da Gaia NEWS
Buone notizie dalla conta delle femmine di orso marsicano con i cuccioli
Avvistati 8 piccoli di orso marsicano durante le prime osservazioni effettuate per la conta delle femmine coi piccoli al Parco Nazionale d’Abruzzo. Possibile la presenza di altri 3 piccoli avvistati sulle Mainarde. I dati positivi, che dovranno essere confermati alla fine delle operazioni, che si concluderanno a metà settembre, arrivano dopo il calo registrato l’anno scorso con solo 3 cuccioli.
Le osservazioni si effettuano dal 2006 sempre con le stesse modalità secondo un metodo americano e sono coordinate dall’Università La Sapienza di Roma in collaborazione con il Parco e il Corpo Forestale dello Stato. Nelle osservazioni di questi giorni sono state avvistate 4 orse con i cuccioli di cui 2 alla loro prima cucciolata. Secondo il parco “si annuncia, quindi, un’annata eccezionale per le nascite fra la popolazione di orsi marsicani, anche considerando il minimo storico registrato nel 2011 con solo 3 cuccioli avvistati.” Sempre secondo il comunicato del Parco “quest’ultima stima, rientra comunque nella norma, tenendo conto che le cure parentali degli orsi durano 15 mesi. Questo porta le femmine a non partorire tutti gli anni (il lasso di tempo tra un parto e l’altro può arrivare anche a tre anni) e quindi possono esserci annate più prolifiche di altre. Dal 2006, anno in cui si e’ iniziati con la conta delle femmine con i piccoli, il trend registrato e più che positivo: su 40 individui circa la metà sono femmine. Di queste, quelle riproduttive vanno dai 3 ai 7 individui con una stima di 5/13 cuccioli nati in un anno. Numeri di tutto rispetto, valutando le esigue dimensioni della popolazione ursina marsicana. Il problema più grande resta la mortalità dei cuccioli durante il primo anno di vita che può raggiungere anche percentuali del 50%.” a questo proposito il parco ha affermato che “Lo stato di salute dei cuccioli di quest’anno scongiura fortunatamente una tale eventualità.”
Nell’azione sono coinvolte più di 40 persone tra personale del Parco, guardie dei Servizi Sorveglianza e volontari. La conta fornisce utili elementi sulla produttività della popolazione, sul numero di cuccioli nati ogni anno, su quelli che sopravvivono da un anno all’altro e sulla sopravvivenza degli individui adulti. C Questo risultato, secondo il Commissario del Parco Giuseppe Rossi, induce all’ottimismo circa la ripresa della popolazione di orso marsicano. Anche se, ribadisce Rossi, non bisogna assolutamente abbassare la guardia di fronte ai rischi e ai pericoli che continuano pienamente a persistere. Probabilmente, una più attenta e puntuale politica di conservazione, quale quella che si sta cercando di perseguire nonostante le tante ricorrenti difficoltà, comincia a dare i primi riscontri positivi.
Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
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Buone notizie dalla conta delle femmine di orso marsicano
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Ennesimo scontro auto orso - Vezzano
dalla Valle dei Laghi del Trentino
Ennesimo scontro auto orso - Vezzano
[youtube]KQ4Tpgrx_R0[/youtube]
VEZZANO - Ennesimo scontro auto-orso poco dopo le 20 di oggi giovedì 16 agosto, in località Naran di Vezzano. Un automobilista di Aldeno , Andrea Baldo, ventenne di professione agricoltore, che viaggiava in direzione Trento a bordo di una Golf, si è trovato innanzi il plantigrado con un cucciolo, immediatamente dopo la curva vicino al ristorante "Vecchio Mulino". Inevitabile lo scontro che si è risolto con danni alla vettura e con il povero animale che, dopo un iniziale stordimento, si è subito dato alla fuga. Non è il primo incontro ravvicinato del genere in quella zona, cosa che porta a ritenere che il numero di esemplari di orso presenti sia tutt'altro che esiguo. Purtroppo sembra sempre più evidente come la presenza di orsi in zone urbanizzate o con strade trafficate sia del tutto incompatibile, sia per l'incolumità delle persone che per il rischio che gli animali stessi, loro malgrado, rimangano vittime di incidenti.
