Piazzatorre - Torcola Vaga

Situazione impianti, nuovi progetti e sviluppi delle stazioni sciistiche di Foppolo, San Simone, Carona, Piazzatorre e Valtorta/ Piani di Bobbio.

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IW2LBR
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Piazzatorre... in difficoltà

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da L'Eco di Bergamo di oggi

Dal sogno del rilancio alla crisi profonda «Aiutateci, Piazzatorre rischia di morire»

L’appello. Secondo anno con le piste da sci ancora chiuse a gennaio, Comune indebitato e senza soldi per investire
Impianti di Torcola Soliva abbandonati, ex colonie cadenti, 2.500 case sempre più vuote. «Ripartiamo stando uniti»


Sette anni fa, era il 2009, l’accordo che sembrava aprire un futuro di sviluppo per il paese: 50 milioni di euro di investimento privato per nuove seggiovie e le ex colonie trasformate in appartamenti e posti alberghieri. Il sogno è svanito velocemente e oggi il paese deve fare i conti con una crisi sempre più profonda, appesantita da condizioni meteo sfavorevoli. Piazzatorre, dopo la spruzzata di neve dei giorni scorsi, è in pratica l’unica grossa stazione sciistica (escludendo quindi le piccole Oltre il Colle e Piani dell’Avaro) ancora chiusa a gennaio. Per la seconda stagione consecutiva. Un colpo durissimo per l’economia già traballante di una storica stazione sciistica che, negli Anni Sessanta visse momenti di gloria.

Vecchie cabine finite a Livigno
Oggi il quadro è desolante e risollevarsi non sarà facile: un comprensorio sciistico (quello di Torcola Soliva) chiuso dal 2005 e abbandonato dalla società Sesp (che peraltro continua a pagare l’affitto alla società privata proprietaria dei terreni), l’altro comprensorio di Torcola Vaga (con due seggiovie) rimasto chiuso per una stagione, quindi affidato dal 2013 all’Itb-Imprese turistiche barziesi (che gestiscono anche Valtorta-Piani di Bobbio): lo scorso anno le piste hanno aperto a gennaio, oggi sono ancora chiuse per mancanza di neve. L’altitudine non aiuta: il punto più alto delle piste è a 1.800 metri, il più basso a mille. Poco per avere neve e forse anche per spararla coi cannoni. Quello che manca è un innevamento artificiale completo sulle piste. La predisposizione c’è, ma mancano i fondi per realizzarlo. La scorsa estate sono stati acquistati due cannoni per innevare la parte bassa, ma non è stato sufficiente. «Non abbiamo soldi – dice molto chiaramente il sindaco Valeriano Bianchi – e il Comune può fare pochissimo. Servirebbero dei bacini a monte, bisognerebbe pompare acqua per poter produrre neve e innevare ampiamente le piste. Ma da soli non ce la faremo mai. Siamo sempre alla ricerca di soldi tramite bandi pubblici o con privati disposti a investire. I cannoni acquistati lo scorso anno servivano per innevare la parte bassa della pista, ma solo se in quota avesse nevicato. Quest’anno il cielo non ci ha aiutato». Eppure, era solo il 2010, il sogno sembrava quasi realizzato: i due comprensori di Torcola Vaga e Torcola Soliva finalmente uniti grazie alla realizzazione di uno skiweg e all’accordo dei due proprietari. Oggi, quello skiweg è abbandonato, con le reti che rischiano di deteriorarsi. Così come è nell’abbandono, ormai dal 2005, buona parte del comprensorio di Torcola Soliva, con i vecchi bidoni blu per l’arroccamento ammassati alla stazione di partenza. Alcuni, addirittura, sono finiti in qualche mercatino di Natale, uno è stato visto utilizzato in una discoteca di Livigno come consolle per il dj. Pezzi di storia di Piazzatorre riciclati in giro per la Lombardia. Il paese si anima solo nei fine settimana, nei giorni feriali è desolatamente vuoto, in un periodo dell’anno che dovrebbe invece animarsi. Non che in tutte le altre stazioni di sci la situazione sia molto migliore, ma qui il futuro, al momento, sembra essere nero. A fine aprile scadrà il contratto di affitto (gratuito) che il Comune (proprietario degli impianti di Torcola Vaga) ha contratto con la società Itb per la gestione (anche del rifugio Gremei). E il futuro? «Non abbiamo ancora deciso - dice l’amministratore di Itb Massimo Fossati -. Vedremo». Certezze non ce ne sono. Se lo sci non sorride, il fronte per così dire «immobiliare » neppure: le due grandi ex colonie cadono. La Genovese (di proprietà del Comune che sta ancora pagando il mutuo) per essere riconvertita necessiterebbe di investimenti milionari e l’Opera bergamasca (di proprietà privata, doveva diventare residenziale) è ridotta malissimo. E le 2.500 seconde case? «Qualcuno apre - dice un imprenditore - ma ormai i figli di chi aveva acquistato anni fa non vengono. Sono sempre più vuote».

