Sei milioni per progettare una cosa da trentacinque è a dir poco ridicolo (non sto parlando di questo caso specifico ma in generale). Sono qui i problemi e lo dico da tecnico, uno paga il 20% in progettazione e poi ci sono continui imprevisti. Mi viene in mente l'inaugurazione del mezzo per fare i carotaggi per poi scoprire che lì dentro c'era terra e non roccia... All'inizio del 1900 si costruiva la diga del Gleno senza un progetto esecutivo (e i risultati si sono visti) ma adesso si è passati all'opposto mi sa
Saluti.. Ci vediamo in coda
Variante di Zogno
- mucili
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Re: Variante abitato di Zogno
In tutto questo c'è una cosa Bella che forse non tutti hanno colto e cioè che l'Italia è una ed indivisibile nazione
gestita da NORD a SUD nello stesso identico modo, con la stessa serietà e con lo stesso attaccamento al bene dei cittadini.
Povevamo farci mancare una bella Salerno - Reggio Calabria qui al Nord?
Certo è vero i numeri sono molto diversi "per il momento";
infatti una è una variante l'altra è un'autostrada ma l'approccio è stato lo stesso +/-
Buona coda a tutti.
gestita da NORD a SUD nello stesso identico modo, con la stessa serietà e con lo stesso attaccamento al bene dei cittadini.
Povevamo farci mancare una bella Salerno - Reggio Calabria qui al Nord?
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infatti una è una variante l'altra è un'autostrada ma l'approccio è stato lo stesso +/-
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Re: Variante abitato di Zogno
da Bergamo NEWS
Variante di Zogno, la Cgil: "Giù le mani dal cantiere"
Cantieri fermi da anni che, invece di garantire infrastrutture al territorio, creano disoccupazione e perdita di competitività della provincia bergamasca: nell’ambito di una campagna nazionale sugli appalti in edilizia, la FILLEA-CGIL di Bergamo sarà in presidio, domani, 5 marzo, dalle 14 alle 16, per porre l’accento sulla necessità di una riforma della legge in materia.
Il luogo scelto per l’iniziativa è l’imbocco della galleria della variante di Zogno, in Val Brembana: saranno presenti Luigi Bresciani, segretario generale della CGIL di Bergamo, e Angelo Chiari, che guida gli edili della FILLEA-CGIL orobica. Ha già fatto sapere che interverrà all’iniziativa anche il Presidente della Provincia, Matteo Rossi. “Irregolarità, contenziosi infiniti nell’aggiudicazione degli appalti, infiltrazioni della malavita, corruzione, sono i mali delle nostre opere pubbliche. Tutti elementi, questi, che determinano ostacoli per un settore oggi in crisi come quello delle costruzioni che ha visto perdere in sei anni il 40% degli addetti” si legge nel documento che verrà distribuito domani al presidio dalla FILLEA-CGIL.
“La variante di Zogno, opera estremamente utile alla Val Brembana e a tutto il territorio, sta vivendo un percorso particolarmente travagliato tra rinvii, scarsi finanziamenti, scarichi di responsabilità, commissioni di indagine e di inchiesta per sbrogliare una vicenda poco chiara. Da ultimo la Magistratura e la Corte dei conti vogliono vederci chiaro in un’opera che, grazie all’ennesimo appalto aggiudicato con la logica del massimo ribasso, è partita da un valore base di 60 milioni di euro, è stata poi aggiudicata (con un ribasso del 35%) per una cifra di 44 milioni. Ora, per terminare l’opera, servono 24 milioni aggiuntivi che potrebbero diventare anche 32 milioni (giungendo, tra l’altro, a superare il valore iniziale dei 60 milioni). La precedente amministrazione provinciale guidata da Ettore Pirovano nega ogni responsabilità addossando eventuali colpe ai ‘tecnici’. All’attuale Presidente della Provincia di Bergamo, Matteo Rossi, che ha avuto il merito di avviare la Commissione di indagine sull’opera, chiediamo oggi di andare fino in fondo e di fare chiarezza sulle responsabilità dei ritardi e delle opacità presenti. Allo stesso modo diciamo che l’opera va realizzata perché necessaria alle aziende e ai residenti di una valle strangolata dal traffico. Al Presidente della Regione Maroni chiediamo il rispetto degli impegni presi con i bergamaschi della Val Brembana”.
Variante di Zogno, la Cgil: "Giù le mani dal cantiere"
Cantieri fermi da anni che, invece di garantire infrastrutture al territorio, creano disoccupazione e perdita di competitività della provincia bergamasca: nell’ambito di una campagna nazionale sugli appalti in edilizia, la FILLEA-CGIL di Bergamo sarà in presidio, domani, 5 marzo, dalle 14 alle 16, per porre l’accento sulla necessità di una riforma della legge in materia.
