La coldiretti di Bergamo: orso da uccidere
L’organizzazione di categoria contro l’animale che fa strage di pecore. Non è eticamente sostenibile sperperare denaro per un animale, le aziende chiudono. Da una parte la potente Coldiretti di Bergamo, dall’altra un orso. Una guerra che si era interrotta per qualche mese, giusto perchè d’inverno il bestione era andato in letargo. Adesso l’orso, chiamato JJ5, si è svegliato e ha ripreso la sua attività preferita, quella di sbranare pecore e capre. E la Coldiretti si è scatenata. «Siamo contrari alla presenza dell’orso sulle nostre montagne e questa presa di posizione scaturisce dalla inevitabile e legittima difesa dell’incolumita degli operatori che praticano l’alpeggio nella stagione estiva, e che vede spesso coinvolta tutta la famiglia, bambini compresi», ha annunciato in un comunicato per chiedere che il plantigrado venga perlomeno catturato e trasferito in Trentino, da dove proviene.... CONTINUA
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Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
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Re: Orso nelle Alpi Orobie
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Re: Orso nelle Alpi Orobie
l'orso da quelle valli è arrivato, quindi si può ipotizzare che lo rifaccia.kenny ha scritto:ma non si può prelevarlo dalle valli oramai troppo popolate e spedirlo in luoghi ove sia ancora ipotizzabile una sana "convivenza" animale-territorio?
chi si offre volontario per spiegargli che non deve farlo più? magari dandogli anche qualche schiaffetto sulle zampone per ribadire il concetto

parlando più seriamente, i danni sono sempre stati rimborsati e comunque i rischi per qualsiasi attività sono sempre tanti: gli animali si possono ammalare, cadere in un crepaccio, essere colpiti da fulmini..............
in questi casi non funziona nemmeno il rimborso, che non credo costituisca in complesso una somma di tale entità da permettere l'avvio di chissà quale altra impresa.......... su altri forum ho letto che presso il rifugio di capanna 2000 sull'arera, hanno in mente di mettere tabelloni che illustrino l'orso e possano costituire un'attrattiva turistica.
a me sembra più produttivo perseguire questa strada
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Re: Orso nelle Alpi Orobie
Coldiretti: l’orso va trasferito altrove
Le “stragi” di JJ5 - L’ente: una nostra associata dorme in auto per vigilare sul gregge, si tutelino gli allevamenti di montagna. Insieme all’associazione provinciale allevatori, Coldiretti dice che «ormai è chiara l’impossibilità oggettiva di una convivenza tra l’animale e gli uomini. Le istituzioni e gli enti pubblici competenti, a cominciare dal Parco delle Orobie, dicano chiaramente se intendono tutelare gli allevamenti dei territori montani della Bergamasca oppure l’orso JJ5 visto che ormai è chiara l’impossibilità oggettiva di una convivenza tra l’animale e gli uomini».... CONTINUA
http://news.valbrembanaweb.com/index.ph ... o-altrove/
Le “stragi” di JJ5 - L’ente: una nostra associata dorme in auto per vigilare sul gregge, si tutelino gli allevamenti di montagna. Insieme all’associazione provinciale allevatori, Coldiretti dice che «ormai è chiara l’impossibilità oggettiva di una convivenza tra l’animale e gli uomini. Le istituzioni e gli enti pubblici competenti, a cominciare dal Parco delle Orobie, dicano chiaramente se intendono tutelare gli allevamenti dei territori montani della Bergamasca oppure l’orso JJ5 visto che ormai è chiara l’impossibilità oggettiva di una convivenza tra l’animale e gli uomini».... CONTINUA
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Re: Orso nelle Alpi Orobie
La lettera - Una proposta per il parco delle Orobie
Può essere un valore aggiunto per il turismo della bergamasca. La realizzazione del parco delle Orobie è stata contrastata da una parte della popolazione che vedeva nel parco dei vincoli che potevano fermare l’utilizzo del territorio a fini di interessi personali. Penso che il problema della protezione dell’ambiente sia diventato il primo problema che l’uomo deve affrontare anche per responsabilità verso le generazioni future.... CONTINUA
http://news.valbrembanaweb.com/index.ph ... le-orobie/
Può essere un valore aggiunto per il turismo della bergamasca. La realizzazione del parco delle Orobie è stata contrastata da una parte della popolazione che vedeva nel parco dei vincoli che potevano fermare l’utilizzo del territorio a fini di interessi personali. Penso che il problema della protezione dell’ambiente sia diventato il primo problema che l’uomo deve affrontare anche per responsabilità verso le generazioni future.... CONTINUA
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Re: Orso nelle Alpi Orobie
Non me ne vogliate, ma, leggendo quanto sopra mi par di notare una similitudine, quella tra JJ5, gli inceneritori, le centrali nucleari e le discariche.
