Variante di Zogno

Condizioni strade, progetti futuri, strade agro-pastorali, e varianti in costruzione in Valle Brembana provincia di Bergamo.
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elio.biava
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Re: Variante abitato di Zogno: e il progetto precedente ???

Messaggio da elio.biava »

gianvalle22 ha scritto:... Ma il progetto precedente cosa prevedeva ??????
Avevano il progetto per la Rotonda a Nord in località Lavello, mentre quella a Sud era solo un abbozzo/uno schizzo. A sud in località Sogno (forse il toponimo era premonitore... a_39 ) c'è da decidere se entranbi i sensi di marcia saranno convogliati nella vecchia galleria Cà Paiàna (impossibile sarebbe l'unico collo di bottiglia futuro a_35 ), oppure quella più ovvia progettare la "proposta Zambelli" con corsia ascendente all'esterno della galleria citata. Logisticamente è molto complicato il suddetto snodo. C'è da coprire quasi tutto il canale Enel che è più basso del piano stradale di 7-8 metri dall'attuale per ricavare lo spazio necessario alla rotatoria. C'è da occupare l'ex sedime Ferroviario. C'è da spostare il condotto fognario di Val Brembilla al depuratore di Zogno. C'è la fibra ottica principale di valle. Soprattutto il metandotto principale. C'è non ultimo da risarcire il danno ad un cantiere che ha fatto ricorso in Tribunale ed ha vinto, con relativo diritto di area di compensazione per la attività propria... Va modificato lo svincolo all'area industriale CMS & Co. Se non bastasse, ci son le diatribe politiche: Il ministro delle Infrastrutture (come per la Pedemontana) per questa Variante non ha dato garanzie proprie (soldi), in pratica la Regione non deve solo fare un piano triennale di 31,5 milioni di euro, ma deve metterceli di tasca propria trovandoli nel proprio miliardario bilancio, il più ricco d'Italia! Si attende e si parla del 2018, quando forse non ci sarà più questo governo e parimente forse nemmeno questa governo regionale. Quindi chi vivrà, vedrà. a_18 a-36 ( e domenica scorsa coda pazzesca, per la felicità dei turisti e della Valle tutta)
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IW2LBR
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Re: Variante abitato di Zogno

Messaggio da IW2LBR »

da L'Eco di Bergamo

Variante di Zogno, c’è il bando «Lavori al via entro un anno»

Infrastrutture Lombarde ha pubblicato il bando per la progettazione: scade il 5 ottobre.
«Nel giorno in cui Renzi ci sommerge di fumo parlando del Ponte sullo stretto di Messina, la Lombardia, continuando a fare fatti concreti, fa ripartire i lavori della variante di Zogno». Lo annuncia l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, spiegando che Infrastrutture Lombarde ha appena pubblicato il bando (scadrà il 5 ottobre) per la progettazione della variante di Zogno. «Aldilà della polemiche - ha aggiunto Sorte - noi siamo riusciti a trovare i 31,5 milioni di euro che mancavano per il completamento dell’opera e Infrastrutture Lombarde ha continuato a lavorare e, in tempi record, ha pubblicato il bando. Le ruspe, dunque, potranno riprendere i lavori entro un anno». «Mentre Renzi spende per progetti senza senso e che non servono neanche al sud - ha concluso Sorte - noi proseguiamo nel lavoro per rendere ancora più infrastrutturizzata la nostra Regione e gli chiediamo 10 miliardi di euro e un “Patto per la Lombardia”, il vero traino del Paese».
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elio.biava
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Re: Variante abitato di Zogno

Messaggio da elio.biava »

Tutto Liscio come l'olio: si chiedono ora 10 milioni già messi a bilancio previsionale 2016, quindi non si era mosso nessuno per trovarli... (fra l'altro erano 11,5 per questo anno). Campa cavallo, che l'erba cresce!
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Lorenzogi
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Re: Variante abitato di Zogno: e il progetto precedente ???

