Come si vede un po' su tutte le immagini pubblicate nei siti web si tratta di un cantiere fermo o abbandonato da almeno un paio d'anni (sul fondo della buca sono presenti dei cespugli). Presumo che fosse in corso un opera che serviva ad ampliare la sede ASL li vicina, ma la cosa potrebbe anche non essere cosi ....
E se al posto della buca ci fosse stato un muro o un guard-rail?
Ieri mattina casualmente ho incrociato un gruppo di ragazzi che erano attorno ad un pulmino che li riportava in valle dopo la notte in discoteca. Forse, visto l'orario (erano le 6.30), erano gli stessi compagni di viaggio di Paolo ..... Lasciamo perdere ...
Non mi va di fare commenti in questo momento ...
Condoglianze alla famiglia.
News - Cronaca dalla Valle Brembana
Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
GIU' LE MANI DALL'ORSO..
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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
da Il Giorno
Scomparsa madre di tre figli: ricerche a tappeto in valle Brembana
Zogno, 30 giugno 2014 - Apprensione in valle Brembana per una donna di 45 anni, sposata e mamma di tre figli, che manca da casa da ieri sera. Da stamattina diverse persone sono impegnati nelle sue ricerche nella zona di Zogno, dove la donna vive con la famiglia. La donna è uscita domenica di casa e non vi ha più fatto rientro, senza avvertire i familiari. Sul posto sono giunti i mezzi dei carabinieri, i vigili del fuoco e anche i sommozzatori, che stanno controllando alcuni tratti del Brembo.
Scomparsa madre di tre figli: ricerche a tappeto in valle Brembana
Zogno, 30 giugno 2014 - Apprensione in valle Brembana per una donna di 45 anni, sposata e mamma di tre figli, che manca da casa da ieri sera. Da stamattina diverse persone sono impegnati nelle sue ricerche nella zona di Zogno, dove la donna vive con la famiglia. La donna è uscita domenica di casa e non vi ha più fatto rientro, senza avvertire i familiari. Sul posto sono giunti i mezzi dei carabinieri, i vigili del fuoco e anche i sommozzatori, che stanno controllando alcuni tratti del Brembo.
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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
Naturalmente per non conoscendo Paolo mi associo alle condoglianze. Anch'io volevo lasciar perdere, mi era difficile commentare un tale fatto. Visto però con quanto sciacallaggio (a lato un 175 "mi piace") si dava la notizia ed in modo subdolo con un eufemismo! Solo diritto di cronaca?Subiot ha scritto:..... Lasciamo perdere ...Non mi va di fare commenti in questo momento ...
Io nello stesso punto ho fatto testa coda con la neve (c'era già il cantiere, 2 anni fa!)...pochi danni a me ed ad un altro ragazzo. Non so cosa sia successo a Paolo e non lo voglio nemmeno sapere, ne il come e il perchè, ho solo pensato a possibili altri, magari neopatentati, che fossero più tutelati possibilmente.
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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
da L'Eco di Bergamo
Mamma scomparsa a Zogno, ricerche tra boschi e fiume
Zogno vive in questi giorni momenti di apprensione per una donna del paese di 49 anni che è uscita di casa e non dà più sue notizie da domenica sera. Si chiama Giovanna Magoni in Busi, ha 49 anni e tre figli. I familiari hanno fornito ai carabinieri di Zogno una descrizione di come era vestita al momento in cui è uscita dalla propria abitazione in località Romacolo, a Zogno: indossava pantaloni da tuta color fucsia, una felpa beige e ciabatte ai piedi. Giovanna è una donna con i capelli biondi lunghi fino alle spalle. Non ha con sé né documenti né cellulare, né, tanto meno contante. I familiari non hanno esitato a lanciare l’allarme. Recentemente la donna ha avuto problemi personali. In campo sono scesi subito i vigili del fuoco del distaccamento di Zogno, che hanno allestito nel piazzale del mercato anche una postazione di comando avanzato con attrezzature, programmi e mappe per migliorare le operazioni di ricerca. Dal resto della provincia, e pure da Milano, sono arrivate altre squadre con varie specializzazioni per la ricerca delle persone scomparse, dal Soccorso speleo alpino fluviale (Saf ) ai cinofili.
