Causa il distacco di slavina viene CHIUSA la strada per l'AVARO da questa mattina.
La slavina ha interessato parzialmente la sede stradale e una parte del fronte di distacco resta ancora carico con segni di instabilità.
Le previsioni di pioggia a quote piuttosto elevate creano una situazione di pericolo.
Nuovo aggiornamento a domani ore 14:00.
Cusio - Piani del Monte Avaro SKI
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Re: Cusio - Piani del Monte Avaro SKI
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Re: Cusio - Piani del Monte Avaro SKI
da Bergamo NEWS
Frana e slavina nella notte: chiusa la strada per i Piani dell’Avaro
E' stata precauzionalmente chiusa la strada comunale che dal Colle della Maddalena porta ai Piani dell’Avaro di Cusio a causa di una valanga nella notte tra giovedì e venerdì, all’altezza della partenza del sentiero per il rifugio Benigni. I Piani dell'Avaro sono situati alla fine di una strada stretta ma asfaltata che da Cusio si dirige a nord-ovest. Per raggiungere Cusio si prosegue lungo la strada provinciale della Val Brembana in direzione di Piazzatorre. Passato il Bivio per Foppolo si gira a sinistra in località Olmo al Brembo e si prosegue lungo la strada principale che attraversa più avanti gli abitati di Averara e Santa Brigida. Arrivati a Cusio si segue lungo la strada principale fino ai Piani. I Piani dell'Avaro sono un altopiano situato a nord di Cusio, in alta Val Brembana, leggermente sopra i 1.700 metri. Situati ai piedi del Monte Avaro, nel territorio del comune di Cusio, i Piani dell'Avaro ospitano in estate dei pascoli di bovini, mentre in inverno ospitano una pista di sci di fondo e degli impianti di risalita che servono piste da discesa facili e di breve percorrenza. Alcune baite servono i visitatori con servizio bar e ristorante. La zona è frequentata inoltre da sci-alpinisti.
Frana e slavina nella notte: chiusa la strada per i Piani dell’Avaro
E' stata precauzionalmente chiusa la strada comunale che dal Colle della Maddalena porta ai Piani dell’Avaro di Cusio a causa di una valanga nella notte tra giovedì e venerdì, all’altezza della partenza del sentiero per il rifugio Benigni. I Piani dell'Avaro sono situati alla fine di una strada stretta ma asfaltata che da Cusio si dirige a nord-ovest. Per raggiungere Cusio si prosegue lungo la strada provinciale della Val Brembana in direzione di Piazzatorre. Passato il Bivio per Foppolo si gira a sinistra in località Olmo al Brembo e si prosegue lungo la strada principale che attraversa più avanti gli abitati di Averara e Santa Brigida. Arrivati a Cusio si segue lungo la strada principale fino ai Piani. I Piani dell'Avaro sono un altopiano situato a nord di Cusio, in alta Val Brembana, leggermente sopra i 1.700 metri. Situati ai piedi del Monte Avaro, nel territorio del comune di Cusio, i Piani dell'Avaro ospitano in estate dei pascoli di bovini, mentre in inverno ospitano una pista di sci di fondo e degli impianti di risalita che servono piste da discesa facili e di breve percorrenza. Alcune baite servono i visitatori con servizio bar e ristorante. La zona è frequentata inoltre da sci-alpinisti.
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Re: Cusio - Piani del Monte Avaro SKI
da L'Eco di Bergamo di Giovanni Ghisalberti
Sci, cercasi ancora gestore, con affitto anche gratuito
«Sos» dai Piani dell’Avaro di Cusio. Dopo il bando senza risultati dello scorso anno, l’amministrazione comunale è ancora alla ricerca di un gestore per il comprensorio sciistico posto ai 1.600 metri di quota, con skilift, pista di fondo e area per il bob. E quest’anno, per la ricerca di un gestore, si parte a luglio, nel tentativo di non arrivare troppo sotto stagione, come successo lo scorso anno. Le condizioni sono sostanzialmente identiche, ovvero, purché si riesca a mantenere aperti impianti e piste, il Comune, dal maggio scorso guidato dal neo sindaco Andrea Paleni, è disposto a valutare anche condizioni diverse da quelle del bando, quindi anche a un canone pari a zero, per esempio.
