Foppolo: il "Pioder" del Monte Toro e del Pizzo di Valbona

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Ecco l'omino di sassi, alto circa un metro: il macereto ora si spiana, sono ai piedi del Monte Toro...

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Il dosso con l'omino: percorro ancora 50 metri di macereto...

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Panoramica verso Foppolo...

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Continuo sul macereto, che qui si allarga a formare quasi un piccolo pianoro, giungo al suo termine, la cresta ridiventa erbosa e scende qualche metro, è arrivato il momento di abbandonarla: saluto momentaneamente il Monte Toro, prendo il canalino erboso che scende immediatamente a sinistra, balze erbose piuttosto ripide ma non troppo difficili, poi taglio un po' di traverso a destra e giungo sul macereto in fondo, fine delle difficoltà...
Invece proseguire in cresta significa addentrarsi su difficoltà nettamente troppo elevate per un semplice escursionista: sassi dalle creste aguzze per niente facili da superare, oltretutto collocati al vertice di pendii molto esposti, meglio avventurarsi nel bellissimo mondo del "Pioder"...

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Eccolo quì il Pioder: lassù c'è una vetta di cui non conosco il nome, mi attizza parecchio...

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Eccomi in fondo al canalino: è proprio quello al centro della foto, che diparte dalla forcella più bassa...

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Non mi resta che risalire totalmente a caso i pendii sovrastanti, dapprima resto in un canale erboso sottostante la cresta: ma lo abbandono quasi subito per spostarmi lentamente di traverso a sinistra...
Il Pioder disegna i suoi pendii più bassi, chiusi all'orizzonte dalla Sponda Camoscera...

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Sfilo alla base di chiarissimi blocchi rocciosi che sorreggono il Monte Toro: la traversata è davvero di difficoltà modeste, pendenze tranquille dove disegnare in piena libertà il proprio cammino...

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Sono quasi allo spartiacque, intuisco la presenza di una conca e mi sposto a sinistra su terreno pianeggiante: mi affaccio a sorpresa su una bella conca, mi fermo a studiare bene i pendii della dirimpettaia cuspide, ho deciso di provare a salirla, passando dalla cresta che si alza dalla forcella a destra...