Ricerche nei boschi
Le ricerche si sono estese dai boschi circostanti la casa dove abita al fiume Brembo che scorre poco distante. In campo i vigili del fuoco con sommozzatori e unità cinofile 22,45: una ventina i vigili del fuoco impegnati nelle ricerche, tra cui le squadre operative a Zogno, gli specializzati del Soccorso alpino fluviale con il proprio mezzo e la ricerca tramite Gps, l’elicottero Drago e pure la squadra di cinofili. Setacciato il Brembo Le ricerche sono cominciate subito sia nei dintorni che lungo il fiume con i sommozzatori. Nonostante la poca luce i soccorritori hanno setacciato gli sbarramenti lungo il Brembo. Durante tutta la giornata di ieri, lunedì, le perlustrazioni si sono svolte lungo il corso del fiume almeno fino a Paladina. Anche nella notte tra ieri e oggi controlli e ricerche sono proseguiti senza interruzione. Alle operazioni hanno partecipato anche i carabinieri e i volontari della Protezione civile dei comuni limitrofi. Purtroppo al momento non ci sarebbe alcun testimone che abbia visto la donna allontanarsi dalla propria abitazione.
Mamma scomparsa a Zogno, ricerche tra boschi e fiume
Zogno vive in questi giorni momenti di apprensione per una donna del paese di 49 anni che è uscita di casa e non dà più sue notizie da domenica sera. Si chiama Giovanna Magoni in Busi, ha 49 anni e tre figli. I familiari hanno fornito ai carabinieri di Zogno una descrizione di come era vestita al momento in cui è uscita dalla propria abitazione in località Romacolo, a Zogno: indossava pantaloni da tuta color fucsia, una felpa beige e ciabatte ai piedi. Giovanna è una donna con i capelli biondi lunghi fino alle spalle. Non ha con sé né documenti né cellulare, né, tanto meno contante. I familiari non hanno esitato a lanciare l’allarme. Recentemente la donna ha avuto problemi personali. In campo sono scesi subito i vigili del fuoco del distaccamento di Zogno, che hanno allestito nel piazzale del mercato anche una postazione di comando avanzato con attrezzature, programmi e mappe per migliorare le operazioni di ricerca. Dal resto della provincia, e pure da Milano, sono arrivate altre squadre con varie specializzazioni per la ricerca delle persone scomparse, dal Soccorso speleo alpino fluviale (Saf ) ai cinofili.
Ricerche nei boschi
Le ricerche si sono estese dai boschi circostanti la casa dove abita al fiume Brembo che scorre poco distante. In campo i vigili del fuoco con sommozzatori e unità cinofile 22,45: una ventina i vigili del fuoco impegnati nelle ricerche, tra cui le squadre operative a Zogno, gli specializzati del Soccorso alpino fluviale con il proprio mezzo e la ricerca tramite Gps, l’elicottero Drago e pure la squadra di cinofili. Setacciato il Brembo Le ricerche sono cominciate subito sia nei dintorni che lungo il fiume con i sommozzatori. Nonostante la poca luce i soccorritori hanno setacciato gli sbarramenti lungo il Brembo. Durante tutta la giornata di ieri, lunedì, le perlustrazioni si sono svolte lungo il corso del fiume almeno fino a Paladina. Anche nella notte tra ieri e oggi controlli e ricerche sono proseguiti senza interruzione. Alle operazioni hanno partecipato anche i carabinieri e i volontari della Protezione civile dei comuni limitrofi. Purtroppo al momento non ci sarebbe alcun testimone che abbia visto la donna allontanarsi dalla propria abitazione.
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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
da L'Eco di Bergamo
La donna di Zogno scomparsa domenica, trovato il corpo a Lisso di Sedrina
Zogno - Hanno trovato il corpo senza vita, un dolore immenso per tutta la comunità di Zogno. Dopo che le ricerche erano scattate domenica sera, nel pomeriggio di martedì 1° luglio è stato trovato dalle forze dell’ordine il corpo della donna di 45 anni residente nella zona di Romacolo e scomparsa nella notte tra domenica e lunedì. La donna lascia tre figli. Si era allontanata da casa e subito sono scattate le ricerche che sono partite dalla zona di Romacolo per poi estendersi fino a Sedrina. É qui, in località Lisso, che è stato ritrovato il corpo senza vita. In azione i carabinieri, i vigili del fuoco e i sommozzatori. Intervenuto anche un elicottero. Grande il dolore della comunità di Zogno che si stringe attorno alla famiglia della 45enne.
