da L'Eco di Bergamo
Frana ad Algua, strada chiusa, massi pericolanti da rimuovere
Sulla strada è caduto per ora solo terriccio, ma a monte ci sono enormi massi pericolanti. Così, ad Algua, è scattata la chiusura della strada che collega la zona Pagliaro con Frerola, una via alternativa alla provinciale 27 molto frequentata anche dagli studenti. Le prime avvisaglie del pericolo si sono avute nella giornata di giovedì, e venerdì mattina è scattato il sopralluogo dei tecnici del Comune e dello Ster, l'ex Genio Civile. Le preoccupazioni sono legate soprattutto al rischio che il movimento franoso faccia precipitare un masso di alcune decine di quintali, e altri macigni più piccoli. In quel tratto era stato realizzato un riparo per evitare cadute dal canalone, ma in questo caso potrebbe non essere sufficiente. Da qui la decisione della chiusura della strada. Per l'intervento sono stati stanziati, con delibera di somma urgenza, 90 mila euro. L'intervento non sarà comunque immediato e la strada resterà chiusa: sopporta normalmente un traffico abbastanza intenso, anche legato ai trasferimenti da e verso le scuole, essendo l'unica alternativa alla strada principale.
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Frana ad Algua, strada chiusa, massi pericolanti da rimuover
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Superenalotto, due vincite nello stesso bar a Zogno
da L'Eco di Bergamo
Superenalotto, due vincite nello stesso bar a Zogno
Doppia vincita al Caffé Cavour di Zogno. Martedì 15 gennaio un sistema del superenalotto ha fruttato a un giocatore la vincita di 27.677,00 euro grazie a un cinque, 15 quattro e 74 tre. Sabato 2 febbraio la dea bendata è tornata a fermarsi nello stesso caffé di Zogno: una schedina del superenalotto di 5 euro ha fatto vincere il premio istantaneo di 10.000.
Superenalotto, due vincite nello stesso bar a Zogno
Doppia vincita al Caffé Cavour di Zogno. Martedì 15 gennaio un sistema del superenalotto ha fruttato a un giocatore la vincita di 27.677,00 euro grazie a un cinque, 15 quattro e 74 tre. Sabato 2 febbraio la dea bendata è tornata a fermarsi nello stesso caffé di Zogno: una schedina del superenalotto di 5 euro ha fatto vincere il premio istantaneo di 10.000.
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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
Sofia Goggia bergamasca e sponsorizzata dall'Agriturismo Ferdy
4^ classificata ai mondiali di supergigante
L'Italia scopre Sofia Goggia in una delle giornate più difficili che il circuito dello sci ricordi in un Mondiale. Prima una coltre di nebbia ha costretto gli organizzatori a posticipare la partenza del supergigante di apertura per tredici volte e tre ore e mezza complessive, poi un malore di un lisciatore ha interrotto la gara per circa mezz'ora, infine la caduta rovinosa di Lindsey Vonn (per lei rottura del legamento crociato del ginocchio destro) e l'incombente oscurità hanno reso la gara un vero terno al lotto, su una neve diventata sempre più molle e insidiosa per l'incolumità delle partecipanti. Quando l'ordine d'arrivo sembrava definito con Tina Maze sul gradino più alto del podio davanti alla svizzera Lara Gut e all'americana Julia Mancuso, è toccato alla ventenne bergamasca col pettorale 33 mettere paura alle tre campionesse, con una prova gagliarda e coraggiosa che per lunghi tratti l'ha tenuta in zona medaglia.

