Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Le numerose specie di animali selvatici nelle Alpi Prealpi Orobie e specificatamente in Valle Brembana
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A.Galizzi
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

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ostrega... a_19
mi sa che mi tocca proprio pagar da bere... a_111
"Salvatico è quel che si salva"

https://bekincrus.wordpress.com/
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pluto
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

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da corriere
Orso ucciso con fucilata in Abruzzo
Indagato un operaio di 57 anni - Si tratta dell’uomo che aveva denunciato l’incursione dell’animale nel suo pollaio


Passo avanti nelle indagini sulla morte dell’orso marsciano, ucciso con una fucilata, in Abruzzo e trovato il 12 settembre scorso. È stato iscritto sul registro degli indagati, A.C. di 57 anni, l’operaio che era rimasto ferito nei giorni scorsi dopo un incontro ravvicinato con un orso. L’ipotesi di reato è: «uccisione di animale di specie protetta».

Sequestrati otto fucili
All’uomo sono stati sequestrati sei fucili sequestrati a canna liscia e due a canna rigata. Il Corpo Forestale ha prelevato anche alcune piume appartenenti alle galline che, secondo quanto denunciato dall’uomo, erano state uccise da un orso durante un’incursione notturna. Proprio in quell’occasione l’uomo aveva sorpreso il plantigrado ed era rimasto ferito. Oltre alle piume i forestali hanno prelevato anche campioni di mangime che il piccolo allevatore dava da mangiare alle galline. L’intento è di scoprire se si tratta dello stesso mangime trovato - durante l’autopsia eseguita dai veterinari dell’istituto zooprofilattico di Grosseto - all’interno dello stomaco dell’orso ucciso a fucilate. Secondo i primi risultati l’orso sarebbe morto subito dopo aver mangiato i resti di alcune galline.
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stetteo
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da stetteo »

Quando si parla di orsi marsicani è bene ricordare che ce ne sono proprio pochi ormai, si parla di 49 esemplari ancora in giro.
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Subiot
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Subiot »

Dopo il terzo orso ammazzato con telenarcosi ....
a_12 a_12 a_12 a_12 a_12 a_12 a_12 a_12 a_12 a_12 a_12

Ministero Ambiente blocca radiocollaramento orsi

venerdì 19 settembre 2014

Gian Luca Galletti "Il ministero dell'Ambiente ha bloccato il radiocollaramento degli orsi tramite narcotizzazione". Lo annuncia un twit del dicastero spiegando che è "necessario un chiarimento dopo Daniza". Intanto dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZSLT) di Grosseto è giunta la notizia che l'orso ritrovato morto il 12 settembre scorso nel comune di Pettorano sul Gizio (L'Aquila) è stato ucciso con un colpo di fucile. L'orso - secondo quanto riferisce la forestale - e' stato attinto da un colpo sparato con una munizione spezzata. Uno dei pallettoni ha raggiunto l'intestino ed ha provocato un'infezione: la peritonite e' risultata fatale.

Sulla base delle risultanze dell'IZSLT di Grosseto il Corpo forestale dello Stato, coordinato dalla Procura della Repubblica di Sulmona, si sta procedendo ad effettuare tutte le operazioni di ricerca delle fonti di prova per rintracciare i colpevoli dell'uccisione del plantigrado (articolo 544 bis c.p. e 30 lett. C L. 157/92), nonche' a ricostruire gli spostamenti dell'orso nelle ore antecedenti il decesso. La forestale smentisce la voce circolata su alcuni organi di informazione circa l'attivita', da parte del Corpo, di ricerca e cattura dei due orsi che si aggirano nella zona di Pettorano sul Gizio.

Continua invece senza sosta l'attiva dei forestale di monitorare le zone frequentate dagli orsi per allontanarli dalla zona abitata. Dura la reazione della presidenza del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. "L'orso ritrovato venerdi' a Pettorano Sul Gizio (L'Aquila) e' stato ucciso da una fucilata. Si tratta di un fatto gravissimo che non puo' e non deve trovare alcuna giustificazione. La riduzione della mortalita' per mano dell'uomo e' uno degli elementi essenziali per evitare l'estinzione dell'Orso bruno marsicano. Purtroppo, siamo in presenza del quarto orso morto nel 2014".

(Agi)
GIU' LE MANI DALL'ORSO..
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IW2LBR
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

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da Avvenire

Non vivo più. Tra me e Daniza la vittima chi è?»

