tra presenza dell'orso e attività umane e per confrontarsi su problemi, esperienze e soluzioni adottate da chi con l'orso già convive da anni. L'appuntamento, organizzato in collaborazione con l’associazione di categoria Apilombardia, fa parte di una serie di incontri pianificati da ERSAF e WWF, su incarico della Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio di Regione Lombardia. Presenti anche Elena Tironi ed Elisabetta Rossi della DG Sistemi Verdi e Paesaggio e Barbara Chiarenzi, project manager del progetto ed esperta di gestione degli orsi.

Un confronto su biologia e comportamento dell'orso, governo delle situazioni di conflitto e soluzioni di convivenza. Come noto, l'orso bruno negli ultimi mesi ha frequentato la montagna bergamasca e alcuni sporadici episodi di danni causati a bestiame ed apiari richiedono azioni di informazione rivolte in particolare agli apicoltori. Grazie al progetto europeo LIFE ARCTOS "Conservazione dell'orso bruno: azioni coordinate per l'areale alpino e appenninico", Regione Lombardia ha avviato una serie di iniziative per trovare possibili soluzioni di convivenza tra l’orso, che è specie protetta, e le attività umane.

Il progetto LIFE ARCTOS arriva in un momento in cui l’orso sta facendo la sua ricomparsa sulle montagne lombarde, ed è proprio grazie a questo progetto che si possono applicare le procedure di monitoraggio, pronto intervento, modalità di rifusione danni e sperimentazione di possibili buone pratiche di convivenza tra orso e attività antropiche. In questi mesi Regione Lombardia ha attivato una polizza assicurativa a copertura dei danni provocati dalle predazioni dell’orso e sono a disposizione gratuitamente recinzioni elettrificate per la protezione di greggi e apiari. LIFE+ARCTOS è un progetto finanziato dalla Comunità Europea per la salvaguardia delle popolazioni di orso presenti sulle Alpi e sugli Appennini che ha l'obiettivo di condividere e mettere in opera pratiche e protocolli di gestione per tentare la conservazione dell'orso bruno a lungo termine in Italia.
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Emergenza sanitaria: sospetto morbo di Aujeszky per l’orso

Messaggio da IW2LBR »

da Gaia NEWS

Emergenza sanitaria: sospetto morbo di Aujeszky per l’orso marsicano del Sirente

Ieri a Pescara si è svolto un incontro divulgativo sul progetto europeo LIFE ARCTOS per la tutela dell’orso bruno nelle Alpi e dell’orso bruno marsicano sull’Appennino Centrale. La questione che è emersa con una certa gravità è quella sanitaria: a Gioia dei Marsi infatti in queste ore si gestisce un’emergenza legata ad un focolaio di tubercolosi bovina ed è stato reso noto il referto dell’orso marsicano morto a gennaio al Sirente Velino che parla di sospetto morbo di Aujeszky, noto anchecome pseudorabbia.

All’incontro erano presenti per il Parco Nazionale d’Abruzzo il direttore Dario Febbo e per il WWF Augusto De Santis.
Presente purtroppo un esiguo numero di persone.

Augusto De Sanctis ha spiegato che il progetto LIFE ARCTOS è stato possibile grazie alla preesistenza del PATOM (Piano di Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano). Alcune azioni del LIFE infatti si sovrappongono a quelle del PATOM.

Il WWF si occupa di organizzare incontri divulgativi come quello odierno, soprattutto nelle aree interessate dal progetto e di distribuire recinti elettrificati per proteggere orti, pollai, apiari e tutti i punti critici in cui l’orso possa arrecare danno economico alla popolazione. Così si cerca di agire sul conflitto fra uomo e orso che è alla base di molte polemiche e che incide sulla mortalità per cause antropiche. Il direttore del Parco Dario Febbo, ha spiegato che l’orso marsicano in Abruzzo è un patrimonio naturalistico, culturale e non ultimo, economico che va preservato non solo dal Parco, ma da tutte le istituzioni, proprio perchè è un bene comune.Per questo è stato scritto e firmato dalle maggiori istituzioni il PATOM, che però, ad oggi, chiede di essere rispettato e implementato con la collaborazione di tutti i firmatari.

