Variante di Zogno

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da Bergamo NEWS

Variante di Zogno, spuntano nuovi extracosti, A rischio la bretella

Come se non bastassero i problemi sorti nell'ultimo anno, ecco spuntare nuovi extracosti per la variante di Zogno. O meglio, per una strada finora ritenuta fondamentale nel progetto complessivo: la bretella di collegamento tra il centro storico e il monte di Zogno. Per realizzarla era previsto un investimento da circa 700 mila euro. Le ultime indiscrezioni però parlano di un aumento non preventivato dei costi di circa 2 milioni. In totale quindi 2,7 milioni di euro che fanno parte dei 7,7 milioni di “altre spese” emersi a inizio 2015, a cui vanno ad aggiungersi i 23,8 milioni in più garantiti da Regione Lombardia (16 milioni) e Provincia (7,8 milioni).

La Provincia potrebbe tentare una trattativa con il Comune di Zogno per convincere l'amministrazione a digerire la cancellazione della strada con l'obiettivo di far ripartire al più presto il cantiere, anche a costo di sacrificare un'opera importante. Il sindaco Giuliano Ghisalberti però è pronto alle barricate. “Su questa questione ho sempre ricevuto rassicurazioni da parte di via Tasso e chiedo solo che le promesse vengano mantenute – spiega il primo cittadino -. Se ci sono problemi vanno chiariti subito, anche perché noi abbiamo già versato 100 mila euro a testimonianza di quanto manteniamo fede agli impegni. Da sempre puntiamo molto su questa bretella perché è fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio e fa parte del progetto complessivo. Gli accordi sono stati firmati, vanno mantenuti”.

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da L'Eco di Bergamo

Sorte: variante di Zogno, i soldi li mette la Regione

«Io e Forza Italia ci mettiamo la faccia. La variante di Zogno è una priorità, la Regione troverà i 15,5 milioni di euro che mancano». L’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte, capodelegazione degli azzurri al Pirellone, ne fa una missione: «La variante di Zogno è molto più di un’opera viabilistica: è fondamentale per migliorare la viabilità di una Valle che ha bisogno di essere rilanciata, rilancio a cui già alcuni imprenditori stanno contribuendo. Non può diventare la “Salerno-Reggio Calabria in salsa orobica”, il simbolo di un’opera incompiuta: lasciare le cose a metà non è nel dna dei bergamaschi e dei lombardi».

Il Fondo
Al di là delle dichiarazioni d’intenti, questa volta, si saprebbe anche dove pescare le risorse: «La Regione ha a disposizione un fondo per gli investimenti, non ancora determinato ma che si aggirerà sui 100 milioni di euro, che vanno sui capitoli dell’assessorato alle Infrastrutture e che quindi gestisco io. Bisogna decidere quali opere finanziare e con quanti soldi. Da parte mia e di Forza Italia c’è la volontà fortissima di attingere da qui i 15,5 milioni che servono per completare l’opera brembana, che è una priorità assoluta. Ne ho già parlato col presidente Roberto Maroni, che è d’accordo». Lo stesso governatore della Lombardia, in visita venerdì scorso a Bergamo, aveva infatti confermato la disponibilità della Regione ad aggiungere ai 16 milioni di euro già stanziati in Bilancio altri finanziamenti, tendendo la mano a Via Tasso. Ora il cerchio pare chiudersi. Con un’ulteriore novità necessaria, secondo l’assessore Sorte: «Parlerò col presidente della Provincia Matteo Rossi, perché secondo noi la via migliore è che la variante venga gestita direttamente dalla Regione attraverso Infrastrutture Lombarde: la Regione acquisirebbe progetto e lavori per non perdere altro tempo».