Una grattata di troppo all'inizio dell'ultimo tratto le è invece costato il minimo scarto di 5 centesimi che la relegano al quarto posto, ma il nostro movimento ha trovato un nuovo elemento su cui puntare per il futuro. Sofia è sta ta la scelta vincente del direttore tecnico Raimund Plancker, perchè non aveva i requisiti in termini di risultati per meritare direttamente la convocazione, tuttavia gli ottimi piazzamenti conseguiti in Coppa Europa (tre vittorie e sei podi complessivi) avevano convinto i tecnici a convocarla ugualmente e i risultati hanno dato ragione allo staff. Goggia cominciò a sciare fin da piccola sulle piste di Foppolo, spinta da mamma Giuliana, mentre papà Ezio si limita a fare il tifoso e il fratello Tommaso studia ingegneria biomedica. Nel corso della carriera ha subìto due gravi infortuni alle ginocchia, l'ultimo nello scorso febbraio quando in Coppa Europa si frantumò il legamento crociato del ginocchio destro.

"Ho sentito lo speaker urlare, francamente non pensavo di essere andata tanto forte - ha detto alla fine Sofia -. Quest'anno ho fatto tanti quarti posti in Coppa Europa, direi che questo è ben diverso. Sono andata bene fino alla fine, poi pensavo che le ultime porte girassero un po' di più, avrei potuto mollare maggiormente. Però alla mia prima gara iridata sono soddisfatta, pensare che ero già diretta verso l'albergo perchè pensavo che la corsa fosse annullata. Invece mi hanno fermato, ho mangiato uno strudel e mi sono rimessa in marcia. d'ora in poi farò semrpe così....Ho visto uscire tante campionesse davanti a me, così mi sono detta che non avrei avuto nulla da perdere e mi sono lanciata. In supergigante non avevo raccolto molto sinora, ero convinta che mi sarei giocata le migliori carte in discesa, vedremo cosa succederà".
Ordine d'arrivo SG femminile Mondiali Schladming (Aut):
1. Tina Maze (Slo) 1.35.39
2. Lara Gut (Svi) +0.38
3. Julia Mancuso (Usa) +0.52
4. Sofia Goggia (Ita) +0.57
5. Fabienne Suter (Svi) +0.86
6. Ilka Stuhec (Slo) +0.89
7. Daniela Merighetti (Ita) +0.93
8. Viktoria Rebensburg (Ger) +0.94
9. Andrea Fischbacher (Aut) +1.01
10. Dominique Gisin (Svi) +1.18

4^ classificata ai mondiali di supergigante
L'Italia scopre Sofia Goggia in una delle giornate più difficili che il circuito dello sci ricordi in un Mondiale. Prima una coltre di nebbia ha costretto gli organizzatori a posticipare la partenza del supergigante di apertura per tredici volte e tre ore e mezza complessive, poi un malore di un lisciatore ha interrotto la gara per circa mezz'ora, infine la caduta rovinosa di Lindsey Vonn (per lei rottura del legamento crociato del ginocchio destro) e l'incombente oscurità hanno reso la gara un vero terno al lotto, su una neve diventata sempre più molle e insidiosa per l'incolumità delle partecipanti. Quando l'ordine d'arrivo sembrava definito con Tina Maze sul gradino più alto del podio davanti alla svizzera Lara Gut e all'americana Julia Mancuso, è toccato alla ventenne bergamasca col pettorale 33 mettere paura alle tre campionesse, con una prova gagliarda e coraggiosa che per lunghi tratti l'ha tenuta in zona medaglia.

Una grattata di troppo all'inizio dell'ultimo tratto le è invece costato il minimo scarto di 5 centesimi che la relegano al quarto posto, ma il nostro movimento ha trovato un nuovo elemento su cui puntare per il futuro. Sofia è sta ta la scelta vincente del direttore tecnico Raimund Plancker, perchè non aveva i requisiti in termini di risultati per meritare direttamente la convocazione, tuttavia gli ottimi piazzamenti conseguiti in Coppa Europa (tre vittorie e sei podi complessivi) avevano convinto i tecnici a convocarla ugualmente e i risultati hanno dato ragione allo staff. Goggia cominciò a sciare fin da piccola sulle piste di Foppolo, spinta da mamma Giuliana, mentre papà Ezio si limita a fare il tifoso e il fratello Tommaso studia ingegneria biomedica. Nel corso della carriera ha subìto due gravi infortuni alle ginocchia, l'ultimo nello scorso febbraio quando in Coppa Europa si frantumò il legamento crociato del ginocchio destro.

