IW2LBR ha scritto:da L'Eco di Bergamo
Impianti e piste ai Piani dell’Avaro di Cusio resteranno chiusi
Impianti e piste ai Piani dell’Avaro di Cusio resteranno chiusi (a meno di una soluzione in extremis, a quanto pare molto difficile): nonostante bandi e proposte del Comune (proprietario dello skilift) non si sono trovati gestori disposti a prendersi in carico la piccola stazione dell’alta Valle Brembana. «Sia gli avvisi di raccolta proposte sia il bando con gli operatori della valle – spiega il sindaco Andrea Paleni – sono andati deserti. Chi ha gestito impianti, piste e strada di accesso lo scorso anno ha proposto un prezzo insostenibile per i tre Comuni del comprensorio (oltre a Cusio, Santa Brigida e Averara, ndr) e per le tre attività commerciali ai Piani. Così siamo rimasti senza gestione. Cercheremo quanto meno di tenere aperta la strada di accesso ai Piani per le festività, per cercare di venire incontro alle tre attività commerciali che operano». Chiuso, quindi, dopo sei anni di attività (era stato riaperto, a sua volta, dopo un lungo periodo di stop) e tentativo di rilancio, il piccolo centro sciistico che dispone di uno skilift e di un anello di fondo di cinque chilometri. Danneggiate anche le tre attività commerciali ai Piani dell’Avaro: Ristorobie, l’albergo-ristorante Monte Avaro e il centro di valorizzazione per l’alpeggio «Al ciar», gestito dall’associazione Kairos, aperto da pochi mesi. Avrebbe dovuto ospitare anche spazi proprio per gli sciatori.
Il dispiacere è fortissimo, purtroppo il lieto fine non c'e stato. Sicuramente le ultime due stagioni sono state difficoltose per problemi diametralmente opposti: lo scorso inverno la strada dei Piani chiusa parecchie settimane per pericolo valanghe, quello precedente talmente poca neve che lo skilift riuscì ad aprire un solo fine settimana in tutto. Probabilmente una serie di circostanze diverse si sono combinate per portare alla chiusura della stazione, vanificando così il coraggio e l'impegno di chi ha creduto nel progetto di rilancio. Serve però fare un serio esame di coscienza: alla chiusura si arriva anche per scelte fatte tempo fa e che ora presentano il conto.
E' evidente che alla base di tutto c'è la questione economica: io propongo che si renda pubblico il prezzo proposto per gestire la stazione, così almeno ci possiamo fare un'idea precisa di quanto sarebbe costato darla in gestione. Altrimenti uno potrebbe pensare che tutto resti chiuso per poche migliaia di euro, mentre invece la cifra reale potrebbe essere molto alta. Faccio anche una proposta, idea scontata e che farà storcere il naso: si è mai pensato di far pagare un piccolo tributo a chi sale ai Piani in macchina, tipo i due euro chiesti per esempio sulla strada Capovalle - Mezzeno..? Visto che il problema sono i soldi questo obolo potrebbe contribuire a coprire almeno in parte le spese per tenerla aperta. A Roncobello se non sbaglio la prima estate raccolsero circa 13.000 euro, mica pochi: ai Piani si sale tutto l'anno, si potrebbero raccogliere più fondi...O meglio: ora bisogna dire si saliva...E questo è peccato mortale.
