tratto da Ruralpini di Michele Corti
Valposchiavo (GR-CH) "Gli orsi non li vogliamo"
Il membro del parlamento cantonale ha preso una dura presa di posizione contro la presenza degli orsi nei Grigioni
con una lettera aperta al governo cantonale
Una iniziativa forte di Plinio Pianta e di Amamont che chiedono ai membri del governo del Canton Grigioni di abbattere l'orso M13 o di trasferirlo in Trentino nei centri di detenzione degli orsi problematici e potenzialmente pericolosi. Cresce l'opposizione alla politica di reintroduzione dell'orso sulle Alpi. Ormai il tabù è rotto e diverse personalità (di varia estrazione culturale e politica) sfidano la convenzione abilmente costruita dagli ambiental-animalisti da salotto per la quale a parlare male dell'orso e del lupo sei classificato un paria, un demente o al massimo un retrogrado. A prendere posizione contro gli orsi sono le persone con maggiore sensibilità sociale e per il territorio. Contestano anche il principio autoritario alla base delle reintroduzione del'ors, una politica decisa a tavolino non dai rappresentanti della sovranità popolare ma dagli esponenti di una ideologia che, con il progetto Life Ursus e la deportazione degli orsi dalla Slovenia al Trentino, hanno creato uno stato di fatto e poi abilmente contrabbandata come politica ufficiale degli stati alpini la scelta del ripopolamento. Il tutto, ovviamente, senza che le popolazioni lo sapessero e che, tantomeno, fossero loro richiesto di esprimersi (salvo la farsa delle indagini Doxa estesa per lo più alle città).
L'opposizione all'orso travalica i confini
Il 6 agosto l'avv. Plinio Pianta, allarmato per le scorribande dell'orso M13 che è transitato più volte per la Val Poschiavo, ha scritto una lettera aperta ai consiglieri di stato, ovvero ai membri del governo cantonale dei grigioni (con sede a Coira). Lo ha fatto in qualità di presidente di Amamont, l'associazione transfrontaliera degli Amici degli alpeggi e della montagna ma anche nella veste di autorevole esponente politico locale. Pianta, nato e residente a Brusio (il comune confinante con l'Italia e quindi con Tirano) è stato sindaco del suo comune ed è tutt'ora consigliere comunale. È stato anche deputato nel parlamento cantonale e alle ultime elezioni per la presidenza della Regione Val Poschiavo ha mancato l'elezione per soli 30 voti. La lettera di Pianta si intitola: "Vogliamo i predatori o i montanari?" ed esprime la preoccupazione e l'allarme sociale non solo di contadini e alpigiani ma anche degli abitanti dei villaggi di montagna. Pianta ha ricordato come M13 non ha creato solo scompiglio nelle greggi ma anche distrutto alveari e cassonetti dei rifiuti ed è transitato per paesi e città (come Morbegno e Tirano) dimostrando di non nutrire alcun timore dell'uomo.
Riprendendo le considerazioni di Bruno Ciapponi Landi (assessore al comune di Tirano)(vedi articolo su Ruralpini) Pianta stigmatizza l'incomprensibile atteggiamento da parte delle autorità e dei funzionari dei servizi faunistici che ostantano sufficienza contro coloro che fanno presente il potenziale pericolo per l'uomo rappresentato dal grande carnivoro una volta divenuto confidente nei confronti degli esseri umani. E osserva giustamente:
" I responsabili, anche da noi, infatti si permettono di minimizzare quanto sta succedendo, per es. asserendo «L’orso c’è e si fa sentire, ma la situazionerimane sotto controllo». Anzi deridendo quasi chi osa affrontarli, per es. i contadini/alpeggiatori con asserzioni, per es.: « … state esagerando. Infine se l’orso vi mangia un animale sieteindennizzati» ecc. (come se la pecora o la capra o gregge o mandria sia soltanto soltanto un problema di soldi e non specialmente di passione!)… o «finora non ha creato alcun danno alle persone»… certo ci manca solo il ferimento di qualche persona o il morto??!! "
Sottolineando il carattere forzato della reintroduzione dell'orso attraverso l'import dalla Slovenia di animali mal selezionati (come Jurka), Pianta si dichiara d'accordo con l’On. Consigliere di Stato Mario Cavigelli, ancora in maggio così si esprimeva: “… Die Bären passen nicht in unsere alpine Lebensräume”…, cioè che gli orsi non appartengono al nostro spazio vitale alpino”
A proposito della minimizzazione dei danni dell'orso Pianta rileva:
"In fondo queste asserzioni rappresentano quasi insulti a delle persone come contadini/alpeggiatori che già vivono situazioni parecchio difficili e disagiate con le mandrie sugli alpi, paritempo la fienagione, le intemperie… e ora ancora in più lo stress dell’orso! Infatti essi sono provati, amareggiati e esasperati dalle continue incursioni imprevedibili dell’orso! … (e che le spese dei contadini/alpeggiatori – ordinarie e straordinarie - non siano pienamente coperte è stato chiaramente confermato dal responsabile dell’informazione del centro agricolo cantonale Plantahof die Landquart, signor Curdin Foppa, cfr. Die Südostschweiz, Graubünden 16.05.2012, pag. 5)".
