
Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
- bipbip
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Pressoché lo utilizzerei per qualsivoglia animale di taglia, carnivoro, onnivoro, anche erbivoro. La prudenza è un' alleata sempre 

Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Scusate se mi intrometto ...
Elio ha scritto
Un sacco di seghe mentali, ma di aggressioni dirette o indirette all'uomo neanche l'ombra. Anche i danni patiti da agricoltori, e pseudo/agricoltori, sono assolutamente insignificanti e di gran lunga inferiori ai danni inferti dal randagismo canino al patrimonio ovicaprino, di cui però, chissà perchè, nessuno parla. Di sicuro c'è in giro un sacco di gente che si fa suggestionare da quattro impronte che il piu delle volte sono di cane o di tasso..... Emblematico è stato il caso delle impronte "riscontrate" in Valle Imagna lo scorso autunno, dove i furbastri di turno hanno approfittato per "cavalcare l'orso" e farsi pubblicità gratuita ....
bipbip ha scritto :
Un castoro che ammazza un pescatore bielorusso ...
Roba da non credere ....
Elio ha scritto
Sarei curioso di conoscere quegli episodi che citi e che hanno visto la soccombenza dell'inseguito dall'orso, visto che si parla di persone che "non hanno la possiblitò di raccontare".... Sono circa 3 anni che l'orso è ricomparso sulle orobie e dintorni.p.s. lui è uno di quelli fortunati ( non l'ha nemmeno visto!). Tu dirai " che pirla"...e sai sulla quantità qualcuno c'è sempre così, non siamo tutti perfetti....ma lui ha ha avuto la possibilità di raccontare, altri invece NO.
Un sacco di seghe mentali, ma di aggressioni dirette o indirette all'uomo neanche l'ombra. Anche i danni patiti da agricoltori, e pseudo/agricoltori, sono assolutamente insignificanti e di gran lunga inferiori ai danni inferti dal randagismo canino al patrimonio ovicaprino, di cui però, chissà perchè, nessuno parla. Di sicuro c'è in giro un sacco di gente che si fa suggestionare da quattro impronte che il piu delle volte sono di cane o di tasso..... Emblematico è stato il caso delle impronte "riscontrate" in Valle Imagna lo scorso autunno, dove i furbastri di turno hanno approfittato per "cavalcare l'orso" e farsi pubblicità gratuita ....
bipbip ha scritto :
Effettivamente oggi è comparso in rete una videonotizia che conferma il tuo assuntoPressoché lo utilizzerei per qualsivoglia animale di taglia, carnivoro, onnivoro, anche erbivoro. La prudenza è un' alleata sempr
Un castoro che ammazza un pescatore bielorusso ...
Roba da non credere ....
GIU' LE MANI DALL'ORSO..
- elio.biava
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Opinioni. Sia dirette che indirette, basta rileggersi la cronaca da JJ5 in poi.Subiot ha scritto:...di aggressioni dirette o indirette all'uomo neanche l'ombra
...


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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Elio, pensavo di essere io un nottambulo ma a giudicare dall'orario del tuo messaggio non si direbbe.elio.biava ha scritto:Opinioni. Sia dirette che indirette, basta rileggersi la cronaca da JJ5 in poi.