L’avviso scadrà il prossimo 30 luglio e prevede, tra l’altro, la gestione delle piste da fondo, di discesa e per slittini e bob, quindi l’apertura delle piste di fondo tutti i giorni invernali, del tracciato di discesa almeno nei giorni festivi e prefestivi delle vacanze scolastiche. Il gestore avrà anche a disposizione un locale destinato a magazzino per i mezzi battipista, nel centro per la valorizzazione dell’alpeggio, denominato «Al Ciar» (gestito dall’associazione Kairos dell’alta Val Brembana). Sempre nello stesso centro potrà utilizzare un locale per eventuali servizi allo sciatore (biglietteria o noleggio). A carico dell’affittuario ci saranno spese di gestione delle strutture e degli impianti, nonché le utenze di energia elettrica e acqua. Nella proposta il gestore dovrà specificare il canone d’affitto che è disposto a praticare a favore del Comune, le modalità e la durata della gestione e la disponibilità di mezzi battipista. Ma il Comune è disposto anche a valutare proposte differenti. E, comunque, trattandosi di un avviso, lo stesso non vincola il Comune che esaminerà e valuterà liberamente le proposte pervenute. L’obiettivo è riuscire a tenere aperto il comprensorio – spiega il sindaco Andrea Paleni – per questo le condizioni sono molto più “leggere” rispetto ai primi bandi. E siamo disposti anche a prendere in considerazioni progetti diversi da quelli previsti nell’avviso comunale ». Lo scorso dicembre, dopo il bando a vuoto, la gestione era stata affidata, per una stagione, alla società Alpina di Santa Brigida. Il comprensorio sciistico, posto a 1.600 metri di altitudine, nell’inverno scorso non ebbe problemi di innevamento. Anzi, fu la troppa neve a creare qualche problema con la strada di accesso (la cui manutenzione è affidata ai Comuni di Cusio, Santa Brigida e Averara, e agli operatori turistici) spesso chiusa per pericolo valanghe.
Sci, cercasi ancora gestore, con affitto anche gratuito
«Sos» dai Piani dell’Avaro di Cusio. Dopo il bando senza risultati dello scorso anno, l’amministrazione comunale è ancora alla ricerca di un gestore per il comprensorio sciistico posto ai 1.600 metri di quota, con skilift, pista di fondo e area per il bob. E quest’anno, per la ricerca di un gestore, si parte a luglio, nel tentativo di non arrivare troppo sotto stagione, come successo lo scorso anno. Le condizioni sono sostanzialmente identiche, ovvero, purché si riesca a mantenere aperti impianti e piste, il Comune, dal maggio scorso guidato dal neo sindaco Andrea Paleni, è disposto a valutare anche condizioni diverse da quelle del bando, quindi anche a un canone pari a zero, per esempio.
L’avviso scadrà il prossimo 30 luglio e prevede, tra l’altro, la gestione delle piste da fondo, di discesa e per slittini e bob, quindi l’apertura delle piste di fondo tutti i giorni invernali, del tracciato di discesa almeno nei giorni festivi e prefestivi delle vacanze scolastiche. Il gestore avrà anche a disposizione un locale destinato a magazzino per i mezzi battipista, nel centro per la valorizzazione dell’alpeggio, denominato «Al Ciar» (gestito dall’associazione Kairos dell’alta Val Brembana). Sempre nello stesso centro potrà utilizzare un locale per eventuali servizi allo sciatore (biglietteria o noleggio). A carico dell’affittuario ci saranno spese di gestione delle strutture e degli impianti, nonché le utenze di energia elettrica e acqua. Nella proposta il gestore dovrà specificare il canone d’affitto che è disposto a praticare a favore del Comune, le modalità e la durata della gestione e la disponibilità di mezzi battipista. Ma il Comune è disposto anche a valutare proposte differenti. E, comunque, trattandosi di un avviso, lo stesso non vincola il Comune che esaminerà e valuterà liberamente le proposte pervenute. L’obiettivo è riuscire a tenere aperto il comprensorio – spiega il sindaco Andrea Paleni – per questo le condizioni sono molto più “leggere” rispetto ai primi bandi. E siamo disposti anche a prendere in considerazioni progetti diversi da quelli previsti nell’avviso comunale ». Lo scorso dicembre, dopo il bando a vuoto, la gestione era stata affidata, per una stagione, alla società Alpina di Santa Brigida. Il comprensorio sciistico, posto a 1.600 metri di altitudine, nell’inverno scorso non ebbe problemi di innevamento. Anzi, fu la troppa neve a creare qualche problema con la strada di accesso (la cui manutenzione è affidata ai Comuni di Cusio, Santa Brigida e Averara, e agli operatori turistici) spesso chiusa per pericolo valanghe.
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Re: Cusio - Piani del Monte Avaro SKI
Ci sono novità per la prossima stagione invernale? Il comune è riuscito a trovare qualcuno per la gestione? 