Nessun indagato per la morte di Daniza», strillavano ieri le locandine all’edicola di Pinzolo, sette giorni dopo la morte dell’orsa “problematica” uccisa dall’anestesia per la cattura. Ma i titoli dei giornali locali suonano beffardi per colui che si sente di fatto incriminato come «assassino», chiamato «bugiardo», come fosse il mandante della fatale caccia all’orsa... «È una situazione assurda, creata dal nulla», confida ad Avvenire Daniele Maturi detto “Carnera”, 38 anni, l’addetto delle Funivie di Pinzolo, che il giorno di Ferragosto si era difeso a calci e pugni dal plantigrado durante un’uscita a funghi, ma che poi è finito travolto da minacce anche molto violente.

«Non è ancora finita, purtroppo», sussurra rassegnato. Più ancora dei 40 punti di sutura alle braccia e alla gambe lo hanno segnato le accuse «di essersi inventato tutto». Assicura di aver provato a starsene zitto, a non alimentare le polemiche con il gruppo #iostocondaniza, ma si trova ancora nel mirino del «fronte animalista». A distanza di tempo, è ancora bersaglio degli esaltati, ricoperto di insulti, oggetto di minacce a ogni pie’ sospinto. «Purtroppo è proprio così. Anche stamattina, di continuo – risponde a bassa voce Maturi – c’è chi mi telefona per riempirmi di improperi. Devo riattaccare subito».

Il linciaggio di Daniele si è scatenato sul web. Qualcuno chiedeva di «metterlo in carcere», altri hanno pensato di diffondere in rete il suo numero telefonico, esponendolo alla gogna, senza risparmiare neppure i suoi familiari. «Ho dovuto stravolgere le abitudini dei miei figli, impedire loro di rispondere al telefono, vietare l’utilizzo del computer, non porto più a casa i giornali». I primi giorni, la moglie Laura ha provato a replicare alle offese, ma per non essere sopraffatta dagli epiteti, l’unico modo per far desistere i molestatori – ha confidato – è stato «mettermi a recitare un Padre nostro». Che amarezza, per Daniele. Non vede l’ora di poter tornare a lavorare sulle nevi silenziose di Pinzolo, lontano dai media: «Quante falsità hanno scritto su di me i giornali nazionali. E sui social, poi! Tanta gente anche famosa che parla a vanvera. Ma sa cosa mi dà una rabbia bestiale? Che io non c’entro niente».

Sul quel che è successo la mattina di Ferragosto, nei boschi sopra Pinzolo, la versione di Maturi è un po’ diversa da quella che va per la maggiore su siti, blog, giornali e tivù. E a chi lo accusa di aver fatto il “guardone”, soffermandosi improvvidamente a spiare i cuccioli, replica con stizza: «Ma va là, ma che guardone... Ho solo avuto questo incontro ravvicinato, ma senza assolutamente volerlo. E poi, sfido chiunque veda un orso a 40 metri a starsene lì tranquillo a curiosare... Figuratevi». La sua, insomma, è stata solo sfortuna. «È proprio questo che nessuno ha mai capito. Non ho visto prima i cuccioli e poi mi sono accorto della madre, come si racconta. Me li sono trovati davanti tutti e tre che dormivano. Nel tempo che ho impiegato a realizzare che erano orsi e a girarmi su me stesso, Daniza si è accorta di me ed è successo quel che è successo...».

Le cicatrici lasciate dai morsi e dalle unghiate di Daniza sono ancora evidenti, anche se qualcuno si è spinto a scrivere che il fungaiolo «se li è procurati da solo». Quest’omone forte, che gli animali li ama e li rispetta, questo valligiano verace che ha sgobbato per anni come allevatore in una stalla di famiglia in località Runcadin, ha ereditato il soprannome del boxer Carnera dal nonno Ettore, un marcantonio noto ai “pinzoleri” per la sua prestanza. Probabile che se non avesse ereditato anche il fisico del nonno, la vicenda con l’orsa non sarebbe qui a raccontarla: «Durante l’incontro ravvicinato con Daniza ho pensato seriamente che ci avrei rimesso la pelle. Poi se a qualcuno dispiace perché alla fine me la sono cavata con poco... Non so cosa dirgli».