"Ho sentito lo speaker urlare, francamente non pensavo di essere andata tanto forte - ha detto alla fine Sofia -. Quest'anno ho fatto tanti quarti posti in Coppa Europa, direi che questo è ben diverso. Sono andata bene fino alla fine, poi pensavo che le ultime porte girassero un po' di più, avrei potuto mollare maggiormente. Però alla mia prima gara iridata sono soddisfatta, pensare che ero già diretta verso l'albergo perchè pensavo che la corsa fosse annullata. Invece mi hanno fermato, ho mangiato uno strudel e mi sono rimessa in marcia. d'ora in poi farò semrpe così....Ho visto uscire tante campionesse davanti a me, così mi sono detta che non avrei avuto nulla da perdere e mi sono lanciata. In supergigante non avevo raccolto molto sinora, ero convinta che mi sarei giocata le migliori carte in discesa, vedremo cosa succederà".
Ordine d'arrivo SG femminile Mondiali Schladming (Aut):
1. Tina Maze (Slo) 1.35.39
2. Lara Gut (Svi) +0.38
3. Julia Mancuso (Usa) +0.52
4. Sofia Goggia (Ita) +0.57
5. Fabienne Suter (Svi) +0.86
6. Ilka Stuhec (Slo) +0.89
7. Daniela Merighetti (Ita) +0.93
8. Viktoria Rebensburg (Ger) +0.94
9. Andrea Fischbacher (Aut) +1.01
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Tragedia a Sambusita di Algua, muore schiacciato dall'escava
da L'Eco di Bergamo
Tragedia a Sambusita di Algua, muore schiacciato dall'escavatore
Lo ha trovato la moglie che, preoccupata perché non riusciva a contattarlo, ha raggiunto la baita di famiglia dove l'uomo era salito nel pomeriggio per completare alcuni lavori. L'uomo però era ormai morto, schiacciato da un piccolo escavatore. La dinamica del tragico incidente - avvenuto alla frazione Sambusita di Algua - in una zona impervia e non facilmente raggiungibile dai mezzi di soccorso - è ora al vaglio dei carabinieri di Zogno. La moglie infatti, disperata, nonstante l'evidenza ha chiesto l'aiuto del medico: che però non ha potuto far altro che constatare il decesso e avvertire le foze dell'ordine. Il 118 di Bergamo ha inviato alla frazione Sambusita, poco dopo le 19 di sabato, un'ambulanza. Purtroppo invano, perché l'uomo era morto da tempo. Difficile per ora capire cosa sia effettivamente accaduto alla baita: fra le ipotesi quella di un malore che ha fatto cadere l'uomo dall'escavatore che, muovendosi, lo avrebbe poi travolto. La moglie nel corso del pomeriggio ha provato più volte a mettersi in contatto. Alla fine, preoccupatissima, anche perché era buio e quasi ora di cena, è salita alla baita dove però ha trovato l'uomo a terra, schiacciato. Il motore dell'escavatore era ancora acceso: è stata la moglie a spegnerlo, mentre aspettava i soccoritori.
