
Le News del 2020
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Re: Le News del 2020
STIAMO A CASA....A GUARDARE IL BEL CIELO BERGAMASCO!


- lucaserafini
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Re: Le News del 2020
esatto! Come diceva Manzoni nei Promessi Sposi (cap. 17, quando Renzo sta fuggendo da Milano per non essere arrestato come rivoltoso):
"quel cielo di Lombardia, così bello quand’è bello, così splendido, così in pace"
Berghem, mòla mia!
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Orobie Brembane, mon amour: calcare, dolomia, verrucano, gneiss, scisti, vulcanite, graniti, pseudotachiliti… where else?
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Re: Le News del 2020
RESTIAMO A CASA......CI CONTO 

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Re: Le News del 2020
Clima e coronavirus.......qualche ipotesi
La “cintura del coronavirus”, la fascia in cui il virus sta proliferando
what kind of water do betta fish need
Le aree cerchiate di nero, tutte ricadenti nella cosiddetta fascia verde chiamata “fascia del coronavirus”, sono le zone dove si sono registrate le più grosse epidemie di covid-19, fra cui il nord Italia, oltre all’Iran, la Corea del Sud, la Cina, Giappone e lo stato di Washington (USA)
Qualcuno l’ha ribattezzata la “cintura del coronavirus”. Si tratta di quella fascia, di colore verde, indicata dalla sottostante cartina, quella nella quale “covid-19” sta proliferando in maniera “esponenziale”. I ricercatori dell’Università del Maryland, appartenenti al Global Virus network, una coalizione internazionale di virologi che stanno studiando il caso, hanno stabilito una interessante correlazione tra la diffusione e le caratteristiche climatiche delle zone in cui si è manifestato. Il risultato è che latitudine, temperatura e umidità definiscono precisamente uno stretto corridoio compreso tra 30 e 50 gradi di latitudine nord, dove le temperature medie si aggirano fra i +5°C e +11°C, mentre i valori dell’umidità relativa basculano fra il 47% e il 79%.
Proprio in questa stretta fascia climatica il coronavirus si è diffuso con una certa virulenza, con le più gravi epidemie che hanno investito la Cina, l’Iran, l’Italia e la Corea del Sud. Non a caso la Lombardia ha avuto una temperatura media di +9°C e un’umidità tra 68% e 78%. In generale covid-19 non ha mostrato una eccessiva virulenza nelle città dove i termometri scendono sotto la soglia dei +0°C, il che potrebbe significare che non riesce a sopravvivere al freddo. Come il nord Italia, sono state più colpite l’Iran (dove nel mese di febbraio ha fatto più freddo del normale), la Francia, la Spagna, la Germania, l’area nord-occidentale degli Stati Uniti. Tutte queste regioni hanno un’altra caratteristica comune.
L’esplosione dell’epidemia coincide con temperature relativamente stabili per un periodo superiore a un mese. Non a caso le zone che potevano avere una emergenza maggiore, a causa della loro vicinanza con la Cina, non hanno visto un effetto simile. A Bangkok, in Thailandia, dove vivono decine di migliaia di cinesi (alcuni originari della città di Wuhan, luogo dove è partito il coronavirus) ci sono solo 80 casi. Nel vicino Vietnam i casi accertati sono solo 47, solo 7 in Cambogia (tutti casi importanti da fuori) e in Myanmar nessuno. Invece nel periodo tra gennaio e febbraio in cui c’è stata la massima evoluzione, a Wuhan la temperatura media era di +6,8°C, a Seoul di +7,9°C.
La “cintura del coronavirus”, la fascia in cui il virus sta proliferando

