CALDO fuori stagione in Europa: battuti diversi RECORD per MARZO
L'alta pressione ha fatto cadere alcuni record termici nella giornata di ieri specie in Francia
Quasi tutta l'Europa, ma in modo particolare l'Europa occidentale, è interessata da una zona di alta pressione con temperature davvero assurde per il periodo.
Nella giornata di ieri, martedi 30 marzo, sono stati infranti alcuni record in Francia e nel Lussemburgo.
Proprio nel Lussemburgo, l'aeroporto di Findel ha registrato 22.5°, battendo il precedente record di 22.2° del 29/3/1968. In Francia a Soorts-Hossegor sono stati registrati 28°, arrivando ad un passo dal record mensile di +30,8° registrato il 25/03/1955. Battuto invece il record termico mensile a Biscarosse con 27.4°; il precedente record era di +27,2° del 30/03/1965
Le News del 2021
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Re: Le News del 2021
Il freddo invade il nord-est: fiocchi di neve a Gorizia e Trieste. Spiagge imbiancate in Istria
Com'era nelle attese l'aria fredda ha invaso il nord-est e l'Adriatico settentrionale: le intense e fredde correnti di bora stanno sferzando Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna con raffiche superiori agli 80 km/h, le quali stanno causando un diffuso calo delle temperature.
Grazie al poderoso calo termico la neve è scesa rapidamente di quota portandosi fino in pianura nel basso Friuli, nel triestino e anche tra Slovenia e Croazia: nevica intensamente sul Carso e in Istria, fin sulle spiagge. Una storica nevicata è in atto su Pola: giardini, tetti e auto si stanno imbiancato e mai era avvenuto prima d'ora il 6 aprile.
Fiocchi di neve anche a Trieste (tutto bianco a partire dai 200 metri di quota) e Gorizia. Precipitazioni molto più deboli invece su Udine e Pordenone, pertanto la neve non riesce a portarsi sotto i 300 metri.
In questi minuti la colonnina di mercurio sta precipitando anche su Veneto, Emilia Romagna e Lombardia orientale: le temperature oscillano tra i 3 e 8°C, ma nelle prossime ore continueranno a scendere inevitabilmente grazie all'ingresso di ulteriore aria fredda. Le nevicate, tuttavia, saranno sparse e solo localmente forti.
Possibili fiocchi di neve in pianura nel corso del pomeriggio in Emilia Romagna e Veneto (accumuli nevosi blandi solo oltre 350-500 metri). Tra tardo pomeriggio e sera toccherà anche a Marche, Umbria e Abruzzo assistere a nevicate in collina.
Il divario col nord-ovest è nettissimo: su Lombardia occidentale, Piemonte, Liguria i cieli sono sereni e le temperature hanno raggiunto i 14-15°C grazie al Sole (che ricordiamo è pur sempre quello di aprile).
Com'era nelle attese l'aria fredda ha invaso il nord-est e l'Adriatico settentrionale: le intense e fredde correnti di bora stanno sferzando Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna con raffiche superiori agli 80 km/h, le quali stanno causando un diffuso calo delle temperature.
Grazie al poderoso calo termico la neve è scesa rapidamente di quota portandosi fino in pianura nel basso Friuli, nel triestino e anche tra Slovenia e Croazia: nevica intensamente sul Carso e in Istria, fin sulle spiagge. Una storica nevicata è in atto su Pola: giardini, tetti e auto si stanno imbiancato e mai era avvenuto prima d'ora il 6 aprile.
Fiocchi di neve anche a Trieste (tutto bianco a partire dai 200 metri di quota) e Gorizia. Precipitazioni molto più deboli invece su Udine e Pordenone, pertanto la neve non riesce a portarsi sotto i 300 metri.
In questi minuti la colonnina di mercurio sta precipitando anche su Veneto, Emilia Romagna e Lombardia orientale: le temperature oscillano tra i 3 e 8°C, ma nelle prossime ore continueranno a scendere inevitabilmente grazie all'ingresso di ulteriore aria fredda. Le nevicate, tuttavia, saranno sparse e solo localmente forti.
Possibili fiocchi di neve in pianura nel corso del pomeriggio in Emilia Romagna e Veneto (accumuli nevosi blandi solo oltre 350-500 metri). Tra tardo pomeriggio e sera toccherà anche a Marche, Umbria e Abruzzo assistere a nevicate in collina.
Il divario col nord-ovest è nettissimo: su Lombardia occidentale, Piemonte, Liguria i cieli sono sereni e le temperature hanno raggiunto i 14-15°C grazie al Sole (che ricordiamo è pur sempre quello di aprile).