Ridicola è pure l’asserzione che la presenza dell’orso farebbe bene all’economia, e al turismo!
Nella lettera aperta non si manca di smontare la storiella dell'orso che promuove il turismo. Un vero e proprio boomerang come stanno già verificando alcuni albergatori in Trentino:
"A parte alcuni guardoni che però se ne guardano bene di stare a buona distanza per fare magari una foto, la gran maggioranza dei turisti seri che affrontano escursioni sulle nostre montagne, attraversando boschi e dirupi stanno desistendo da queste loro escursioni, come abbiamo constatato, evitando la regione dell’orso, … e non è soltanto il calo del turismo… per il franco forte ecc.; cfr. fra altro la testimonianza dell’albergatrice incredula Paola Bontognali dell’Albergo Zarera a Sfazù la quale si è trovata all’improvviso la sera del 31.07.2012, ca. ore 21.00, l’orso davanti a sé, a pochi metri, in giardino…"
L’uomo ha la sua dignità come uomo. L’orso ha la sua dignità di belva, grande predatore nel suo habitat
Il presidente di Amamont ricorda poi come le nostre valli fortemente antropizzate e con forte frammentazione ecologica non possano ospitare orsi se non a prezzo di una convivenza che si rivela del tutto problematica e gravosa per le attività alpestri che già si confrontano con numerose difficoltà:
"L’habitat dell’orso non è fra le nostre montagne curate dall’uomo/pastori/alpeggiatori fin sulle cime! Ben si comprende che i montanari/alpeggiatori siano sottoposti, oltre al loro lavoro quotidiano molto gravoso, quindi anche allo stress, diurno e notturno, continuo di informazioni dell’ubicazione dell’orso, il quale in breve tempo può passare da un fianco della montagna all’altro, cosicché per l’alpeggiatore è quasi impossibile precauzionarsi, prova per es. ne è l’incursione nella malga Vitali a Palü!" Infine l'appello al Governo cantonale perché: "prenda al più presto i necessari provvedimenti di allontanamento definitivo dell’orso dalle nostre montagne, abbattendolo o riportandolo al suo habitat: i parchi di provenienza sloveni/trentini (in Trentino esistono tre strutture per la detenzione in cattività degli orsi)". La lettera aperta si chiude con una proposta: facilitare il collegamento stradale tra la Valtellina e la Val Poschiavo e l'Engadina utilizzando una cifra pari a quella già spesa per l'orso (500.000 Fr.) per: "un progetto di traforo del Bernina dalla Motta a sopra Lagalb, che finalmente darebbe respiro e sicurezza a tutte quelle persone, giovani e non più giovani, che, lavorando in Engadina o oltre, attraversano giornalmente o più volte in settimana, specialmente in inverno, il passo del Bernina… rischiando molte volte la vita".
Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
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Valposchiavo (GR-CH) gli orsi non li vogliamo
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Interessante articolo riguardante gli orsi sull' Eco di Bergamo odierno.
