Allungo il collo e guardo se c'è ancora posto al Longo per la prossima sosta...
Accidenti, lo zoom non è mai abbastanza: non riesco a capire se c'è un tavolo libero all'interno .
Scendendo, al primo bivio ove è indicata la direzione per il Longo, svolto (quello ritratto nell'altra foto è più in basso) e seguo il canale di raccolta delle acque di fusione che le conduce al lago del Diavolo.
"Vai bella!"
Verrebbe voglia di mettersi una ciambella gonfia sotto il sedere e spingersi giù come fossimo al Caneva!
In questo momento però, il livello non supera i 5/6 cm .
Un secondo cunicolo dove, per via dell'esposizione, il sentiero non passa di lato ma dentro. Una terza galleria più avanti
è sbarrata poichè, mi sembra di capire, ha delle cadittoie per ricevere l'acqua ma è continua sino al lago.
Alla diga del lago del Diavolo, una donna si scherma gli occhi con la mano per meglio individuare
un conoscente che sta salendo sulla neve il pendio verso la selletta.