Daniele non ha niente da dire neppure a chi domenica scorsa si aggirava per Pinzolo gridando «assassini, assassini», una comunità a cui la famiglia Maturi, anche il padre Giovanni, ha dato molto. Sui giornali, intanto, si continua a leggere di boicottaggi annunciati contro le vacanze in Trentino e delle contro campagne degli enti del turismo locali per arginare i danni e far capire ai più scalmanati che il progetto “Life Ursus”, unico in Italia, è stato voluto principalmente a tutela degli orsi. «Anch’io fino dal primo momento non ho mai parlato di uccisione, semmai di cattura dell’orsa. Non mi sono mai schierato, per evitare strumentalizzazioni. Qualsiasi cosa dica, la girano come vogliono e mi danno ancora addosso. Ma di sicuro, il procuratore non verrà a cercare me – ride amaramente Maturi – per la morte di Daniza. Ci mancherebbe anche questo…».
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da IW2LBR »

dagli Affari Italiani

L'assassino dell'orso confessò, una giustizia da favola...

Si lo ammetto: sono stato io". Al termine di uno sfiancante, interminabile, interrogatorio è arrivata la sofferta confessione. Le forze dell'ordine hanno torchiato il sospetto per ore, con grande dispiegamento di forze e di mezzi, compresi tutti i trucchi del mestiere che si utilizzano in questioni intricate e apparentemente senza soluzione. Ma ora gli investigatori ce l'hanno fatta. Finalmente, dopo otto lunghi giorni di indagini al tappeto hanno raggiunto il tanto agognato risultato: l'assassino dell'orso ha confessato.

Esatto, dell'orso. Già, perché in una giornata di redazione succede anche questo, che all'improvviso ti arrivi sulla scrivania (o meglio, sulla schermata di un pc), una serie di agenzie che danno ampio risalto a una storia che sembra uscita direttamente da qualche libro di fiabe e allora viene il sospetto che si stia leggendo Capuccetto Rosso o Pollicino. E invece no, è tutto vero. L'assassino dell'orso ha confessato. Il "brutale omicida", che ha provato a giustificarsi asserendo che il colpo è partito per sbaglio dalla sua arma, aveva peraltro subìto danni alla sua proprietà per le incursioni di un orso. Non è ancora chiaro se lo stesso orso che ha poi perso la vita oppure un altro. Fatto sta che l'uomo ora rischia una condanna di 2 mesi.

Per carità, non vogliamo far arrabbiare gli animalisti e le loro buone ragioni. Se quell'uomo ha sbagliato è giusto che paghi. Ma poi capita che lo stesso giorno si venga a sapere che chi ha investito e ucciso sulle strisce pedonali un ragazzo che stava attarversando col semaforo verde, Andrea De Nando, debba pagare solamente con otto mesi di carcere. Avete capito bene, otto mesi. Perché la pena inflittagli dalla Cassazione di 3 anni e 8 mesi potrà essere scontata per 3 anni ai servizi sociali.

Tra 8 mesi l'uomo che investito passando col rosso un ragazzo potrà tornare a casa, quando quel figlio non potrà mai tornare a casa dalla madre. Invece chi, forse per sbaglio, ha ucciso un orso rischia 2 anni di carcere. Per carità, sono storie diversissime e magari alla fine nemmeno il 61enne abruzzese andrà per davvero in galera. Ma leggere queste due storie a distanza di pochi minuti un certo effetto lo fa e rende ulteriormente l'idea, se ancora ce ne fosse bisogno, di una giustizia italiana schizofrenica, spesso illogica, certamente paradossale. Una giustizia da "favola". Solo che in questo caso non vissero tutti felici e contenti...
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da IW2LBR »

dalle Giudicarie

Per l'orso il Trentino ha ricevuto dall'Unione Europea 282 mila euro, non 12 milioni come sostenuto da qualcuno

Si rammenta che i finanziamenti UE ricevuti negli ultimi dieci anni da parte della Provincia per la gestione dell'orso sono stati in tutto 282.000 euro (duecentoottantaduemila), non 12.000.000 (dodici milioni) come talora sostenuto da qualcuno". Con poche righe la Provincia Autonoma di Trentro ha fatto chiarezza sui contributi ricevuti dall'Unione Europea in seguito a dichiarazioni di molti giornali che ipotizzavano super contributi per il Progetto orso. Pochi soldi se si rapportano alla spesa sostenuta dalla PAT e all'importanza e alla complessità del progetto realizzato per la reintroduzione dell'orso.