Tutto bello, tutto dovuto, ma solo ed esclusivamente se realizzato in casa d'altri!
Pagare pegno affinchè qualcosa si rinaturalizzi,anche e purtroppo a discapito di alcune pecore e galline no?
Mi si dimostri che in altri ambienti la presenza dell'orso abbia creato seri problemi all'uomo e potrei cambiare parere.
Tutto bello, tutto dovuto, ma solo ed esclusivamente se realizzato in casa d'altri!
Pagare pegno affinchè qualcosa si rinaturalizzi,anche e purtroppo a discapito di alcune pecore e galline no?
Mi si dimostri che in altri ambienti la presenza dell'orso abbia creato seri problemi all'uomo e potrei cambiare parere.

Re: Orso nelle Alpi Orobie
ma in soldoni, per quanti milioni di euro ha fatto danni ?
un gallina varrà.....dipende se sono quelle dalle uova d'oro...
mi domando...per l'uomo, sarà più pericoloso l'orso o l'uomo stesso...
magari ci mandano tutti in trentino altoadige in mezzo alle corne e lasciano qui l'orso..
un gallina varrà.....dipende se sono quelle dalle uova d'oro...
mi domando...per l'uomo, sarà più pericoloso l'orso o l'uomo stesso...
magari ci mandano tutti in trentino altoadige in mezzo alle corne e lasciano qui l'orso..
Re: Orso nelle Alpi Orobie
premetto che io ho una sana strizza di tutto ciò che è selvatico e che quando l'orso mi girellava sulla testa in quel di dossena, uscivo sempre con un po' di sospetto, quindi non ragiono certo da indiana jones.kenny ha scritto:son però convinto che, per quanto vi sia un risarcimento, l'uccisione di greggi causi un notevole danno agli allevatori, così come credo che quest'estate con l'orso in giro alcuni avranno problemi a portare gli animali agli alpeggi (magari lasciandoli in cura ai propri figli).
i pericoli però ci sono sempre e ovunque: non mi risulta che negli altri habitat dell'orso la vita si sia fermata, probabilmente si tratta di stare più accorti, di tornare ad avere sani cani da pastore, di non lasciare greggi incontrollate.....
l'orso è sempre entrato in pollai, mai in luoghi abitati da umani.
e con ogni probabilità se più umani girellassero sui sentieri in cerca dell'orso, lui se ne andrebbe "in più spirabil aere"........

Re: Orso nelle Alpi Orobie
L’orso a Cusio
Un sabato di aprile il nostro piccolo paese di Cusio si risveglia con l’orso nei prati di “taecc”, si proprio cosi!
L’orso che fino a pochi giorni fa’ seguivamo leggendo notizie nei trafiletti e articoli di giornale, pensando sempre “l’orso ormai è vicino, l’orso è tornato, ma non qui a Cusio”. Certamente da più di un secolo questo animale non calpestava i prati e i boschi sotto il Monte Avaro … e sicuramente il suo ritorno crea la notizia!
Di JJ5, l’orso bruno figlio di Jurka e Joze non conosciamo molto, non sappiamo se in questo momento sia nei prati e boschi sopra il paese oppure se si sta nuovamente spostando per chissà quale destinazione. Lui, JJ5 passa dalla Valle Seriana alla Val Brembana in poco tempo e non riesci nemmeno a capire bene da dove riesce a passare senza inciampare in qualche paese o in qualche strada. Il 4 aprile 2009, l’orso è tornato in quel di Cusio, è una giornata da segnare fra quelle che raccontano la semplice ma affascinante storia del paese.
Sotto l’aspetto naturalistico e’ una bellissima notizia, posso pensare che l’orso può vivere ancora sulle nostre montagne, che ancora una volta mostrano un ambiente dall’alto valore naturalistico; poi rifletto subito all’aspetto pratico e gestionale, resto preoccupato per la difficile, se non impossibile, convivenza fra l’animale e l’uomo. Tante voci, anche di tecnici competenti, ci rassicurano sul limitatissimo rischio che corriamo convivendo con JJ5, però dopo solo un giorno di racconti, diverse persone mi dicono di non voler andare nel bosco da sole. E qui a Cusio andare nel bosco vuol dire anche andare a curare il pollaio, le piante di mele o l’orto, oppure prender legna.