Ennesimo scontro auto orso - Vezzano
[youtube]KQ4Tpgrx_R0[/youtube]
VEZZANO - Ennesimo scontro auto-orso poco dopo le 20 di oggi giovedì 16 agosto, in località Naran di Vezzano. Un automobilista di Aldeno , Andrea Baldo, ventenne di professione agricoltore, che viaggiava in direzione Trento a bordo di una Golf, si è trovato innanzi il plantigrado con un cucciolo, immediatamente dopo la curva vicino al ristorante "Vecchio Mulino". Inevitabile lo scontro che si è risolto con danni alla vettura e con il povero animale che, dopo un iniziale stordimento, si è subito dato alla fuga. Non è il primo incontro ravvicinato del genere in quella zona, cosa che porta a ritenere che il numero di esemplari di orso presenti sia tutt'altro che esiguo. Purtroppo sembra sempre più evidente come la presenza di orsi in zone urbanizzate o con strade trafficate sia del tutto incompatibile, sia per l'incolumità delle persone che per il rischio che gli animali stessi, loro malgrado, rimangano vittime di incidenti.
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Avvistato un orso sul Monte Baldo
da L'Eco delle Valli
Avvistato un orso sul Monte Baldo
VERONA - Gianluigi Andreoli, appassionato di flora montebaldina e membro del gruppo micologico e protezione flora spontanea del dopolavoro ferroviario di Verona, ha nei giorni scorsi avvistato e fotografato un giovane orso. “Ero partito presto, verso le 5:30, da Albisano, diretto in una località del Baldo alla ricerca di un fiore raro da fotografare, che poi, in realtà, non ho trovato” ha raccontato Andreoli, che nel corso degli ha ritrovato diversi esemplari fiori unici. “Ero concentrato sulla Lychnis flos-jovis, pianta per la quale ero partito da casa con l’obiettivo di fotografarla, quando verso la prima luce del giorno ho scorto in prossimità di Bocca di Navene un esemplare di orso fermo sul ciglio sinistro della strada. Ho bloccato l’auto e acceso le quattro frecce per avvertire di rallentare se qualcuno mi seguiva, e osservare da vicino, non erano più di 4-5 metri, il comportamento dell’orso. A me è sembrato un cucciolo”.
L’ispettore superiore e comandante della stazione di Brenzone del Corpo Forestale dello Stato Fausto Zoller, dopo aver raccolto informazioni dai colleghi circa la dispersione degli orsi, ha confermato che si tratta di un orso maschio di giovane età, circa due anni e mezzo, leggermente al di sotto della stazza media per la sua età e in dispersione dal suo aerale d’origine del Parco dell’Adamello-Brenta. “Avrebbe voluto attraversare la strada e continuava ad allungare il collo e lo sguardo verso il ciglio destro: avevo proprio l’impressione che stesse aspettando qualcuno o cercasse di congiungersi con qualcun altro che aveva già attraversato la strada. Ho pensato alla madre o a qualche altro fratello” ha aggiunto Andreoli, che non ha rinunciato a scattare all’animale un bel primo piano. Lo stesso orso era già stato fotografato a metà maggio dalla famiglia Voi di Villafrancae due settimane fa da Massimo Righetti di San Pietro in Cariano nella medesima località. Gli agenti della forestale hanno comunicato che si tratta di un orso non aggressivo, che non ha mai predato animali domestici. Hanno comunque raccomandato a turisti ed escursionisti di non abbandonare o lanciare avanzi di cibo in direzione dell’orso per avvicinarlo, ond’evitare che associ la presenza umana alla facilità di procurarsi viveri e, di conseguenza, assuma comportamenti confidenti che sarebbero estremamente deleteri, costringendo le forze dell’ordine al trasferimento coatto dell’animale o al suo abbattimento.
Avvistato un orso sul Monte Baldo
VERONA - Gianluigi Andreoli, appassionato di flora montebaldina e membro del gruppo micologico e protezione flora spontanea del dopolavoro ferroviario di Verona, ha nei giorni scorsi avvistato e fotografato un giovane orso. “Ero partito presto, verso le 5:30, da Albisano, diretto in una località del Baldo alla ricerca di un fiore raro da fotografare, che poi, in realtà, non ho trovato” ha raccontato Andreoli, che nel corso degli ha ritrovato diversi esemplari fiori unici. “Ero concentrato sulla Lychnis flos-jovis, pianta per la quale ero partito da casa con l’obiettivo di fotografarla, quando verso la prima luce del giorno ho scorto in prossimità di Bocca di Navene un esemplare di orso fermo sul ciglio sinistro della strada. Ho bloccato l’auto e acceso le quattro frecce per avvertire di rallentare se qualcuno mi seguiva, e osservare da vicino, non erano più di 4-5 metri, il comportamento dell’orso. A me è sembrato un cucciolo”.