Il luogo scelto per l’iniziativa è l’imbocco della galleria della variante di Zogno, in Val Brembana: saranno presenti Luigi Bresciani, segretario generale della CGIL di Bergamo, e Angelo Chiari, che guida gli edili della FILLEA-CGIL orobica. Ha già fatto sapere che interverrà all’iniziativa anche il Presidente della Provincia, Matteo Rossi. “Irregolarità, contenziosi infiniti nell’aggiudicazione degli appalti, infiltrazioni della malavita, corruzione, sono i mali delle nostre opere pubbliche. Tutti elementi, questi, che determinano ostacoli per un settore oggi in crisi come quello delle costruzioni che ha visto perdere in sei anni il 40% degli addetti” si legge nel documento che verrà distribuito domani al presidio dalla FILLEA-CGIL.
“La variante di Zogno, opera estremamente utile alla Val Brembana e a tutto il territorio, sta vivendo un percorso particolarmente travagliato tra rinvii, scarsi finanziamenti, scarichi di responsabilità, commissioni di indagine e di inchiesta per sbrogliare una vicenda poco chiara. Da ultimo la Magistratura e la Corte dei conti vogliono vederci chiaro in un’opera che, grazie all’ennesimo appalto aggiudicato con la logica del massimo ribasso, è partita da un valore base di 60 milioni di euro, è stata poi aggiudicata (con un ribasso del 35%) per una cifra di 44 milioni. Ora, per terminare l’opera, servono 24 milioni aggiuntivi che potrebbero diventare anche 32 milioni (giungendo, tra l’altro, a superare il valore iniziale dei 60 milioni). La precedente amministrazione provinciale guidata da Ettore Pirovano nega ogni responsabilità addossando eventuali colpe ai ‘tecnici’. All’attuale Presidente della Provincia di Bergamo, Matteo Rossi, che ha avuto il merito di avviare la Commissione di indagine sull’opera, chiediamo oggi di andare fino in fondo e di fare chiarezza sulle responsabilità dei ritardi e delle opacità presenti. Allo stesso modo diciamo che l’opera va realizzata perché necessaria alle aziende e ai residenti di una valle strangolata dal traffico. Al Presidente della Regione Maroni chiediamo il rispetto degli impegni presi con i bergamaschi della Val Brembana”.
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Re: Variante abitato di Zogno
Ma non ti rendi conto che l'impresa ha il contratto per i lavori di 29? e che abiemme due e supporto alla Provincia ci sono 6 mil?
ti rendi conto che la carta costa in proporzione piu del lavoro?
Quindi non è il caso di sostenere che le imprese fanno festa, la fasta l'han fatto gli altri.
E finite di dire che le imprese fanno i rinbassi per poi riprendersi i soldi!!! le imprese che siano Itinera o altre LAVORANO e poi per incassare i soldi che aspettano dalla Provincia devono pagare pure il 5 % di interessi alle banche che sono assimilabili ad un altro sconto!!
ti rendi conto che la carta costa in proporzione piu del lavoro?
Quindi non è il caso di sostenere che le imprese fanno festa, la fasta l'han fatto gli altri.
E finite di dire che le imprese fanno i rinbassi per poi riprendersi i soldi!!! le imprese che siano Itinera o altre LAVORANO e poi per incassare i soldi che aspettano dalla Provincia devono pagare pure il 5 % di interessi alle banche che sono assimilabili ad un altro sconto!!
Re: Variante abitato di Zogno
queste cose si sanno e nessuno le nega ma qualcosa non quadra... se tutti ci perdono e nessuno ci guadagna (esclusi chi fa lavori sulla carta) mi spieghi il motivo dei ribassi così alti pur di aggiudicarsi un appalto se poi ci rimetti e basta???Vialocatelli ha scritto:Ma non ti rendi conto che l'impresa ha il contratto per i lavori di 29? e che abiemme due e supporto alla Provincia ci sono 6 mil?
ti rendi conto che la carta costa in proporzione piu del lavoro? Quindi non è il caso di sostenere che le imprese fanno festa, la fasta l'han fatto gli altri.
E finite di dire che le imprese fanno i rinbassi per poi riprendersi i soldi!!! le imprese che siano Itinera o altre LAVORANO e poi per incassare i soldi che aspettano dalla Provincia devono pagare pure il 5 % di interessi alle banche che sono assimilabili ad un altro sconto!!
e se non ricordo male c'era anche chi aveva fatto oltre i 50% di sconto...poi estromesso per errori formali dell'offerta...
Re: Variante abitato di Zogno
Vialocatelli tace
vediamo di stimolarlo....l'ultimo km tutto fuori terra 3 milioni di contratto + 9 milioni extra....per far la strada bastato spostate la terra da monte a valle, finti muri in sasso, tombotti invece dei ponti, qualche trave, qualche tirante....poverine le imprese vittime del sistema Italia
la colpa sarà della Madonna del lavello....