La donna di Zogno scomparsa domenica, trovato il corpo a Lisso di Sedrina
Zogno - Hanno trovato il corpo senza vita, un dolore immenso per tutta la comunità di Zogno. Dopo che le ricerche erano scattate domenica sera, nel pomeriggio di martedì 1° luglio è stato trovato dalle forze dell’ordine il corpo della donna di 45 anni residente nella zona di Romacolo e scomparsa nella notte tra domenica e lunedì. La donna lascia tre figli. Si era allontanata da casa e subito sono scattate le ricerche che sono partite dalla zona di Romacolo per poi estendersi fino a Sedrina. É qui, in località Lisso, che è stato ritrovato il corpo senza vita. In azione i carabinieri, i vigili del fuoco e i sommozzatori. Intervenuto anche un elicottero. Grande il dolore della comunità di Zogno che si stringe attorno alla famiglia della 45enne.
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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
da Bergamo NEWS
Moio de' Calvi, cade un albero e colpisce un passante: è in fin di vita
Un albero si sradica all'improvviso e colpisce un passante, che ora è ricoverato in condizioni gravissime. L'incidente si è verificato martedì (15 luglio) pomeriggio intorno alle 13, in via Fiora a Moio de' Calvi. Secondo una prima ricostruzione dei soccorritori giunti sul posto, un pino del diametro di 40 centimetri si è improvvisamente sradicata finendo proprio addosso a un uomo di 79 anni, uscito per una passeggiata dopo pranzo con la moglie e la nipotina, che stava transitando in quella via. Dopo il violento botto alcuni passanti hanno immediatamente chiamato il 118. Sono intervenuti un'autoambulanza e l'elisoccorso, che ha trasportato l'uomo all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo dove sta lottando tra vita e la morte. Illese la moglie e la nipotina. Sul posto sono anche i carabinieri di Zogno per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti.
Moio de' Calvi, cade un albero e colpisce un passante: è in fin di vita
Un albero si sradica all'improvviso e colpisce un passante, che ora è ricoverato in condizioni gravissime. L'incidente si è verificato martedì (15 luglio) pomeriggio intorno alle 13, in via Fiora a Moio de' Calvi. Secondo una prima ricostruzione dei soccorritori giunti sul posto, un pino del diametro di 40 centimetri si è improvvisamente sradicata finendo proprio addosso a un uomo di 79 anni, uscito per una passeggiata dopo pranzo con la moglie e la nipotina, che stava transitando in quella via. Dopo il violento botto alcuni passanti hanno immediatamente chiamato il 118. Sono intervenuti un'autoambulanza e l'elisoccorso, che ha trasportato l'uomo all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo dove sta lottando tra vita e la morte. Illese la moglie e la nipotina. Sul posto sono anche i carabinieri di Zogno per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti.
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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
da L'Eco di Bergamo di Giovanni Ghisalberti
Malore nel sonno: muore a 58 anni l’ultimo «scarpulì» brembano
San Giovanni Bianco - Nel laboratorio di via Ponte Vecchio a San Giovanni Bianco, tutto è ancora al suo posto: attrezzi, scarpe da riparare, chiavi. Aveva lavorato l’ultimo giorno venerdì, da ieri sarebbe andato in ferie, abbassando la serranda. Ma di sicuro qualche ora al lavoro, anche se ufficialmente a riposo, l’avrebbe ancora fatta. Se n’è andato, improvvisamente, nella notte tra domenica e ieri, a 58 anni, Roberto Gervasoni, «Pigla », come è conosciuta la sua famiglia, ultimo «scarpulì» della Valle Brembana ancora in piena attività. Un malore l’ha colto nel sonno, nella casa vicino al laboratorio, dove abitava con mamma Natalina, 84 anni, e papà Marco, 83. Una vita, la sua, dedicata al mestiere ereditato proprio dal padre, dagli zii Palmiro e Costante, e dal nonno. Ormai era rimasto l’unico in valle a riparare scarpe, a maneggiare martelli, cucitrici e presse (oggi, a Serina, resta un negozio che vende calzature che effettua anche riparazioni). Roberto, in realtà, da ragazzo aveva iniziato come operaio alla vicina cartiera Cima, quindi come carpentiere, in giro per l’Italia. Poi per qualche tempo aveva iniziato a fare il calzolaio nella metropolitana di Milano. Finché si affiancò nell’attività del padre e poi la continuò. Così ormai da 30 anni. Alla pensione gli mancava poco. Da allora divenne un punto di riferimento per la valle. «Non buttare le tue comode scarpe – si legge sul suo sito web –. Riparare il tacco, sostituire la suola, ricucire o riprendere parti scollate è possibile e conveniente». Nonostante l’evolversi del mercato la sua bottega artigiana ha sempre resistito, anche di fronte alla chiusura di tutte le altre in valle. «Un po’ di lavoro c’è sempre stato – ricorda Giovanni – e lui lo faceva con grandissima passione. Aveva una particolarità:si fermava spessissimo a parlare con la gente, sospendeva il lavoro e usciva dal negozio. Così per riuscire a finire scendeva in laboratorio di sera o di notte, quando il negozio era chiuso. Amava conversare. E lì era tutta la sua vita».

