greggio ha scritto:Complimenti!, ma come si fa a scrivere un articolo con il titolo: Arriva la primavera e l’orso esce dal letargo: avvistato in val Brembana quando e' passato in Valtellina a Gerola Alta. Gerola alta NON e' in Valle Brembana, E' come dire: avvistato l'orso in Val Brembana quando l'hanno visto a Ardesio (Val Seriana e confinante con la Valle Brembana). Dai siamo seri, e cerchiamo di dare un informazione corretta, la verita' e' un'altra, l'orso NON e' stato avvistato in Valle Brembana. Bocciato!! il primo comune dopo il Passo San Marco e' Albaredo (per San Marco) in Valle del Bitto. Buona Pasqua...
Fossi in lei andrei al milionario!
In ogni caso i titoli li decide il redattore non il giornalista! Felice Pasqua! Alla prossima
AlpeArera ha scritto:...In ogni caso i titoli li decide il redattore non il giornalista! Felice Pasqua! Alla prossima
questo la dice lunga sulla serietà di un certo giornalismo ( e meno male che che non ci auguri Buon Natale...scherzo eh! )
Auguri
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
Premana, 1 aprile 13 - Il giovane maschio cerca cibo per superare il freddo di questi giorni. Nelle ultime due notti un orso bruno, già segnalato nei giorni scorsi nella zona di Premana, ha saccheggiato alcuni alveari in località Acquaduscio. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Guardia Forestale e della Polizia Provinciale di Lecco. Nel pomeriggio sono stati raggiunti dalla dottoressa Elena Tironi, Coordinatrice del Progetto Life ArctosS per la Regione Lombardia.
Da Valsassinanews: Redazione Alta Valle - 01/04/2013
L'orso di premana fa strage di miele. Tre notti di furti, sei arnie devastate
Grande la simpatia popolare per il plantigrado che da qualche giorno si è fermato nei dintorni del paese. Ma qualcuno ha subito dei danni e non è così contento della presenza dell'orso. Il quale ha una tecnica "distruttiva" e forse ha ammazzato senza volere delle importanti api regine. Di dieci arnie di proprietà dell'apicultore Vittorio Buttera di Premana, ne sono rimaste intatte solo quattro dopo le tre "notti brave" dell'orsacchiotto venuto dalla val Gerola. Decisamente, l'invasore - per il resto simpatico un po' a tutti - all'allevatore e alla sua famiglia invece ha fatto sgorgare calde lacrime di disperazione, per tutta una serie di motivi. A partire dalla "sterilizzazione" di vent'anni di selezione delle regine tra le api allevate al fine di ricavarne una dinastia resistente alle malattie e quindi particolarmente sana, capace inoltre di produrre una maggiore quantità di miele.
"Più che i soldi (sono infatti previsti risarcimenti per casi come questi) vorrei - racconta Buttera - che mi fosse risparmiato il tempo per ricercare nuove arnie e api di quel livello. Infatti, stare dietro a questi insetti è molto pesante, richiede il medesimo impegno di chi alleva le mucche, Ogni giorno nella stagione estiva è necessario ripulire le api che muoiono e controllare che ogni arnia sia in buono stato".
Ma perché tanta disperazione? Pare che l'orso, per impossessarsi del prezioso miele, abbia gettato a valle alcune di queste casette, sfasciandole ma contemporaneamente rovinando il microclima interno alle arnie faticosamente creato in mesi e mesi di duro lavoro. Le incursioni sono avvenute nell'arco di tre notti: da quella di venerdì fino a oggi, quando sono intervenuti sul posto anche gli agenti della Guardia Forestale e della Polizia Provinciale di Lecco. Nel pomeriggio sono stati raggiunti dalla dottoressa Elena Tironi, Coordinatrice del Progetto Life ARCTOS per la Regione Lombardia che ha poi concordato la seguente dichiarazione con l'Assessore all'Ambiente della Provincia Carlo Signorelli che sta seguendo l'evoluzione della situazione: "I monitoraggi e i rilievi sono stati effettuati secondo il protocollo vigente con l'efficienza richiesta; non vi sono allarmi particolari anche se le regole di prudenza sono necessarie nel caso di avvistamento dell'animale e, per gli allevatori soprattutto di ovini, ai quali si consiglia di non lasciare gli animali liberi di notte.L'orso - probabilmente un giovane maschio - si continua a mostrare schivo e timoroso anche se è alla ricerca di cibo e rimarrà probabilmente alla medesima altitudine fino allo scioglimento delle nevi in quota. I proprietari degli alveari e comunque chi ha subito danni verrà rimborsato dalla Regione per i danni subiti".