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Orsi, cervi e lupi: è tornato il Medioevo
dal Corriere della Sera di Claudio Del Frate
Orsi, cervi e lupi: è tornato il Medioevo
MILANO - La natura torna ai tempi del Medioevo: animali selvatici, bestie che sembravano appartenere solo al mondo delle fiabe sono d'improvviso tra noi. Orsi, lupi, cervi incrociano le nostre strade, fanno slalom tra le auto, giungono in prossimità delle case e dei campi coltivati. Lo «zoo Lombardia» in pochi anni è tornato indietro di secoli, costringendo anche l'uomo, cresciuto e moltiplicatosi in maniera considerevole rispetto al tempo dei cavalieri e delle madamigelle, ad adottare contromisure. L'ultima in ordine di tempo, e destinata a far discutere, arriva da Cremona. Nelle campagne attorno alla città la presenza delle volpi è aumentata in misura tale da convincere la Provincia ad autorizzare la caccia selettiva dell'animale. Non solo, pochi giorni fa l'ente ha prolungato da marzo a giugno il periodo consentito per sparare alla volpe e ha ammesso l'appostamento davanti alla tana dell'animale. Decisione fortemente contestata dagli animalisti, contrari all'uccisione delle volpi ma giustificata dall'assessore provinciale: «In questo modo evitiamo scene cruente».
Comunque sia, la notizia delle campagne cremonesi, dove le attività umane sono sostenute, divenute habitat per centinaia di volpi è sorprendente: secondo gli esperti la «colonia» è cresciuta in seguito all'introduzione di fagiani e lepri a scopo venatorio ma si è anche adattata a cacciare nelle discariche e tra i resti delle aziende agricole. Doppiette in azione anche in provincia di Como, dove la Provincia ha dichiarato guerra all'invasione dei daini, considerati ormai un pericolo per la circolazione stradale e per l'agricoltura. Il provvedimento iniziale prevedeva «l'eradicazione» (detto in altri termini: la cancellazione) dell'intera specie dal territorio comasco entro il 2017 a colpi di schioppo. In seguito alle proteste della Lega anticaccia, tuttavia, la Provincia ha modificato il suo provvedimento, specificando che fin quando sarà possibile verrà fatto ricorso a metodi incruenti.
Daini, ma anche cervi e caprioli erano una presenza comune nella fascia montana e collinare lombarda fino a prima della Seconda guerra mondiale. Si tratta in definitiva di specie autoctone; più misteriosa la formazione di una famigliola di qualche centinaio di mufloni - specie tipica della Sardegna - sul Monte Nudo (affacciato sul lago Maggiore) e nel Lecchese. Anche in questo caso si tratterebbe di uno sbarco inizialmente favorito da motivi venatori e poi sfuggito di mano ai suoi ideatori.
Ma dopo le possibili prede la catena si è arricchita anche dei possibili predatori. Di pochi giorni fa è il ritrovamento nei pressi dell'aeroporto della Malpensa, dunque a una quota molto bassa e in una zona urbanizzata, di un lupo. Belva in grado di evocare paure ataviche, il poveretto - un esemplare di maschio, giovane - era stato messo fuori combattimento ancor prima di nuocere, essendo stato investito e ucciso da una automobile. Il lupo era scomparso da decenni in Lombardia mentre è ormai presenza consolidata sugli Appennini, in Piemonte, in Svizzera. Oltre che nei pressi dell'aeroporto, la sua presenza, seppur sporadica, è stata confermata nelle valli della provincia di Bergamo. La sua vita è comunque tutelata dalle leggi. Di uguale salvacondotto gode un altro animale che si va riaffacciando con sempre maggiore frequenza, l'orso bruno. Le sue tracce vengono periodicamente individuate nell'alta Valtellina e sulle Orobie ma pochi giorni fa una telecamera a raggi infrarossi ha immortalato la scorribanda di un bestione tra le arnie di un allevamento della Valsassina, nel lecchese. Dove non si era mai avventurato prima d'ora.
Orsi, cervi e lupi: è tornato il Medioevo
MILANO - La natura torna ai tempi del Medioevo: animali selvatici, bestie che sembravano appartenere solo al mondo delle fiabe sono d'improvviso tra noi. Orsi, lupi, cervi incrociano le nostre strade, fanno slalom tra le auto, giungono in prossimità delle case e dei campi coltivati. Lo «zoo Lombardia» in pochi anni è tornato indietro di secoli, costringendo anche l'uomo, cresciuto e moltiplicatosi in maniera considerevole rispetto al tempo dei cavalieri e delle madamigelle, ad adottare contromisure. L'ultima in ordine di tempo, e destinata a far discutere, arriva da Cremona. Nelle campagne attorno alla città la presenza delle volpi è aumentata in misura tale da convincere la Provincia ad autorizzare la caccia selettiva dell'animale. Non solo, pochi giorni fa l'ente ha prolungato da marzo a giugno il periodo consentito per sparare alla volpe e ha ammesso l'appostamento davanti alla tana dell'animale. Decisione fortemente contestata dagli animalisti, contrari all'uccisione delle volpi ma giustificata dall'assessore provinciale: «In questo modo evitiamo scene cruente».
Comunque sia, la notizia delle campagne cremonesi, dove le attività umane sono sostenute, divenute habitat per centinaia di volpi è sorprendente: secondo gli esperti la «colonia» è cresciuta in seguito all'introduzione di fagiani e lepri a scopo venatorio ma si è anche adattata a cacciare nelle discariche e tra i resti delle aziende agricole. Doppiette in azione anche in provincia di Como, dove la Provincia ha dichiarato guerra all'invasione dei daini, considerati ormai un pericolo per la circolazione stradale e per l'agricoltura. Il provvedimento iniziale prevedeva «l'eradicazione» (detto in altri termini: la cancellazione) dell'intera specie dal territorio comasco entro il 2017 a colpi di schioppo. In seguito alle proteste della Lega anticaccia, tuttavia, la Provincia ha modificato il suo provvedimento, specificando che fin quando sarà possibile verrà fatto ricorso a metodi incruenti.
Daini, ma anche cervi e caprioli erano una presenza comune nella fascia montana e collinare lombarda fino a prima della Seconda guerra mondiale. Si tratta in definitiva di specie autoctone; più misteriosa la formazione di una famigliola di qualche centinaio di mufloni - specie tipica della Sardegna - sul Monte Nudo (affacciato sul lago Maggiore) e nel Lecchese. Anche in questo caso si tratterebbe di uno sbarco inizialmente favorito da motivi venatori e poi sfuggito di mano ai suoi ideatori.
Ma dopo le possibili prede la catena si è arricchita anche dei possibili predatori. Di pochi giorni fa è il ritrovamento nei pressi dell'aeroporto della Malpensa, dunque a una quota molto bassa e in una zona urbanizzata, di un lupo. Belva in grado di evocare paure ataviche, il poveretto - un esemplare di maschio, giovane - era stato messo fuori combattimento ancor prima di nuocere, essendo stato investito e ucciso da una automobile. Il lupo era scomparso da decenni in Lombardia mentre è ormai presenza consolidata sugli Appennini, in Piemonte, in Svizzera. Oltre che nei pressi dell'aeroporto, la sua presenza, seppur sporadica, è stata confermata nelle valli della provincia di Bergamo. La sua vita è comunque tutelata dalle leggi. Di uguale salvacondotto gode un altro animale che si va riaffacciando con sempre maggiore frequenza, l'orso bruno. Le sue tracce vengono periodicamente individuate nell'alta Valtellina e sulle Orobie ma pochi giorni fa una telecamera a raggi infrarossi ha immortalato la scorribanda di un bestione tra le arnie di un allevamento della Valsassina, nel lecchese. Dove non si era mai avventurato prima d'ora.
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Grazie del saluto Alvin! ( in pratica "smontavo" io lavoro dalle 23 in poi... e ogni tanto rompo qui )alvin 51 ha scritto:Elio, pensavo di essere io un nottambulo ma a giudicare dall'orario del tuo messaggio non si direbbe

