Da L'Eco di Bergamo
Valleve acquisterà la seggiovia Sessi - Offerte da tutti per salvare San Simone
Sci. Sottoscritto l’impegno per raccogliere 20 mila euro: quote dal pensionato fino al parroco
La banca l’avrebbe smantellata. Foppolo-Carona, «tariffe skipass uguali all’anno scorso»
Dal pensionato al piccolo commerciante, dal semplice cittadino al parroco, fino alla scuola di sci e a due imprenditori che già avevano perso fondi essendo in Brembo Super Ski. Valleve c’è e vuole salvare San Simone, la stazione sci chiusa dalla scorsa stagione dopo il fallimento della Brembo Super Ski. Il paese, cento anime, si prepara ad acquistare la seggiovia Sessi, anche se una ripartenza da questa stagione sembra ormai impossibile. L’altra sera, in un’assemblea pubblica, sono state raccolte le firme per le adesioni alle quote. Necessarie per arrivare a 20 mila euro, il prezzo con cui Mediocredito Italiano, il leasing proprietario della seggiovia, si era detto disposto a cedere l’impianto al Comune. Comune che, però, è in difficoltà economiche e quindi non avrebbe avuto i fondi necessari all’acquisto. Da qui l’appello al paese. «La nostra gente ha risposto, siamo contenti - spiegano il vicesindaco Marco Cattaneo e la presidente della Pro loco Silvia Baldini –. Quell’impianto, ormai riposizionato due volte, non può essere utilizzato altrove. La banca, quindi, se il Comune non l’avesse acquistato entro fine anno, l’avrebbe demolito. Non potevamo tirarci indietro di fronte a un’offerta così. Siamo arrivati a 17 mila euro, grazie a quote da mille euro, ma arriveremo a 20 mila». «Diremo alla banca di lasciare dove è la seggiovia - continua Cattaneo - questo è importante. Poi dovremo risolvere le questioni delle proprietà dei terreni e delle altre seggiovie. I soldi saranno raccolti dalla Pro loco, poi sarà il Comune ad acquistarla». L’impianto in leasing, costato 1,6 milioni di euro, venne inaugurato nel 2007 dalla Brembo Super Ski: si tratta di una triposto che dalla baita del Camoscio porta, in sei minuti, alla Cima Siltri, consentendo la discesa su almeno cinque piste. È posizionata su un terreno di più privati. «Questo è un primo passo per non abbandonare la stazione - aggiunge il direttore della scuola sci di San Simone Nicola Bersano –. In questo modo resterà accesa una speranza». «Tra le due seggiovie a monte – prosegue il vicesindaco - la Sessi è sicuramente qulla più importante consente l’accesso a più piste. La Camoscio può essere riposizionata e, probabilmente, la banca (Alba Leasing, ndr) sta cercando acquirenti altrove, noi non siamo stati contattati». Per far ripartire la stazione bisognerà trovare poi un accordo con Franco Quarti, proprietario della seggiovia Colla, impianto che dà l’accesso alle due seggiovie di monte. Nel comprensorio FoppoloCarona, intanto, l’annuncio dell’altro ieri, da parte della Brembo Super Ski, delle tariffe skipass della sola Carona ha sollevato qualche perplessità. Si attende ancora il tariffario per il comprensorio unificato. «Stiamo aspettando dai curatori fallimentari conferma delle tariffe, che saranno quelle dello scorso anno (il giornaliero era di 30 euro, ndr) – spiegano dalla Devil Peak Invest che gestirà le seggiovie di Foppolo –. Ci siamo impegnati con i curatori per fare il biglietto unico di comprensorio e quindi non venderemo stagionali “solo per Foppolo”, che sarebbero in contraddizione con gli impegni presi. Finita la vendita degli stagionali di comprensorio, presenteremo offerte giornaliere e a ore, limitate alle aree in nostra gestione, nuove e speriamo gradite».