La ricercatrice Chiara Crotti "Esami genetici per essere certi"
Un nuovo JJ5 nella Bergamasca? Per Chiara Crotti, zoologa e ricercatrice per l'Università di Pavia, è ancora presto per dirlo con certezza. Ci sono, però, buone probabilità che la capra trovata morta in Valle di Scalve sia stata uccisa da un plantigrado.
Allora, possiamo dire che l'orso è tornato nella nostra provincia?
«È ancora un po' presto, anche se le probabilità sono alte. Della capra uccisa sono rimasti solo la testa, un po' di pelle e le ossa. Sicuramente, dopo l'uccisione, è stata dilaniata anche da altri animali, volpi, faine, corvi. Difficile capire in queste condizioni se è stata veramente uccisa da un orso».
Quando si potrà sapere con più certezza?
«Abbiamo raccolto alcuni escrementi trovati nel raggio di qualche centinaia di metri e li abbiamo inviati all'Ispra (l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale della Regione, ndr) per l'esame genetico. In questo modo sapremo con esattezza se l'orso è tornato. Se i risultati saranno negativi, invece, resterà il dubbio».
Se di orso si tratta, da dove arriva?
«Sicuramente dalla Valle Camonica. Qui, ancora l'anno scorso, c'era già un orso. Ma ho il presentimento che si tratti di un altro esemplare. Comunque sia è sicuramente un orso frutto del progetto di inserimento nel Parco Adamello-Brenta, avviato nel 2009. Altri due orsi sono in Valtellina, ma sulle Retiche, non sulle Orobie».
E JJ5 che fine ha fatto?
«Se ne è tornato da due anni in Trentino. Ancora gli ultimi esami effettuati recentemente hanno accertato che è rimasto là. Rispetto al periodo di permanenza di JJ5 ora siamo sicuramente più preparati. C'è un coordinamento regionale, abbiamo le recinzioni anti-orso, siamo pronti a foto-trappole e monitoraggi. E c'è una polizza assicurativa. Se, quindi, l'orso dovesse iniziare a fare danni, Provincia e Regione questa volta dovrebbero essere più preparati ad affrontare la situazione».
Cosa fare in caso di segnali della sua presenza?
«Se qualcuno trova delle orme sospette o comunque segni che possano ricollegarsi alle presenza dell'orso è molto importante che lo faccia sapere al Parco delle Orobie, allo 035.224249 o all'indirizzo email settore.faunistico@parcorobie.it».
Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
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Bergamo, l'orso ricompare in Val di Scalve
Da TGCOM
Bergamo, l'orso ricompare in Val di Scalve
Tracce dell'animale vicino al centro abitato
Si tratterebbe di un esemplare femmina, già avvistato nei boschi della vicina Val Camonica
Dopo le scorribande di "JJ5", esemplare di orso bruno, un altro orso ora è tornato a far visita alla Valle di Scalve, nel Bergamasco. A Vilminore, in un campo nei pressi la frazione di Vilmaggiore, nella neve, non molto distante dal centro abitato, sono state ritrovate le impronte dell'animale. Oltre alle impronte, un altro indizio rivela la presenza dell'orso vicino al centro abitato: un pastore della zona, infatti, si è accorto della sparizione di due capre e ha anche trovato la carcassa di una dei suoi animali dilaniati. Con ogni probabilità, l'orso, avvicinatosi alle abitazioni in cerca di cibo, si è sfamato con le capre. "Mercoledì sera – racconta il pastore all'Eco di Bergamo – sono stato alla cascina dove si trovano le capre, in località Trena, per sistemare le ultime faccende nella stalla. Tornando verso casa ho notato nella neve fresca delle impronte che subito mi sono sembrate quelle di un orso". L'animale, stavolta, non sarebbe "JJ5", che in passato aveva già fatto visita al centro abitato, ma di un altro esemplare - probabilmente una femmina - avvistato già qualche giorno fa nei boschi sopra Borno, nella vicina Valle Camonica.
Bergamo, l'orso ricompare in Val di Scalve
Tracce dell'animale vicino al centro abitato
Si tratterebbe di un esemplare femmina, già avvistato nei boschi della vicina Val Camonica
Dopo le scorribande di "JJ5", esemplare di orso bruno, un altro orso ora è tornato a far visita alla Valle di Scalve, nel Bergamasco. A Vilminore, in un campo nei pressi la frazione di Vilmaggiore, nella neve, non molto distante dal centro abitato, sono state ritrovate le impronte dell'animale. Oltre alle impronte, un altro indizio rivela la presenza dell'orso vicino al centro abitato: un pastore della zona, infatti, si è accorto della sparizione di due capre e ha anche trovato la carcassa di una dei suoi animali dilaniati. Con ogni probabilità, l'orso, avvicinatosi alle abitazioni in cerca di cibo, si è sfamato con le capre. "Mercoledì sera – racconta il pastore all'Eco di Bergamo – sono stato alla cascina dove si trovano le capre, in località Trena, per sistemare le ultime faccende nella stalla. Tornando verso casa ho notato nella neve fresca delle impronte che subito mi sono sembrate quelle di un orso". L'animale, stavolta, non sarebbe "JJ5", che in passato aveva già fatto visita al centro abitato, ma di un altro esemplare - probabilmente una femmina - avvistato già qualche giorno fa nei boschi sopra Borno, nella vicina Valle Camonica.
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
agli Orsi piacciono le Orobie!



