da L'Eco di Bergamo di Giovanni Ghisalberti
Torcole: Seggiovie, asta deserta, sci a rischio
Piazzatorre. Nessuna offerta per affittare impianti comunali e rifugio.
Itb li ha gestiti per 4 anni, ma frena sul ritorno «Stazione sofferente, necessario un contributo pubblico».
Per il futuro spunta l’ipotesi di una cooperativa del paese
Gara deserta, le seggiovie di Piazzatorre sono ancora senza un gestore. E la stagione sciistica si avvicina. «Nessuna sorpresa, ce l’aspettavamo – dice Gaetano Bonetti, consigliere comunale, albergatore e direttore dell’Ufficio turistico –. Ora faremo ancora un avviso pubblico, chiedendo di nuovo aiuto anche a Itb (già gestore per quattro anni, società che guida Valtorta-Piani di Bobbio, ndr). Ma in futuro, almeno dal prossimo anno, dovremo trovare una soluzione in paese, una cooperativa che ci metta il cuore». La scadenza delle offerte (online) era domenica scorsa, ieri la verifica in Provincia (che ha pubblicato la gara per conto del Comune): nessun aspirante gestore. Il bando prevedeva un affidamento per sei anni delle due seggiovie (per tre piste) e del rifugio Gremei in Torcola Vaga, con un affitto minimo di 10 mila euro l’anno. «Tenendo conto del valore di impianti, rifugio e attrezzature - spiega Bonetti - non potevamo fare un bando con un affitto minore». Gli impianti di Torcola Vaga, di proprietà del Comune, sono stati gestiti negli ultimi anni da «Imprese turistiche barziesi» (Itb) di Lecco, società che gestisce Valtorta-Piani di Bobbio. E a loro si rivolgerà ancora il Comune di Piazzatorre per cercare di salvare la prossima stagione sciistica. «Al bando non si è presentato nessuno - continua Bonetti quindi alternative non ne vediamo molte all’orizzonte, per il momento. Si dovrà trattare sull’eventuale contributo, certo è che non si potrà chiederci troppo. Di fatto, il contributo che davamo a Itb era la gestione del rifugio Gremei. Un rifugio da far crescere, varrebbe la pena riuscire a tenerlo aperto tutto l’anno, la zona è molto frequentata. Quindi potrebbe fare utili». Itb, che nei giorni scorsi è stata interpellata anche dall’imprenditore Massimo Moretti per una possibile gestione delle seggiovie di Foppolo, per ora frena sul ritorno: «Peccato che il bando per Piazzatorre sia andato deserto – dice l’amministratore Massimo Fossati – . La stazione soffre, i numeri non sono un granché. Alle condizioni degli scorsi anni sarà difficile che accetteremo di tornare. Vero, non c’era alcun affitto da pagare, ma per poter far funzionare la stazione di Piazzatorre serve un contributo». Determinante per il prossimo inverno sarà anche l’innevamento, visto che nelle ultime due stagioni Piazzatorre ha aperto sempre dopo Natale e Capodanno. «Se non ci aiuta il tempo sarà ancora un disastro», dice Bonetti. Anche perché Piazzatorre manca di un impianto di innevamento programmato (oggi dispone di soli ue cannoni, usati per la parte bassa della pista del Bosco). Per un impianto di innevamento completo sulle piste servirebbe un milione e mezzo di euro, fondi che il Comune non ha. Ma Fossati è di diversa opinione: «Un impianto di innevamento a Piazzatorre non serve, sarebbero altri costi che affosserebbero la stazione». Bonetti pensa anche ai prossimi anni: «Non potremo chiedere sempre aiuto a società esterne – dice –. Presto dovremo pensare a una cooperativa di paese che ci metta soldi e cuore. Personale tecnico e gente che sa far girare gli impianti li abbiamo. Dobbiamo ripartire da qui».