Entrambi, De Sanctis e Febbo, hanno convenuto sulla difficoltà di relazionarsi con le istituzioni: provincie e regioni. Esempio lampante è stato l’episodio del calendario venatorio nell’autunno scorso, in cui la Regione con vari tira e molla ha tentato in ogni modo di consentire la caccia in zone segnalate dal PATOM come importanti per l’orso proprio nel momento in cui l’orso è impegnato nella ricerca di cibo per accumulare riserve di grasso per affrontare l’inverno (iperfagia). E’ di oggi la notizia che il TAR ha espresso parere negativo su alcune delle procedure adottate dalla Regione proprio in quest’episodio: tra l’altro viene giudicata non valida proprio la relazione che doveva servire a avalutare l’impatto sulla fauna redatta dalla stessa Regione.

L’ultima parte dell’incontro è stata dedicata alla grave situazione sanitaria del Parco Nazionale d’Abruzzo. La scorsa settimana il Parco aveva lanciato l’allarme per 15 casi di tubercolosi bovina riscontrati sui capi di una mandria di Gioia dei Marsi, paese già noto ai lettori di Gaianews.it per l’episodio dei carotai per i cavalli che attiravano pericolosamente gli orsi vicino ai paesi. Il Parco chiedeva una settimana fa che gli allevatori rientrassero tutti i capi nelle stalle perchè potessero essere eseguite tutte le analissi necessarie. Ieri Dario Febbo ha dichiarato che le vacche erano ancora al pascolo e che tutte le operazioni riguardanti le questioni sanitarie (prelievi e analisi) devono essere effettuate dalla ASL di Avezzano. Stamane abbiamo raggiunto al telefono il sindaco di Gioia dei Marsi Giaclemente Berardini. Il sindaco, che in quel momento era proprio impegnato nella gestione dell’emergenza, ha spiegato che quasi tutte le vacche sono rientrate nelle stalle e la ASL sta provvedendo alle analisi necessarie. Solo 15 capi sono ancora nei pascoli, ma il CFS e le guardie del Parco stanno lavorando per contenerle e riportarle al chiuso.

Su nostra domanda il direttore Febbo ha anche dichiarato che è noto il referto dell’orso morto al Sirente Velino in gennaio e che la causa sarebbe “sospetto morbo di Aujeszky”. La malattia di Aujeszky, detta anche morbo di Aujesky o pseudorabbia, è una malattia virale del suino causata da un Varicellovirus (Herpesvirus suino 1). Il virus colpisce anche altri mammiferi (bovini, ovini, cani, gatti, volpi) e in queste specie può provocare una encefalomielite (fonte wikipedia). A questa notizia, incredibilmente, non sono sono state data rilevanza e risonanza. Ciò che emerge però con una certa chiarezza è che la convivenza fra bestiame domestico e fauna selvatica nei suoi aspetti sanitari non pare essere sotto controllo.

Il LIFE ARCTOS prevede due azioni una sulla zootecnia e una sulla questione sanitaria i cui referenti sono rispettivamente il Parco e le Regione Abruzzo. Per entrambe le azioni le linee guida sono state scritte e sono in fase di approvazione. L’implementazione dovrebbe avvenire nei prossimi mesi e secondo De Sanctis e Febbo dovrebbe riuscire a colmare le mancanza di cui i fatti di questi giorni e il referto dell’orso del Sirente Velino sono una chiara testimonianza.
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Italia-Germania, il pronostico dell'orso polare: azzurri in