La neve è una poesia. Una poesia che cade dalle nuvole in fiocchi bianchi e leggeri. Questa poesia arriva dalla labbra del cielo, dalla mano di Dio. Ha un nome. Un nome di un candore smagliante. Neve
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Ho sentito gli esperti in materia giusto Sabato: che si tratti di un orso femmina è una pura illazione giornalistica.....Come una femmina e soprattutto perchè si pensa ad una femmina? E' seguita da cuccioli? Questa sarebbe una notizia BOMBA in quanto a parte Jurka che per un breve perido si è fatta dei giretti fuori dalla core area (tra l'altro proprio con JJ5 all'epoca cucciolo) non si ha notizia di femmine a spasso così lontano dalla zona di riproduzione.


GIU' LE MANI DALL'ORSO..
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Non darei nulla per scontato ...
Anche gli esperti si augurano ..... che sia femmina. Sarebbe un bel salto di qualità .....
Ma attraverso quattro semplici impronte mi pare assolutamente azzardato stabilire oggi il sesso ....
Comunque chi ha "sparso voce" ha il 50% di probabilità di azzeccarla ... e quindi fra un po' salterà in campo l'esperto di turno .....
Le persone serie, invece, tacciono e si attengono ai fatti ....



Anche gli esperti si augurano ..... che sia femmina. Sarebbe un bel salto di qualità .....


Ma attraverso quattro semplici impronte mi pare assolutamente azzardato stabilire oggi il sesso ....


Comunque chi ha "sparso voce" ha il 50% di probabilità di azzeccarla ... e quindi fra un po' salterà in campo l'esperto di turno .....


Le persone serie, invece, tacciono e si attengono ai fatti ....