Si fa sera e rientro nella mia piccola baita dei Quadre, vicina al Colle della Maddalena sotto i boschi dell’Avaro e vicina alla val d’inferno di Ornica. Lascio l’auto e m’incammino nel bosco come sempre. E’ buio e la mia torcia, quasi scarica, illumina solamente qualche centimetro quadrato di terra. La mia piccola Martina mi tiene la mano più forte del solito e mi sta molto vicina camminando al mio fianco, con voce bassa mi dice: “papi ma l’orso dove sarà adesso?“. Rassicuro Martina spiegandogli che l’orso compie lunghi spostamenti e difficilmente si trova ancora nei dintorni. Ma nella mia testa qualche pensiero c’è: ci starà guardando, che penserà? Penserà che io sono a casa sua o che lui è a casa mia ? Avrà più paura lui o noi? Sarà affamato ancora? Poi ricordo gli avanzi di frutta e verdura, che lascio sempre nel prato fuori di casa, l’avranno attirato?
Con voce distesa rassicuro ancora Martina spiegando che l’orso è già lontano e anche se ci incontriamo, di certo, lui scappa subito. JJ5 non penserà di certo a come instaurare una buona convivenza con noi ma molto probabilmente volterà la schiena e procederà in un’altra direzione, lo speriamo, io e la mia piccola Martina. La mattina soleggiata ci sveglia con una femmina di Capriolo nel prato, e l’insignificante rumore, dell’imposta che cigola sul cardine, fa scattare l’ungulato di trenta metri più in alto sul pendio: “l’orso non è qui!” sembra dirmi il capriolo!
Ieri sera camminavamo nel bosco sperando di non incontrare l’orso e oggi il povero capriolo si è spaventato solamente sentendo il cigolio della nostra finestra. Convivenze difficili? Certo, non è facile convivere con l’orso e non è altrettanto semplice convivere con l’uomo. Forse JJ5 è troppo solo di fronte alla possibile e stretta convivenza con l’uomo, forse la nostre vallette sono troppo piccole per lui e per noi insieme, forse anche lui sta pensando se andare o stare. Sicuramente JJ5 è un essere vivente speciale e per questo da rispettare, il rispetto migliore si traduce nel portarlo in un ambiente che meglio si presti alle sue esigenze e che ne assicuri la sopravivenza. Certamente, presto o tardi, cercherà i suoi simili e noi non possiamo di certo soddisfarlo! E’ mattina e con Martina risaliamo dal bosco guardando il cielo limpido, mia figlia mi chiede se l’orso riposa di notte o di giorno, io rispondo spiegando che l’orso avrà camminato tutta la notte e chissà dove sarà adesso, starà certamente riposando in qualche angolo di un bosco molto lontano. Squilla il cellulare è Ezio, il guardia boschi di Cusio, mi dice che l’orso è ancora qui, è entrato nel pollaio del Dario verso Sant’Alberto, sopra il paese!
Convivenze difficili!
http://news.valbrembanaweb.com/index.ph ... -migliore/
Un sabato di aprile il nostro piccolo paese di Cusio si risveglia con l’orso nei prati di “taecc”, si proprio cosi!
L’orso che fino a pochi giorni fa’ seguivamo leggendo notizie nei trafiletti e articoli di giornale, pensando sempre “l’orso ormai è vicino, l’orso è tornato, ma non qui a Cusio”. Certamente da più di un secolo questo animale non calpestava i prati e i boschi sotto il Monte Avaro … e sicuramente il suo ritorno crea la notizia!
Di JJ5, l’orso bruno figlio di Jurka e Joze non conosciamo molto, non sappiamo se in questo momento sia nei prati e boschi sopra il paese oppure se si sta nuovamente spostando per chissà quale destinazione. Lui, JJ5 passa dalla Valle Seriana alla Val Brembana in poco tempo e non riesci nemmeno a capire bene da dove riesce a passare senza inciampare in qualche paese o in qualche strada. Il 4 aprile 2009, l’orso è tornato in quel di Cusio, è una giornata da segnare fra quelle che raccontano la semplice ma affascinante storia del paese.