Amava conversare con i clienti, il lavoro c’era. E spesso stava in laboratorio di notte
Celibe e senza figli, era appassionato di bocce e frequentava le piscine, unici suoi passatempi. «Una persona semplice, sempre disponibile e affabile – lo ricorda ancora il fratello Giovanni –. Sarebbe dovuto andare in pensione qualche anno fa, ma poi la legge Fornero gli ha prolungato il lavoro. Comunque gli mancava poco». Come il padre era soprannominato «Pigla», ovvero pece, il liquido utilizzato dai calzolai per le riparazioni. Ieri, tanti compaesani e amici hanno così voluto ricordare Roberto, porgendo le condoglianze ai fratelli Giovanni e Bruno, alla sorella Simona e ai genitori, nella casa di via Ponte Vecchio. Oggi alle 17 la recita del Rosario, mentre i funerali saranno celebrati domani, alle 15, partendo dall’abitazione, quindi dal piazzale Alpini verso la parrocchiale di San Giovanni Bianco.
Malore nel sonno: muore a 58 anni l’ultimo «scarpulì» brembano
San Giovanni Bianco - Nel laboratorio di via Ponte Vecchio a San Giovanni Bianco, tutto è ancora al suo posto: attrezzi, scarpe da riparare, chiavi. Aveva lavorato l’ultimo giorno venerdì, da ieri sarebbe andato in ferie, abbassando la serranda. Ma di sicuro qualche ora al lavoro, anche se ufficialmente a riposo, l’avrebbe ancora fatta. Se n’è andato, improvvisamente, nella notte tra domenica e ieri, a 58 anni, Roberto Gervasoni, «Pigla », come è conosciuta la sua famiglia, ultimo «scarpulì» della Valle Brembana ancora in piena attività. Un malore l’ha colto nel sonno, nella casa vicino al laboratorio, dove abitava con mamma Natalina, 84 anni, e papà Marco, 83. Una vita, la sua, dedicata al mestiere ereditato proprio dal padre, dagli zii Palmiro e Costante, e dal nonno. Ormai era rimasto l’unico in valle a riparare scarpe, a maneggiare martelli, cucitrici e presse (oggi, a Serina, resta un negozio che vende calzature che effettua anche riparazioni). Roberto, in realtà, da ragazzo aveva iniziato come operaio alla vicina cartiera Cima, quindi come carpentiere, in giro per l’Italia. Poi per qualche tempo aveva iniziato a fare il calzolaio nella metropolitana di Milano. Finché si affiancò nell’attività del padre e poi la continuò. Così ormai da 30 anni. Alla pensione gli mancava poco. Da allora divenne un punto di riferimento per la valle. «Non buttare le tue comode scarpe – si legge sul suo sito web –. Riparare il tacco, sostituire la suola, ricucire o riprendere parti scollate è possibile e conveniente». Nonostante l’evolversi del mercato la sua bottega artigiana ha sempre resistito, anche di fronte alla chiusura di tutte le altre in valle. «Un po’ di lavoro c’è sempre stato – ricorda Giovanni – e lui lo faceva con grandissima passione. Aveva una particolarità:si fermava spessissimo a parlare con la gente, sospendeva il lavoro e usciva dal negozio. Così per riuscire a finire scendeva in laboratorio di sera o di notte, quando il negozio era chiuso. Amava conversare. E lì era tutta la sua vita».