I tempi
Già i tempi, perché tra cifre che non tornano mai, annunci, progetti e controprogetti per capire come ripartire, intanto è dall’ottobre scorso che a Zogno non si muove ruspa. L’assessore Sorte riaggiorna quindi la scaletta: «Trovare i soldi a ottobre, significa comunque che il cantiere riaprirà tra un anno e che i lavori dureranno un altro anno e mezzo». Il vento, però, pare soffiare a favore, complice il clima politico maturato negli ultimi mesi. La «fase costituente » inaugurata da Pd, Forza Italia e lista vicina a Ncd in Provincia, il nuovo asse con la Lega sul fronte dell’autonomia. «Si può lavorare con serenità, vista la trasversalità avviata almeno sulle opere prioritarie per il territorio. Maroni è d’accordo, c’è la massima collaborazione con il presidente Rossi, ringrazio il deputato giovanni Sanga (Pd) e il senatore Enrico Piccinelli (Forza Italia) per il lavoro di questi mesi».

Il fronte romano
Proprio sul fronte romano, infatti, era impegnato il deputato Sanga, vicino al ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio. Da una ricognizione con Anas, è risultato, però, che questa via (battuta anche dalla Provincia per cercare di trovare le coperture finanziarie necessarie) non è praticabile. La viabilità brembana, infatti, non risulta più in quota alla società statale; dalle convenzioni in atto, inoltre, i finanziamenti impegnati da Anas sulle opere brembane si fermano a Villa d’Almè. L’indicazione del ministero all’Anas è di individuare fondi su strade di propria competenza, salvo opere assegnate prima come la Villa d’Almè-Dalmine: la variante di Zogno resta quindi esclusa. Sanga, ricordando i 715 milioni di euro liberati dal governo alla Regione per gli investimenti, plaude comunque all’apertura: «Va dato atto all’assessore Sorte di essere sul pezzo dei problemi della realtà bergamasca. La disponibilità della Regione a mettere la copertura finanziaria è molto importante. Del resto l’intesa costruita a livello di amministrazione provinciale va proprio in questa direzione: fare ciascuno la propria parte per risolvere i problemi del territorio, a prescindere dall’appartenenza
politica».

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I bilanci

Sedici milioni già stanziati, dalla Provincia ancora zero

Sedici milioni la Regione li ha assicurati da tempo, inserendoli nel proprio bilancio. Ma per mettere a gara in un unico lotto (evitando quindi lo «spezzatino» in tre blocchi) il completamento della variante di Zogno, la Provincia ha bisogno di altri 15,5 milioni di euro. Trovarli nel bilancio dell’ente - sempre sull’orlo del default - è praticamente impossibile. Dove trovarli, quindi? Dopo la disponibilità già manifestata dal presidente della Lombardia Roberto maroni, venerdì scorso in visita istituzionale a Bergamo, ora l’assessore alle Infrastrutture Alessandro Sorte conferma l’impegno della Regione. I cantieri, a Zogno, sono fermi dall’autunno scorso. Della questione era stato informato anche il ministro Graziano Delrio, ma ora prende quota la soluzione in chiave regionale. I tempi della ripartenza comunque non saranno brevi.

[elio.biava]

Si si, i soldi in regione c'erano anche col presidente di Provincia precedente!?! ...peccato che han perso 25 milioni di euro "per strada", facendo un appalto al ribasso a 44 anzichè 61...peccato però che la variante è rimasta a metà lavori. Entro la fine di ottobre ci saranno i 2 nuovi appalti, uno per il completamento strutturale ed uno per le opere di servizio connesse. A febbraio dovrebbero ripartire i lavori, con 2 nuove imprese.
La vostra propaganda elettorale avanza tutta, la gente è stanca di menzogne, non vi crede più. NON BASTA DIRE "i soldi ci sono", DATEVI DA FARE e TIRATELI FUORI, fate il vostro dovere, fate qualcosa invece di continuare con gli sproloqui. Ci vediamo al prossimo rinfresco?

[IW2LBR]

Ci vediamo al prossimo rinfresco?

Speriamo!! quando c'erano quelli si che si lavorava!!

[elio.biava]

Ah, dimenticavo: la precedenza sui finanziamenti spetta COMUNQUE alla Variante di Cisano (lo sanno anche i sassi oramai). Perchè non si recuperano i soldi "persi" ad Itinera & Soci per il completamento...

