da L'Eco di Bergamo di Giovanni Ghisalberti
Seggiovie chiuse, il paese in piazza
Piazzatorre - Oggi Piazzatorre, soprattutto la Piazzatorre dei villeggianti, scenderà in piazza. Per dire no alla chiusura delle seggiovie. Uno stop che sta danneggiando attività commerciali e tutto il paese, d'inverno vivo soprattutto grazie allo sci. Gli alberghi sono in forte difficoltà, le strade semivuote e la maggior parte delle 2.500 seconde case chiuse. Uno scenario desolante vissuto l'ultima volta una ventina d'anni fa.
Il ritrovo al municipio
Il mancato accordo tra Amministrazione comunale e il privato proprietario dell'area di partenza delle seggiovie di Torcola Vaga, alla fine, ha costretto allo stop, all'ultimo minuto. Proprio quando il Comune aveva trovato l'accordo con la società proprietaria delle seggiovie («Alta Quota») e il futuro gestore. Ma al di là delle rispettive posizioni di Comune e privato, i manifestanti di oggi (il ritrovo è alle 18 davanti al municipio, qualcuno arriverà anche da Reggio Emilia) vogliono soprattutto dire che Piazzatorre non può permettersi di tenere chiuso un comprensorio sciistico con 15 impianti di risalita e 30 chilometri di piste. L'iniziativa è partita da due villeggianti, peraltro entrambi milanesi e vicepresidenti dello sci club locale, l'Asd Piazzatorre, Alessandro Paderi e Mauro Boschi. «Vengo a Piazzatorre, dove ho casa, da quando sono bambino – dice Paderi, 44 anni –, e domani (oggi per chi legge, ndr), vogliamo dire che il paese non può restare senza impianti. Non ce l'abbiamo né contro il Comune né contro il privato proprietario. Vorrà essere solo un modo per attirare di nuovo l'attenzione su Piazzatorre, che non merita questa situazione. L'esempio di quanto successo a Colere dovrebbe insegnare qualcosa, anche se qui siamo ormai in ritardo». «Purtroppo – continua Paderi – queste sono le conseguenze di accordi e progetti negli anni fatti male o troppo alla leggera. Come sono andate ora le cose lo sappiamo tutti. Qualcuno non ha voluto fare un passo indietro. Ora il paese è desolatamente vuoto. Così si muore, bisogna fare qualcosa». Amarezza anche tra gli albergatori. «La gente è veramente pochissima – dice Gaetano Bonetti, presidente dell'ufficio turistico, consigliere di maggioranza e titolare dell'hotel Milano –. Gli alberghi sono deserti, avremo gente solo per fine anno, ma neppure in quella occasione saremo pieni».
«Dopo le feste paese deserto»
«Il passato non va dimenticato – aggiunge Luca Arioli, dell'albergo Piazzatorre –, e se siamo arrivati a questo punto è colpa di un approccio al problema sbagliato. Per esempio quello di arrivare sempre all'ultimo momento a decidere le cose. E poi, negli ultimi anni, le amministrazioni hanno guardato troppo a interessi di parte e non a quelli della comunità intera. Il Comune, invece, dovrebbe sapersi imporre e decidere. Non basta tenere alta l'Imu se poi non si danno servizi». «Anche noi abbiamo risentito della chiusura degli impianti – aggiunge Stefania Arioli, titolare di una pizzeria –. Ora c'è pochissima gente e, dopo le feste, il paese sarà deserto. Non accuso nessuno ma è assurdo che si sia arrivati a questa situazione a causa di un singolo privato».
Piazzatorre - Torcola Vaga
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Seggiovie chiuse, il paese in piazza
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Re: Piazzatorre - Torcola Vaga
Ma c'è chi non si ferma, Scuola sci al campeggio
C'è chi di fronte alla chiusura degli impianti di risalita, però, non ha voluto rassegnarsi: è il camping Piazzatorre, aperto da 40 anni, gestito da Massimiliano Petrucci. Nei pressi delle 70 piazzole il titolare ha allestito un campo scuola con due tapis roulant, innevamento artificiale e un battipista. Con la collaborazione dello sci club di Piazzatorre ha quindi avviato le lezioni per i ragazzi. «Abbiamo la nostra clientela fissa – dice Petrucci – e riusciamo a difenderci. Sono ottimista di natura e, quindi, anche in questa situazione mi sono rimboccato ugualmente le maniche. Se non vogliamo morire per forza di cose dobbiamo guardare avanti e darci da fare». E la clientela sembra non mancare. Almeno per lui la stagione è in parte salvata. C'è chi, invece, dà la colpa della chiusura degli impianti a una storica rivalità tra poche famiglie in paese. «È stato sempre così – dice Elio Michetti, del bar Seggiovie, poco distante dalla storica ovovia chiusa ormai da anni –. Da oltre un secolo ci sono quattro famiglie che litigano e, così facendo, danneggiano il paese intero. Purtroppo, anche ora la testardaggine di qualcuno ha bloccato tutto. Il contratto di sei anni, come voluto dall'Amministrazione comunale, serviva per dare una programmazione seria e continuativa. Per evitare di trovarci sempre, all'inizio di ogni stagione invernale, nell'incertezza.
Ma ogni volta c'è chi ci mette i paletti di mezzo». E aggiunge: «Chissà, forse, con un anno di chiusura qualcuno si darà una regolata. Il danno maggiore, più che durante il periodo natalizio, sarà per il resto della stagione e dei fine settimana». «Sono 30 anni che elemosiniamo e si litiga – dice Fulvia Bianchi, titolare della discoteca Alpenrose –, e alla fine dico che ben ci sta se quest'anno gli impianti resteranno chiusi. Da una parte dispiace, dall'altra servirà da lezione a qualcuno».
C'è chi di fronte alla chiusura degli impianti di risalita, però, non ha voluto rassegnarsi: è il camping Piazzatorre, aperto da 40 anni, gestito da Massimiliano Petrucci. Nei pressi delle 70 piazzole il titolare ha allestito un campo scuola con due tapis roulant, innevamento artificiale e un battipista. Con la collaborazione dello sci club di Piazzatorre ha quindi avviato le lezioni per i ragazzi. «Abbiamo la nostra clientela fissa – dice Petrucci – e riusciamo a difenderci. Sono ottimista di natura e, quindi, anche in questa situazione mi sono rimboccato ugualmente le maniche. Se non vogliamo morire per forza di cose dobbiamo guardare avanti e darci da fare». E la clientela sembra non mancare. Almeno per lui la stagione è in parte salvata. C'è chi, invece, dà la colpa della chiusura degli impianti a una storica rivalità tra poche famiglie in paese. «È stato sempre così – dice Elio Michetti, del bar Seggiovie, poco distante dalla storica ovovia chiusa ormai da anni –. Da oltre un secolo ci sono quattro famiglie che litigano e, così facendo, danneggiano il paese intero. Purtroppo, anche ora la testardaggine di qualcuno ha bloccato tutto. Il contratto di sei anni, come voluto dall'Amministrazione comunale, serviva per dare una programmazione seria e continuativa. Per evitare di trovarci sempre, all'inizio di ogni stagione invernale, nell'incertezza.
Ma ogni volta c'è chi ci mette i paletti di mezzo». E aggiunge: «Chissà, forse, con un anno di chiusura qualcuno si darà una regolata. Il danno maggiore, più che durante il periodo natalizio, sarà per il resto della stagione e dei fine settimana». «Sono 30 anni che elemosiniamo e si litiga – dice Fulvia Bianchi, titolare della discoteca Alpenrose –, e alla fine dico che ben ci sta se quest'anno gli impianti resteranno chiusi. Da una parte dispiace, dall'altra servirà da lezione a qualcuno».
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Re: Piazzatorre - Torcola Vaga
Leggendo i commenti sembra che tutta la responsabilità sia del proprietario del area alla partenza di vaga e si parla poco o nulla di sesp. A me pare che le due posizioni sono analoghe. Se Sesp tiene chiuso per tenere ferme le sue posizioni rendendo in partenza antieconomica la gestione altrettanto per una posizione personale dicono agisca l altro. Sarò anche io presente alla protesta anche se il segno evidente della protesta dei possessori delle seconde case è evidentemente essere rimasti lontani dal paese tendendo la casa chiusa.
Re: Piazzatorre - Torcola Vaga
Be il fatto che li vendano non li esludono dal ragionamento...ma di fatto non vogliono affittarli e l'affitto mi pare che attualmente l'unica cosa finanziariamente possibile, visto anche il prezzo di vendita 