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Re: Variante abitato di Zogno
Al di là di qualche furbetto che riesce sempre a guadagnarci nelle pieghe dell'inefficienza, ne esce comunque che la procedura organizzativa di questi lavori è completamente sbagliata. Tirare al ribasso in modo esasperato non porta benefici perchè alla fine le opere prevedono sempre degli extra, portando il valore complessivo ad un valore superiore al prezzo di partenza.
Occorrerebbe fare progetti con maggiore competenza e lungimiranza. Non ha senso infine che Provincia e Regione non prevedano margini di riserva che consentano comunque di finire le opere, fermo restando successivo esame degli errori progettuali compiuti. E infine chi sbaglia deve pagare di persona !!!
Occorrerebbe fare progetti con maggiore competenza e lungimiranza. Non ha senso infine che Provincia e Regione non prevedano margini di riserva che consentano comunque di finire le opere, fermo restando successivo esame degli errori progettuali compiuti. E infine chi sbaglia deve pagare di persona !!!
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Re: Variante abitato di Zogno
da Bergamo NEWS
Variante di Zogno, commissione al lavoro per riaprire il cantiere
Prima riunione della commissione provinciale incaricata di studiare la procedura più corretta per riprendere il cantiere della variante di Zogno e finire l'opera tanto attesa da cittadini e imprenditori della Valbrembana. I componenti sono stati scelti scelti nell'ultimo Consiglio provinciale: Pasquale Gandolfi, consigliere delegato alla Viabilità e Infrastrutture, Fabio Terzi, Denis Flaccadori, Gianfranco Masper e Giorgio Valoti. L'obiettivo è risolvere il dilemma tecnico sollevato nelle scorse settimane dagli uffici di via Tasso: procedere all'assegnazione diretta dell'appalto da 23,8 milioni di euro oppure indire una nuova gara, con conseguente allungamento dei tempi e possibile aumento dei costi (leggi qui). L'ipotesi più probabile è un compromesso tra le due strade. Parte dei lavori, quelli relativi al consolidamento delle gallerie, sarà affidata a Itinera, azienda che finora ha lavorato al cantiere. Per tutte le opere rimanenti – servizi, asfaltature, cartellonistica – dovrebbe essere prevista una nuova gara di appalto. Grazie a questa soluzione non dovrebbero esserci troppi ritardi (il condizionale ormai è lo standard in questi casi) rispetto alla promessa di riapertura del cantiere entro giugno di quest'anno.
“Abbiamo incontrato Itinera settimana scorsa e lo stesso faremo la prossima settimana – spiega il consigliere delegato Pasquale Gandolfi, che sta seguendo costantemente tutte le fasi -. Incontreremo anche Regione Lombardia per fare il punto della situazione. A mio avviso entro un mese, massimo un mese e mezzo, riusciremo a definire le procedura corretta per concludere al più presto la variante”.
Variante di Zogno, commissione al lavoro per riaprire il cantiere
Prima riunione della commissione provinciale incaricata di studiare la procedura più corretta per riprendere il cantiere della variante di Zogno e finire l'opera tanto attesa da cittadini e imprenditori della Valbrembana. I componenti sono stati scelti scelti nell'ultimo Consiglio provinciale: Pasquale Gandolfi, consigliere delegato alla Viabilità e Infrastrutture, Fabio Terzi, Denis Flaccadori, Gianfranco Masper e Giorgio Valoti. L'obiettivo è risolvere il dilemma tecnico sollevato nelle scorse settimane dagli uffici di via Tasso: procedere all'assegnazione diretta dell'appalto da 23,8 milioni di euro oppure indire una nuova gara, con conseguente allungamento dei tempi e possibile aumento dei costi (leggi qui). L'ipotesi più probabile è un compromesso tra le due strade. Parte dei lavori, quelli relativi al consolidamento delle gallerie, sarà affidata a Itinera, azienda che finora ha lavorato al cantiere. Per tutte le opere rimanenti – servizi, asfaltature, cartellonistica – dovrebbe essere prevista una nuova gara di appalto. Grazie a questa soluzione non dovrebbero esserci troppi ritardi (il condizionale ormai è lo standard in questi casi) rispetto alla promessa di riapertura del cantiere entro giugno di quest'anno.
“Abbiamo incontrato Itinera settimana scorsa e lo stesso faremo la prossima settimana – spiega il consigliere delegato Pasquale Gandolfi, che sta seguendo costantemente tutte le fasi -. Incontreremo anche Regione Lombardia per fare il punto della situazione. A mio avviso entro un mese, massimo un mese e mezzo, riusciremo a definire le procedura corretta per concludere al più presto la variante”.
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Re: Variante abitato di Zogno - Nuovi incarichi !
Per arrivare al flop totale si potrebbe affidare il ruolo di garante politico al Ministro Lupi e di coordinatore generale lavori a suo figlio, Dott. Ing. Luca Lupi !!!!!