Tragedia a Sambusita di Algua, muore schiacciato dall'escavatore
Lo ha trovato la moglie che, preoccupata perché non riusciva a contattarlo, ha raggiunto la baita di famiglia dove l'uomo era salito nel pomeriggio per completare alcuni lavori. L'uomo però era ormai morto, schiacciato da un piccolo escavatore. La dinamica del tragico incidente - avvenuto alla frazione Sambusita di Algua - in una zona impervia e non facilmente raggiungibile dai mezzi di soccorso - è ora al vaglio dei carabinieri di Zogno. La moglie infatti, disperata, nonstante l'evidenza ha chiesto l'aiuto del medico: che però non ha potuto far altro che constatare il decesso e avvertire le foze dell'ordine. Il 118 di Bergamo ha inviato alla frazione Sambusita, poco dopo le 19 di sabato, un'ambulanza. Purtroppo invano, perché l'uomo era morto da tempo. Difficile per ora capire cosa sia effettivamente accaduto alla baita: fra le ipotesi quella di un malore che ha fatto cadere l'uomo dall'escavatore che, muovendosi, lo avrebbe poi travolto. La moglie nel corso del pomeriggio ha provato più volte a mettersi in contatto. Alla fine, preoccupatissima, anche perché era buio e quasi ora di cena, è salita alla baita dove però ha trovato l'uomo a terra, schiacciato. Il motore dell'escavatore era ancora acceso: è stata la moglie a spegnerlo, mentre aspettava i soccoritori.
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Vandali a scuola, via i soldi delle gite e scritte sui muri
Da L'Eco di Bergamo di Fabio Conti
Vandali a scuola, via i soldi delle gite e scritte sui muri
San Giovanni Bianco: raid notturno alle medie Spariti 2 mila euro, sospetti su gruppo di minori
Uno di loro col bottino avrebbe comprato l’iPhone
Hanno forzato una porta d’emergenza e si sono introdotti, di notte, nelle scuole medie «Carlo Ceresa» di San Giovanni Bianco, mettendo a soqquadro gli uffici, lasciando delle scritte sui muri e svuotando la cassaforte dei 2 mila euro anticipati dalle famiglie degli studenti per pagare le visite ai musei alle imminenti gite a Lecco e Venezia. Gli autori del raid vandalico sarebbero quattro o cinque minorenni di Camerata Cornello (soltanto uno avrebbe già compiuto i 18 anni) che i carabinieri di Zogno avrebbero già individuato: probabilmente a breve scatteranno le denunce. Tra l’altro uno dei baby vandali avrebbe utilizzato una parte del bottino per acquistare un iPhone al Trony di Zogno. Il preside: «Sono sconvolto» «Sono davvero sconvolto per quello che è successo, è un fatto molto grave – commenta il preside Franco Bonzi, a capo dell’istituto comprensivo di San Giovanni Bianco –, visto che sono stati messi a soqquadro gli uffici della scuola, sono state lasciate le scritte sui muri e sono spariti i soldi dalla cassaforte, che è stata aperta: la chiave era nascosta, ma i vandali l’hanno trovata». L’episodio risale alla notte tra lunedì e martedì. La scuola media era stata chiusa alle 15 di lunedì: la mattina dopo, alle 7,30, il bidello ha scoperto il raid all’apertura dell’istituto. Ha immediatamente avvertito il preside e i carabinieri della locale stazione, che hanno subito effettuato un sopralluogo.
I baby vandali sono entrati nella scuola forzando dall’esterno un’uscita d’emergenza. Nei corridoi hanno utilizzato un pennarello blu per lasciare alcune scritte sulle pareti, tra cui la parola «Youtube», il disegno di una foglia di marijuana e una parolaccia su un quadro realizzato dagli studenti. Dopodiché hanno forzato le porte di tre uffici, quello della presidenza, la segreteria e l’ufficio del direttore dei servizi amministrativi. Tutti i faldoni, le scrivanie e gli armadi sono stati messi a soqquadro, così come era stato fatto nei corridoi. All’interno dell’ufficio amministrativo i vandali sono riusciti a recuperare le chiavi della cassaforte che si trova nello stesso locale e l’hanno aperta: dentro c’erano dei documenti, che non sono stati toccati (così come non mancavano altri documenti in tutti gli uffici), mentre sono spariti i 2 mila euro in contanti che erano custoditi nel forziere. «Si trattava dei soldi che le famiglie dei ragazzi avevano anticipato – spiega il preside Bonzi – in vista delle gite: non erano le quote delle gite, bensì il denaro che l’insegnante avrebbe tenuto per l’accesso ai musei, in modo da non lasciarlo ai ragazzi e consegnarlo loro soltanto all’ingresso delle strutture da visitare. Ora non so come faremo, speriamo che i carabinieri riescano a risalire agli autori di questo spiacevole episodio». Sparito anche un pc portatile I baby vandali sono anche saliti al primo piano dell’edificio e hanno portato via un computer portatile, non recentissimo, dall’aula magna della scuola. L’istituto non è dotato di un sistema di videosorveglianza, ma sembra che a breve i carabinieri concluderanno l’indagine e scatteranno le denunce del gruppetto di minorenni, che abiterebbero tutti a Camerata Cornello. Gli accertamenti si sono infatti concentrati su un gruppetto di quattro o cinque ragazzini, indicati come gli autori del raid: uno di loro sarebbe stato appunto visto, martedì mattina, acquistare lo smartphone di ultima generazione della Apple al negozio di elettronica Trony di Zogno, pare utilizzando parte del bottino del furto alle medie di San Giovanni Bianco.