Di seguito un breve estratto che chiarisce la gestione faunistica in Trentino

LA GESTIONE FAUNISTICA IN TRENTINO

1. Introduzione
Fino all'anno scorso il Trentino è stato l'unica zona delle Alpi ad ospitare tutti tre i grandi carnivori (Orso, lince, lupo). Tali specie concorrono a formare quello che allo stato attuale è diventato un patrimonio faunistico eccezionale, del quale fanno parte anche circa 67.000 ungulati (30.000 caprioli, 27.000 camosci, 10.000 cervi, reintroduzione dello stambecco nel gruppo Adamello-Presanella), 60-65 coppie di aquila reale (garanzia della catena trofica sottostante);
Ciò a fronte di un territorio di piccole dimensioni (poco più di 6.000 kmq), abitato da circa mezzo milione di persone e frequentato da una massa di turisti ogni anno (30.000.000-trenta milioni di presenze/anno).
Non meno rilevante, questo territorio è costituito da foreste per il 60% della superficie, di cui un terzo compreso in aree protette (Parchi, Rete natura 2000, ecc).

2. Orso
Il Trentino rappresenta l'unico posto delle Alpi ove l'orso non è mai scomparso. In questa Provincia è stato realizzato il progetto faunistico più impegnativo ed ambizioso mai realizzato in Italia e, probabilmente, in Europa. Malgrado singoli episodi, ad oggi il progetto è considerato un grande successo. Infatti, nel corso degli anni interessati dal progetto si è registrata una positiva evoluzione della popolazione ursina, passata da 10 a 40-50 orsi in dieci anni (40 cucciolate e oltre 80 orsetti nati, numero minimo certo) con un tasso di crescita annuo del 14% ed ottimi tassi di sopravvivenza (tra l'86% ed il 92% a seconda delle fasce di età).

La Provincia ha svolto un ruolo importante nell'arco alpino ed a livello internazionale, come testimoniato dall'ideazione e promozione del Piano di azione interregionale per la Conservazione dell'orso bruno sulle Alpi centro-orientali (PACOBACE), che ha costituito la traccia del successivo Patom in centro Italia), dall'assunzione da parte della Provincia della presidenza della Piattaforma grandi carnivori della Convenzione delle Alpi, nonché dell'appartenenza al Bear Specialist Group (BSG) dell'IUCN.

Notevole è il lavoro di gestione attiva che l'Amministrazione provinciale continua a svolgere a sostegno del progetto. A titolo esemplificativo, in questi ultimi anni sono stati indennizzati danni provocati dagli orsi per circa 150.000- Euro/anno medi, sono state realizzate più di 1000 (mille) opere di prevenzione con una contribuzione che negli ultimi anni si è attestata mediamente a circa 110.000- Euro/anno.
Il tutto formando propri operatori per conseguire la seguente organizzazione: 9 coordinatori, 30 accertatori di danno, 14 operatori emergenze, 7 referenti zootecnici, 6 squadra di cattura, 5 referenti per opere di prevenzione e 5 operatori con cani da orso.
L'assetto organizzativo predisposto dalla Provincia come poc'anzi indicato ha consentito inoltre di:
- attuare un'intensa attività di monitoraggio (genetico, radio-telemetrico, GPS, con foto
trappole ecc) che ha assunto notevole rilevanza anche a livello europeo;
- assicurare un'adeguata gestione delle emergenze;
- realizzare una compagna di comunicazione permanente alla popolazione;
- formare il personale preposto alla gestione del plantigrado;
- svolgere ricerche scientifiche e sperimentazioni di alto livello in Europa (trappole tubo, cani
da orso, cassonetti anti-orso ecc).
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

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dalla Repubblica

Usa: orso uccide giovane 22enne ad un'ora da New York, eliminato

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New York, 22 set. - Nei boschi a solo un'ora da New York un uomo di 22anni, che stava facendo un'escursione insieme ad altri 4 amici, e' stato aggredito ed ucciso ieri da un orso. Lo ha reso noto la polizia che ha eliminato l'animale. La vittima del plantigrado, si chiamava Darsh Patel. L'orso ha iniziato a seguirli mentre si erano addentrati nella riserva di Apshawa Preserve vicino la cittadina di West Milford in New Jersey, a 65 km dalla Grande Mela. Si tratta del primo incidente letale che in New Jersey vede coinvolto un orso dal 1852. .
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

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A.Galizzi ha scritto:ostrega... mi sa che mi tocca proprio pagar da bere...
pluto ha scritto:da corriere - Orso ucciso con fucilata in Abruzzo
Indagato un operaio di 57 anni ... All’uomo sono stati sequestrati sei fucili a canna liscia e due a canna rigata...
Ti sarà commutata la pena... con la pubblicazione futura di uno dei tuoi video fatti con la foto trappola a_39
a_14
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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
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