Amava conversare con i clienti, il lavoro c’era. E spesso stava in laboratorio di notte
Celibe e senza figli, era appassionato di bocce e frequentava le piscine, unici suoi passatempi. «Una persona semplice, sempre disponibile e affabile – lo ricorda ancora il fratello Giovanni –. Sarebbe dovuto andare in pensione qualche anno fa, ma poi la legge Fornero gli ha prolungato il lavoro. Comunque gli mancava poco». Come il padre era soprannominato «Pigla», ovvero pece, il liquido utilizzato dai calzolai per le riparazioni. Ieri, tanti compaesani e amici hanno così voluto ricordare Roberto, porgendo le condoglianze ai fratelli Giovanni e Bruno, alla sorella Simona e ai genitori, nella casa di via Ponte Vecchio. Oggi alle 17 la recita del Rosario, mentre i funerali saranno celebrati domani, alle 15, partendo dall’abitazione, quindi dal piazzale Alpini verso la parrocchiale di San Giovanni Bianco.
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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
Branzi, dopo 10 anni il Comune mette la tassa sul suolo pubblico
Annullate la Fiera di San Matteo e la Sagra della Taragna
Oggetto: annullamento Fiera San Matteo e Sagra della Polenta Taragna Orobica 2014
L'Associazione Fiera San Matteo di Branzi comunica che, per quest'anno, sia la Fiera di San Matteo sia la Sagra della Polenta Taragna orobica, tradizionalmente fissate negli ultimi weekend di settembre, non si terranno. La decisione è stata presa all'unanimità dai componenti del direttivo dell'associazione stessa e dopo attenta valutazione dei fattori economici in campo. Con grande rammarico ci troviamo a dover annullare entrambe gli eventi per motivi principalmente di carattere economico che non dipendono dalla nostra volontà: alla base ci sono la difficile congiuntura generale, la diminuzione degli sponsor e i costi di occupazione del suolo pubblico impostici dall'Amministrazione comunale e comunicatici con sorpresa solo pochi giorni fa. In queste nove edizioni di Fiera San Matteo l'obiettivo dell'associazione è sempre stato quello di promozione e valorizzazione incondizionata del territorio, di Branzi, della valle e dei suoi prodotti. Lo abbiamo sempre fatto cercando di coinvolgere il più possibile la realtà locale, sempre con passione, entusiasmo, coerenza e massima trasparenza sul nostro operato. E i risultati ottenuti, in termini di presenze, di ritorno di immagine per il paese e la valle, anche oltre i confini provinciali, sono sempre stati riconosciuti e apprezzati trasversalmente. La distanza di vedute in tal senso tra l'Associazione e il Comune ci porta però con grande dispiacere a dover rinunciare per quest'anno all'organizzazione sia della Fiera di San Matteo sia della Sagra della Polenta Taragna Orobica, eventi sostenibili solo se svolti entrambi.
L'Associazione Fiera San Matteo - Branzi, 13 agosto 2014
Annullate la Fiera di San Matteo e la Sagra della Taragna
Oggetto: annullamento Fiera San Matteo e Sagra della Polenta Taragna Orobica 2014
L'Associazione Fiera San Matteo di Branzi comunica che, per quest'anno, sia la Fiera di San Matteo sia la Sagra della Polenta Taragna orobica, tradizionalmente fissate negli ultimi weekend di settembre, non si terranno. La decisione è stata presa all'unanimità dai componenti del direttivo dell'associazione stessa e dopo attenta valutazione dei fattori economici in campo. Con grande rammarico ci troviamo a dover annullare entrambe gli eventi per motivi principalmente di carattere economico che non dipendono dalla nostra volontà: alla base ci sono la difficile congiuntura generale, la diminuzione degli sponsor e i costi di occupazione del suolo pubblico impostici dall'Amministrazione comunale e comunicatici con sorpresa solo pochi giorni fa. In queste nove edizioni di Fiera San Matteo l'obiettivo dell'associazione è sempre stato quello di promozione e valorizzazione incondizionata del territorio, di Branzi, della valle e dei suoi prodotti. Lo abbiamo sempre fatto cercando di coinvolgere il più possibile la realtà locale, sempre con passione, entusiasmo, coerenza e massima trasparenza sul nostro operato. E i risultati ottenuti, in termini di presenze, di ritorno di immagine per il paese e la valle, anche oltre i confini provinciali, sono sempre stati riconosciuti e apprezzati trasversalmente. La distanza di vedute in tal senso tra l'Associazione e il Comune ci porta però con grande dispiacere a dover rinunciare per quest'anno all'organizzazione sia della Fiera di San Matteo sia della Sagra della Polenta Taragna Orobica, eventi sostenibili solo se svolti entrambi.
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- enkuz
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- Iscritto il: mercoledì 16 gennaio 2008, 15:45
- Località: Laxolo di Brembilla 550 m.s.l.m.
Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
Pessime notizie queste.