Vandali a scuola, via i soldi delle gite e scritte sui muri
San Giovanni Bianco: raid notturno alle medie Spariti 2 mila euro, sospetti su gruppo di minori
Uno di loro col bottino avrebbe comprato l’iPhone
Hanno forzato una porta d’emergenza e si sono introdotti, di notte, nelle scuole medie «Carlo Ceresa» di San Giovanni Bianco, mettendo a soqquadro gli uffici, lasciando delle scritte sui muri e svuotando la cassaforte dei 2 mila euro anticipati dalle famiglie degli studenti per pagare le visite ai musei alle imminenti gite a Lecco e Venezia. Gli autori del raid vandalico sarebbero quattro o cinque minorenni di Camerata Cornello (soltanto uno avrebbe già compiuto i 18 anni) che i carabinieri di Zogno avrebbero già individuato: probabilmente a breve scatteranno le denunce. Tra l’altro uno dei baby vandali avrebbe utilizzato una parte del bottino per acquistare un iPhone al Trony di Zogno. Il preside: «Sono sconvolto» «Sono davvero sconvolto per quello che è successo, è un fatto molto grave – commenta il preside Franco Bonzi, a capo dell’istituto comprensivo di San Giovanni Bianco –, visto che sono stati messi a soqquadro gli uffici della scuola, sono state lasciate le scritte sui muri e sono spariti i soldi dalla cassaforte, che è stata aperta: la chiave era nascosta, ma i vandali l’hanno trovata». L’episodio risale alla notte tra lunedì e martedì. La scuola media era stata chiusa alle 15 di lunedì: la mattina dopo, alle 7,30, il bidello ha scoperto il raid all’apertura dell’istituto. Ha immediatamente avvertito il preside e i carabinieri della locale stazione, che hanno subito effettuato un sopralluogo.
I baby vandali sono entrati nella scuola forzando dall’esterno un’uscita d’emergenza. Nei corridoi hanno utilizzato un pennarello blu per lasciare alcune scritte sulle pareti, tra cui la parola «Youtube», il disegno di una foglia di marijuana e una parolaccia su un quadro realizzato dagli studenti. Dopodiché hanno forzato le porte di tre uffici, quello della presidenza, la segreteria e l’ufficio del direttore dei servizi amministrativi. Tutti i faldoni, le scrivanie e gli armadi sono stati messi a soqquadro, così come era stato fatto nei corridoi. All’interno dell’ufficio amministrativo i vandali sono riusciti a recuperare le chiavi della cassaforte che si trova nello stesso locale e l’hanno aperta: dentro c’erano dei documenti, che non sono stati toccati (così come non mancavano altri documenti in tutti gli uffici), mentre sono spariti i 2 mila euro in contanti che erano custoditi nel forziere. «Si trattava dei soldi che le famiglie dei ragazzi avevano anticipato – spiega il preside Bonzi – in vista delle gite: non erano le quote delle gite, bensì il denaro che l’insegnante avrebbe tenuto per l’accesso ai musei, in modo da non lasciarlo ai ragazzi e consegnarlo loro soltanto all’ingresso delle strutture da visitare. Ora non so come faremo, speriamo che i carabinieri riescano a risalire agli autori di questo spiacevole episodio». Sparito anche un pc portatile I baby vandali sono anche saliti al primo piano dell’edificio e hanno portato via un computer portatile, non recentissimo, dall’aula magna della scuola. L’istituto non è dotato di un sistema di videosorveglianza, ma sembra che a breve i carabinieri concluderanno l’indagine e scatteranno le denunce del gruppetto di minorenni, che abiterebbero tutti a Camerata Cornello. Gli accertamenti si sono infatti concentrati su un gruppetto di quattro o cinque ragazzini, indicati come gli autori del raid: uno di loro sarebbe stato appunto visto, martedì mattina, acquistare lo smartphone di ultima generazione della Apple al negozio di elettronica Trony di Zogno, pare utilizzando parte del bottino del furto alle medie di San Giovanni Bianco.