L’ispettore superiore e comandante della stazione di Brenzone del Corpo Forestale dello Stato Fausto Zoller, dopo aver raccolto informazioni dai colleghi circa la dispersione degli orsi, ha confermato che si tratta di un orso maschio di giovane età, circa due anni e mezzo, leggermente al di sotto della stazza media per la sua età e in dispersione dal suo aerale d’origine del Parco dell’Adamello-Brenta. “Avrebbe voluto attraversare la strada e continuava ad allungare il collo e lo sguardo verso il ciglio destro: avevo proprio l’impressione che stesse aspettando qualcuno o cercasse di congiungersi con qualcun altro che aveva già attraversato la strada. Ho pensato alla madre o a qualche altro fratello” ha aggiunto Andreoli, che non ha rinunciato a scattare all’animale un bel primo piano. Lo stesso orso era già stato fotografato a metà maggio dalla famiglia Voi di Villafrancae due settimane fa da Massimo Righetti di San Pietro in Cariano nella medesima località. Gli agenti della forestale hanno comunicato che si tratta di un orso non aggressivo, che non ha mai predato animali domestici. Hanno comunque raccomandato a turisti ed escursionisti di non abbandonare o lanciare avanzi di cibo in direzione dell’orso per avvicinarlo, ond’evitare che associ la presenza umana alla facilità di procurarsi viveri e, di conseguenza, assuma comportamenti confidenti che sarebbero estremamente deleteri, costringendo le forze dell’ordine al trasferimento coatto dell’animale o al suo abbattimento.
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Orso M13 tornato in Alto Adige, nella zona di Trafoi
da ASCA, agenzia internazionale
Bolzano: Orso M13 tornato in Alto Adige, nella zona di Trafoi
Bolzano, 17 agosto 2012 - L'orso M 13, un giovane individuo nato nel 2010 e quindi di due anni e mezzo d'eta', e' da ieri nuovamente in Alto Adige nella zona di Trafoi, dopo aver trascorso un lungo periodo nella zona a cavallo tra l'Engadina in Svizzera e la provincia di Sondrio in Lombardia. Il suo arrivo si e' subito manifestato con la predazione di due pecore sugli alpeggi di Trafoi, una delle quali e' stata uccisa e l'altra gravemente ferita. L'orso M13 ha gia' fatto spesso parlare di se' per la sua scarsa diffidenza nei confronti dell'uomo: si lascia infatti avvistare facilmente e prosegue quasi indisturbato il suo percorso. Malgrado questo comportamento confidente, che viene valutato di una certa ''problematicita''' per la facilita' di incontri con l'uomo, questo orso non ha mai mostrato atteggiamenti aggressivi e non puo' essere ritenuto pericoloso. M13 fa parte di una cucciolata di 3 orsi maschi: M12, M13, M14. Tutti questi orsi, pur essendo nati in Trentino, si sono spostati verso nord, compiendo notevoli spostamenti.
M12 ed M14 sono stati investiti ed uccisi da autovetture nel tentativo di attraversare i grandi fondovalle della nostra provincia: M14 ad aprile in Val d'Isarco sulla SS12 a Villandro; M12 a giugno sulla MeBO a Terlano. M 13 era stato catturato lo scorso autunno in Val d'Ultimo, per applicargli un collare satellitare e controllarne gli spostamenti. L'orso dopo aver trascorso in zone isolate a cavallo tra la provincia di Trento e l'Alto Adige il periodo invernale, senza creare alcun problema, ha perso il collare a fine gennaio. Il periodo primaverile lo ha indotto a compiere nuovi spostamenti. A meta' marzo era presente in Val d'Ultimo, dove si e' reso responsabile di un incontro ravvicinato con il guardiacaccia; negli ultimi giorni ha compiuto questo notevole spostamento verso nord, attraversando il fondovalle del Fiume Adige. L'orso non mostra un comportamento aggressivo; tuttavia e' un animale selvatico e la Provincia di Bolzano raccomanda di evitare tentativi di avvicinarlo per scattare foto o girare filmati o addirittura offrirgli qualcosa da mangiare. Chiunque avesse l'occasione di avvistarlo e' pregato di darne comunicazione all'Ufficio caccia e pesca al numero telefonico: 0471 415170.