We often hear of bad weather, but no weather is bad. It is all delightful, though in different ways.
As Ruskin says,"There is really no such thing as bad weather, only different kinds of good weather."
püdiscia ha scritto:non vi sono allarmi particolari anche se le regole di prudenza sono necessarie nel caso di avvistamento dell'animale e, per gli allevatori soprattutto di ovini, ai quali si consiglia di non lasciare gli animali liberi di notte.
tutti rinchiusi dentro i recinti e l'orso (di laboratorio) libero di far danni e girovagare per monti.
Se andiamo avanti cosi' metteranno il coprifuoco come nell' '800
certamente la colpa sarà dell'allevatore che lascia le api senza recinto elettrificato
aaaa l'ultima trovata dei responsabili del progetto orso: per la protezione degli animali ai pascoli dove è difficoltosa e onerosa la posa dei recinti elettrificati bisogna aumentare la presenza del pastore...intanto che loro se ne stanno in ufficio..
Domanda:Dalle tavole presentate risulta che la presenza degli allevamenti è ancora consistente sul territorio. Il maggior rischio di vulnerabilità pare riguardare gli apiari, sia perché sono la tipologia più diffusa per Km2, sia perché si presentano in aree isolate e privi di custodia. Un analogo rischio è presente per ovicaprini e bovini da carne in alpeggio. Quali strategie si pensa di attuare in questi casi? risposta di Antonio Tagliaferri: Le recinzioni elettrificate appaiono la soluzione ottimale per la protezione degli apiari e lo sarebbero anche per il bestiame, se non ci fossero spesso impedimenti legati all’orografia del territorio d’alpeggio e all’onerosità della gestione dei recinti. Si sta verificando direttamente con gli allevatori la possibilità di potenziare la presenza della figura del pastore.
in pratica i recinti non sono più l'ottimale per il bestiame....meglio obbligare i pastori a vigilare...armati rigorosamente di sole "carote"
Sugli on line valsassinesi c è il video del plantigrado buona visione
A seguito di segnalazioni, il personale della Polizia Provinciale e del Corpo Forestale dello Stato di stanza a Margno avevano verificato l'esistenza di orme e vari segni del passaggio dell'animale, che nelle notti successive aveva danneggiato alcune arnie in località Aquaduscio; anche stavolta l'esemplare si è di nuovo presentato in cerca di cibo nella stessa località. Il fatto è stato documentato da riprese video e immagini fotografiche effettuate nella notte tra l'1 e il 2 aprile in località Aquaduscio a Premana, tramite fototrappole a raggi infrarossi, collocate da personale della Polizia Provinciale d'intesa con la Regione Lombardia nei pressi di arnie gestite da un privato.
passovalcava ha scritto: Il fatto è stato documentato da riprese video e immagini fotografiche effettuate nella notte tra l'1 e il 2 aprile in località Aquaduscio a Premana, tramite fototrappole a raggi infrarossi, collocate da personale della Polizia Provinciale d'intesa con la Regione Lombardia nei pressi di arnie gestite da un privato.
"Si, deve poter tranquillamente vivere e scorazzare per i nostri monti"
Nel quesito avrei preferito che questa frase fosse usata per il rispetto dei sacrosanti diritti dell'uomo, non per un animale da circo in allevamento artificiale e parassitario. Il termine scorazzare è stato negato dalle leggi per quanto riguarda i comportamenti ambientali scorretti umani ( vedi motocross, caccia, raccolta di fiori e piante officinali, fauna minore, funghi, taglio dei boschi e persino la cotica erbosa ecc... ), figuriamoci se lo accetto per un animale solo mandibola !
greggio ha scritto:
tutti rinchiusi dentro i recinti e l'orso (di laboratorio) libero di far danni e girovagare per monti.
Se andiamo avanti cosi' metteranno il coprifuoco come nell' '800
A Mezzoldo, ad un "villano del posto" nel 1887 è bastato un primitivo schioppo...
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"