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Re: Piazzatorre - Torcola Vaga
Anche a me piacerebbe vendere la mia casa a Piazzatorre x un milione di euro ma non troverò mai nessuno disposto a comprarla. Gli impianti sesp sono inutilmente in vendita da 6 o 7 anni. Quanto valgono 3 impianti non raggiungibili in alcun modo posti su una montagna? Il prezzo è dato dal incontro di domanda e offerta e l unico modo x dare a sesp quello che voleva era il grosso progetto edilizio che è naufragato. A questo punto non esiste nessun possibile acquirente. Sesp quindi é responsabile non meno di altri. Anzi dopo aver salvato lo sci dopo la precedente chiusure è poi stata negli ultimi 10 anni la principale responsabile del declino con la belligeranza col progetto vaga. Io mi chiedo sempre se non sia possibile esigere la rimozione di tutti i pali della vecchia ovovia e della scaduta monoposto e se non si sarebbe potuto fare come a Foppolò con London group e quarti.sbrembato ha scritto:Con la differenza che gli impianti Sesp sono in vendita...
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Sci Club Piazzatorre sulle nevi di Carona Carisole
Oggi sulle nevi di Carona Carisole erano presenti alcuni dello Sci Club di Piazzatorre
nella foto Poss e Alvin con skibobos l'organizzatore della manifestazione di stasera contro la chiusura degli Impianti di Torcola Vaga:

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Re: Piazzatorre - Torcola Vaga
Grande partecipazione di villeggianti e alcuni residenti alla "manifestazione" organizzata via forum per stasera alle 18.00. Molte lamentele verso le parti coinvolte, in primis il comune. E' stato chiesto da molti a gran voce che venga indetta una assemblea pubblica per il 2 gennaio alle 18.00, auspicando la partecipazione di rappresentanti del comune, del sindaco e di tutte le parti coinvolte disponibili. Staremo a vedere, intanto il segnale dagli affezionati frequentatori di Piazzatorre c'è stato, ora speriamo nei fatti!
Un plauso doveroso agli organizzatori
Ecco alcuni scatti (chiedo scusa della qualità):
Folla davanti al comune

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Ecco alcuni scatti (chiedo scusa della qualità):
Folla davanti al comune


Ultima modifica di muro73 il sabato 29 dicembre 2012, 19:45, modificato 1 volta in totale.
Paolo