ANSA
Pacher a ministero ambiente per cattura dell'orso del Baldo
Orso del Baldo l'argomento di un incontro tra il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, e dirigenti del ministero dell'Ambiente. Pacher a Roma ha rappresentato la situazione della zona del Baldo, con la presenza di un animale ''i cui comportamenti particolari destano preoccupazione''. La richiesta della Provincia, come noto, e' quella di poter attivare immediatamente le operazioni di cattura.
Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
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Pacher a ministero ambiente per cattura dell'orso del Baldo
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L’orso fino in paese, la gente ha paura
dal Messaggero Veneto
L’orso fino in paese, la gente ha paura
A San Giorgio di Resia un esemplare ha sbranato due capre e un asino ferendone un altro a pochi metri dalle case
RESIA. Un altro orso ha fatto la sua apparizione in Val Resia. Questa volta, per farsi notare rispetto ai suoi colleghi finiti agli onori delle cronache nelle ultime settimane, questo esemplare, che pare sia piuttosto grosso, ha attaccato un allevamento alle porte dell’abitato di San Giorgio. Durante questa sua razzia notturna, ha letteralmente sbranato un asino, ferendone in modo grave un altro, uccidendo anche due capre. Il fatto risulta avvenuto nella notte tra il 20 e il 21 maggio, verso le due, ma il proprietario dell’allevamento ha preferito non denunciare l’accaduto. Così voce si è sparsa in paese soltanto all’inizio di questa settimana, con i tecnici del Parco delle Prealpi Giulie, dell’Università di Udine e del corpo forestale regionale che hanno potuto effettuare i rilievi del caso quando ormai di tracce, sul terreno, ne erano rimaste ben poche a causa della pioggia. Hanno però potuto visionare le foto scattate alle carcasse degli animali da parte del proprietario della fattoria.
Per compiere la sua incursione, l’orso si è spinto molto a valle, a ridosso delle abitazioni della frazione di San Giorgio, e questo ha destato preoccupazione tra le gente del luogo. «Vado spesso a correre per i boschi attorno alla frazione – racconta Gianni – e spero proprio di non avere mai un incontro con un orso. Non so come potrei reagire, ma credo che resterei paralizzato dalla paura». Chi invece ha già avuto esperienze di avvistamenti di plantigradi è Lucio, che da esperto cacciatore conosce bene i boschi delle Prealpi Giulie: «Non c’è da preoccuparsi – afferma – l’orso è il primo a spaventarsi se sente o annusa la presenza umana. In tanti anni che questo animale frequenta le nostre valli non è mai successo nulla di grave».
La gente comune però comincia ad avere paura, anche perché gli avvistamenti si susseguono: oltre alla razzia tra il 20 e il 21 maggio, ci sono stati altri due incontri ravvicinati: il primo il 23 maggio, da parte di un boscaiolo in alta val Resia, che ha notato l’orso fra la strada e il ciglio del bosco, il secondo domenica nei pressi di un crinale tra val Resia e val Raccolana, sulla neve fresca. «Credo si debba prestare più attenzione del solito quando si frequentano i nostri boschi – commenta il sindaco Sergio Chinese –. Comprendo il timore delle persone, visto che l’incursione di San Giorgio di Resia è avvenuta in un borgo non isolato, ma abitato da decine di famiglie. Cercheremo di saperne di più dall’incontro del primo giugno».
Chi invita alla calma è invece l’ex primo cittadino di Resia, Sergio Barbarino: «Non credo ci si debba allarmare per notizie di questo genere. È vero che la gente di San Giorgio non è abituata ad avere un orso a così poca distanza dalle case, ma credo si sia trattato di un episodio isolato». A confermare l’ipotesi dei due esemplari distinti di orso in questa zona del Canal del Ferro è il ricercatore dell’Università di Udine, Stefano Filacorda: «Ci sono due orsi, uno va verso la Valcanale l’altro verso le Prealpi Giulie. È probabile che i due esemplari si siano incrociati proprio in val Resia».