Le aree cerchiate di nero, tutte ricadenti nella cosiddetta fascia verde chiamata “fascia del coronavirus”, sono le zone dove si sono registrate le più grosse epidemie di covid-19, fra cui il nord Italia, oltre all’Iran, la Corea del Sud, la Cina, Giappone e lo stato di Washington (USA)
Qualcuno l’ha ribattezzata la “cintura del coronavirus”. Si tratta di quella fascia, di colore verde, indicata dalla sottostante cartina, quella nella quale “covid-19” sta proliferando in maniera “esponenziale”. I ricercatori dell’Università del Maryland, appartenenti al Global Virus network, una coalizione internazionale di virologi che stanno studiando il caso, hanno stabilito una interessante correlazione tra la diffusione e le caratteristiche climatiche delle zone in cui si è manifestato. Il risultato è che latitudine, temperatura e umidità definiscono precisamente uno stretto corridoio compreso tra 30 e 50 gradi di latitudine nord, dove le temperature medie si aggirano fra i +5°C e +11°C, mentre i valori dell’umidità relativa basculano fra il 47% e il 79%.
Proprio in questa stretta fascia climatica il coronavirus si è diffuso con una certa virulenza, con le più gravi epidemie che hanno investito la Cina, l’Iran, l’Italia e la Corea del Sud. Non a caso la Lombardia ha avuto una temperatura media di +9°C e un’umidità tra 68% e 78%. In generale covid-19 non ha mostrato una eccessiva virulenza nelle città dove i termometri scendono sotto la soglia dei +0°C, il che potrebbe significare che non riesce a sopravvivere al freddo. Come il nord Italia, sono state più colpite l’Iran (dove nel mese di febbraio ha fatto più freddo del normale), la Francia, la Spagna, la Germania, l’area nord-occidentale degli Stati Uniti. Tutte queste regioni hanno un’altra caratteristica comune.
L’esplosione dell’epidemia coincide con temperature relativamente stabili per un periodo superiore a un mese. Non a caso le zone che potevano avere una emergenza maggiore, a causa della loro vicinanza con la Cina, non hanno visto un effetto simile. A Bangkok, in Thailandia, dove vivono decine di migliaia di cinesi (alcuni originari della città di Wuhan, luogo dove è partito il coronavirus) ci sono solo 80 casi. Nel vicino Vietnam i casi accertati sono solo 47, solo 7 in Cambogia (tutti casi importanti da fuori) e in Myanmar nessuno. Invece nel periodo tra gennaio e febbraio in cui c’è stata la massima evoluzione, a Wuhan la temperatura media era di +6,8°C, a Seoul di +7,9°C.
- lucaserafini
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Re: Le News del 2020
Ottima osservazione! Gira nel web da qualche giorno, ma effettivamente non si può non essere colpiti da questa "apparente" incongruenza che hai ben sottolineato:
Bangkok, megalopoli molto vicina, sia socialmente che geograficamente, alla Cina, non è stata praticamente colpita, o molto marginalmente, mentre Milano (diciamo la Lombardia, che è equivalente a Wuhan, e a Bangkok con il suo hinterland in termini di abitanti, cioè parliamo di "blocchi" da 10 milioni di persone più o meno...) e Teheran sono state colpite in pieno... sarà solo un fatto climatico?? Cioè, dipenderà tutto solo dalla temperatura e umidità??
Nessuno mi toglie dalla testa che ci siano altri fattori: c'è un altro legame tra queste 3 città (Wuhan, Lombardia, Teheran) - sono dominate e flagellate da un livello di inquinamento atmosferico, in particolare particolato PM10 e PM2.5, nonchè biossidi di azoto, che non ha forse uguali al mondo. I nostri polmoni, già sotto stress per questa schifezza, ora devono vedersela anche con il Covid-19...
P.S. teniamo d'occhio anche ciò che sta succedendo a San Paolo del Brasile, altra megalopoli da 20 milioni che sta iniziando a soffrire proprio in questi giorni: il clima lì è tropicale, ma il livello di inquinamento atmosferico rivaleggia con quello delle tre città sopra menzionate... se non peggio!
Bangkok, megalopoli molto vicina, sia socialmente che geograficamente, alla Cina, non è stata praticamente colpita, o molto marginalmente, mentre Milano (diciamo la Lombardia, che è equivalente a Wuhan, e a Bangkok con il suo hinterland in termini di abitanti, cioè parliamo di "blocchi" da 10 milioni di persone più o meno...) e Teheran sono state colpite in pieno... sarà solo un fatto climatico?? Cioè, dipenderà tutto solo dalla temperatura e umidità??
Nessuno mi toglie dalla testa che ci siano altri fattori: c'è un altro legame tra queste 3 città (Wuhan, Lombardia, Teheran) - sono dominate e flagellate da un livello di inquinamento atmosferico, in particolare particolato PM10 e PM2.5, nonchè biossidi di azoto, che non ha forse uguali al mondo. I nostri polmoni, già sotto stress per questa schifezza, ora devono vedersela anche con il Covid-19...

