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In primo piano - Oggi, ore 10.00
Cresce il numero di scienziati che crede nell'imminenza di una nuova era glaciale
Un sole così scarsamente attivo prepara davvero il terreno ad una imminente glaciazione?
David Hathaway, Neil Snyder, Don Easterbrook, Nicola Scafetta, James Overland, George Kukla, Vladimir Paar, Timo Niroma, Dr. Vladimir Kaftan, George Moore, sono alcuni tra i tantissimi scienziati che ritengono plausibile la teoria di Abdussamatov di una glaciazione imminente, dovuta alla scarsa attività solare. Costoro rilasciano dichiarazioni che stanno mettendo in gran subbuglio il mondo scientifico, soprattutto i membri dell'Ipcc, che continuano sulla strada del riscaldamento globale senza ritorno.
Alcune affermazioni del folto gruppo di scienziati che sposa la causa "solare" come causa principale dei cambiamenti climatici, hanno catturato in particolare la nostra attenzione: la debolezza del ciclo solare in cui stiamo entrando farà precipitare la temperatura a livello globale di almeno un grado e mezzo nel giro di pochi anni; oltretutto, continuano, il periodo di bassa attività solare risulterà decisamente lungo e raggiungerà la sua fase di palese "dormienza" entro i prossimi 5-10 anni.
La possibilità di un raffreddamento globale è altissima, siamo oltre il 90% e potremo sperimentare gli effetti di una piccola era glaciale per almeno mezzo secolo e forse anche di più, già a partire dal prossimo inverno.
Il minimo solare potrebbe essere simile al minimo di Dalton.
Il raffreddamento globale raggiungerà il picco intorno al 2030. Altri spostano più avanti il periodo in cui giungerà il vero freddo, cioè al 2040, ma tutti concordano sulla durata, almeno mezzo secolo.
Gli scienziati si rifanno ad un dato statistico incontestabile: tutte le volte che il sole ha presentato scarsa attività prolungata nel passato, le temperature sono scese mediamente di oltre un grado.
Ci si chiede allora quali potrebbero risultare le nazioni più colpite. Su tutte quelle nordalpine come la Svizzera, l'Austria, ma anche la Germania, a seguire la Polonia, l'Ucraina, ma anche l'Ungheria, la Repubblica ceca, ma naturalmente tutto il nord Europa, il Regno Unito, la Francia e persino il nord Italia ne risentirà in maniera pesante.
Tutte queste popolazioni dovranno mettere in conto un enorme incremento dei consumi energetici.
Quindi ci sono ormai due certezze ufficiali che vanno nella direzione completamente opposta: una grossa parte del mondo scientifico dice che stiamo andando verso un caldo senza precedenti per colpa nostra e dovremo prepararci a sacrifici tremendi, (gli altri, una minoranza va detto) che ci stiamo per raffreddare senza alcuna colpa, ma con conseguenze ugualmente drammatiche e gravi, anche più gravi di quelle legate al riscaldamento.
Ci sono anche altri dati che confondono ulteriormente le idee:
sia i sostenitori del global warming che quelli del global cooling dichiarano che un aumento (o diminuzione) importante delle temperature viene accompagnato da eventi atmosferici di eccezionale gravità, come le inondazioni.
In realtà poco prima dell'inizio dell'era glaciale, nel 1300, vi furono spaventose e ripetute inondazioni lungo il corso del Po in Italia.
Nel primi decenni del 1300 l’ultima Piccola Era Glaciale cominciò con un una fase di raffreddamento che portò ad un’aumento delle alluvioni del Po, non mancarono tornado in Valpadana, nel 1342 vi fu la famosa piena del Millennio del Reno e per gran parte del 300 si susseguirono alluvioni ed inondazioni sul nostro Paese, specie con interessamento del Po. Alluvioni e catastrofi dettate da eventi atmosferici peraltro si registrano anche adesso in egual misura, non solo in Italia, ma un po' in tutto il mondo. Chi avrà ragione allora?
Da notare anche il trend climatico inglese, sempre più votato a freddo, neve, pioggia, inondazioni, tanto da far allarmare persino Sua Maestà la Regina Elisabetta. La neve dal 2008-2009 è SPESSO tornata a visitare il Regno Unito con una incredibile e rara costanza.
Inoltre le eccezionali basse temperature dell'Antartide e la crescita dei suoi ghiacci fanno almeno dubitare che tutto stia andando verso un caldo senza fine, o no?
Autore : Alessio Grosso MeteoLive
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Re: P.E.G. Piccola Era Glaciale e Ghiacciaio Artico + OPI
Il tempo è una grande metafora della vita – a volte va bene, a volte va male, e non c’è niente che tu possa fare, se non portarti un ombrello.
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Re: P.E.G. Piccola Era Glaciale e Ghiacciaio Artico + OPI
Aggiornamento indice OPI run 06 del 18/10/14: -2.96, ancora un ottimo valore; ancora 2 settimane per il dato definitivo 