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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
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L'Orso di Premana si e' spostato verso centro Valle
da Valsassina NEWS
L'Orso di Premana si e' spostato verso centro Valle
La segnalazione, ampiamente documentata, ci giunge da un lettore che ha avvistato e fotografato numerose (e chiare) tracce del passaggio di un plantigrado nell'area della Bocchetta di Olino. Le immagini sono state vagliate delle autorità competenti, che ne hanno confermato la veridicità. La sensazione è che l'orso stanziatosi per qualche tempo sopra Premana si stia dirigendo verso il centro Valsassina.
Sscrive il nostro lettore - nella zona della Bocchetta di Olino, sopra l‘Alpe Dolcigo, alla testata della Val Marcia, domenica 14 di aprile in mattinata durante il percorso,abbiamo rinvenuto tracce nella neve dell’orso della Valsassina. Vi allego le fotografie fatte, nel caso possono esservi di utilità". Certamente l'ipotesi di "attraversamento" dal Premanese fino a quest'ultima zona è affascinante. Ma stabilire con certezza che si tratti di un orso - ed in particolare di quello visto e perfino immortalato dalle "videotrappole" intento a fare strage di arnie - non era facile, anche se almeno a livello di probabilità il fatto è apparso perlomeno verosimile. Le fotografie ci sono subito sembrate autentiche e le orme somiglianti proprio a quelle di un plantigrado. La nostra redazione si è immediatamente attivata, trasmettendo il contenuto dell'e-mail ricevuta oggi agli uffici dell'aministrazione provinciale che si occupano della materia. Dai tecnici dell'assessorato all'Ambiente è giusta rapidamente la risposta: positiva. E così questa sera possiamo mostrarvi le orme dell'orso, localizzarne la presenza, valutarne i movimenti e azzardare qualche previsione. Partiamo dai luoghi: "Pelosone" è sceso di qualche chilometro (in linea d'aria) ed è salito di un bel po', probabilmente attraversando varie valli e vallette fino a giungere ai 1.600 metri di altitudine della zona in cui è stato immortalato il suo passaggio più recente.
Dunque il giovane orso bruno maschio segnalato a fine marzo verso l'Alpe Rasga è "sceso" - nel senso della latitudine - dalla Val Varrone in direzione della Val Marcia e le sue tracce lo indicano in una posizione strategica che sta a sud del punto di partenza (Premana), ad est delle Betulle, a ovest della val Biandino e a nord della parte centrale della Valsassina (Primaluna e Introbio).
Perché ci riferiamo proprio a QUELL'orso? Gli indizi sono molti ma al di là delle sensazioni vi è il conforto delle parole degli esperti dell'amministrazione provinciale, che una volta visionate le fotografie hanno giudicato molto probabile anzi quasi certo che il plantigrado sia lo stesso di Premana. Aggiungendo oltretutto che le tracce, per come risultano dalle immagini messe a loro disposzione, "molto vecchie non possono essere". L'idea che si tratti dello stesso esemplare, dicono in Provincia "è coerente con clima e comportamento", dunque è altamente probabile che chi ha lasciato quelle orme sia proprio l'orso già osservato sopra Premana. Sui movimenti successivi, data anche la particolare posizione a 1.600 metri e nella neve, è difficile fare previsioni e "seguire" gli spostamenti dell'orso. Quasi certamente il plantigrado è lì da tempo, concordando con il racconto fatto a VN qualche giorno fa (Vanni Pomoni lo aveva intravisto sulla strada che scende dall'Alpe Paglio). Si sposterà ancora in Valsassina? Tornerà verso la Val Gerola, da dove sembra essersi mosso? Domande alle quali è pressoché impossibile rispondere, ora come ora. Ma una certezza l'abbiamo: all'orso questa zona piace, prova ne sia il lungo tempo trascorso dalle nostre parti.

