Valtorta/ Piani di Bobbio

[alvin 51]

sicuramente, mancano notizie certe, tenendo sempre conto del fatto che nevica sempre meno, quasi solo in alto, tanto perchè la stagione non parta Febbraio, tanto per intenderci, mettendo in conto che servono, bacini per l' acqua, da poter creare neve artificiale, con relativo costo, a rischio del ritorno dell' investimento, nell' arco di un tempo ragionevole, sia ben chiaro, ci ha fatto, purtroppo esperienza, la situazione in alta valle e quindi a parere mio personale, vorrei anzi vorremmo, che il tutto si realizzasse, però però, al momento, non si sa nulla o almeno nessuna notizia, resa pubblica. Armiamoci di pazienza e stiamo a vedere cosa succederà in futuro, augurandoci che ci sia una rivalutazione, di tutta la valle, comprensori sciistici, in particolar modo!!

[parrigon]

Beh ovvio che ci deve essere un ritorno dell'investimento, ma se ci poniamo nell'ottica che nevicherà sempre meno allora e' meglio pensare che non ci saranno altre novità.

Anche se il parcheggio a valle non dipende dalla neve perchè ad oggi e' uno dei limiti piu' evidenti dello sfruttamento del comprensorio.
Inoltre la pista pensata nella valle dei mughi e' molto in quota e il rifornimento di acqua se dovesse essere necessario, e' già disponibile vicino al rifugio lecco.

Certo, il collegamento con Artavaggio e' molto impegnativo in termini economici e di sfruttamento, ma per favore cosa vogliamo dire della pista del Cedrino? Sempre innevata, esposta a Nord e aperta solo al 10% per diversi motivi (pericolo valanghe etc). In questo caso gia' renderla piu' sicura e disponibile sarebbe una novità.

La domanda mi sembra molto alta e in aumento considerando il "milanese" dal turismo del weekend.

Ad Artavaggio per esempio, i bacini di acqua per l'innevamento sono stati costruiti ma non c'e' nemmeno l'idea di rimettere almeno due o tre skilift come anni fa.

Vabbuo......

[anonimo sapiente]

Mi ero ripromesso di non scrivere più dopo che Gino se ne è andato ma.... lui tiene a questo forum-
Purtroppo è difficile far capire a chi non è addetto ai lavori quale sono le logiche per le decisioni di investimento in montagna.
Partiamo dai Mughi e dal collegamento per Artavaggio. Insostenibile economicamente ed ambientalmente (da non sottovalutare) per la quantità di impianti che occorrono, per le piste che si dovrebbero ricavare e per l'innevamento programmato e la quantità d'acqua che occorrerebbe a copertura dell'area sciabile. Insostenibile perchè la ricettività a valle degli impianti (parcheggi e viabilità) e la portata degli impianti stessi non potrebbero permettera la presenza di sciatori necessaria giornalemte per sostenere tale investimento. L'innevamento della sola pista dei Mughi non è possibile con la poca quantità d'acqua ora disponibile per l'innevamento ai Piani e non lo sarebbe neanche se questa fosse tripla (Ai piani ora nel laghetto ci sono 30.000 m3, in 4 giorni di freddo finisce l'acqua). Un cannone da neve a pieno regime consuma oltre 30 m3/h e un asta circa 9 m3/h. ai Piani di Bobbio e Valtorta ci sono ora oltre 110 macchine per la generazione di neve programmata e ancora non sono coperti ne l'Orscellera ne il Pesciola.
Gli skilift ad Artavaggio, anzi lo sci ad Artavaggio è ormai utopia per l'esposizione al sole dell'area sciabile, per la mancanza di impianto di innevamento (c'è solo il laghetto di accumulo) e per la portata della funivia che permette di trasportare a monte solo circa 250 persone/h oltre alle endemiche difficoltà logistiche a valle dell'impianto con la completa assenza di parcheggi ed anche perchè.... non ci sono gli impianti e gli skilift fanno a pugni con la neve programmata. (innevamento della risalita)
La pista del cedrino soffre perennemente di mancanza di neve, non basta che sia bianca per poter sciare. Se si ha acqua la si inneva ma è chiaro che l'innevamento programmato viene predisposto dopo che il comprensorio ha già perfettamente innevate ed aperte Nube Bianca e 3Signori.
A Valtorta & Piani di Bobbio c'è una grande certezza, all'arrivo della stagione invernale, non appena il meteo lo permetterà ( con neve dal cielo o con le temperature) si riprenderà a sciare, Gli investimenti sono stati tutti spostati di un'anno. Il Covid non ha permesso di affrontare al cun tipo di impegno perche la finestra temporale per eseguire qualsiasi tipo di lavoro importante non poteva essere sufficiente per garantire di portarli a termine.