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Re: Le News del 2021
Notte da incubo nelle campagne pugliesi: brina e gelo sulle coltivazioni
Ennesima notte da incubo per gli agricoltori, questa volta anche al sud Italia. Mentre nei giorni scorsi le forti gelate hanno colpito il nord e a tratti anche il centro, nella scorsa notte il freddo notturno si è fatto sentire anche nelle zone interne di Campania, Puglia e Basilicata.
La concomitanza tra cieli sereni, assenza di vento e residua aria fredda persistente, ha agevolato i fenomeni dell'irraggiamento notturno e dell'inversione termica capaci di far scendere le temperature sotto lo zero su gran parte delle aree interne e pianeggianti.
Temperature sotto zero in Puglia dal Tavoliere alla Valle d'Itria e finanche sulla pianura barese tra Palo del Colle, Grumo, Sannicandro, Bitritto. L'aria fredda è avanzata fin sulle coste: Bari ha registrato una minima di appena 2°C.
Il crollo termico ha favorito la formazione di brina e gelo soprattutto nelle campagne, dove il fenomeno dell'irraggiamento è molto più accentuato (il terreno perde calore molto velocemente). Vaste estensioni di terra sono state ricoperte da un velo bianco. Nelle prossime ore saranno valutati i danni di questa gelata tardiva.
Ennesima notte da incubo per gli agricoltori, questa volta anche al sud Italia. Mentre nei giorni scorsi le forti gelate hanno colpito il nord e a tratti anche il centro, nella scorsa notte il freddo notturno si è fatto sentire anche nelle zone interne di Campania, Puglia e Basilicata.
La concomitanza tra cieli sereni, assenza di vento e residua aria fredda persistente, ha agevolato i fenomeni dell'irraggiamento notturno e dell'inversione termica capaci di far scendere le temperature sotto lo zero su gran parte delle aree interne e pianeggianti.
Temperature sotto zero in Puglia dal Tavoliere alla Valle d'Itria e finanche sulla pianura barese tra Palo del Colle, Grumo, Sannicandro, Bitritto. L'aria fredda è avanzata fin sulle coste: Bari ha registrato una minima di appena 2°C.
Il crollo termico ha favorito la formazione di brina e gelo soprattutto nelle campagne, dove il fenomeno dell'irraggiamento è molto più accentuato (il terreno perde calore molto velocemente). Vaste estensioni di terra sono state ricoperte da un velo bianco. Nelle prossime ore saranno valutati i danni di questa gelata tardiva.
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Re: Le News del 2021
Alto Adige: il ghiaccio dell'irrigazione antibrina è troppo, crolla un intero meleto
Una delle pratiche più usate per combattere il gelo notturno tardivo è l'irrigazione antibrina, ovvero una tecnica che sfrutta il congelamento dell'acqua all'esterno della pianta per impedire il congelamento dell'acqua all'interno di germogli, foglie e rami. Sicuramente parliamo di una pratica estrema, ma comunque in grado di limitare parzialmente i danni del gelo.
Purtroppo non è andata bene ad un meleto dell'Alto Adige, poco distante da Merano: la prolungata irrigazione ha favorito la formazione di una spessa coltre di ghiaccio su tutta la coltivazione che invece di preservare le piante ha ottenuto l'effetto opposto. Il peso del ghiaccio è stato tale da far crollare tutta la struttura e tantissimi alberi sono andati persi. Insomma un disastro nel disastro.
Una delle pratiche più usate per combattere il gelo notturno tardivo è l'irrigazione antibrina, ovvero una tecnica che sfrutta il congelamento dell'acqua all'esterno della pianta per impedire il congelamento dell'acqua all'interno di germogli, foglie e rami. Sicuramente parliamo di una pratica estrema, ma comunque in grado di limitare parzialmente i danni del gelo.
Purtroppo non è andata bene ad un meleto dell'Alto Adige, poco distante da Merano: la prolungata irrigazione ha favorito la formazione di una spessa coltre di ghiaccio su tutta la coltivazione che invece di preservare le piante ha ottenuto l'effetto opposto. Il peso del ghiaccio è stato tale da far crollare tutta la struttura e tantissimi alberi sono andati persi. Insomma un disastro nel disastro.
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Re: Le News del 2021
Meteo estremo in Slovenia: 45°C di differenza in pochi giorni, dal caldo al gelo
L'Europa sta vivendo una prima parte di primavera estremamente dinamica, caratterizzata da sbalzi termici davvero importanti su tanti Paesi, dalla Francia all'est Europa. Gli ultimi giorni di marzo si sono rivelati molto caldi su gran parte dell'Europa a causa delle insistenti correnti africane, capaci di far schizzare le temperature oltre i 25°C su Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Slovenia, Italia e Spagna.