P.S. teniamo d'occhio anche ciò che sta succedendo a San Paolo del Brasile, altra megalopoli da 20 milioni che sta iniziando a soffrire proprio in questi giorni: il clima lì è tropicale, ma il livello di inquinamento atmosferico rivaleggia con quello delle tre città sopra menzionate... se non peggio!
Orobie Brembane, mon amour: calcare, dolomia, verrucano, gneiss, scisti, vulcanite, graniti, pseudotachiliti… where else?
Re: Le News del 2020
Tutto quanto sta scritto sopra è senz' altro da considerare.
Anche se pone alcune domande.
Se la diffusione del cCVD 19 è legato anche all'inquinamento dell'aria che respiriamo, giustamente, trattandosi di una infezione virale che colpisce le basse vie respiratorie con violente polmoniti bilaterali interstiziali, anche altre aree sono altrettanto ricche di agenti inquinanti, poste su aree di pianura .
Mi riferisco al nord - est di Milano come di Sesto S. Giovanni Bresso Cologno Monzese e anche al Nord Ovest.
Tutte zone con forte densità abitativa che utilizzano massicciamente l'auto.
Ora,su i territori della bassa Val Seriana come quelli di Lodi o di Vo vicentino dove si sono sviluppati i primi e più grossi focolai non mi risulta la loro atmosfera particolarmente inquinata La bassa Val Seriana oltretutto ha un regime di brezza presente quasi tutto l'anno. Correggetemi se sbaglio.
Allora cosa dire dell'interland torinese o di altre città italiane poste fra le longitudini sopra citate?
Altrettanto nell'area di Lione etc.
Mi ha lasciato perplesso il focolaio di Seattle nello stato di Washington, l'angolo posto più a nord ovest degli Stati Uniti.
Luogo ricco di verde, montagne , pianure di fronte all'Oceano Pacifico.
Che dire ! ?,
Anche se pone alcune domande.
Se la diffusione del cCVD 19 è legato anche all'inquinamento dell'aria che respiriamo, giustamente, trattandosi di una infezione virale che colpisce le basse vie respiratorie con violente polmoniti bilaterali interstiziali, anche altre aree sono altrettanto ricche di agenti inquinanti, poste su aree di pianura .
Mi riferisco al nord - est di Milano come di Sesto S. Giovanni Bresso Cologno Monzese e anche al Nord Ovest.
Tutte zone con forte densità abitativa che utilizzano massicciamente l'auto.
Ora,su i territori della bassa Val Seriana come quelli di Lodi o di Vo vicentino dove si sono sviluppati i primi e più grossi focolai non mi risulta la loro atmosfera particolarmente inquinata La bassa Val Seriana oltretutto ha un regime di brezza presente quasi tutto l'anno. Correggetemi se sbaglio.
Allora cosa dire dell'interland torinese o di altre città italiane poste fra le longitudini sopra citate?
Altrettanto nell'area di Lione etc.
Mi ha lasciato perplesso il focolaio di Seattle nello stato di Washington, l'angolo posto più a nord ovest degli Stati Uniti.
Luogo ricco di verde, montagne , pianure di fronte all'Oceano Pacifico.
Che dire ! ?,
- elio.biava
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- Località: Fraggio-Fractum 995 slm, ex dogana veneta, Taleggio (BG) "sèm a baita"
Re: Le News del 2020
Che non tutto si può misurare con il clima... 

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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
- lucaserafini
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Re: Le News del 2020
Certamente, clima e inquinamento da polveri sottili non spiegano sicuramente tutto, ma è probabile che agiscano come fattori peggiorativi.
Diciamo che per avere una pianta rigogliosa servono i semi ed un terreno fertile: il terreno fertile senza semi non produce niente, così come i semi gettati su un terreno non fertile...
Comunque per non toglierci niente anche oggi ci siamo regalati un bel giorno "carico" di PM e NO2, come ben illustrato dalle cartine ARPA-Lombardia.
Evidentemente le polveri sottili (PM) non dipendono solo dal traffico veicolare - che infatti è mappato bene dalla distribuzione del NO2 che segue le autostrade - qui mi sa che la componente riscaldamento la fa da padrone...



Diciamo che per avere una pianta rigogliosa servono i semi ed un terreno fertile: il terreno fertile senza semi non produce niente, così come i semi gettati su un terreno non fertile...
Comunque per non toglierci niente anche oggi ci siamo regalati un bel giorno "carico" di PM e NO2, come ben illustrato dalle cartine ARPA-Lombardia.
Evidentemente le polveri sottili (PM) non dipendono solo dal traffico veicolare - che infatti è mappato bene dalla distribuzione del NO2 che segue le autostrade - qui mi sa che la componente riscaldamento la fa da padrone...




Orobie Brembane, mon amour: calcare, dolomia, verrucano, gneiss, scisti, vulcanite, graniti, pseudotachiliti… where else?