Messaggio da Lorenzogi »

gianvalle22 ha scritto:Non capisco come mai sia necessaria tutta questa riprogettazione della variante visto che si dice che il 90% dei lavori sarebbero già ultimati. Ma il progetto precedente cosa prevedeva ??????
In vent'anni quanti progetti sono stati fatti e disfatti in merito a quest'opera spendendo un sacco di soldi inutilmente?
E dopo la situazione kafkiana che ha portato alla chiusura del cantiere perchè i soldi sono finiti ci stupiamo se serve ancora mettere mano ai progetti? Perchè i vari politici che al' apertura del cantiere si sono fatti belli presenziando ai vari eventi non si ripresentano ora a dare spiegazioni, e non mi riferisco agli amministratori locali della valle che sono vittime come noi valligiani di questa situazione. Sono state dette molte cose sul perchè i soldi stanziate inizialmente non sono bastati, sicuramente molto interessante questo articolo di tempo fa del Corriere della Sera:

Variante di Zogno, un errore da 11 milioni
Esplora il significato del termine: Sottovalutato il rischio crolli, così i costi sono esplosi. Fine lavori nel 2017Sottovalutato il rischio crolli, così i costi sono esplosi. Fine lavori nel 2017

I macchinari sfondano il diaframma di roccia della galleria Monte Zogno e arrivano all’aperto, ma nessuno tira un sospiro di sollievo. Perché davanti agli operai, giorno dopo giorno, si presenta una situazione sconcertante. «Smottamenti ripetuti». Distacchi dalla parete, uno dei quali «determina la caduta di un masso nel sottostante canale Enel, ostruendolo. Solo la limitata portata del canale ha evitato la tracimazione dello stesso in una zona ove sono presenti sottostanti abitazioni». E ancora, si richiedono misure di consolidamento anti-crolli perché ci sono «condizioni di non sicurezza per i lavoratori». È un bollettino di guerra, quello che racconta la vera storia del cantiere della variante di Zogno. Ed è ufficiale, perché gli stralci riportati sopra stanno nero su bianco in una delibera. Quella, appena pubblicata, con cui la Provincia ha ratificato l’aumento dei costi dell’ opera nata per liberare dal traffico la Valle Brembana. In totale si parla di 8 milioni che vanno trovati dalla Provincia e 16 richiesti alla Regione. Totale: 24, un’esplosione di costi per un’opera assegnata nel 2010 per 44 milioni. La cui apertura, ora, è spostata al 2017. «Problemi geologici nelle gallerie», è stato detto. «Una cosa imprevedibile», c’è chi azzarda.

I documenti, in realtà, raccontano una storia molto più complessa. Fatta di tunnel che si allungano da un progetto all’altro, ma il cui costo viene coperto a scapito di asfaltature, guard-rail e illuminazione. Fatta di roccia friabile da tamponare, con interventi che però risucchiano fondi in origine destinati a rampe e rondò di accesso. Infine, uno svarione nella valutazione del rischio geologico, tanto che il cantiere finisce sotto gli smottamenti di cui sopra: siamo in zona Ambria, gli accorgimenti di sicurezza vanno fatti in emergenza. Eppure, in Valle, tutti sanno da sempre che quell’area è a rischio. Il Pgt del Comune vieta la costruzione di case, la ex statale lì a un passo è protetta (da quasi 20 anni) da paramassi alti più di cinque metri. Il progetto della variante, avviato nel 2006, prevede muri alti la metà della metà. Per capire chi ha sbagliato, e quanto costerà davvero la faccenda, da metà ottobre scatterà una perizia. Dettaglio: se la Regione non metterà a disposizione nuovi fondi (richiesti da via Tasso che nel bilancio 2014 non li può trovare, ma non ancora ufficializzati) l’opera si fermerà. Ed è questione di giorni. Il 15 ottobre, secondo il cronoprogramma stilato da Itinera, l’impresa di Tortona affidataria, risulteranno esauriti i 44 milioni dell’appalto originario, mentre di fatto ci troviamo con il percorso da 4 chilometri tracciato, le due gallerie (quasi 3 chilometri) scavate, ma poco altro. Niente consolidamento dei versanti, niente asfalto, niente rondò. Oggi si dice che la variante costerà altri 24 milioni. È vero. Ma è anche vero che l’iter è stato travagliato. E non tutti i problemi imprevedibili.