L’orso fino in paese, la gente ha paura
A San Giorgio di Resia un esemplare ha sbranato due capre e un asino ferendone un altro a pochi metri dalle case
RESIA. Un altro orso ha fatto la sua apparizione in Val Resia. Questa volta, per farsi notare rispetto ai suoi colleghi finiti agli onori delle cronache nelle ultime settimane, questo esemplare, che pare sia piuttosto grosso, ha attaccato un allevamento alle porte dell’abitato di San Giorgio. Durante questa sua razzia notturna, ha letteralmente sbranato un asino, ferendone in modo grave un altro, uccidendo anche due capre. Il fatto risulta avvenuto nella notte tra il 20 e il 21 maggio, verso le due, ma il proprietario dell’allevamento ha preferito non denunciare l’accaduto. Così voce si è sparsa in paese soltanto all’inizio di questa settimana, con i tecnici del Parco delle Prealpi Giulie, dell’Università di Udine e del corpo forestale regionale che hanno potuto effettuare i rilievi del caso quando ormai di tracce, sul terreno, ne erano rimaste ben poche a causa della pioggia. Hanno però potuto visionare le foto scattate alle carcasse degli animali da parte del proprietario della fattoria.
Per compiere la sua incursione, l’orso si è spinto molto a valle, a ridosso delle abitazioni della frazione di San Giorgio, e questo ha destato preoccupazione tra le gente del luogo. «Vado spesso a correre per i boschi attorno alla frazione – racconta Gianni – e spero proprio di non avere mai un incontro con un orso. Non so come potrei reagire, ma credo che resterei paralizzato dalla paura». Chi invece ha già avuto esperienze di avvistamenti di plantigradi è Lucio, che da esperto cacciatore conosce bene i boschi delle Prealpi Giulie: «Non c’è da preoccuparsi – afferma – l’orso è il primo a spaventarsi se sente o annusa la presenza umana. In tanti anni che questo animale frequenta le nostre valli non è mai successo nulla di grave».
La gente comune però comincia ad avere paura, anche perché gli avvistamenti si susseguono: oltre alla razzia tra il 20 e il 21 maggio, ci sono stati altri due incontri ravvicinati: il primo il 23 maggio, da parte di un boscaiolo in alta val Resia, che ha notato l’orso fra la strada e il ciglio del bosco, il secondo domenica nei pressi di un crinale tra val Resia e val Raccolana, sulla neve fresca. «Credo si debba prestare più attenzione del solito quando si frequentano i nostri boschi – commenta il sindaco Sergio Chinese –. Comprendo il timore delle persone, visto che l’incursione di San Giorgio di Resia è avvenuta in un borgo non isolato, ma abitato da decine di famiglie. Cercheremo di saperne di più dall’incontro del primo giugno».
Chi invita alla calma è invece l’ex primo cittadino di Resia, Sergio Barbarino: «Non credo ci si debba allarmare per notizie di questo genere. È vero che la gente di San Giorgio non è abituata ad avere un orso a così poca distanza dalle case, ma credo si sia trattato di un episodio isolato». A confermare l’ipotesi dei due esemplari distinti di orso in questa zona del Canal del Ferro è il ricercatore dell’Università di Udine, Stefano Filacorda: «Ci sono due orsi, uno va verso la Valcanale l’altro verso le Prealpi Giulie. È probabile che i due esemplari si siano incrociati proprio in val Resia».