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Val di Scalve, l'orso ricercato dalla Forestale
dal L'Eco di Bergamo
Val di Scalve, l'orso «ricercato» dalla Forestale
Continuano i sopralluoghi in Valle di Scalve alla ricerca di possibili tracce lasciate dall'orso che nei giorni scorsi ha sbranato una capra in località Trena, poco sopra l'abitato di Vilmaggiore, frazione di Vilminore di Scalve. La presenza dell'animale era stata segnalata da un agricoltore, Giorgio Carizzoni, che aveva prima rinvenuto alcune impronte nella neve, e poi, nella mattinata di giovedì, aveva trovato una delle sue capre completamente spolpata. «L'orso – spiega Vittorio Zucchelli, della Forestale di Vilminore, tra i primi a intervenire nella zona – aveva già lasciato tracce la settimana scorsa, predando una pecora al Giovetto di Paline, in Val Camonica. È plausibile quindi che si sia spostato nella nostra Valle, in cerca di cibo. In questa stagione infatti, al risveglio dal letargo, i plantigradi sono solitamente molto affamati». Sembra quindi che l'orso abbia inseguito le capre, predando l'unica che non poteva proseguire a causa della rottura delle zampe, provocata forse da una caduta sulle rocce. «Stiamo monitorando la zona dove è stata rinvenuta la carcassa – prosegue Zucchelli –. Oltre ad alcune impronte, abbiamo trovato anche una "fatta", cioè degli escrementi che ora stiamo facendo analizzare, per capire se appartengono al plantigrado». Nessun pericolo comunque per gli abitanti della zona: «Gli animali di questa specie – sottolinea Zucchelli – non si avvicinano ai centri abitati e se sentono nei boschi l'odore dell'uomo fuggono».
Val di Scalve, l'orso «ricercato» dalla Forestale
Continuano i sopralluoghi in Valle di Scalve alla ricerca di possibili tracce lasciate dall'orso che nei giorni scorsi ha sbranato una capra in località Trena, poco sopra l'abitato di Vilmaggiore, frazione di Vilminore di Scalve. La presenza dell'animale era stata segnalata da un agricoltore, Giorgio Carizzoni, che aveva prima rinvenuto alcune impronte nella neve, e poi, nella mattinata di giovedì, aveva trovato una delle sue capre completamente spolpata. «L'orso – spiega Vittorio Zucchelli, della Forestale di Vilminore, tra i primi a intervenire nella zona – aveva già lasciato tracce la settimana scorsa, predando una pecora al Giovetto di Paline, in Val Camonica. È plausibile quindi che si sia spostato nella nostra Valle, in cerca di cibo. In questa stagione infatti, al risveglio dal letargo, i plantigradi sono solitamente molto affamati». Sembra quindi che l'orso abbia inseguito le capre, predando l'unica che non poteva proseguire a causa della rottura delle zampe, provocata forse da una caduta sulle rocce. «Stiamo monitorando la zona dove è stata rinvenuta la carcassa – prosegue Zucchelli –. Oltre ad alcune impronte, abbiamo trovato anche una "fatta", cioè degli escrementi che ora stiamo facendo analizzare, per capire se appartengono al plantigrado». Nessun pericolo comunque per gli abitanti della zona: «Gli animali di questa specie – sottolinea Zucchelli – non si avvicinano ai centri abitati e se sentono nei boschi l'odore dell'uomo fuggono».
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Da L'Eco di Bergamo di Alice Bassanesi
Orso in valle, ecco l'impronta. E ora la fame potrebbe tornare
Dopo la lauta cena di giovedì scorso a base di capra, l'orso ricomparso in Valle di Scalve ha fatto perdere le sue tracce. «In questi giorni stiamo continuando a monitorare la zona – spiegano Vittorio Zucchelli e Fabio Maj del comando del Corpo forestale di Vilminore – per cercare di capire se l'orso si aggiri ancora nei boschi sopra Vilminore. In realtà è molto difficile trovare ulteriori tracce: quelle che erano state rinvenute erano rimaste ben impresse sulla neve caduta nei primi giorni della settimana scorsa, ma con il caldo la neve si è sciolta e ora è sicuramente molto più difficile individuarne di nuove». Intanto non rimane che aspettare una nuova incursione dell'orso predatore, e tenuto conto della quantità di cibo ingerito, i morsi della fame potrebbero iniziare a farsi sentire solo in questi giorni. Ammesso che si trovi ancora nei paraggi: l'orso può arrivare a percorrere tra i 50 e i 70 chilometri a notte. Oltre alle impronte rinvenute a Giovetto di Paline, in Valle Camonica, c'è un video che testimonia la presenza dell'orso tra gli scalvini: è stato girato da un valligiano proprio all'inizio della settimana scorsa, quando la neve era ancora fresca, e poi è stato fornito ai guardiacaccia provinciali. «È una prova inequivocabile della presenza dell'orso – sostengono i forestali –. È stato girato nella zona della "Baita di Napuleù", non molto distante dal sentiero che porta alla Diga del Gleno, e nemmeno molto lontano da Trena, dove è stata ritrovata la carcassa della capra». Proprio sulla carcassa sono stati fatti alcuni rilevamenti: è stata misurata l'ampiezza della mandibola che l'ha azzannata al collo e sono state ricercate tracce del dna dell'orso, per poterne stabilire la provenienza. Dna ricercato anche nelle feci del plantigrado, inviate a Bologna per essere analizzate. «L'orso non è uno di quelli liberati sulle Alpi nel 2009 nell'ambito del progetto "Life Arctos" – aggiungono dalla Forestale –, se no sarebbe possibile, tramite il microchip che segnala via radio i loro spostamenti, rintracciarlo in fretta. Probabilmente è un orso di seconda generazione rispetto a quelli importati. Ma sono solo supposizioni: le risposte arriveranno dai test del dna, per i quali però ci vorrà ancora tempo».

Orso in valle, ecco l'impronta. E ora la fame potrebbe tornare
Dopo la lauta cena di giovedì scorso a base di capra, l'orso ricomparso in Valle di Scalve ha fatto perdere le sue tracce. «In questi giorni stiamo continuando a monitorare la zona – spiegano Vittorio Zucchelli e Fabio Maj del comando del Corpo forestale di Vilminore – per cercare di capire se l'orso si aggiri ancora nei boschi sopra Vilminore. In realtà è molto difficile trovare ulteriori tracce: quelle che erano state rinvenute erano rimaste ben impresse sulla neve caduta nei primi giorni della settimana scorsa, ma con il caldo la neve si è sciolta e ora è sicuramente molto più difficile individuarne di nuove». Intanto non rimane che aspettare una nuova incursione dell'orso predatore, e tenuto conto della quantità di cibo ingerito, i morsi della fame potrebbero iniziare a farsi sentire solo in questi giorni. Ammesso che si trovi ancora nei paraggi: l'orso può arrivare a percorrere tra i 50 e i 70 chilometri a notte. Oltre alle impronte rinvenute a Giovetto di Paline, in Valle Camonica, c'è un video che testimonia la presenza dell'orso tra gli scalvini: è stato girato da un valligiano proprio all'inizio della settimana scorsa, quando la neve era ancora fresca, e poi è stato fornito ai guardiacaccia provinciali. «È una prova inequivocabile della presenza dell'orso – sostengono i forestali –. È stato girato nella zona della "Baita di Napuleù", non molto distante dal sentiero che porta alla Diga del Gleno, e nemmeno molto lontano da Trena, dove è stata ritrovata la carcassa della capra». Proprio sulla carcassa sono stati fatti alcuni rilevamenti: è stata misurata l'ampiezza della mandibola che l'ha azzannata al collo e sono state ricercate tracce del dna dell'orso, per poterne stabilire la provenienza. Dna ricercato anche nelle feci del plantigrado, inviate a Bologna per essere analizzate. «L'orso non è uno di quelli liberati sulle Alpi nel 2009 nell'ambito del progetto "Life Arctos" – aggiungono dalla Forestale –, se no sarebbe possibile, tramite il microchip che segnala via radio i loro spostamenti, rintracciarlo in fretta. Probabilmente è un orso di seconda generazione rispetto a quelli importati. Ma sono solo supposizioni: le risposte arriveranno dai test del dna, per i quali però ci vorrà ancora tempo».