L'Orso di Premana si e' spostato verso centro Valle
La segnalazione, ampiamente documentata, ci giunge da un lettore che ha avvistato e fotografato numerose (e chiare) tracce del passaggio di un plantigrado nell'area della Bocchetta di Olino. Le immagini sono state vagliate delle autorità competenti, che ne hanno confermato la veridicità. La sensazione è che l'orso stanziatosi per qualche tempo sopra Premana si stia dirigendo verso il centro Valsassina.
Sscrive il nostro lettore - nella zona della Bocchetta di Olino, sopra l‘Alpe Dolcigo, alla testata della Val Marcia, domenica 14 di aprile in mattinata durante il percorso,abbiamo rinvenuto tracce nella neve dell’orso della Valsassina. Vi allego le fotografie fatte, nel caso possono esservi di utilità". Certamente l'ipotesi di "attraversamento" dal Premanese fino a quest'ultima zona è affascinante. Ma stabilire con certezza che si tratti di un orso - ed in particolare di quello visto e perfino immortalato dalle "videotrappole" intento a fare strage di arnie - non era facile, anche se almeno a livello di probabilità il fatto è apparso perlomeno verosimile. Le fotografie ci sono subito sembrate autentiche e le orme somiglianti proprio a quelle di un plantigrado. La nostra redazione si è immediatamente attivata, trasmettendo il contenuto dell'e-mail ricevuta oggi agli uffici dell'aministrazione provinciale che si occupano della materia. Dai tecnici dell'assessorato all'Ambiente è giusta rapidamente la risposta: positiva. E così questa sera possiamo mostrarvi le orme dell'orso, localizzarne la presenza, valutarne i movimenti e azzardare qualche previsione. Partiamo dai luoghi: "Pelosone" è sceso di qualche chilometro (in linea d'aria) ed è salito di un bel po', probabilmente attraversando varie valli e vallette fino a giungere ai 1.600 metri di altitudine della zona in cui è stato immortalato il suo passaggio più recente.
Dunque il giovane orso bruno maschio segnalato a fine marzo verso l'Alpe Rasga è "sceso" - nel senso della latitudine - dalla Val Varrone in direzione della Val Marcia e le sue tracce lo indicano in una posizione strategica che sta a sud del punto di partenza (Premana), ad est delle Betulle, a ovest della val Biandino e a nord della parte centrale della Valsassina (Primaluna e Introbio).
Perché ci riferiamo proprio a QUELL'orso? Gli indizi sono molti ma al di là delle sensazioni vi è il conforto delle parole degli esperti dell'amministrazione provinciale, che una volta visionate le fotografie hanno giudicato molto probabile anzi quasi certo che il plantigrado sia lo stesso di Premana. Aggiungendo oltretutto che le tracce, per come risultano dalle immagini messe a loro disposzione, "molto vecchie non possono essere". L'idea che si tratti dello stesso esemplare, dicono in Provincia "è coerente con clima e comportamento", dunque è altamente probabile che chi ha lasciato quelle orme sia proprio l'orso già osservato sopra Premana. Sui movimenti successivi, data anche la particolare posizione a 1.600 metri e nella neve, è difficile fare previsioni e "seguire" gli spostamenti dell'orso. Quasi certamente il plantigrado è lì da tempo, concordando con il racconto fatto a VN qualche giorno fa (Vanni Pomoni lo aveva intravisto sulla strada che scende dall'Alpe Paglio). Si sposterà ancora in Valsassina? Tornerà verso la Val Gerola, da dove sembra essersi mosso? Domande alle quali è pressoché impossibile rispondere, ora come ora. Ma una certezza l'abbiamo: all'orso questa zona piace, prova ne sia il lungo tempo trascorso dalle nostre parti.


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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

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Re: L'Orso di Premana si e' spostato verso centro Valle
Ma che orso e'? Geometra e equilibrista?IW2LBR ha scritto:da Valsassina NEWS
L'Orso di Premana si e' spostato verso centro Valle
Dai tecnici dell'assessorato all'Ambiente è giunta rapidamente la risposta: positiva. E così questa sera possiamo mostrarvi le orme
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