Cusio - Piani del Monte Avaro SKI

[moritz63]

Sì, la strada andrebbe messa in sicurezza: magari come dice elio con reti paravalanghe. A me risulta che per le file di reti fermaneve messe in cima al Monte Chiavello lo scorso anno, ITB abbia speso la bellezza di 100.000 euro..!! E le reti coprono una piccola fetta del pendio. Se quella cifra è vera mi chiedo quanto costerebbe mettere in sicurezza con le reti il pendio che scarica dall'Avaro, verrebbe una bella spesa..!! Chi le pagherebbe ? Il problema a tutt'ora non è stato risolto: anche il prossimo inverno la strada sarà soggetta al rischio di chiusura per pericolo valanga. Magari in condizioni normali il pericolo è modesto, però lo scorso eccezionale inverno la strada è stata chiusa per un mese: chi lavora lassù si augura che questa situazione non si ripresenti più.

[elio.biava]

Con un biglietto "dell'autobus"... io voglio anche il the caldo al limone con 2 biscotti ed in tazza grande.

[moritz63]

D'accordissimo con te Moritz63! la pista di fondo dell'Avaro è un'eccellenza dello sci nordico, e deve essere tenuta bene e messa in sicurezza con ogni criterio se no tanto vale chiuderla del tutto...anche se molti pensano che è sempre meglio tenerla aperta...
il fatto è che all'Avaro si è sempre cercato giustamente di proporre un offerta turistica diversificata, sci di fondo, sci discesa (solo skilift e 1/2 piste quindi limitato) , ciaspolate, bob, ecc....mentre bisognerebbe puntare a fare poco ma fatto bene, come dicevo prima eccellenza! lo sci di fondo si può praticare bene li, il problema rimane sempre la pulizia della strada soprattutto in annate molto nevose...

Anche io apprezzo l'idea che all'Avaro si cerchi di proporre un po' di tutto: tanti bei percorsi appositamente battuti per ciaspolatori e pedoni, tracciato per slitte e bob, sci nordico, quanto allo sci alpino ho già espresso le mie perplessità. Ho sciato su tutte le piste bergamasche tranne una in Valseriana: a ragion veduta posso affermare che la pista di sci nordico dell'Avaro è di notevole livello..!! Chi decide di prendersi in carico una pista di fondo deve capire una cosa importante: le alternative ci sono, ci sono altre piste e gli sciatori non sono obbligati a restare legati indissolubilmente ad un posto, vanno dove si trovano meglio. Fortunatamente abbiamo la possibilità di scegliere. La pista dell'Avaro presenta dei punti che creano qualche problema di battitura, ha alcuni tornanti stretti, anche altre piste hanno problemi simili: situazioni che richiedono un supplemento di cura e preparazione, è sempre bello quando ci si imbatte in gestioni che cercano di curare al massimo la pista, una scelta che paga sempre, ma a volte questo non avviene. (tranquillizzo elio: nessun fondista pretende the al limone e biscotti compresi nel prezzo...)

[elio.biava]

A me sta bene! Non so quanto starebbe bene ai " padroni" dell'Avaro. Io ci vengo a fare fondo se si crea un gruppo di volontari che poi lo gestisce...altri sono arrivati così con l'acqua alla gola. Siccome non vedo in giro tanti Fabio Maj , finirebbe come fare la Capovalle - P.so di Marogella con le pelli. Questo però si chiamerà escursionismo!
Quanto poi che non sia redditizio lo skilift, lo sono in perdita tutte le stazioni...forse una no (ma al lordo dei finanziamenti Regionali) e il fondo resta un corollario, quindi adagio con le pretese.

[moritz63]

A me sta bene! Non so quanto starebbe bene ai " padroni" dell'Avaro. Io ci vengo a fare fondo se si crea un gruppo di volontari che poi lo gestisce...altri sono arrivati così con l'acqua alla gola. Siccome non vedo in giro tanti Fabio Maj, finirebbe come fare la Capovalle - P.so di Marogella con le pelli. Questo però si chiamerà escursionismo! Quanto poi che non sia redditizio lo skilift, lo sono in perdita tutte le stazioni...forse una no (ma al lordo dei finanziamenti Regionali) e il fondo resta un corollario, quindi adagio con le pretese.