Nei primi giorni di aprile, però, abbiamo fatto i conti con un improvviso ritorno prepotente dell'inverno che ha fatto crollare le temperature, portandole addirittura sotto le medie stagionali su gran parte d'Europa.
In questa altalena termica, caratterizzata da sbalzi termici imponenti, la Slovenia ha registrato probabilmente uno degli estremi meteorologici più importanti degli ultimi anni.
Il 31 marzo, nella città di Lubiana (capitale della Slovenia), si registrava una temperatura massima fi ben +25.3°C. Poco più di una settimana dopo, il 7 aprile, nella località di Bloke-Nova Vas (situata circa 30 km a sud di Lubiana) il termometro ha registrato una minima clamorosa di -20.6°C.
In poco più di una settimana la temperatura è crollata di ben 45°C, passando da un estremo all'altro come forse avviene solo nel nord America.
Ora le temperature sono nuovamente aumentate oltre i 15°C ma la situazione è tutt'altro che stabilizzatasi: la prossima settimana è attesa una nuova ondata di freddo in Slovenia (e in parte anche in Italia) che riporterà le temperature di gran lunga sotto le medie del periodo.
L'Europa sta vivendo una prima parte di primavera estremamente dinamica, caratterizzata da sbalzi termici davvero importanti su tanti Paesi, dalla Francia all'est Europa. Gli ultimi giorni di marzo si sono rivelati molto caldi su gran parte dell'Europa a causa delle insistenti correnti africane, capaci di far schizzare le temperature oltre i 25°C su Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Slovenia, Italia e Spagna.
Nei primi giorni di aprile, però, abbiamo fatto i conti con un improvviso ritorno prepotente dell'inverno che ha fatto crollare le temperature, portandole addirittura sotto le medie stagionali su gran parte d'Europa.
In questa altalena termica, caratterizzata da sbalzi termici imponenti, la Slovenia ha registrato probabilmente uno degli estremi meteorologici più importanti degli ultimi anni.
Il 31 marzo, nella città di Lubiana (capitale della Slovenia), si registrava una temperatura massima fi ben +25.3°C. Poco più di una settimana dopo, il 7 aprile, nella località di Bloke-Nova Vas (situata circa 30 km a sud di Lubiana) il termometro ha registrato una minima clamorosa di -20.6°C.
In poco più di una settimana la temperatura è crollata di ben 45°C, passando da un estremo all'altro come forse avviene solo nel nord America.
Ora le temperature sono nuovamente aumentate oltre i 15°C ma la situazione è tutt'altro che stabilizzatasi: la prossima settimana è attesa una nuova ondata di freddo in Slovenia (e in parte anche in Italia) che riporterà le temperature di gran lunga sotto le medie del periodo.
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Re: Le News del 2021
È tornata la neve in Appennino, tutto bianco sul Terminillo
Grazie all'arrivo di aria più fredda dall'est Europa ecco che la neve può far nuovamente comparsa in Appennino fino a quote modeste per il periodo. Ieri è toccato all'arco alpino fare i conti con forti nevicate oltre i 1000 metri, con accumuli anche abbondanti, mentre oggi è stato il turno anche dell'Appennino centro-settentrionale.
La neve è tornata attorno ai 1200 metri su Emilia, Marche, Umbria, Toscana, Abruzzo e Lazio, con accumuli di oltre 10 centimetri. Bellissime le immagini che arrivano dal Terminillo (Lazio):
Tutto bianco anche tra Emilia e Toscana, al Passo del Lupo.
Grazie all'arrivo di aria più fredda dall'est Europa ecco che la neve può far nuovamente comparsa in Appennino fino a quote modeste per il periodo. Ieri è toccato all'arco alpino fare i conti con forti nevicate oltre i 1000 metri, con accumuli anche abbondanti, mentre oggi è stato il turno anche dell'Appennino centro-settentrionale.
La neve è tornata attorno ai 1200 metri su Emilia, Marche, Umbria, Toscana, Abruzzo e Lazio, con accumuli di oltre 10 centimetri. Bellissime le immagini che arrivano dal Terminillo (Lazio):
Tutto bianco anche tra Emilia e Toscana, al Passo del Lupo.