Riassunto delle puntate precedenti. La strada viene progettata in fase preliminare nel 2006 da Abiemmedue, società controllata dalla Provincia, oggi in liquidazione. Nel 2010 la gara, base d’asta 60 milioni: la spunta Itinera con 44, finanziati da Provincia e Regione. La società prepara il progetto esecutivo, ed è qui che iniziano a lievitare le spese. Via Tasso, cui compete l’opera, chiede di limitare la pendenza delle gallerie per renderle più sicure, ma questo implica un allungamento (la M0nte Zogno passa da 1.730 a 2.211 metri) e un extra-costo: 8 milioni di euro. Il cantiere però è assegnato, viaggia, quindi — è il 2011 — si decide di stralciare, piuttosto, le opere «di completamento»: luci, asfalto, sottoservizi. Un pacchetto oggi non coperto, l’appalto verrà assegnato solo a fine lavori. Itinera arriva ai trafori: ecco una montagna friabile, più del previsto. In caso di tunnel non è una cosa rara, ma metterlo in sicurezza costa circa 5 milioni in più. Bloccare tutto o andare avanti? Si opta per la seconda via, ma facendo finire fuori piano le opere «secondarie», come i rondò. Fine 2013. Non se ne parla, ma il prezzo è già salito di 13 milioni. Poi, si arriva sul versante nord. E lì cominciano i (nuovi) dolori. Abiemmedue avrebbe, emerge dai fatti, sottostimato la complessità geologica, ma i progetti successivi (dell’impresa e approvati dalla Provincia) non mutano il quadro. Eppure, come detto, più di un dubbio in Valle c’era. Oggi quel tratto franoso di variante potrebbe, la stima tecnica, costare altri 11 milioni Cifra che la Provincia s’impegna a mettere da parte (con la Regione), ma che comunque sarà sottoposta a perizia. Dalla prossima settimana, a lavori fermi, esperti dell’ente locale e dell’impresa esamineranno situazione. Si vedrà se anche il terzo tassello dei 24 milioni di extra-costi ipotizzati arriverà al massimo del preventivo. Resta sul tavolo il capitolo delle responsabilità, soprattutto la verifica della sottovalutazione geologica. Le vie legali non sono escluse, anche se chi chiamerà in causa chi è tutto da vedere.
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Re: Variante abitato di Zogno

Messaggio da alvin 51 »

domanda domandona, riusciremo mai a vedere completata questa opera indispensabile per la valle?? mah chi mai lo potrà dire, io spero di vivere a sufficienza per vederne la conclusione e magari, percorrerla anche!! a_21 a_34 a_45
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muro73
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Re: Variante abitato di Zogno

Messaggio da muro73 »

Davvero incredibile!!
Ogni giorno ne salta fuori una nuova...ormai ci si può fare un film

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Paolo
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IW2LBR
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Re: Variante abitato di Zogno

Messaggio da IW2LBR »

da L'Eco di Bergamo

Variante di Zogno, gara per il progetto: ci pensa la società della Regione
Infrastrutture lombarde ha pubblicato il bando per la progettazione esecutiva. L’assessore Sorte: «Entro un anno si rivedranno le ruspe in azione»