Sotto l’aspetto naturalistico e’ una bellissima notizia, posso pensare che l’orso può vivere ancora sulle nostre montagne, che ancora una volta mostrano un ambiente dall’alto valore naturalistico; poi rifletto subito all’aspetto pratico e gestionale, resto preoccupato per la difficile, se non impossibile, convivenza fra l’animale e l’uomo. Tante voci, anche di tecnici competenti, ci rassicurano sul limitatissimo rischio che corriamo convivendo con JJ5, però dopo solo un giorno di racconti, diverse persone mi dicono di non voler andare nel bosco da sole. E qui a Cusio andare nel bosco vuol dire anche andare a curare il pollaio, le piante di mele o l’orto, oppure prender legna.
Si fa sera e rientro nella mia piccola baita dei Quadre, vicina al Colle della Maddalena sotto i boschi dell’Avaro e vicina alla val d’inferno di Ornica. Lascio l’auto e m’incammino nel bosco come sempre. E’ buio e la mia torcia, quasi scarica, illumina solamente qualche centimetro quadrato di terra. La mia piccola Martina mi tiene la mano più forte del solito e mi sta molto vicina camminando al mio fianco, con voce bassa mi dice: “papi ma l’orso dove sarà adesso?“. Rassicuro Martina spiegandogli che l’orso compie lunghi spostamenti e difficilmente si trova ancora nei dintorni. Ma nella mia testa qualche pensiero c’è: ci starà guardando, che penserà? Penserà che io sono a casa sua o che lui è a casa mia ? Avrà più paura lui o noi? Sarà affamato ancora? Poi ricordo gli avanzi di frutta e verdura, che lascio sempre nel prato fuori di casa, l’avranno attirato?
Con voce distesa rassicuro ancora Martina spiegando che l’orso è già lontano e anche se ci incontriamo, di certo, lui scappa subito. JJ5 non penserà di certo a come instaurare una buona convivenza con noi ma molto probabilmente volterà la schiena e procederà in un’altra direzione, lo speriamo, io e la mia piccola Martina. La mattina soleggiata ci sveglia con una femmina di Capriolo nel prato, e l’insignificante rumore, dell’imposta che cigola sul cardine, fa scattare l’ungulato di trenta metri più in alto sul pendio: “l’orso non è qui!” sembra dirmi il capriolo!
Ieri sera camminavamo nel bosco sperando di non incontrare l’orso e oggi il povero capriolo si è spaventato solamente sentendo il cigolio della nostra finestra. Convivenze difficili? Certo, non è facile convivere con l’orso e non è altrettanto semplice convivere con l’uomo. Forse JJ5 è troppo solo di fronte alla possibile e stretta convivenza con l’uomo, forse la nostre vallette sono troppo piccole per lui e per noi insieme, forse anche lui sta pensando se andare o stare. Sicuramente JJ5 è un essere vivente speciale e per questo da rispettare, il rispetto migliore si traduce nel portarlo in un ambiente che meglio si presti alle sue esigenze e che ne assicuri la sopravivenza. Certamente, presto o tardi, cercherà i suoi simili e noi non possiamo di certo soddisfarlo! E’ mattina e con Martina risaliamo dal bosco guardando il cielo limpido, mia figlia mi chiede se l’orso riposa di notte o di giorno, io rispondo spiegando che l’orso avrà camminato tutta la notte e chissà dove sarà adesso, starà certamente riposando in qualche angolo di un bosco molto lontano. Squilla il cellulare è Ezio, il guardia boschi di Cusio, mi dice che l’orso è ancora qui, è entrato nel pollaio del Dario verso Sant’Alberto, sopra il paese!
Convivenze difficili!
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Ezio Remuzzi
Re: Orso nelle Alpi Orobie
il povero JJ5 mi sembra tanto uno dei nostri giovani: costretto a fare il "bamboccione" perchè non trova casa e quindi non riesce a metter su famiglia..................................
la diffidenza nei suoi confronti, però, mi rassicura anche: se non riusciamo a convivere con chi in fin dei conti ci procura l'unico danno di papparsi, sia pure a quattro palmenti a quanto sembra,capre, polli, oche e conigli, a maggior ragione in futuro non riusciremo a convivere con altre attività ben più pericolose, alludo a Novazza, che stanno profilandosi all'orizzonte !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
la diffidenza nei suoi confronti, però, mi rassicura anche: se non riusciamo a convivere con chi in fin dei conti ci procura l'unico danno di papparsi, sia pure a quattro palmenti a quanto sembra,capre, polli, oche e conigli, a maggior ragione in futuro non riusciremo a convivere con altre attività ben più pericolose, alludo a Novazza, che stanno profilandosi all'orizzonte !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!