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da Bet Clic

Italia-Germania, il pronostico dell'orso polare: azzurri in finale

Una ventata di ottimismo in casa Italia in vista della semifinale di Euro 2012. in programma questa sera a Varsavia. Il buon presagio arriva proprio dalla Germania, precisamente dallo zoo di Gelsenkirchen: chiamato ad esprimersi sulla sfida di Varsavia, l'orso polare Antonia ha pronosticato il successo della squadra di Cesare Prandelli. Antonia è solo l'ultimo di una serie di animali-veggenti a cui vengono fatti pronosticare i risultati delle partite. Il capostipite, il mitico polpo Paul dell'acquario di Oberhausen, azzeccò tutte le previsioni nei Mondiali del 2010 prima di spegnersi qualche mese più tardi. All'illustre cefalopode sono succeduti cani, maiali, mucche, panda, elefanti ed esemplari di altre specie - a Coverciano ci si affidò alla famosa carpa Gina - con esiti decisamente meno incoraggianti. Va detto che un altro oracolo a quattro zampe, l'elefantessa Nessy, ha previsto invece la vittoria dei tedeschi: sfido, la allena Sepp Meier...
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da G72 »

nessuna news su ultimi avvistamenti orso ??... a_39
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da elio.biava »

G72 ha scritto:nessuna news su ultimi avvistamenti orso ??... a_39
Sta facendo la dieta!...è su là che raspa i lamponi e i primi mirtilli a_39 a_39
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Emergenza per l’orso marsicano: si sospetta pseudorabbia

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da Montagna TV

Emergenza sanitaria per l’orso marsicano: si sospetta pseudorabbia

PESCARA — Si sospetta il morbo di Aujeszky, noto anche come pseudo-rabbia, per l’orso marsicano trovato morto a gennaio al Sirente Velino. I risultati degli esami sulla carcassa dell’orso sono stati presentati nei giorni scorsi a Pescara durante un incontro divulgativo sul progetto europeo Life Arctos. La pseudorabbia è una malattia virale del suino causata da un Herpes virus che provoca un’infezione nei gangli sensoriali del sistema nervoso e nel tessuto linfoidale delle tonsille. Secondo l’Istituto Zooprofilattico, la malattia colpisce i sistemi respiratorio e nervoso, provoca prurito intenso e sintomi simili alla rabbia, che in breve tempo portano alla morte. Ha una diffusione molto veloce. Il suino è l’unico ospite naturale del virus, che però può contagiare altri animali come bovini, pecore, capre, gatti, cavalli, e animali selvatici. Secondo quanto riferito sa Gaianews, che ha divulgato la notizia della pseudorabbia, i partecipanti all’incontro di Pescara hanno espresso preoccupazione per il fatto che il virus sia stato riscontrato nella carcassa dell’orso marsicano. Il progetto Life Arctos ha però dichiarato di aver già messo in cantiere alcune azioni per tenere sotto controllo gli aspetti sanitari della convivenza fra bestiame domestico e fauna selvatica. Quello dell’orso non è l’unico allarme sanitario nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Proprio in questi giorni nella zona sono stati rilevati 15 casi di tubercolosi bovina in una mandria di Gioia dei Marsi, e il Parco ha fatto radunare tutto il bestiame nelle stalle dagli allevatori per effettuare prelievi ed analisi di controllo.
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cimocimo
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da cimocimo »

G72 ha scritto:nessuna news su ultimi avvistamenti orso ??... a_39
sabato scorso in Carisole, (zona impianti sciistici).
a_45
Vincere non vuol dire arrivare primo. Non vuol dire battere gli altri. Vincere è battere se stessi. Superare il proprio corpo, i propri limiti e le proprie paure. Vincere vuol dire superare se stessi e realizzare i propri sogni.
Kilian Jornet
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MaCa
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da MaCa »

a_19 a_19 non è che hanno scambiato me per l'orso! a_39 a_39
azz...ero davvero lì sabato mattina presto... a_11
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Salita cercherò suprema libertà verso una cima che Lei mi risveglia
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