Tempo se n’è perso abbastanza intorno alla variante di Zogno. Ora l’impressione è di una certa accelerazione nel concretizzare un’opera che il territorio della Valle Brembana aspetta con trepidazione per ridare respiro alla viabilità e nuova propulsione alle imprese. Il bando per affidare la progettazione esecutiva dell’opera pubblicato da Infrastrutte Lombarde (società della Regione) spa può essere il segnale tanto atteso che qualcosa si sta muovendo. L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, ne è convinto al cento al cento. Attacco a Renzi «Mentre Renzi promette fumo con l’annuncio del ponte sullo Stretto di Messina, qui in Lombardia, in modo silenzioso, lavoriamo in modo operoso per finalizzare una variante di assoluta necessità. Il bando pubblicato è garanzia che non siamo stati inconcludenti su una partita che non può più aspettare. Dal momento in cui, dalla Provincia, abbiamo preso in mano “la patata bollente” della variante di Zogno, grazie all’impegno dei nostri funzionari, abbiamo agito con l’unico obiettivo di fare bene e fare in fretta seguendo gli aggiornamenti previsti dal nuovo codice degli appalti».

L’assessore Sorte ripete più volte che entro un anno a Zogno «si rivedranno le ruspe» per completare quanto lasciato finora in sospeso. «Circa un mese fa – riprende Sorte – ho incontrato le realtà produttive e gli amministratori pubblici. Tutti mi hanno sollecitato alla celerità. Il bando è la risposta, insieme ai 31,5 milioni di euro precedentemente stanziati e deliberati». Chi preferisce non dare date certe è Jonathan Lobati, assessore alle Politiche del lavoro e Trasporti della Comunità montana Valle Brembana, oltre che consigliere provinciale e sindaco di Lenna: «Comunque realisticamente tra settembre e ottobre dell’anno prossimo il cantiere potrebbe riaprire». Le scadenze E snocciola una road map dettagliata: «Entro il 5 ottobre scade il bando per la progettazione esecutiva. Dopo trenta giorni Infrastrutture Lombarde spa sceglierà il professionista con l’offerta economica più vantaggiosa il quale avrà tempo due mesi per redigere il progetto esecutivo. Nel frattempo la Provincia, con la Conferenza dei servizi, approverà (con eventuali modifiche o integrazioni) il progetto definitivo consegnato a giugno a Infrastrutture Lombarde spa. Lavorare contemporaneamente su due fronti (progettazione esecutiva e Conferenza dei servizi) ci ha permesso di risparmiare molto tempo». «A marzo-aprile – riprende Lobati – dovremo avere il bando per l’esecuzione dei lavori. Mettendo in conto eventuali ricorsi (che ci sono sempre in ogni gara di questo tipo) dovremmo arrivare in autunno con la riapertura del cantiere». Il sindaco: «Noi pungolo» A chi non dispiacerebbe, per il 2019, tagliare il nastro della variante di Zogno è il sindaco Giuliano Ghisalberti che rivendica il suo ruolo di «ostinato pungolo» per evitare che sulla questione «si dormisse». «Quella del bando – precisa il primo cittadino – è sicuramente una buona notizia. Adesso lo sforzo consiste nell’accorciare, nel rispetto delle regole, i tempi degli step previsti. La mia determinazione a “controllare” l’intera operazione continuerà. Tra pochi giorni sarò in Regione per constatare di persona a che punto siamo. Non possiamo abbassare la guardia su un’opera di indiscussa necessità». Anche Ghisalberti, infine, tira in ballo l’uscita di Renzi sul ponte sullo Stretto: «Il viadotto tra Calabria e Sicilia è un’altra boutade del nostro presidente del Consiglio. Sappiamo, e sa, che non ci sono le coperture come invece esistono per la variante di Zogno. È questo elemento che mi fa ben sperare per il futuro del paese che rappresento e della Valle Brembana.
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elio.biava
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Re: Problemi della viabilità in Valle Brembana

Messaggio da elio.biava »

Siccome stamattina pioveva, tanto per ridere, sono andato a rileggermi un poco di Cronistoria o Preistoria che dir si voglia della Variante di Zogno.
Correva l'anno 11 Agosto 2006 (pag 2), eran di moda e sbocciavano le margherite...
popolari ha scritto:Alcune informazioni sui problemi della viabilità in Valle Brembana (Villa d'Almè-Dalmine, variante di Zogno) in un documento dei Consiglieri Provinciali della Margherita:


"Nei giorni scorsi abbiamo appreso dai giornali che ci sarebbero due “buone notizie per la viabilità della Valle Brembana”:
- la prima, l’Assessore Provinciale Sonzogni, informa che è stato dato il via alla progettazione della variante di Zogno, conferma il finanziamento di 60 milioni di euro e che l’opera sarà ultimata entro il 2010;
- la seconda, sarebbe la certezza del finanziamento (assunto nel recente incontro tra il Ministro Di Pietro, i vertici Anas e Regione) di 150 milioni di euro per la realizzazione della “Villa d'Almè-Dalmine”.
Vorremmo davvero poter credere a tali “buone notizie” e con noi crediamo lo vorrebbero tutti gli abitanti della Valle Brembana, ma le lunghe, assurde vicissitudini che hanno interessato la realizzazione di queste due opere e le stravaganti modalità con le quali sono stati in questi anni affrontati i due problemi, ci lasciano perplessi e convinti si tratti dell’ennesimo annuncio ad effetto!
Infatti, abbiamo ascoltato per anni, fiumi di parole, annunci e proclami che “le opere erano praticamente realizzate” ma, a che punto siamo?
- per quanto riguarda la variante di Zogno, a un anno esatto di distanza dalla costituzione di ABM2, la Società della Provincia che doveva essere lo strumento per dare una decisa accelerazione alla realizzazione di sette grandi opere tra le quali la stessa variante di Zogno, siamo al solo affidamento della progettazione.
- per la Villa d’Almè-Dalmine, l’Assessore Sonzogni ci informa che la Provincia anticiperà 3,5 milioni di euro di risorse proprie per la progettazione e che “l’opera verrà assegnata ad ABM2 già dai primi giorni del prossimo mese”.
Di fatto siamo all’anno zero. Si ricomincia un’altra volta da capo, nonostante il tono trionfalistico dell’Assessore alla Pianificazione Territoriale e alle Grandi Opere: “noi stiamo facendo il massimo, consapevoli che il mondo imprenditoriale e quello turistico hanno bisogno di certezze per programmare il loro sviluppo”, ed ancora "quello che stiamo facendo sia come Provincia sia come ABM2, è l'eliminazione di ogni tempo morto”.
I tempi, appunto. Vorremmo che fosse chiaro a tutti e in primis all’Assessore che stiamo parlando di opere progettate svariate volte: per la variante di Zogno si deve parlare di progettazioni che risalgono all’anno 1995 e per la Villa d’Almè-Dalmine almeno all’anno 1991. A questo punto sarebbe interessante capire se, rispetto a queste opere e ad altre di cui si parla da qualche lustro, l’obiettivo sia la realizzazione dell’opera stessa o l’affidamento dell’incarico di progettazione.
Allo stesso tempo sarebbe altrettanto utile capire quanto denaro pubblico è stato inutilmente sprecato per la progettazione di tali opere senza che alcuno si sia mai ritenuto responsabile di alcunché. Sarebbe infine opportuno che qualcuno si chiedesse se, ad esempio per la variante di Zogno, è ammissibile che si siano addirittura appaltati i lavori senza accorgersi di errori progettuali tali da non consentire la realizzazione dell’opera, con la conseguente recessione dal contratto con l’impresa aggiudicataria e il pagamento alla stessa di una penale di 514.305 euro + Iva!
Ci si dirà la Provincia non c’entra nulla, la colpa è dell’Anas. Vero, le colpe dell’Anas sono fin troppo note ed evidenti, ma se guardiamo alle modalità e ai tempi con i quali la stessa Provincia ha gestito e sta gestendo queste opere viarie, non possono non sorgere analoghi dubbi e perplessità. Per rimanere sulla “Villa d’Almè-Dalmine” evidenziamo che la sentenza del Consiglio di Stato (che rigettava il ricorso proposto dalla Provincia, bloccando di fatto l’inizio dei lavori) risale all’11 luglio 2003, mentre per la variante di Zogno, l’Anas ha trasferito la realizzazione dell’opera alla Provincia nel 2004.
Continuiamo ad essere decisamente in ritardo nel semplice avvio degli iter per la riprogettazione delle opere. Questo ritardo ci sembra ancora più preoccupante se si considera che la Valle Brembana è stata investita in questi anni da una grave crisi economica e occupazionale che annovera tra i suoi fattori primari proprio quello della forte inadeguatezza della viabilità.
Come Consiglieri Provinciali abbiamo ripetutamente sollecitato, con interpellanze e mozioni, un’attenzione speciale su questi temi raccomandando che a questi problemi venisse attribuita assoluta priorità nell’attività amministrativa. L’unica risposta, seppur parziale è stata avanzata dall’Assessore alla viabilità Milesi con la progettazione di alcune rotatorie a Zogno, Villa d’Almè, Almè, Paladina e Valbrembo con l’obiettivo di dare in tempi brevi una risposta, ripetiamo parziale, all’emergenza viabilità.
Per questi motivi i Consiglieri Provinciali della Margherita, nel continuare il proprio ruolo di stimolo e di controllo, esprimono l’auspicio che si persegua con determinazione e maggior impegno l’obiettivo della realizzazione delle due opere, che tutti definiscono essenziali per il futuro della Valle Brembana.