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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Sentivo dalla televisione tutti i soldi spesi in altri posti per guardare i millepiedi,qui quanti soldianno speso per assagiare la cacca dell'orso?
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Sangue e grandi orme nella neve l'orso è arrivato fino a Val
da L'Eco di Bergamo
Sangue e grandi orme nella neve. L'orso è arrivato fino a Valleve
Ad accorgersi che era successo qualcosa di anomalo è stato il vicesindaco di Valleve Piero Midali che ha trovato tutta la zona del Brembo insanguinata. Nelle vicinanze, sulla neve fresca, le orme evidenti di un orso. Che nella notte tra mercoledì 11 e giovedì 12 aprile ha pensato bene di spingersi fino ad un allevamento di capre dove ne ha uccisa una. Il corpo dell'animale è stato ritrovato nella mattinata dalla polizia provinciale con i segni evidenti di un'aggressione ad opera di un orso: la testa schiacciata e il corpo preso a unghiate. Secondo la polizia provinciale non si tratterebbe dell'orso che ha già colpito nelle scorse settimane in Valle Seriana, ma di un altro arrivato nella Bergamasca dalla Valtellina. L'orso, tra l'altro, avrebbe già colpito 4 giorni fa a Branzi dove un altro allevatore ha segnalato 2 pecore morte e 4 disperse.
Ora la polizia provinciale si sta occupando delle pratiche che permettono agli allevatori di ricevere un risarcimento del danno subito. Dal 1° maggio 2001, infatti, è attiva la polizza che copre i danni causati da orso, lupo e lince. La copertura assicurativa vuole favorire la massima convivenza e compatibilità con le attività zootecniche, risarcendo i danni a cose e animali provocati da questi animali. Quindi, su tutto il territorio regionale, chi subisce danni accertati da questi predatori carnivori, potrà rivolgersi ai Parchi e alle Province e sporgere denuncia con richiesta di rimborso dei danni subiti.
Sangue e grandi orme nella neve. L'orso è arrivato fino a Valleve
Ad accorgersi che era successo qualcosa di anomalo è stato il vicesindaco di Valleve Piero Midali che ha trovato tutta la zona del Brembo insanguinata. Nelle vicinanze, sulla neve fresca, le orme evidenti di un orso. Che nella notte tra mercoledì 11 e giovedì 12 aprile ha pensato bene di spingersi fino ad un allevamento di capre dove ne ha uccisa una. Il corpo dell'animale è stato ritrovato nella mattinata dalla polizia provinciale con i segni evidenti di un'aggressione ad opera di un orso: la testa schiacciata e il corpo preso a unghiate. Secondo la polizia provinciale non si tratterebbe dell'orso che ha già colpito nelle scorse settimane in Valle Seriana, ma di un altro arrivato nella Bergamasca dalla Valtellina. L'orso, tra l'altro, avrebbe già colpito 4 giorni fa a Branzi dove un altro allevatore ha segnalato 2 pecore morte e 4 disperse.
Ora la polizia provinciale si sta occupando delle pratiche che permettono agli allevatori di ricevere un risarcimento del danno subito. Dal 1° maggio 2001, infatti, è attiva la polizza che copre i danni causati da orso, lupo e lince. La copertura assicurativa vuole favorire la massima convivenza e compatibilità con le attività zootecniche, risarcendo i danni a cose e animali provocati da questi animali. Quindi, su tutto il territorio regionale, chi subisce danni accertati da questi predatori carnivori, potrà rivolgersi ai Parchi e alle Province e sporgere denuncia con richiesta di rimborso dei danni subiti.
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