elio.biava ha scritto:Veramente siamo nella fase di dismissione dell'auto...o meglio non è più un must, un vanto, solo una necessità per lavoro.
Tanti giovani oramai non prendono più la patente, altri in età avanzata.
Lo "sport" della guida si sta riversando sulla moto, il divertimento è li e dove si gusta il viaggio!
È vero, ma solo nelle città medio-grandi.
Io, ho avuto la fortuna (o sfortuna, dioende dai punti di vista) di crescere in provincia di Cremona. Una provincia in che ricorda in piccolo le pianure americane. Paesini minuscoli, circondati da campi a perdita d'occhio, e lunghe strade dritte. Il trasporto pubblico, riesce a malapena a portare i ragazzini a scuola (fare un trasporto capillare, per paesini abitati da poche persone, e sparpagliati come briciole nella pianura, sarebbe anti economico), e qui i giovani prendono ancora tutti la patente, a 18 anni, e iniziano già a studiare la teoria a 17 per portarsi avanti. Il giorno dopo aver firmato il mio primo contratto di lavoro, sono andato in concessionaria, perché non potevo usare sempre l'auto di mia madre, che a sua volta ne aveva necessità.
Ricordo, quando andai a Bolzano per due anni, l'enorme differenza. Il trasporto pubblico (foraggiato con valanghe di soldi pubblici dalla provincia autonoma), consentiva a tutti di spostarsi, e la maggior parte dei miei coetanei la patente non ce l'aveva (io ero uno dei pochissimi). A Milano poi, non parliamone nemmeno.
Ma per me, che sono cresciuto in modo diverso, l'auto continua ad essere sinonimo di libertà e indipendenza. Non potrei mai rinunciarvi.