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Cresce la preoccupazione sul Monte Baldo, orso M11
da Montagna TV
Cresce la preoccupazione sul Monte Baldo, orso M11 troppo confidente
BRENTONICO, Trento — É alta l’attenzione nella provincia di Trento sull’orso M11. I suoi comportamenti sul Monte Baldo si stanno facendo più confidenti, essendosi l’animale avvicinato a luoghi antropizzati. Il plantigrado risulterebbe refrattario agli interventi di dissuasione: le autorità pertanto starebbero valutando l’ipotesi di una sua cattura e di un suo spostamento in un luogo più adatto. Le incursioni e gli attacchi agli allevamenti di M11 sugli alpeggi del Monte Baldo sono diventate più frequenti negli ultimi giorni, ma ciò che preoccupa è il suo comportamento nei confronti degli esseri umani. “Il problema maggiore – ha dichiarato al quotidiano L’Arena, Sonia Calderola, responsabile dell’ufficio pianificazione faunistico venatoria referente della Regione per i grandi carnivori – è dato dal fatto che, dopo la predazione, l’animale ha consumato le sue prede senza nascondersi e in orari diurni, fatto anomalo in quanto solitamente gli orsi predano e si cibano delle proprie vittime di notte. Lui, invece, ha predato in presenza di persone, una confidenza esagerata che, di per sé, è un campanello d’allarme che potrebbe sfociare in situazioni pericolose sia per l’animale sia per l’uomo.” La provincia di Trento ha quindi attuato gli interventi di dissuasione previsti dal Piano di azione per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro orientali (Pacobace) spaventandolo con proiettili di gomma e intervenendo con squadre cinofile antiorso. “L’animale è risultato finora refrattario a questi interventi di dissuasione – ha concluso la signora Calderola – segno che sarà difficilmente recuperabile, ovvero sarà difficile condizionarlo alla naturale diffidenza nei confronti dell’uomo”. L’orso potrebbe quindi essere definito “problematico” e in questo caso l’azione estrema prevista dal Pacobace prevede la cattura dell’esemplare, la dotazione di un radiocollare e la rimozione dal Monte Baldo per essere portato in un luogo più adatto.
Il presidente della provincia Alberto Pacher si è recato lunedì a Roma per incontrare i funzionari del Ministero dell’Ambiente e presentare la situazione. Nel frattempo i pastori sul Monte Baldo sono costantemente all’erta per proteggere i propri animali dall’orso, accendendo grandi fuochi e facendo turni di guardia. La preoccupazione maggiore è pero nell’agriturismo Agritur Malga Mortigola, a Brentonico, dove M11 ha attaccato alcune pecore della fattoria didattica e dove ritorna quasi tutte le notti. “Non ha paura dell’uomo – ha dichiarato il gestore Marco Bongiovanni a Il quotidiano Trentino-Corriere delle Alpi – e questo preoccupa, perché non si sa quale reazione potrebbe avere. Gli stessi forestali affermano di non averne mai incontrato uno così. Personalmente non sono né contrario all’orso né favorevole, ma certo è che il problema c’è e deve essere risolto senza chiacchiere o dibattiti inutili. In questo momento occorre essere pragmatici: l’animale non fugge davanti all’uomo e ogni tentativo di allontanarlo risulta inutile. Non voglio che venga ucciso, intendiamoci, ma occorre portarlo via di qui”.
