da L'Eco
Foppolo premia il suo Moro «Trasgressore» d’alta montagna
Simone Moro, reduce dalla conquista del Nanga Parbat, ha da sempre un legame affettivo con l’alta Val Brembana e in particolare con Foppolo. Dove ha tanti amici d’arrampicate, dove torna (ora con l’elicottero) per l’amico ed ex compagno di scuola, il sindaco di Foppolo Giuseppe Berera, per Mariuccia e Salvatore Berera della Terrazza Salomon al Montebello. Così è stato anche domenica scorsa, per un’occasione speciale, proprio alla Terrazza: la presentazione del libro del procuratore emerito della Repubblica Benito Melchionna, «Elogio della trasgressione». E chi, più di Moro, è stato detto, può incarnare il senso positivo della trasgressione, così come espresso dall’ex magistrato nel suo libro, ovvero l’«andare oltre» le consuetudini «ammuffite», oltre l’ostacolo per conquistare la vetta. Ospite speciale prima dell’incontro con Melchionna, quindi, Moro è stato premiato dall’amico sindaco Berera, con una medaglia in oro bianco, raffigurante la rosa dei venti «per aver dimostrato di orientarsi perfettamente sulle montagne e nella vita». L’alpinista ha ringraziato, ricordando come la «trasgressione », in montagna, debba avere un limite: «Il cuore vorrebbe andare avanti, sempre oltre. Ma c’è anche la ragione: allora lì devi essere in grado di fermarti e tornare».