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Re: Le News del 2021
Valanga travolge e uccide due escursionisti in Friuli, fra Tarvisio e Chiusaforte
Una valanga ha travolto e ucciso due persone in Friuli Venezia Giulia. La massa nevosa si è staccata dallo Jof di Montasio, nel versante nord-est, tra Tarvisio e Chiusaforte (Udine), a una quota di circa duemila metri.
Fino a poche ore fa i due escursionisti coinvolti erano stati dati per dispersi. A lanciare l'allarme un terzo escursionista, il quale è stato solo sfiorato dalla massa di neve e soccorso in parete da Soccorso alpino Fvg e guardia di finanza.
Le ricerche sono state condotte per mezzo di un elicottero decollato da Campoformido, il velivolo della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia e quello della Protezione Civile di Pieve di Cadore con i cani da valanga, il soccorso alpino del Sagf (Guardia di Finanza) e il Soccorso alpino e speleologico di Cave del Predil. Da Belluno è decollato anche l'elicottero del Suem, a supporto. Impegnati anche i Vigili del Fuoco della squadra terrestre del Distaccamento di Tarvisio e le unità Speleo Alpino Fluviali dei pompieri, inviate in emergenza da tutti i Distaccamenti.
Una valanga ha travolto e ucciso due persone in Friuli Venezia Giulia. La massa nevosa si è staccata dallo Jof di Montasio, nel versante nord-est, tra Tarvisio e Chiusaforte (Udine), a una quota di circa duemila metri.
Fino a poche ore fa i due escursionisti coinvolti erano stati dati per dispersi. A lanciare l'allarme un terzo escursionista, il quale è stato solo sfiorato dalla massa di neve e soccorso in parete da Soccorso alpino Fvg e guardia di finanza.
Le ricerche sono state condotte per mezzo di un elicottero decollato da Campoformido, il velivolo della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia e quello della Protezione Civile di Pieve di Cadore con i cani da valanga, il soccorso alpino del Sagf (Guardia di Finanza) e il Soccorso alpino e speleologico di Cave del Predil. Da Belluno è decollato anche l'elicottero del Suem, a supporto. Impegnati anche i Vigili del Fuoco della squadra terrestre del Distaccamento di Tarvisio e le unità Speleo Alpino Fluviali dei pompieri, inviate in emergenza da tutti i Distaccamenti.
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Re: Le News del 2021
Roma, grandine a primavera: la città imbiancata dal ghiaccio
Un violento nubifragio, che si è subito trasformato in una forte grandinata fuori stagione, ha imbiancato le strade e i tetti di Roma nel primo pomeriggio. Accompagnata da forti tuoni, la grandine ha costretto automobilisti e conducenti di motorini a fermarsi e a ripararsi. In diversi quartieri della capitale strade e giardini sono apparsi letteralmente ricoperti di bianco, tanto da far sembrare che avesse nevicato. Social impazziti con tanto di riprese e foto dell'evento fuori stagione.
Un violento nubifragio, che si è subito trasformato in una forte grandinata fuori stagione, ha imbiancato le strade e i tetti di Roma nel primo pomeriggio. Accompagnata da forti tuoni, la grandine ha costretto automobilisti e conducenti di motorini a fermarsi e a ripararsi. In diversi quartieri della capitale strade e giardini sono apparsi letteralmente ricoperti di bianco, tanto da far sembrare che avesse nevicato. Social impazziti con tanto di riprese e foto dell'evento fuori stagione.
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Re: Le News del 2021
Maltempo: forti temporali e grandinate in Veneto, colpita l'Alta Marca Trevigiana
Un vasto sistema temporalesco ha colpito il Veneto nel pomeriggio di oggi, interessando prima i settori montuosi e pedemontani e poi estendendosi anche a parte delle pianure venete.
Particolarmente colpita l'area fra trevigiano, vicentino e padovano. Forti grandinate si sono verificate nell`Alta Marca Trevigiana, con non pochi disagi. Diversi comuni del coneglianese sono stati imbiancati dalla grande quantità di grandine caduta: San Vendemiano, Orsago fino a scendere in zona Susegana (Ponte della Priula) e Nervesa della Battaglia.
Un vasto sistema temporalesco ha colpito il Veneto nel pomeriggio di oggi, interessando prima i settori montuosi e pedemontani e poi estendendosi anche a parte delle pianure venete.
Particolarmente colpita l'area fra trevigiano, vicentino e padovano. Forti grandinate si sono verificate nell`Alta Marca Trevigiana, con non pochi disagi. Diversi comuni del coneglianese sono stati imbiancati dalla grande quantità di grandine caduta: San Vendemiano, Orsago fino a scendere in zona Susegana (Ponte della Priula) e Nervesa della Battaglia.