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Due donne investite a Zogno, strada della Val Brembana in ti
da L'Eco di Bergamo
Due donne investite a Zogno, strada della Val Brembana in tilt
Un incidente avvenuto poco prima delle 19,30 a Zogno di giovedì 7 marzo, e precisamente sulla provinciale, sta causando lunghissime code sull'arteria principale della Valle Brembana. La situazione è ancora bloccata alle 20,45 in ambedue le direzioni. Da una prima ricostruzione dell'incidente, sembra che una Renault Clio guidata da una 67enne, C. M., abbia investito due donne che stavano attraversando la strada sulla provinciale non lontano dalla chiesa del Carmine. Le due donne erano sulle strisce pedonali. A Zogno in quel momento pioveva. Sul posto i carabinieri di Zogno, l'automedica e due ambulanze che hanno trasportato le due donne in ospedale. Non si conoscono ancora le loro generalità, ma una dovrebbe essere in gravi condizioni (codice rosso), mentre la seconda risulterebbe ferita lievemente (codice verde).
Due donne investite a Zogno, strada della Val Brembana in tilt
Un incidente avvenuto poco prima delle 19,30 a Zogno di giovedì 7 marzo, e precisamente sulla provinciale, sta causando lunghissime code sull'arteria principale della Valle Brembana. La situazione è ancora bloccata alle 20,45 in ambedue le direzioni. Da una prima ricostruzione dell'incidente, sembra che una Renault Clio guidata da una 67enne, C. M., abbia investito due donne che stavano attraversando la strada sulla provinciale non lontano dalla chiesa del Carmine. Le due donne erano sulle strisce pedonali. A Zogno in quel momento pioveva. Sul posto i carabinieri di Zogno, l'automedica e due ambulanze che hanno trasportato le due donne in ospedale. Non si conoscono ancora le loro generalità, ma una dovrebbe essere in gravi condizioni (codice rosso), mentre la seconda risulterebbe ferita lievemente (codice verde).
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Una 45enne perde l'orientamento, scattate le ricerche
da L'Eco di Bergamo
Una 45enne perde l'orientamento, scattate le ricerche in val Taleggio
I tecnici della VI Delegazione orobica del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) sono impegnati in un intervento di ricerca nella zona del rifugio Gherardi, in val Taleggio. Una donna di 45 anni ha perso l'orientamento e ha dato l'allarme. L'escursionista, che da Pizzino era diretta verso il rifugio Gherardi, si è persa e verso le 16,30 ha chiamato i soccorsi. Dal momento che la donna non lamentava problemi di salute non si è levato in cielo l'elisoccorso del 118, ma è intervenuto l'elicottero dei vigili del fuoco di stanza a Malpensa. In azione due squadre di uomini del Soccorso alpino di Zogno e Bergamo che stanno raggiungendo l'area a piedi nel tentativo di rintracciare la 45enne.
