Skipass unico tra Carona e Foppolo - La Valle Brembana spera ancora nell’accordo

La notizia del mancato accordo tra Foppolo e Carona sullo skipass unico ha l’effetto di una doccia fredda per l’alta valle. Proprio ora che un grosso investitore privato (MorettiMartignon) si è fatto avanti per un ambizioso rilancio, investendo soldi e mettendoci la faccia (Massimo Moretti sta incontrando sindaci, imprenditori, proprietari di seconde case, tutta gente che a Foppolo e dintorni è legata da anni di frequentazioni sulle piste da sci), la trattativa con la curatela fallimentare di Brembo Super Ski per avviare insieme la stagione sembra arrivata a un binario morto. Forse però non è detta l’ultima parola. Forse, è la speranza di molti in valle, il weekend trascorrerà portando qualche novità, un ultimo, estremo tentativo di accordo sulla suddivisione dei ricavi (inchiodato al 60/40 a favore di Foppolo proposto da Moretti, contro un 55/45, sempre a favore di Foppolo, proposto dai curatori). Che qualcosa si stia muovendo, fuori dai tavoli della trattativa ufficiale, lo dicono innanzitutto telefoni, particolarmente roventi ieri tra Foppolo e Carona (anche se quelli dei curatori fallimentari hanno squillato a vuoto anche ieri, almeno per noi). Il sindaco di Carona Giancarlo Pedretti, colui che sempre da sindaco, 37 anni fa, inaugurò la seggiovia di arroccamento Alpe Soliva, è il primo a credere che si arrivi a trovare una soluzione che riesca a soddisfare entrambi. Ieri è stato al telefono per almeno un’ora con una delle due parti («non dico quale, però, perché il momento è delicato») . Chiarisce però che il suo Comune ha stanziato «65 mila euro per il funzionamento del comprensorio di Carisole e non 150 mila, come affermato da Moretti». «Ma detto questo – concude – è chiaro che lo skipass unico interessa tutti, la stazione sciistica è unica». Sul versante di Foppolo è Paolo Frassoni, titolare della scuola di sci Alta Valle Brembana, ma anche assessore comunale, a dire chiaramente che uno scenario da separati in casa «non oso nemmeno immaginarlo». «Non riesco proprio a capire come mai non sia stata accettata la proposta di Moretti, che mi sembra assolutamente ragionevole, visto che i passaggi degli sciatori tra Foppolo e Carona rispecchiano percentuali ben più sbilanciate a favore di Foppolo, rispetto a quanto delinato dalla possibile divisione dei ricavi». Per Frassoni il clima di incertezza relativo al possibile accordo mancato è già un danno per la valle, ma nulla di paragonabile al fatto di non avere uno skipass unico: «Basta pensare alle scuole, che hanno bisogno di avere certezze per le prenotazioni già a metà novembre... E le prenotazioni degli alberghi...». Dello stesso tenore Giuseppe Carletti, dello sci club e scuola di sci 90 Foppolo, paese dove è anche consigliere comunale: «Con San Simone fuori gioco, che è già un danno grave per il comprensorio, perdere anche la possibilità di sciare con uno skipass unico tra Foppolo e Carona mi sembra improponibile. Naturalmente siamo pronti a tutto: se dovesse essere così, non ci tireremo indietro e ci rimboccheremo le maniche, come abbiamo sempre fatto. Anche se più in basso di così non siamo mai arrivati... E una volta che si perdono clienti, rifarseli è davvero molto dura. Speriamo che non si debba arrivare a questo punto». Ma se qualcosa si può fare, fanno capire dall’alta valle, va fatta subito. La stagione ormai è alle porte.