E' proprio questo che più mi rattrista: perchè pensare allo sci nordico solo come un corollario.? Significa sminuire automaticamente questa bellissima disciplina sportiva. Citi Fabio Maj: Schilpario deve tantissimo allo sci nordico, la sua pista muove l'intera economia invernale del paese e viene tenuta con gran riguardo, le volte che ci sono stato l'ho trovata sempre tenuta bene (magari sono solo stato fortunato a capitarci nel momento giusto). L'Avaro è sicuramente una realtà completamente diversa e più piccola, non si possono certo fare paragoni: però anche se piccoli bisognerebbe cercare di proporre sempre al meglio ciò che si ha e devo dire che con la gestione RistOrobie questo avveniva, ci sapevano fare. Con loro lo sci nordico non era considerato un corollario: poi le cose sono cambiate, viene istintivo fare paragoni tra il com'era e il com'è. Osservando la situazione e il contesto dell'Avaro a me verrebbero un paio di idee piuttosto "particolari": un ribaltamento di fronte un po' spiazzante... Ma non so se sia il caso di esporle: per provare a ragionarci su e vedere se c'è qualcosa di buono lo farei, ma so anche che sarei facile bersaglio di battute gratuite...

[elio.biava]

...dell'Avaro a me verrebbero un paio di idee piuttosto "particolari": un ribaltamento di fronte un po' spiazzante... Ma non so se sia il caso di esporle...

Avanti! formulale pure, in fondo col tuo reportage della stagione scorsa ...ti puoi permettere di tutto, sei comunque a credito! Tanto stiamo solo "battibeccando" così a uffa (quello che faranno eventualmente, dipenderà solo da quello che vogliono o possono fare "loro"), vaghiamo liberamente nel "campo delle cento pertiche" in attesa della neve (giusta? sperèm!).
Anch'io attendo l'era della tranquillatà per dedicarmi di più con affetto e rilassatezza a questa disciplina...Per ora qui da noi la vedo dura, mentre da altre parti (dove c'è grasso che cola e dove assecondare il "corollario" è facile), tutto fila via liscio, organizzato, devi solo scegliere la nera, la rossa o la blu o fermarti all'incrocio con palina dei chilometri e decidere se provare ancora oltre. Vedere poi tutti tipi e i generi è affascinante: la sciura co la peliccia, il vecchio con le zuava e occhiali alla bonatti, la giovane con la tuta da step ed il Kwai legato alla vita, moglie e marito con un nano che dorme nello zainetto...squadre che tentano di mantenere l'equilibrio stabile, il pattinatore velocissimo e quello che va meno di quelli all'alternato, i fighetti-tutina con tanto di cartuccera con zuccheri liquidi e borraccia ciondolante alla vita...insomma un bel mondo vario e colorato.

[moritz63]

Vero, sulle piste si vede di tutto..!!
La cosa più bella che mi è capitata è stato vedermi attraversare la pista di Ceresola da uno scoiattolo che ha fatto un paio di volte avanti e indietro, forse tra la sua tana e qualche riserva di cibo penso: sono piccole cose, lo sci di fondo sa regalare anche questo...E personalmente lo ritengo più importante che sfrecciare a manetta contando i chilometri e i tempi: quello proprio non mi interessa.
Quanto alle idee circa l'Avaro per ora le tengo da parte, magari ci penso ancora un po'...

[IW2LBR]

da L'Eco di Bergamo

Impianti e piste ai Piani dell’Avaro di Cusio resteranno chiusi

Impianti e piste ai Piani dell’Avaro di Cusio resteranno chiusi (a meno di una soluzione in extremis, a quanto pare molto difficile): nonostante bandi e proposte del Comune (proprietario dello skilift) non si sono trovati gestori disposti a prendersi in carico la piccola stazione dell’alta Valle Brembana. «Sia gli avvisi di raccolta proposte sia il bando con gli operatori della valle – spiega il sindaco Andrea Paleni – sono andati deserti. Chi ha gestito impianti, piste e strada di accesso lo scorso anno ha proposto un prezzo insostenibile per i tre Comuni del comprensorio (oltre a Cusio, Santa Brigida e Averara, ndr) e per le tre attività commerciali ai Piani. Così siamo rimasti senza gestione. Cercheremo quanto meno di tenere aperta la strada di accesso ai Piani per le festività, per cercare di venire incontro alle tre attività commerciali che operano». Chiuso, quindi, dopo sei anni di attività (era stato riaperto, a sua volta, dopo un lungo periodo di stop) e tentativo di rilancio, il piccolo centro sciistico che dispone di uno skilift e di un anello di fondo di cinque chilometri. Danneggiate anche le tre attività commerciali ai Piani dell’Avaro: Ristorobie, l’albergo-ristorante Monte Avaro e il centro di valorizzazione per l’alpeggio «Al ciar», gestito dall’associazione Kairos, aperto da pochi mesi. Avrebbe dovuto ospitare anche spazi proprio per gli sciatori.

[alvin 51]

un doveroso complimento a tutti i responsabili di questo fallimento, di una stazione, che senza grosse pretese, avrebbe comunque mosso un po' di economia e un saluto di solidarietà a chi ha creduto in questa località ma che purtroppo è stata fatta naufragare. Complimenti ancora a chi ne ha la responsabilità di tutto questo. Parere mio personale.