La neve è una poesia. Una poesia che cade dalle nuvole in fiocchi bianchi e leggeri. Questa poesia arriva dalla labbra del cielo, dalla mano di Dio. Ha un nome. Un nome di un candore smagliante. Neve
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Re: P.E.G. Piccola Era Glaciale e Ghiacciaio Artico + OPI
Allora, alcune precisazioni: l'OPI ovvero October Pattern Index è un indice nuovo (è stato scoperto lo scorso anno) e come già detto ha una stretta correlazione con l'AO ovvero Atlantic Oscillation media del trimestre invernale successivo. Dopo averlo scoperto, è stato ricalcolato per gli anni passati e questo è il grafico:

come si può vedere la correlazione è di ben 0.91 quindi sono quasi coincidenti! (DJF stanno per December, January, February)
Infatti, a parte rari casi, i 2 valori tendono a coincidere e come possiamo vedere quasi tutti gli inverni con AO mediamente negativa sono stati buoni o ottimi dal punto di vista delle irruzioni fredde e della nevosità.
Quindi qualsiasi sarà il valore definitivo dell'Opi, l'AO media dell'inverno sarà intorno a quel valore.
Ecco alcuni esempi di inverni freddi e nevosi e guardate com'era l'AO:
1962-63 -1,91
1964-65 -1,13
1965-66 -1,50
1967-68 -0,97
1968-69 -2,29
1976-77 -2,62
1977-78 -1,20
1984-85 -1,27
1985-86 -1,81
1986-87 -0,85
1995-96 -1,06
2005-06 -0,81
2009-10 -3,42
2012-13 -1,12
come si può vedere la correlazione è di ben 0.91 quindi sono quasi coincidenti! (DJF stanno per December, January, February)
Infatti, a parte rari casi, i 2 valori tendono a coincidere e come possiamo vedere quasi tutti gli inverni con AO mediamente negativa sono stati buoni o ottimi dal punto di vista delle irruzioni fredde e della nevosità.
Quindi qualsiasi sarà il valore definitivo dell'Opi, l'AO media dell'inverno sarà intorno a quel valore.
Ecco alcuni esempi di inverni freddi e nevosi e guardate com'era l'AO:
1962-63 -1,91
1964-65 -1,13
1965-66 -1,50
1967-68 -0,97
1968-69 -2,29
1976-77 -2,62
1977-78 -1,20
1984-85 -1,27
1985-86 -1,81
1986-87 -0,85
1995-96 -1,06
2005-06 -0,81
2009-10 -3,42
2012-13 -1,12
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Re: P.E.G. Piccola Era Glaciale e Ghiacciaio Artico + OPI
Aggiornamenti di oggi: run00 -2.86, run 06 -3.36...ormai sta oscillando attorno al -3°!



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Re: P.E.G. Piccola Era Glaciale e Ghiacciaio Artico + OPI
Poi magari non ce ne faremo nulla (ma non credo...) ma mi sto appassionando a questo indiceFabio76 ha scritto:Aggiornamenti di oggi: run00 -2.86, run 06 -3.36...ormai sta oscillando attorno al -3°!



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Re: P.E.G. Piccola Era Glaciale e Ghiacciaio Artico + OPI
aggiornamenti odierni: run 06 -2.52, run 12 -2.19 (sempre buoni); ancora 9 giorni per il dato definitivo! 

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Re: P.E.G. Piccola Era Glaciale e Ghiacciaio Artico + OPI
Oggi run 06 -2.75 (sceso ancora rispetto a ieri), stasera vedremo il 12 

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Re: P.E.G. Piccola Era Glaciale e Ghiacciaio Artico + OPI
Lele93 ha scritto:Magari continuerà così sempre negativo, poi improvvisamente all'aggiornamento definitivo..... +3!!




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Re: P.E.G. Piccola Era Glaciale e Ghiacciaio Artico + OPI
Aggiungo un altro elemento importante da considerare in ottica invernale, ovvero lo SNOW COVER siberiano, che non è altro che la copertura nevosa al suolo nella Siberia Euroasiatica.
Perchè è un indice importante? Perchè l'innevamento al suolo in quelle zone influisce sul raffreddamento in loco e sulla formazione di eventuali anticicloni termici (il famoso Orso) e nel caso di irruzioni fredde verso l'Europa, la qualità delle stesse dipende appunto dalle caratteristiche della massa d'aria che si viene a creare sul posto.
Grazie alle configurazioni attuali (con un lobo del Vp stabile da giorni nella zona siberiana) l'innevamento sta progredendo in maniera sostenuta e dagli ultimi aggiornamenti ha superato in estensione (in km quadrati) gli ultimi 10 anni di rilevamento! Ecco il grafico:

Vedremo nei prossimi aggiornamenti come si comporterà ma al momento per ottobre è in testa rispetto agli ultimi anni...
Perchè è un indice importante? Perchè l'innevamento al suolo in quelle zone influisce sul raffreddamento in loco e sulla formazione di eventuali anticicloni termici (il famoso Orso) e nel caso di irruzioni fredde verso l'Europa, la qualità delle stesse dipende appunto dalle caratteristiche della massa d'aria che si viene a creare sul posto.
Grazie alle configurazioni attuali (con un lobo del Vp stabile da giorni nella zona siberiana) l'innevamento sta progredendo in maniera sostenuta e dagli ultimi aggiornamenti ha superato in estensione (in km quadrati) gli ultimi 10 anni di rilevamento! Ecco il grafico:

Vedremo nei prossimi aggiornamenti come si comporterà ma al momento per ottobre è in testa rispetto agli ultimi anni...
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