Riporta l'esperienza che vive quotidianamente un ns. conterraneo emigrato in Colorado
:
«Gli orsi sono cattivi? Ma va là Da noi vivono nel centro della città»
Una famiglia di orsi ad Aspen «in centro paese»: e si convive benissimo!, dice il bergamasco Ruben Bonomi che vive in Canada. (Foto by Ruben Bonomi)
Gli orsi sono brutti e cattivi? Ma chi l'ha mai detto! Ecco - fresca fresca - una testimonianza di un emigrante bergamasco - Ruben Bonomi - che vive ad Aspen, in Colorado (Usa), e che legge quotidianamente on line «L'Eco di Bergamo» e gli articoli sugli orsi che vivono sulle Orobie e che fanno stragi di pecore e affini. Lui, però, con gli orsi vive a stretto contatto di gomito, come dimostrano le fotografie che ci ha mandato, dove si vedono chiaramente gli orsi e gli orsacchiotti di una famiglia di plantigradi a spasso per «il centro della città» come se niente fosse, in posa persino per i fotografi! «Basta seguire poche regole - dice Bonomi - e ci si diverte persino!».
Ecco cosa ci scrive il nostro amico bergamasco:
«Cara Redazione, da buon Bergamasco, residente in Colorado, leggo quotidianamente il Vostro giornale. Spesso leggo tristi articoli riguardanti la convivenza con gli orsi nelle nostre montagne (bergamasche). Qui in Colorado, in estati come questa, siamo a contatto con famiglie di orsi praticamente tutti i giorni. Loro sono buoni..... e basta seguire poche regole che la convivenza diventa divertente!!!! Buona Giornata a tutti !!!! E difendete gli Orsi!!!!!!!!!!»
Riporta l'esperienza che vive quotidianamente un ns. conterraneo emigrato in Colorado

«Gli orsi sono cattivi? Ma va là Da noi vivono nel centro della città»
Una famiglia di orsi ad Aspen «in centro paese»: e si convive benissimo!, dice il bergamasco Ruben Bonomi che vive in Canada. (Foto by Ruben Bonomi)
Gli orsi sono brutti e cattivi? Ma chi l'ha mai detto! Ecco - fresca fresca - una testimonianza di un emigrante bergamasco - Ruben Bonomi - che vive ad Aspen, in Colorado (Usa), e che legge quotidianamente on line «L'Eco di Bergamo» e gli articoli sugli orsi che vivono sulle Orobie e che fanno stragi di pecore e affini. Lui, però, con gli orsi vive a stretto contatto di gomito, come dimostrano le fotografie che ci ha mandato, dove si vedono chiaramente gli orsi e gli orsacchiotti di una famiglia di plantigradi a spasso per «il centro della città» come se niente fosse, in posa persino per i fotografi! «Basta seguire poche regole - dice Bonomi - e ci si diverte persino!».
Ecco cosa ci scrive il nostro amico bergamasco:
«Cara Redazione, da buon Bergamasco, residente in Colorado, leggo quotidianamente il Vostro giornale. Spesso leggo tristi articoli riguardanti la convivenza con gli orsi nelle nostre montagne (bergamasche). Qui in Colorado, in estati come questa, siamo a contatto con famiglie di orsi praticamente tutti i giorni. Loro sono buoni..... e basta seguire poche regole che la convivenza diventa divertente!!!! Buona Giornata a tutti !!!! E difendete gli Orsi!!!!!!!!!!»
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
motivo in piu' per portare gli orsi al Parco dei Colli e a San Vigilio di Bergamo alta
la cazzata da secolo!! quelli sono parchi chiusi nella cittadina, non e' il parco giochi dei bambini..
il l'eco non si smentisce mai


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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Greggio, come affermi, ol l'Eco non si smentirà, ma...le foto degli orsi a contatto con le case son pubblicate sul quotidiano. Non vedo perchè questo nostro conterraneo che ad Aspen ci vive dovrebbe raccontar fiabe. Conosci la realtà di Aspen?
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
certo che la conosco Aspen (Stati uniti non Canada, come scritto sul giornale), vedi orsi a contatto con le persone? ripeto sono parchi chiusi e gli orsi che vanno in citta' poi li cacciano, anche da noi sono arrivati a Morbegno e Tirano, peccato che nessuno li ha fotografati perche' potevano fare la stessa cosa: in Valtellina gli orsi vengono lasciati girare tranquilli nelle citta', quando vedro' orsi che girano tranquilli con le persone sui marciapiedi delle citta' allora riusciranno a convincermi.bipbip ha scritto:Greggio, come affermi, ol l'Eco non si smentirà, ma...le foto degli orsi a contatto con le case son pubblicate sul quotidiano. Non vedo perchè questo nostro conterraneo che ad Aspen ci vive dovrebbe raccontar fiabe. Conosci la realtà di Aspen?
ma qui qualcuno ha visto troppi cartoni animati e fa male alla salute, si, quella mentale!