Cresce la preoccupazione sul Monte Baldo, orso M11 troppo confidente
BRENTONICO, Trento — É alta l’attenzione nella provincia di Trento sull’orso M11. I suoi comportamenti sul Monte Baldo si stanno facendo più confidenti, essendosi l’animale avvicinato a luoghi antropizzati. Il plantigrado risulterebbe refrattario agli interventi di dissuasione: le autorità pertanto starebbero valutando l’ipotesi di una sua cattura e di un suo spostamento in un luogo più adatto. Le incursioni e gli attacchi agli allevamenti di M11 sugli alpeggi del Monte Baldo sono diventate più frequenti negli ultimi giorni, ma ciò che preoccupa è il suo comportamento nei confronti degli esseri umani. “Il problema maggiore – ha dichiarato al quotidiano L’Arena, Sonia Calderola, responsabile dell’ufficio pianificazione faunistico venatoria referente della Regione per i grandi carnivori – è dato dal fatto che, dopo la predazione, l’animale ha consumato le sue prede senza nascondersi e in orari diurni, fatto anomalo in quanto solitamente gli orsi predano e si cibano delle proprie vittime di notte. Lui, invece, ha predato in presenza di persone, una confidenza esagerata che, di per sé, è un campanello d’allarme che potrebbe sfociare in situazioni pericolose sia per l’animale sia per l’uomo.” La provincia di Trento ha quindi attuato gli interventi di dissuasione previsti dal Piano di azione per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro orientali (Pacobace) spaventandolo con proiettili di gomma e intervenendo con squadre cinofile antiorso. “L’animale è risultato finora refrattario a questi interventi di dissuasione – ha concluso la signora Calderola – segno che sarà difficilmente recuperabile, ovvero sarà difficile condizionarlo alla naturale diffidenza nei confronti dell’uomo”. L’orso potrebbe quindi essere definito “problematico” e in questo caso l’azione estrema prevista dal Pacobace prevede la cattura dell’esemplare, la dotazione di un radiocollare e la rimozione dal Monte Baldo per essere portato in un luogo più adatto.
Il presidente della provincia Alberto Pacher si è recato lunedì a Roma per incontrare i funzionari del Ministero dell’Ambiente e presentare la situazione. Nel frattempo i pastori sul Monte Baldo sono costantemente all’erta per proteggere i propri animali dall’orso, accendendo grandi fuochi e facendo turni di guardia. La preoccupazione maggiore è pero nell’agriturismo Agritur Malga Mortigola, a Brentonico, dove M11 ha attaccato alcune pecore della fattoria didattica e dove ritorna quasi tutte le notti. “Non ha paura dell’uomo – ha dichiarato il gestore Marco Bongiovanni a Il quotidiano Trentino-Corriere delle Alpi – e questo preoccupa, perché non si sa quale reazione potrebbe avere. Gli stessi forestali affermano di non averne mai incontrato uno così. Personalmente non sono né contrario all’orso né favorevole, ma certo è che il problema c’è e deve essere risolto senza chiacchiere o dibattiti inutili. In questo momento occorre essere pragmatici: l’animale non fugge davanti all’uomo e ogni tentativo di allontanarlo risulta inutile. Non voglio che venga ucciso, intendiamoci, ma occorre portarlo via di qui”.
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Re: Cresce la preoccupazione sul Monte Baldo, orso M11
....L’orso potrebbe quindi essere definito “problematico” e in questo caso l’azione estrema prevista dal Pacobace prevede la cattura dell’esemplare, la dotazione di un radiocollare e la rimozione dal Monte Baldo per essere portato in un luogo più adatto......


basta che non lo portino da noi!!! a no, dice il saggio... è impossibile che gli olsi vengano trasfeliti col camion


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Orso attacca il suo gregge di pecore: Allevatore lo uccide
Direttissima NEWS
Orso attacca il suo gregge di pecore: Allevatore lo uccide a mani nude
Bruttissima disavventura accaduta a Blazo Grkovic, un pastore di Foca, nell’est della Bosnia Erzegovina. Mentre stava facendo pascolare le sue pecore un orso bruno si è diretto verso il suo gregge di pecore per attaccarle e lui, ha affrontato il gigantesco animale a mani nude ed è riuscito a strangolarlo fino alla morte. Il pastore miracolosamente è riuscito ad avere salva la vita cavandosela “solo” con un bollettino fortunatissimo: graffi, morsi e ferite.
[youtube]oZLhMrKNBxo[/youtube]
Orso attacca il suo gregge di pecore: Allevatore lo uccide a mani nude
Bruttissima disavventura accaduta a Blazo Grkovic, un pastore di Foca, nell’est della Bosnia Erzegovina. Mentre stava facendo pascolare le sue pecore un orso bruno si è diretto verso il suo gregge di pecore per attaccarle e lui, ha affrontato il gigantesco animale a mani nude ed è riuscito a strangolarlo fino alla morte. Il pastore miracolosamente è riuscito ad avere salva la vita cavandosela “solo” con un bollettino fortunatissimo: graffi, morsi e ferite.