«Guerre» ed errori del passato
Gli errori del passato? «Meglio non elencarli», dice il sindaco. «Dobbiamo cercare di diversificare l’offerta – aggiunge Gaetano Bonetti, albergatore, consigliere comunale e direttore dell’Ufficio turistico - ormai solo con lo sci non si vive più. Andiamo avanti, a piccoli passi, inutile pensare a grandi progetti». Continua il sindaco: «Abbiamo mutui da pagare e per fare qualcosa dobbiamo aprirne altri». Troppo spesso il paese è stato diviso, le «guerre» tra famiglie non hanno favorito il rilancio. «Oggi siamo uniti, dobbiamo remare tutti nella stessa direzione - conclude - ma qualcuno deve darci una mano».
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gianvalle22
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Re: Piazzatorre - Economia in caduta !

Messaggio da gianvalle22 »

Il Comune dovrebbe intanto migliorare la sua gestione, riducendo spese e organici.
Sulla Colonia Genovese occorrerebbero nuove idee per sfruttarla in qualche modo: così sono solo costi. L'introito delle tasse dalle seconde case è notevole e potrebbe essere migliorato con verifiche fiscali che non sarebbe difficile fare, previo aggiornamento del catasto Comunale. Piangersi addosso non serve a niente, ci sono spazi di recupero ma occorrono idee chiare e ottimizzazione delle risorse !
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SKIWEGGER
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Re: Piazzatorre - Economia in caduta !

Messaggio da SKIWEGGER »

gianvalle22 ha scritto:Il Comune dovrebbe intanto migliorare la sua gestione, riducendo spese e organici.
Sulla Colonia Genovese occorrerebbero nuove idee per sfruttarla in qualche modo: così sono solo costi. L'introito delle tasse dalle seconde case è notevole e potrebbe essere migliorato con verifiche fiscali che non sarebbe difficile fare, previo aggiornamento del catasto Comunale. Piangersi addosso non serve a niente, ci sono spazi di recupero ma occorrono idee chiare e ottimizzazione delle risorse !
Stiamo per caso dicendo che qualcuno non paga l'IMU? a_19
Non ho visto i dati ma a spanne più di 1 milione all'anno di introito IMU per 2500 seconde case con le rendite di PZT non può entrare e mi sa che non ci fai più di tanto.
La TASI, per i soli residenti, e che peraltro non si paga, sarebbe comunque poca roba. Effettivamente è un peccato, oltre che ovviamente per lo sci, per le colonie che trasformate in spa o simili rilancerebbero il paese ma ci vogliono forti investitori.
Cinesi, russi o arabi che fine han fatto...?
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Re: Piazzatorre - Torcola Vaga

Messaggio da UPT Piazzatorre »

Sabato 23 Gennaio 2016 (Piazzatorre - Bg)

RIFUGIO GREMEI ORGANIZZA: Ciaspolata al chiaro di luna con cena in rifugio

Vivi l'emozione unica di un escursione notturna e di una cena tipica in rifugio circondati da montagne innevate tra le più belle dell' Alta Valle Brembana, illuminate solamente dalla luce della luna!


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gianvalle22
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Re: Piazzatorre - Tasse IMU

Messaggio da gianvalle22 »

L'evasione in Italia esiste e Piazzatorre non fa eccezione (la provincia di Bergamo mi risulta statisticamente quella che evade di più in Lombardia).
Il catasto di Piazzatorre mi risulta poco aggiornato e conosco parecchia gente che non paga né IMU né TARI, non essendo conosciuta dal Comune. Per una questione di equità (è ovvio che non si incasseranno comunque cifre astronomiche) occorrerebbe 'affinare' le ricerche.
Più delicata la questione della TARI dei residenti che spesso sono proprietari di più immobili che 'fanno passare tutti assieme' per prima e unica casa....
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Re: Piazzatorre - Errata corrige

Messaggio da gianvalle22 »

errata corrige del messaggio precedente: sul paragrafo dei residenti bisogna leggere TASI e non TARI...
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alvin 51
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Re: Piazzatorre - Tasse IMU

Messaggio da alvin 51 »

gianvalle22 ha scritto:L'evasione in Italia esiste e Piazzatorre non fa eccezione (la provincia di Bergamo mi risulta statisticamente quella che evade di più in Lombardia).
Il catasto di Piazzatorre mi risulta poco aggiornato e conosco parecchia gente che non paga né IMU né TARI, non essendo conosciuta dal Comune. Per una questione di equità (è ovvio che non si incasseranno comunque cifre astronomiche) occorrerebbe 'affinare' le ricerche. Più delicata la questione della TARI dei residenti che spesso sono proprietari di più immobili che 'fanno passare tutti assieme' per prima e unica casa....
detto questo invitiamo il comune a fare ulteriori accertamenti, tanto per essere un po' nel giusto e poter magari, dico magari riuscire nell'intento di poter recuperare risorse atte a rilanciare in qualche modo il turismo in paese e se dico se il governo non ne porti via troppe a_39 (risorse). a_45
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IW2LBR
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Re: Piazzatorre - Torcola Vaga

Messaggio da IW2LBR »

UPT Piazzatorre ha scritto:Sabato 23 Gennaio 2016 (Piazzatorre - Bg)
RIFUGIO GREMEI ORGANIZZA: Ciaspolata al chiaro di luna con cena in rifugio

Vivi l'emozione unica di un escursione notturna e di una cena tipica in rifugio circondati da montagne innevate tra le più belle dell' Alta Valle Brembana, illuminate solamente dalla luce della luna!