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Colorado: gli orsi invadono Aspen
dal quotidiano Aspen NEWS
Colorado: gli orsi invadono Aspen
Le ville sono distrutte ed i cittadini aggrediti
In Colorado, negli Stati Uniti, la città di Aspen è sotto attacco da parte degli orsi.
La località turistica trasformata in self-service per gli orsi locali
Gli orsi neri delle montagne cercano cibo in vista del letargo invernale: la combinazione di scarsità di bacche (il loro alimento principe) e d'abbondanza di cibo per umani ha spinto i plantigradi tra ville lussuose e ristoranti a cinque stelle. Spiega Randy Hampton, responsabile della divisione Wildlife del Colorado: "Vedere un orso nero da queste parti non è una novità, ogni anno qualcuno perde la bussola e ce lo ritroviamo per strada. Quest'anno però siamo di fronte a una vera e propria invasione". Rispetto ai 16 orsi dell'intero 2008, il 2009 ha infatti visto l'arrivo di 200 animali. E la migrazione continua.
Gli esperti fanno notare come sia difficile difendersi da un carnivoro di 250 chili, dotato di armi naturali potenti e spinto dalla fame. Una di queste creature ha preso di mira una villa, attratto da formaggi, yogurt, miele e cinque diversi tipi di marmellata. Il sofisticato sistema di protezione (cancelli, videocamere e sensori) non è servito a nulla ed una villa da 27,5 milioni di dollari è stata trasformata in un mucchio di mobili devastati. Peggio dei danni materiali, ci sono le aggressioni alle persone: generalmente pacifici, gli orsi neri affamati diventano aggressivi e si sono già registrate ferimenti ad esseri umani. Le autorità hanno piazzato trappole per catturare ed uccidere gli esemplari più intraprendenti ma gli orsi, resi esperti dalla convivenza con l'uomo, hanno imparato a mangiare l'esca senza far scattare il meccanismo.
Per gestire al meglio la loro presenza, ai cittadini di Aspen è stato diffuso un vademecum di sopravvivenza.
Non urlare e non scappare, ma indietreggiare lentamente e fermarsi se l'animale si agita. Mettersi di fianco per sembrare più piccoli e non mostrare parti del corpo nude. Gettare qualcosa per distrarlo, ma non cibo, e tenere qualcosa in mano per difendersi in caso di aggressione. Portare con sé uno spray al peperoncino. In caso di attacco, gettarsi a terra proni o in posizione fetale. Coprire il collo sino a quando l'orso non è andato via: è una delle parti del corpo che più stimolano il suo appetito. Se si vuole attaccare l'orso prima di essere attaccati, lanciare qualsiasi cosa si abbia a portata di mano. E' importante farlo subito, sorprendere l'animale con una certa freddezza.
Perché gli orsi neri: "In genere non sono aggressivi" ma se sono affamati possono esserlo.
In Colorado la città di Aspen (nota località turistica di lusso) è invasa dagli orsi neri. Gli animali sono affamati e cercano cibo umano per accumulare calorie in vista del letargo. Alcune ville sono state distrutte e gli animali (di solito timidi e pacifici) hanno attaccato diverse persone. Le autorità hanno piazzato delle trappole (che gli orsi più esperti sanno evitare) e diffuso un vademecum per minimizzare il rischio di aggressione a residenti e turisti.

Colorado: gli orsi invadono Aspen
Le ville sono distrutte ed i cittadini aggrediti
In Colorado, negli Stati Uniti, la città di Aspen è sotto attacco da parte degli orsi.
La località turistica trasformata in self-service per gli orsi locali
Gli orsi neri delle montagne cercano cibo in vista del letargo invernale: la combinazione di scarsità di bacche (il loro alimento principe) e d'abbondanza di cibo per umani ha spinto i plantigradi tra ville lussuose e ristoranti a cinque stelle. Spiega Randy Hampton, responsabile della divisione Wildlife del Colorado: "Vedere un orso nero da queste parti non è una novità, ogni anno qualcuno perde la bussola e ce lo ritroviamo per strada. Quest'anno però siamo di fronte a una vera e propria invasione". Rispetto ai 16 orsi dell'intero 2008, il 2009 ha infatti visto l'arrivo di 200 animali. E la migrazione continua.