- alvin 51
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Re: Cusio - Piani del Monte Avaro SKI
il tutto penso che sia legato alla garanzia di percorribilità della strada, perché viste le esperienze dell'inverno scorso, non credo ci sia qualcuno che vuole avventurarsi in una (se ben piccola) impresa di prendere in gestione gli impianti e poi dover stare a valle aspettando che si possa salire e di conseguenza sciare. Una stazione piccola come quella del monte Avaro ha bisogno forse più di altre, data la sua dimensione di avere garanzia di poter aprire il più possibile, non che non sia valido il discorso per tutte le altre stazioni.PZT1986 ha scritto:Ci sono novità per la prossima stagione invernale? Il comune è riuscito a trovare qualcuno per la gestione?

Re: Cusio - Piani del Monte Avaro SKI
Il comune non può garantire questo?alvin 51 ha scritto:il tutto penso che sia legato alla garanzia di percorribilità della strada, perché viste le esperienze dell'inverno scorso, non credo ci sia qualcuno che vuole avventurarsi in una (se ben piccola) impresa di prendere in gestione gli impianti e poi dover stare a valle aspettando che si possa salire e di conseguenza sciare. Una stazione piccola come quella del monte Avaro ha bisogno forse più di altre, data la sua dimensione di avere garanzia di poter aprire il più possibile, non che non sia valido il discorso per tutte le altre stazioni.
- alvin 51
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Re: Cusio - Piani del Monte Avaro SKI
servono dei fondi per mettere in sicurezza la zona dove è stato problematico questo inverno, cioè il versante dove si possono staccare delle slavine e quindi servono dei paravalanghe ma non essendoci abitazioni ma solo attività turistiche il tutto diventa più difficile reperire i finanziamenti, stando un po' a quello che mi è dato di sapere, anche se una qualsiasi attività di questi e in altri tempi merita comunque un po' di attenzione, dico un po'....PZT1986 ha scritto:Il comune non può garantire questo?

Re: Cusio - Piani del Monte Avaro SKI
Spiegazione perfettaalvin 51 ha scritto:servono dei fondi per mettere in sicurezza la zona dove è stato problematico questo inverno, cioè il versante dove si possono staccare delle slavine e quindi servono dei paravalanghe ma non essendoci abitazioni ma solo attività turistiche il tutto diventa più difficile reperire i finanziamenti, stando un po' a quello che mi è dato di sapere, anche se una qualsiasi attività di questi e in altri tempi merita comunque un po' di attenzione, dico un po'....

Re: Cusio - Piani del Monte Avaro SKI
Il problema è che viene proposto il pacchetto tutto compreso: chi prende in gestione la stazione deve aprire lo skilift e la pista di fondo. Lo skilift è un grande debito, l'ultima volta che sono salito a fare fondo ho contato i discesisti presenti: era domenica soleggiatissima, pieno zeppo di gente, c'era il pienone, ma sullo skilift giravano solo 20 persone, bambini compresi, ed è stata la volta che ne ho contate di più in assoluto. Lo skilift è palesemente antieconomico, mi risulta oltretutto che lo si stia ancora pagando (chiedo conferma...): in tutta sincerità non ho capito il senso della sua riapertura, si pensava forse che gli sciatori veri facessero la fila per pagare 15 euro e sciare su due piste che messe assieme non fanno un chilometro in totale.? Si è stati troppo ottimisti, i risulti sono lì da vedere: riattivare lo skilift non è stata una buona idea. Molta più gente sulla bella pista di fondo, che però da quando è stata tolta a RistOrobie ha una gestione deludente soprattutto dal punto di vista della battitura: risultato i fondisti veri sono quasi scomparsi, restano più che altro turisti che girano sulla pista giusto per provare a fare fondo, a volte sono anche tanti, ma la "qualità fondistica" di chi la frequenta è drasticamente scesa. Soprattutto ad incidere fortemente su tutta la vicenda sono i costi per lo sgombero della neve. Lo scorso inverno dopo la prolungata chiusura per pericolo valanghe la strada venne sgombrata dalla neve e riaprì grazie agli operatori in quota che decisero di accollarsi la spesa: fu una bella mazzata..!! Vero è che i costi ordinari per la manutenzione della strada sono suddivisi in quote differenti tra i tre comuni partecipanti, ma poi c'è una bella fetta a carico solo degli operatori turistici in quota, mentre tutti quelli a valle non partecipano. Se i Piani restano chiusi va a finire che gira anche meno gente nei paesi sottostanti, magari bisognerebbe allargare la platea di soggetti coinvolti. Comunque pare che ci sia l'interessamento di due operatori "forestieri": stiamo a vedere cosa salta fuori... 