[Lino70]

Grazie anonino sapiente, x aver scritto nuovamente nel forum, rispettando la volontà, del nostro compianto Gino, x tutto ciò che cè stato in passato e nel nuovo presente/futuro, che ci potrà essere, in questa "nuova" situazione. Sono quasi sicuro, che le tue parole, (dopo un consulto, tra di voi...) sarebbero arrivate dalle sue mani; ora queste utili informazioni, serviranno a far capire, che x sentito dire su alcune possibilità del passato, o da una possibile proposta, oppure semplicemente x delle voci di corridoio, la situazione x ora non cambierà e resterà questa. Investimenti ce ne sono stati in un recente passato e probabilmente in un futuro ne arriveranno altri, quindi non resta che attendere fiduciosi l'inverno con freddo e neve, dove la stazione sciistica andrà a pieno regime.

[parrigon]

Certo, forse non sono un esperto come voi che avete tutti questi dati sotto mano per poter smontare ogni possibile scenario futuro.
Preciso che la mia non era una critica verso chi gestisce gli impianti ma solo la curiosità di sapere se e quali iniziative sono in valutazione per il FUTURO.

Quelle che avevo elencato, non me le sono inventate, ma erano state riportate dai giornali alcuni anni fa.
Poi, come avevo scritto, e' chiaro che il collegamento con Artavaggio e' il piu' complicato e oneroso da compiere, ma l'ampliamento del posteggio per le auto non ha niente a che fare con le variabili meteo e l'innevamento.

RIbadisco che sono contento che ITB ci permetta di sciare ma attenzione che se non si ha la lungimiranza per il futuro, si rischia di spegnersi in poco tempo.

Attendiamo fiduciosi i prossimi anni.

[alvin 51]

grazie a Lino 70 e naturalmente ad, anonimo, per quanto scritto, avendomi preceduto di poco, volendo tornare sull' argomento, con dati certi e da persona competente in materia, tanto anche per non crearsi, aspettative, che poi se non vengono realizzate si rimane...delusi, indiscutibile che sarebbero progetti, più che validi ma dovendosi confrontare con la realtà, il tutto diventa più problematico. Una buona serata a tutti!!

[parrigon]

Quindi, tralasciando nuovi tracciati a monte per dati certi, la gestione del posteggio delle auto ricade sotto la stessa logica?

Dovremo ancora pensare che se non arrivi alle 7.30 al posteggio , sarai costretto a trovare un posto in centro a barzio e farti trasportare dalla navetta che causa covid on potrà piu' essere strapiena come prima e quindi bisognerà fare a spintoni per salire, altrimenti si sale in quota almeno un'ora dopo.

Ecco, questo non mi sembra abbia a che fare con i dati meteo dei prossimi 10 anni.

Grazie e buona notta

[moritz63]

Visto la disponibilità di anonimo sapiente vorrei porre un paio di domande: sperando che l'emergenza Covid termini, come ci si comporterà alla partenza degli impianti di risalita.? Si potrà salire in 4 in seggiovia o verrà limitato comunque l'accesso.? Certo nessuno può sapere adesso come andrà a finire, ne se il governo prenderà provvedimenti in materia: avete già in mente strategie per affrontare un eventuale prolungamento dell'emergenza..? Grazie.

[anonimo sapiente]

Non passa giorno che alla ITB non si pensi come risolvere il problema del parcheggio a valle. Ampliamento e/o multipiano sono impediti da una dmenziale politica del comune di Barzio che ha pensato bene di vincolare la zona parcheggio con i più srtingenti vincoli edilizi, urbanistici e ambientali che possano esistere in Italia.
Alla ITB non si danno per vinti e prima o poi una soluzione verrà adottata ma si tenga sempre presente che la volonta di investimento spesso si scontra con la incapacità e la miopia delle amministrazioni solitamente impreparate ed affrontare situazioni del genere. Per esempio il progetto per sistemare il rifugio all' arrivo della Funivia (investimento di 6/7 milioni è fermo da 5 anni per incredibili e fittizi intoppi burocratici.
Ai Piani di Bobbio e Valtorta verranno ampliati i laghetti 1 e 2, verranno ancora potenziate le linee di innevamento per coprirre Pesciola e Orscellera e per produrre più neve in minor tempo, verranno ridisegnate alcune piste ai Piani e verrà sostituito uno skilift con una seggiovia 4 posti con un nuovo tracciato.
Per le norme anti covid gli impianti aperti non dovrebbero avere limitazioni di portata, per funivie e telecabine si è "work in progress". Forti limitazioni sarebbero insostenibili per gli impiantisti. L'attenzione sarà sulle code in biglietteria e nei rifugi all'interno. Per le code in biglietteria ITB si è dotata di ulteriori casse automatiche (ora 8) e punta moltissimo sulla vendità on line del biglietti. Lo sciatore in generè è ben coperto e con piccole accortezze potrebbe garantire una copertura e protezione al virus molto elevata. diversa la situazione al chiuso dei rifugi. la responsabilità e il comportamento personale dello sciatore dovrebbero fare la differenza. Se l'approccio al trasporto pubblico urbano rimarrà quello appena adottato in RL, il buon senso può far pensare che anche gli impianti di risalita chiusi non dovrebbero avere forti limitazioni che imperdirebbero la pratica dello sci.