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Auguriamo all'Alvin una divertente e impegnativa serata, visto che sara' lui la guida della ciaspolata!!! a_2
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Re: Piazzatorre - Torcola Vaga

Messaggio da IW2LBR »

da L'Eco di Bergamo di oggi:

La crisi nera di Piazzatorre «Si porti il caso in Regione»

Senza risorse. Seggiovie ferme e 2.500 seconde case sempre più vuote
Il sindaco: lo Stato ci lasci l’Imu. Lara Magoni: venga in commissione Turismo


Manca la neve
La crisi nera di Piazzatorre «Si porti il caso in Regione» Senza risorse. Seggiovie ferme e 2.500 seconde case sempre più vuote Il sindaco: lo Stato ci lasci l’Imu. Lara Magoni: venga in commissione Turismo po’, 265 mila euro, a cui si aggiungono altri 207 mila euro per il fondo di solidarietà. Così è dal 2013. Per noi sarebbero soldi importanti, da investire in un momento di grande difficoltà come questo. Purtroppo dalle migliaia di seconde case, in realtà, incassiamo pochissimo». «Lasciateci i soldi dell’Imu e, poco alla volta, riusciremo a risollevarci». Piazzatorre è in crisi, nei giorni scorsi il sindaco Valeriano Bianchi aveva lanciato un appello in cerca di aiuti per la stazione sci. Niente neve, impianti di risalita chiusi e 2.500 seconde case sempre meno frequentate. Proprio sul patrimonio immobiliare del paese il primo cittadino torna a discutere. «Tanti villeggianti ci chiedono cosa facciamo dei soldi dell’Imu – dice il sindaco –, ma forse non sanno che degli 850 mila euro che lo Stato incassa sulle nostre seconde case se ne trattiene un bel po'.

Ok palaghiaccio e campo scuola
La situazione resta quindi difficile: il Comune, che negli anni scorsi ha investito (con l’acquisto delle seggiovie ma anche dell’ex colonia Genovese) oggi si trova in difficoltà, con pochissime risorse per cercare di risollevare il paese. Neve naturale all’orizzonte non se ne vede e i due cannoni allestiti quest’estate per l’innevamento artificiale della parte bassa delle piste, purtroppo, in questa stagione, non sono stati sufficienti. Resistono il piccolo campo scuola del campeggio (con tapis roulant anche per le discese col bob) e il palaghiaccio. «Facciamo i salti mortali – continua Bianchi – perché di soldi non ne abbiamo. Nel 2013 riuscimmo ad acquistare le seggiovie tagliando altri costi. Oggi la situazione è difficile, non nevica e gli impianti sono fermi. Ma vogliamo comunque andare avanti, non ci arrendiamo. Quello che chiediamo è che almeno le risorse delle tante seconde case in paese restino nelle nostre casse. Sarebbero forse sufficienti per ripartire, per iniziare a risollevarci. Un passo alla volta». A partire, innanzitutto, da quell’innevamento artificiale che ancora manca, fondamentale per cercare di garantire l’avvio degli impianti di risalita in stagioni anomale come quella che stiamo vivendo. La predisposizione lungo il tracciato c’è già, ma poi l’impianto non venne più realizzato per carenza di fondi. Servirebbe un bacino a monte, dove pompare acqua. Il recente bando regionale in aiuto alle stazioni sciistiche potrebbe venire in aiuto. «Avremo a disposizione 120 mila euro – continua il sindaco –, di cui il 50% a fondo perduto e il 50% da restituire. Se li otterremo dal bando regionale saranno da investire sicuramente nell’innevamento artificiale, che potrà salvarci in stagioni come queste». «Commercianti da elogiare» «Gli albergatori, i commercianti che tengono aperti i negozi ci credono ancora, investono.

Sono da elogiare».
Un aiuto alla storica stazione sciistica bergamasca potrebbe arrivare da Regione Lombardia. «Invitiamo il sindaco a venire in audizione in commissione Attività produttive, commercio e turismo, che in questi giorni sta ascoltando le aziende in crisi – dice il consigliere regionale Lara Magoni (che è vicepresidente della commissione stessa, ndr) –. Da un confronto con tutte le forze politiche si potrà cercare di trovare una soluzione, una strada per dare una mano al commercio e al paese. Proviamoci».
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