I CONSIGLIERI PROVINCIALI DELLA MARGHERITA
(Vittorio Milesi – Teresina Locatelli – Francesco Cornolti)
Auguri a noi e BUON COMPLEANNO! hjkhk (ieri venivano eletti i nuovi consiglieri provinciali... a_39 a_45 )
Ultima modifica di elio.biava il lunedì 3 ottobre 2016, 22:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: Variante abitato di Zogno

Messaggio da elio.biava »

Sabato 1 ottobre è stato eletto il nuovo Consiglio Provinciale, per quello che conta... a_34 ed effettivamente su quattro settori importanti conta ancora, soprattutto Viabilità e Scuole dell'obbligo a_21 .
Una super elezione per il nostro Sindaco di Lenna Jonathan Lobati, con oltre 220 voti sui 1800 effettuati per eleggere i 16 Consiglieri in aggiunta al Presidente che rimane Matteo Rossi.
Purtroppo un solo rappresentante (la Val Seriana ha inserito 2 Sindaci), in quanto la ripartizione dei voti non è proporzionale ma bensì ponderata, cioè contano di più i voti dei comuni maggiori. Essendo che la Valbrembana ha il solito problema dei numerosi comuni piccoli a poco è valso il bus navetta che ha convogliato gli elettori a Bergamo, se non fosse altro per sapere di aver fatto tutto il possibile per contare di più. Contare di più vuol dire anche come ha già fatto Val Seriana pretendere che la Trianvia sia prolungata sino a Vertova...mentre noi siam fermi ai 7000 € stanziati per un progetto conoscitivo (forse per capire che la sede ex ferrovia va da Sud a Nord circumnavigando il bel Canto Alto!?!). Per il resto nulla è cambiato se non che la Lega ha perso un 10% a vantaggio del Centrodestra...eletto consigliere anche il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori.
Dal lato pratico, se al referendum costituzionale del 4 dicembre vinceranno i SI questi consiglieri decadranno automaticamente per il completamento referendario della riforma stessa, se vinceranno i NO anche. Rimarrebbe solo la possibilità che qualche pezzo di provincia sopravviva accorpandosi ad altre di piccole dimensioni (tipo Brescia...). Mentre invece il Presidente della Provincia, rimarrà comunque in carica per altri due anni, a causa del "disallineamento legislativo". a_19
a_14
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