[IW2LBR]

da L'Eco di Bergamo di Fausta Morandi

Variante di Zogno «Si ripartirà in estate»

Sarà la Provincia a occuparsi del progetto esecutivo per il completamento della variante di Zogno. E l’obiettivo è di finire la sospirata strada e le sue gallerie entro la fine del
2017. Sono alcuni dei punti emersi dall’incontro tra l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte e il consigliere delegato alla Viabilità della Provincia, Pasquale Gandolfi, con i rispettivi dirigenti. Sul fronte dei disegni, saranno dunque gli uffici provinciali a portare avanti il lavoro che di fatto avevano già avviato: «Entro due settimane avremo il progetto definitivo – spiega Gandolfi – e per fine anno l’esecutivo di tutte le opere, in modo che con l’inizio del 2016 possa partire l’appalto». Che richiederà 5-6 mesi. Il cantiere, dunque, potrebbe ripartire l’estate prossima, con una durata poi prevista di un anno e mezzo. Come da progetto preliminare, completare la variante costerà (al netto dei ribassi di gara) 31,5 milioni di euro. Sedici la Regione li aveva già assicurati, e la promessa del Pirellone è di garantire anche gli altri 15,5: «Ho già parlato anche con Maroni, abbiamo stabilito di procedere velocemente per lasciare fermo il meno possibile il cantiere», spiega Sorte. L’atto ufficiale che stanzia i fondi ancora non c’è perché prima va definita quella che Sorte chiama la «road map», ovvero chi-fa-cosa.

Bisognerà in pratica decidere se la regia dell’operazione sarà della Provincia, o se passerà alla Regione, attraverso Infrastrutture Lombarde. Uno dei nodi è per esempio capire se Via Tasso rischi, anche una volta ricevuti i soldi da Regione, di avere problemi per via del patto di stabilità. «Stiamo esaminando i vari aspetti, ieri è stato un primo incontro», spiega Sorte. «Valuteremo quale sia la strada più opportuna, poi definiremo una convenzione», conferma Gandolfi. Via Tasso, dal canto suo, prevederà a bilancio 400 mila euro per la progettazione (per la maggior parte interna, ma alcuni aspetti particolari andranno affidati a esperti). Dalla Regione, poi, dovrebbero arrivare a breve anche risorse a sostegno di altre opere pubbliche, grazie al fondo da 20 milioni da spartire tra le Province. Bergamo, a fronte di una richiesta di 7 milioni, dovrebbe riceverne tre. Tra le opere che potranno sicuramente partire c’è il ponte di Serina, da ricostruire dopo la frana: l’appalto era già stato avviato, e una volta approvato il bilancio di Via Tasso (si prevede il 17 ottobre) si darà il via al cantiere. «Puntiamo per fine anno ad assicurare una riapertura almeno parziale della strada, con il senso unico alternato. Per la fine di gennaio, poi, tutto il cantiere dovrebbe essere concluso - dice Gandolfi -. Ci siamo anche coordinati con Uniacque, che deve svolgere i lavori per il collettamento fognario». Parte dei fondi regionali, poi, assicureranno i lavori di pavimentazione e sistemazione delle barriere lungo l’asse interurbano, da Treviolo a Seriate. «I soldi della Regione – conclude Gandolfi – ci permetteranno inoltre di spostare sulla parte corrente alcuni fondi che avevamo previsto di dover destinare agli investimenti, aiutandoci quindi a chiudere il bilancio».

[elio.biava]

Bene, anzi male... Hanno aggiunto altri 6 milioni a quelli mancanti (24,5+6 !! e che NON sono ancora ripartiti)

[alvin 51]

Bene, anzi male... Hanno aggiunto altri 6 milioni a quelli mancanti (24,5+6 !! e che NON sono ancora ripartiti)

hai ragione Elio, a questo punto non si dovrebbe aspettare la prossima estate per la ripresa dei lavori ma molto prima, visto il mega ritardo in cui si trova l'opera, ma sappiamo come funziona da noi, purtroppo!!