Gli esperti fanno notare come sia difficile difendersi da un carnivoro di 250 chili, dotato di armi naturali potenti e spinto dalla fame. Una di queste creature ha preso di mira una villa, attratto da formaggi, yogurt, miele e cinque diversi tipi di marmellata. Il sofisticato sistema di protezione (cancelli, videocamere e sensori) non è servito a nulla ed una villa da 27,5 milioni di dollari è stata trasformata in un mucchio di mobili devastati. Peggio dei danni materiali, ci sono le aggressioni alle persone: generalmente pacifici, gli orsi neri affamati diventano aggressivi e si sono già registrate ferimenti ad esseri umani. Le autorità hanno piazzato trappole per catturare ed uccidere gli esemplari più intraprendenti ma gli orsi, resi esperti dalla convivenza con l'uomo, hanno imparato a mangiare l'esca senza far scattare il meccanismo.
Per gestire al meglio la loro presenza, ai cittadini di Aspen è stato diffuso un vademecum di sopravvivenza.
Non urlare e non scappare, ma indietreggiare lentamente e fermarsi se l'animale si agita. Mettersi di fianco per sembrare più piccoli e non mostrare parti del corpo nude. Gettare qualcosa per distrarlo, ma non cibo, e tenere qualcosa in mano per difendersi in caso di aggressione. Portare con sé uno spray al peperoncino. In caso di attacco, gettarsi a terra proni o in posizione fetale. Coprire il collo sino a quando l'orso non è andato via: è una delle parti del corpo che più stimolano il suo appetito. Se si vuole attaccare l'orso prima di essere attaccati, lanciare qualsiasi cosa si abbia a portata di mano. E' importante farlo subito, sorprendere l'animale con una certa freddezza.
Perché gli orsi neri: "In genere non sono aggressivi" ma se sono affamati possono esserlo.
In Colorado la città di Aspen (nota località turistica di lusso) è invasa dagli orsi neri. Gli animali sono affamati e cercano cibo umano per accumulare calorie in vista del letargo. Alcune ville sono state distrutte e gli animali (di solito timidi e pacifici) hanno attaccato diverse persone. Le autorità hanno piazzato delle trappole (che gli orsi più esperti sanno evitare) e diffuso un vademecum per minimizzare il rischio di aggressione a residenti e turisti.





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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
e come diceva il buon Greggio di Striscia la Notizia, che figura di merd.....bipbip ha scritto:Interessante articolo riguardante gli orsi sull' Eco di Bergamo odierno. Riporta l'esperienza che vive quotidianamente un ns. conterraneo emigrato in Colorado «Gli orsi sono cattivi? Ma va là Da noi vivono nel centro della città


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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
L'articolo pubblicato da IW2LBR dà nuova luce alla questione orsi ad Aspen, che non sarà come scrive il ns. emigrante, ma neppure sono in un parco, come scritto da Greggio.greggio ha scritto:certo che la conosco Aspen (Stati uniti non Canada, come scritto sul giornale), vedi orsi a contatto con le persone? ripeto sono parchi chiusi e gli orsi che vanno in citta' poi li cacciano, anche da noi sono arrivati a Morbegno e Tirano, peccato che nessuno li ha fotografati perche' potevano fare la stessa cosa: in Valtellina gli orsi vengono lasciati girare tranquilli nelle citta', quando vedro' orsi che girano tranquilli con le persone sui marciapiedi delle citta' allora riusciranno a convincermi. ma qui qualcuno ha visto troppi cartoni animati e fa male alla salute, si, quella mentale!
Ps: Greggio, ti pregherei di evitare sarcasmi di sorta relativi alla salute mentale, mia o di chiunque altro qui scriva. Chiaro?
Per la figura di menta...tralascio commenti, dovrebbe esser compito d'altri. E se necessario contattami in mp che ti spiego per bene.
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Be figura di mer... il l'eco la fa...o sbaglia con Aspen Usa o Canada, o mette una mail di uno che non sa dov'è Aspen..