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Via libera a cattura orso M11 in Trentino, troppo pericoloso
dall'ANSA
Via libera a cattura orso M11 in Trentino, troppo pericoloso
TRENTO - Via libera da parte del ministero dell'Ambiente alla cattura di M11, il giovane orso trentino che sta causando numerosi danni negli allevamenti del monte Baldo. Il presidente della Provincia di Trento Alberto Pacher ha gia' dato l'ordine di cattura del plantigrado che sara' collocato nella struttura protetta del Casteller, a sud del capoluogo. Per la sua cattura, che avverra' tra poche ore - informa la Provincia - saranno messe in atto tutte le misure necessarie a garantirne l'assoluta incolumita'. Nella lettera del ministero si comunica che l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale ha ritenuto ''accettabile la rimozione dell'orso M11, tenuto conto dei potenziali rischi per la sicurezza dell'uomo derivanti dai comportamenti dell'individuo, che mostra una elevata confidenza nei confronti dell'uomo, e preso atto dell'inefficacia delle misure di ricondizionamento messe in atto''.
Il Trentino - sottolinea il presidente Pacher - ha avanzato, alcune settimane fa una richiesta scritta per gestire in modo diverso la presenza degli orsi sul territorio, coinvolgendo anche Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia autonoma di Bolzano. ''L'obiettivo e' quello di arrivare a regole che consentano un tempestivo intervento nel caso gli orsi presenti in Trentino diventino dannosi o pericolosi, perche' eccessivamente confidenti con l'uomo''.
Via libera a cattura orso M11 in Trentino, troppo pericoloso
TRENTO - Via libera da parte del ministero dell'Ambiente alla cattura di M11, il giovane orso trentino che sta causando numerosi danni negli allevamenti del monte Baldo. Il presidente della Provincia di Trento Alberto Pacher ha gia' dato l'ordine di cattura del plantigrado che sara' collocato nella struttura protetta del Casteller, a sud del capoluogo. Per la sua cattura, che avverra' tra poche ore - informa la Provincia - saranno messe in atto tutte le misure necessarie a garantirne l'assoluta incolumita'. Nella lettera del ministero si comunica che l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale ha ritenuto ''accettabile la rimozione dell'orso M11, tenuto conto dei potenziali rischi per la sicurezza dell'uomo derivanti dai comportamenti dell'individuo, che mostra una elevata confidenza nei confronti dell'uomo, e preso atto dell'inefficacia delle misure di ricondizionamento messe in atto''.
Il Trentino - sottolinea il presidente Pacher - ha avanzato, alcune settimane fa una richiesta scritta per gestire in modo diverso la presenza degli orsi sul territorio, coinvolgendo anche Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia autonoma di Bolzano. ''L'obiettivo e' quello di arrivare a regole che consentano un tempestivo intervento nel caso gli orsi presenti in Trentino diventino dannosi o pericolosi, perche' eccessivamente confidenti con l'uomo''.
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Servizio della televisione svizzera.
http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/ilq ... tabEdition
http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/ilq ... tabEdition
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
visti l'Indi e il Franck .... rigorosamente senza volumeindifranck ha scritto:Servizio della televisione svizzera. http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/ilq ... tabEdition



- elio.biava
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- Iscritto il: lunedì 18 aprile 2011, 10:38
- Località: Fraggio-Fractum 995 slm, ex dogana veneta, Taleggio (BG) "sèm a baita"
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Interessante video: uno spaccato umano perfetto...anche la famosa messa in scena "dell'orso e l'alveare"
quoto la signora che cura le capre, ha spiacciccato due frasi dando paga a tutti!
( 2 etti di neuroni in più
)

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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"