Una 45enne perde l'orientamento, scattate le ricerche in val Taleggio
I tecnici della VI Delegazione orobica del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) sono impegnati in un intervento di ricerca nella zona del rifugio Gherardi, in val Taleggio. Una donna di 45 anni ha perso l'orientamento e ha dato l'allarme. L'escursionista, che da Pizzino era diretta verso il rifugio Gherardi, si è persa e verso le 16,30 ha chiamato i soccorsi. Dal momento che la donna non lamentava problemi di salute non si è levato in cielo l'elisoccorso del 118, ma è intervenuto l'elicottero dei vigili del fuoco di stanza a Malpensa. In azione due squadre di uomini del Soccorso alpino di Zogno e Bergamo che stanno raggiungendo l'area a piedi nel tentativo di rintracciare la 45enne.
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Zogno, malore alla guida, soccorso dai vigili del fuoco
da L'Eco di Bergamo
Zogno, malore alla guida, soccorso dai vigili del fuoco
Momenti di paura ieri pomeriggio a Zogno: un uomo a bordo di una Opel Astra ha avuto un malore e ha perso il controllo del mezzo di cui era alla guida ed è andato a invadere la corsia opposta. È successo verso le 15 sul ponte, ad Ambria: l’uomo, M.C., 43 anni, di Brusaporto, proveniva dalla Val Serina dove era stato a pranzare con una collega di lavoro.Durante il pasto non si era sentito bene e su invito della donna avevano deciso di raggiungere l’ospedale di San Giovanni Bianco. Giunto a metà del ponte, però, l’uomo si è accasciato sul volante della Opel. Il mezzo, senza più controllo, ha cominciato a muoversi all’indietro invadendo la corsia opposta. La donna, sconvolta, è uscita dall’abitacolo e si è messa a chiedere aiuto e a segnalare il mezzo fuori controllo. Le portiere si sono però chiuse automaticamente ed è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, arrivati dal vicino distaccamento, oltre che dell’automedica e dell’ambulanza della Croce rossa. Estratto dall’auto è stato trasportato al Papa Giovanni di Bergamo.
Zogno, malore alla guida, soccorso dai vigili del fuoco
Momenti di paura ieri pomeriggio a Zogno: un uomo a bordo di una Opel Astra ha avuto un malore e ha perso il controllo del mezzo di cui era alla guida ed è andato a invadere la corsia opposta. È successo verso le 15 sul ponte, ad Ambria: l’uomo, M.C., 43 anni, di Brusaporto, proveniva dalla Val Serina dove era stato a pranzare con una collega di lavoro.Durante il pasto non si era sentito bene e su invito della donna avevano deciso di raggiungere l’ospedale di San Giovanni Bianco. Giunto a metà del ponte, però, l’uomo si è accasciato sul volante della Opel. Il mezzo, senza più controllo, ha cominciato a muoversi all’indietro invadendo la corsia opposta. La donna, sconvolta, è uscita dall’abitacolo e si è messa a chiedere aiuto e a segnalare il mezzo fuori controllo. Le portiere si sono però chiuse automaticamente ed è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, arrivati dal vicino distaccamento, oltre che dell’automedica e dell’ambulanza della Croce rossa. Estratto dall’auto è stato trasportato al Papa Giovanni di Bergamo.
