da L'Eco di Bergamo
San Simone SKI: Dopo l’esposto della proprietà il ministero chiude lo skilift
Quarti: preoccupati per la sicurezza, da qui la mia segnalazione. Il gestore Brembo Ski: avevamo chiesto la deroga all’utilizzo dell’impianto
I sigilli non ci sono, ma dal primo pomeriggio di ieri a San Simone lo skilift Arale 1 è off-limits. Serrato, chiuso. Lo ha deciso l’Ustif, l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi, il braccio operativo del ministero dei Trasporti in tema di skilift, seggiovie, cabinovie, e impianti vari a fune. Ora a San Simone non resta nemmeno un impianto di risalita funzionante. Chiuso fino a quando è tutto da vedere, più chiaro ricostruire parte della dinamica che ha portato alla decisione, a cominciare dall’esposto presentato mercoledì da Franco Quarti, proprietario dell’impianto in gestione alla Brembo Super Ski su concessione del Comune di Valleve. La gestione dell’Arale è oggetto di una lunga querelle tra Quarti, il Comune e la Brembo Super Ski, ma - dice Quarti - non è la questione del contratto d’affitto (secondo Quarti mai firmato dal Comune) e dell’apertura dell’impianto senza l’ok del proprietario, il motivo principale dell’esposto. «A prescindere dalle difficoltà di trovare un accordo economico col gestore del nostro ramo d’azienda, nel momento in cui abbiamo verificato la messa in funzione dell’Arale a nostra insaputa a partire dal 21 gennaio scorso, ci siamo preoccupati di eventuali responsabilità della proprietà in caso d’incidente». L’oggetto della questione, insomma, è la sicurezza dell’impianto: l’Arale è sicuro o no? Da qui la decisione di Quarti di presentare l’esposto al Ministero dei Trasporti «chiedendo di verificare che in conformità alle dichiarazioni rilasciate dal direttore generale della Brembo Super Ski, Vittorio Salusso (il riferimento è al collaudo dell’impianto, ndr), l’apertura del nostro skilift Arale fosse davvero a norma di legge – spiega Quarti –. Perché è stato chiuso? Non lo sappiamo, ma evidentemente le nostre preoccupazioni non erano infondate».
La replica di Salusso, direttore della società di gestione: «La complicata situazione degli skilift e della seggiovia Colla a San Simone è conseguenza dell’assenza di contratto tra la proprietà e il gestore, ovvero Brembo Super Ski». «Lo skilift Arale 1 è stato comunque collaudato, c’è un verbale di apertura alla Motorizzazione – prosegue Salusso – ma l’impianto necessitava di lavori che solo la proprietà poteva fare, non certo Brembo Super Ski, sia perché non c’era un contratto, sia per la situazione di concordato in cui la società si trovava, con i conti che dovevano e devono essere assolutamente in riga. Al ministero avevamo chiesto, per l’ultimo anno consentito, la deroga all’utilizzo di quell’impianto, la cui vita tecnica è già scaduta. Poi sarebbe stato smantellato: accanto c’è lo skilift Arale 2, attualmente non funzionante, per il futuro secondo me sarebbe bastato quello. Era quasi inevitabile, quindi, che si arrivasse a questo punto. Noi non possiamo farci niente, è già tanto che siamo riusciti a farlo girare qualche giorno, nonostante tutto».