Bolzano: Orso M13 tornato in Alto Adige, nella zona di Trafoi
Bolzano, 17 agosto 2012 - L'orso M 13, un giovane individuo nato nel 2010 e quindi di due anni e mezzo d'eta', e' da ieri nuovamente in Alto Adige nella zona di Trafoi, dopo aver trascorso un lungo periodo nella zona a cavallo tra l'Engadina in Svizzera e la provincia di Sondrio in Lombardia. Il suo arrivo si e' subito manifestato con la predazione di due pecore sugli alpeggi di Trafoi, una delle quali e' stata uccisa e l'altra gravemente ferita. L'orso M13 ha gia' fatto spesso parlare di se' per la sua scarsa diffidenza nei confronti dell'uomo: si lascia infatti avvistare facilmente e prosegue quasi indisturbato il suo percorso. Malgrado questo comportamento confidente, che viene valutato di una certa ''problematicita''' per la facilita' di incontri con l'uomo, questo orso non ha mai mostrato atteggiamenti aggressivi e non puo' essere ritenuto pericoloso. M13 fa parte di una cucciolata di 3 orsi maschi: M12, M13, M14. Tutti questi orsi, pur essendo nati in Trentino, si sono spostati verso nord, compiendo notevoli spostamenti.
M12 ed M14 sono stati investiti ed uccisi da autovetture nel tentativo di attraversare i grandi fondovalle della nostra provincia: M14 ad aprile in Val d'Isarco sulla SS12 a Villandro; M12 a giugno sulla MeBO a Terlano. M 13 era stato catturato lo scorso autunno in Val d'Ultimo, per applicargli un collare satellitare e controllarne gli spostamenti. L'orso dopo aver trascorso in zone isolate a cavallo tra la provincia di Trento e l'Alto Adige il periodo invernale, senza creare alcun problema, ha perso il collare a fine gennaio. Il periodo primaverile lo ha indotto a compiere nuovi spostamenti. A meta' marzo era presente in Val d'Ultimo, dove si e' reso responsabile di un incontro ravvicinato con il guardiacaccia; negli ultimi giorni ha compiuto questo notevole spostamento verso nord, attraversando il fondovalle del Fiume Adige. L'orso non mostra un comportamento aggressivo; tuttavia e' un animale selvatico e la Provincia di Bolzano raccomanda di evitare tentativi di avvicinarlo per scattare foto o girare filmati o addirittura offrirgli qualcosa da mangiare. Chiunque avesse l'occasione di avvistarlo e' pregato di darne comunicazione all'Ufficio caccia e pesca al numero telefonico: 0471 415170.
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Re: Orso M13 tornato in Alto Adige, nella zona di Trafoi
IW2LBR ha scritto:Bolzano: Orso M13 tornato in Alto Adige, nella zona di Trafoi
Bolzano, 17 agosto 2012 - L'orso M 13, un giovane individuo nato nel 2010 e quindi di due anni e mezzo d'eta', e' da ieri nuovamente in Alto Adige nella zona di Trafoi...

ma d'altronde chi è causa del suo male pianga se stesso! (mi sa che stavolta gli zavorrano le zampe)...

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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Dall'olfatto fino... ha capito che aria tirava in Valposchiavo.. e ha pensato bene di ritornare da papa' e mamma 

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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Ch - Bz ; 1-0pluto ha scritto:Dall'olfatto fino...ha capito che aria tirava in valposchiavo..e ha pensato bene di ritornare da papa' e mamma_39


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Allevatori in allarme per l’orso M13
da Il Grigione Italiano - 17 Agosto 2012
Allevatori in allarme per l’orso M13
È scontro aperto tra coloro che non vedono di buon occhio la presenza dell’orso bruno in Valposchiavo e quanti, invece, ne difendono la presenza. Le prime schermaglie – ma, c’è da giurarci, non le ultime – sono emerse durante la serata informativa dedicata agli allevatori e ai proprietari di apiari di giovedì scorso. La sensazione più diffusa sembra indicare che la convivenza non sia sostenibile. Di questo avviso anche Diego Cortesi, che nello svolgimento della sua attività quotidiana di agricoltore-allevatore si è dovuto confrontare con i problemi causati da M13.
Allevatori in allarme per l’orso M13
È scontro aperto tra coloro che non vedono di buon occhio la presenza dell’orso bruno in Valposchiavo e quanti, invece, ne difendono la presenza. Le prime schermaglie – ma, c’è da giurarci, non le ultime – sono emerse durante la serata informativa dedicata agli allevatori e ai proprietari di apiari di giovedì scorso. La sensazione più diffusa sembra indicare che la convivenza non sia sostenibile. Di questo avviso anche Diego Cortesi, che nello svolgimento della sua attività quotidiana di agricoltore-allevatore si è dovuto confrontare con i problemi causati da M13.
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Alle prime schermaglie... in quattroequattrotto se n'e' tornato a casa... o l'ha capito da solo o gli hanno pagato il taxi 