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A Brembilla schianto frontale tra auto, tre feriti, uno grav
da L'Eco di Bergamo di Silvia Salvi
A Brembilla schianto frontale tra auto, tre feriti, uno grave
Brembilla - Uno scontro frontale tra auto ha mandato in ospedale tre ragazzi, venerdì notte a Brembilla: per uno di loro la prognosi è riservata al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Era da poco passata la mezzanotte tra venerdì e ieri quando a Sottocamorone due auto con a bordo quattro giovani si sono scontrate frontalmente, all’altezza del piazzale dove sorge la cappelletta per la Madonna della Salute. La dinamica è ancora al vaglio dei carabinieri di San Giovanni Bianco, intervenuti per i rilievi. Sembra che la Fiat Punto su cui viaggiavano due giovani di Brembilla provenisse da Bergamo quando, superata una curva all’altezza di alcune abitazioni che si trovano sulla provinciale, si è scontrata con una Volkswagen Golf che viaggiava in senso contrario. L’impatto è stato molto violento tanto che la Punto si è accartocciata letteralmente e per estrarre il ragazzo di 25 anni che si trovava alla guida è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco, arrivati da Zogno, che hanno utilizzato le cesoie per tagliare la carrozzeria e liberare l’autista. Oltre ai vigili del fuoco e ai carabinieri di San Giovanni Bianco sul posto sono arrivate un’automedica e due ambulanze del 118 che hanno prestato i primi soccorsi ai feriti, tre delle quattro persone coinvolte nel brutto frontale.
Il più grave è apparso da subito l’autista della Punto, R. L. 25 anni, di Brembilla, il quale è stato trasferito d’urgenza a Bergamo, dove è stato ricoverato in terapia intensiva. Data la gravità i medici ieri l’hanno sottoposto a una delicata operazione ma si sono riservati la prognosi. I carabinieri hanno posto sotto sequestro i mezzi, recuperati dal carroattrezzi Offredi Benedetto di Brembilla. Gli altri due feriti sono stati trasportati in ospedale dove la prognosi è stata di 20 giorni (per l’autista della Golf, un 24enne di Palazzago portato al Policlinico di Ponte San Pietro) e 15 giorni per il giovane passeggero che aveva a lato. La circolazione, essendo notte, non ha subito grossi disagi. L’intervento dei vigili del fuoco è durato fino alle 2, quello dei carabinieri fino alle 3.
A Brembilla schianto frontale tra auto, tre feriti, uno grave
Brembilla - Uno scontro frontale tra auto ha mandato in ospedale tre ragazzi, venerdì notte a Brembilla: per uno di loro la prognosi è riservata al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Era da poco passata la mezzanotte tra venerdì e ieri quando a Sottocamorone due auto con a bordo quattro giovani si sono scontrate frontalmente, all’altezza del piazzale dove sorge la cappelletta per la Madonna della Salute. La dinamica è ancora al vaglio dei carabinieri di San Giovanni Bianco, intervenuti per i rilievi. Sembra che la Fiat Punto su cui viaggiavano due giovani di Brembilla provenisse da Bergamo quando, superata una curva all’altezza di alcune abitazioni che si trovano sulla provinciale, si è scontrata con una Volkswagen Golf che viaggiava in senso contrario. L’impatto è stato molto violento tanto che la Punto si è accartocciata letteralmente e per estrarre il ragazzo di 25 anni che si trovava alla guida è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco, arrivati da Zogno, che hanno utilizzato le cesoie per tagliare la carrozzeria e liberare l’autista. Oltre ai vigili del fuoco e ai carabinieri di San Giovanni Bianco sul posto sono arrivate un’automedica e due ambulanze del 118 che hanno prestato i primi soccorsi ai feriti, tre delle quattro persone coinvolte nel brutto frontale.
Il più grave è apparso da subito l’autista della Punto, R. L. 25 anni, di Brembilla, il quale è stato trasferito d’urgenza a Bergamo, dove è stato ricoverato in terapia intensiva. Data la gravità i medici ieri l’hanno sottoposto a una delicata operazione ma si sono riservati la prognosi. I carabinieri hanno posto sotto sequestro i mezzi, recuperati dal carroattrezzi Offredi Benedetto di Brembilla. Gli altri due feriti sono stati trasportati in ospedale dove la prognosi è stata di 20 giorni (per l’autista della Golf, un 24enne di Palazzago portato al Policlinico di Ponte San Pietro) e 15 giorni per il giovane passeggero che aveva a lato. La circolazione, essendo notte, non ha subito grossi disagi. L’intervento dei vigili del fuoco è durato fino alle 2, quello dei carabinieri fino alle 3.
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