


Moderatori: freedom, lucaserafini
Un commento che nella sua brevità sintetizza tutto: grande impresa atletica e sportiva, ma certo anche accettazione di un rischio non indifferente e molto concreto. Confesso di aver avuto i brividi nel leggere del "rumore" e della "crepa", e che la colonna si era abbassata di alcuni centimetri. Ho avuto i brividi perchè, ormai oltre vent'anni fa, ho salito varie cascate orobiche (tra cui quella della Val Rotta) e a volte mi era capitato di salire ghiaccio fradicio e di sentire sinistri scricchiolii, più o meno forti: capisco perfettamente che in quei casi, una rottura o un crollo può avvenire in qualsiasi istante. Un secondo dopo, un minuto, un'ora o un giorno. Proseguire, piaccia o no, significa mettere in conto, con onestà, un incidente, più o meno grave. Senza poi, ovviamente, parlare di fatalità.freedom ha scritto:Complimenti ai ragazzi... ma che rischi inutili.