Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Le numerose specie di animali selvatici nelle Alpi Prealpi Orobie e specificatamente in Valle Brembana
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Subiot
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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

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L’antico cippo di confine fra i Comuni di Sorisole e … Bruntino …..
Lato della Repubblica di Bruntino ……

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Subiot
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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

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Lato della repubblica di Sorisole …..

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Subiot
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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Subiot »

Un immagine inquietante … a_19 a_19 a_19 a_19
il punto dove un grosso maschio di cinghiale si è “grattato”.
L’altezza a cui arriva il fango è considerevole : oltre un metro …
Notare anche le “picozzate” nella corteccia dell'albero: sono segni di territorialità …

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Subiot
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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Subiot »

Un insoglio, ovvero una pozza di fango ove i cinghiali amano fare i bagni di fango …( anche in inverno, quando non ci sono le mosche…)

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Subiot
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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

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Al termine ci si avvia tutti verso casa ….

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Alla prossima !!!

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Cinghiali boom, danni lievitati per i coltivatori

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da L'Eco di Bergamo di Fausta Morandi

Cinghiali boom, danni lievitati per i coltivatori

Indennizzi +600%. La Provincia valuta le contromosse. Crescita troppo rapida: stimati 500, sarebbero il doppio

Non saranno belli, i cinghiali, ma sull’intelligenza non si discute, assicura chi se ne intende. Tra i più scaltri nella famiglia degli ungulati. Purtroppo, sono anche assai prolifici, e decisamente quando passano si fanno notare. Lo sanno bene gli agricoltori di alcune zone collinari e montane della nostra provincia, che da qualche anno devono fare i conti con i crescenti danni provocati da questi animali che, in cerca di tuberi e lombrichi, fanno strage del manto di pascoli e colture. Su i risarcimenti Così le richieste di risarcimento presentate alla Provincia lievitano: nel 2010 via Tasso ha sborsato quasi 80 mila euro per rimborsare le imprese agricole, e per il 2011 non ci si aspetta nulla di meglio, anzi: «Già in questa prima parte dell’anno abbiamo riscontrato un sensibile incremento dei danni sulle superfici pascolive e prative», rileva Sergio Tua, tecnico agroambientale della Provincia. Un excursus sul consuntivo dei risarcimenti negli ultimi anni dà già l’idea della crescita del problema: nel 2004 l’importo erogato era stato di 13.573 euro, per 68 richieste. Lieve calo nel 2005, con 48 domande indennizzate per un totale di 11.236 euro, poi l’aumento è stato costante, fino ai 79.396 euro dello scorso anno. Nel contempo è cresciuto il numero di capi stimati, e quello di abbattimenti. Tutti gli indicatori sembrano dunque segnalare una crescita della popolazione di cinghiali.

Anche per questo ora la Provincia ha intenzione di valutare nuove misure per affrontare il problema, in «netta discontinuità con il passato». A partire da una possibile modifica (che sarà prossimamente sottoposta al vaglio della Giunta) delle modalità di censimento di questi animali. Secondo via Tasso, infatti, i dati attualmente disponibili sono poco realistici: «Diversamente – osservano dalla Provincia – non si spiegherebbe come, a fronte di 402 capi abbattuti nel 2008, su una popolazione stimata di 450, l’anno successivo si stimi nuovamente una popolazione di 500 cinghiali». Come dire: va bene prolifici, ma così è un po’ troppo. Anche per il 2010 la stima era di circa 500 esemplari, ma da via Tasso ritengono che la realtà sia ben diversa. Applicando un nuovo metodo di calcolo (non più basato sulla conta degli esemplari in alcune aree campione, bensì su una ricostruzione «a posteriori» della popolazione a partire da età e genere degli esemplari abbattuti) si arriverebbe a ipotizzare circa 1.200 capi.

Nuovo metodo di censimento «Bisogna rivedere la gestione di questo animale che è stata applicata negli ultimi decenni, perché qualcosa è sfuggito in termini di controllo – conferma l’assessore alla Caccia, Alessandro Cottini –. La Giunta valuterà il nuovo metodo di calcolo, e credo che qualcosa dovrà cambiare anche sul fronte del contenimento del cinghiale. Il come lo vedremo, anche con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati». Oggi l’abbattimento di questi animali è affidato in gran parte alle doppiette: durante la stagione di caccia (dal 1° ottobre al 31 dicembre) entrano in azione sei squadre da 50 cacciatori circa. Nel 2010, in questo modo sono stati abbattuti 383 dei 500 cinghiali autorizzati dalla Provincia. Per il resto dell’anno, eventuali interventi che si rendano necessari vengono portati avanti dalla polizia provinciale in collaborazione con cacciatori che hanno ottenuto un’abiltazione specifica, intervenendo a titolo volontario: lo scorso anno sono stati 84 gli esemplari di cinghiale uccisi così. Ora, l’assessore non esclude novità nella strategia. «Non è necessario eradicare il cinghiale, ma bisogna evitarne la presenza in alcuni ambiti, per esempio dove ci sono colture di pregio, o nelle zone a carattere turistico», aggiunge Cottini.

«Questo tipo di cinghiale è arrivato da qualche anno dalle nostre parti, accolto con entusiasmo dal mondo venatorio, molto meno da quello agricolo – ricorda il dirigente del settore Caccia e Pesca della Provincia, Giancarlo Bosio –. Oggi, per noi, è diventato un problema che va risolto nell’interesse di entrambe le categorie. La Provincia intende predisporre degli interventi per ristabilire un giusto equilibrio».
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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Subiot »

Ieri sera, alle ore 21.30 circa, è caduto il primo cinghiale sotto il colpo, ben assestato, di un operatore faunistico

volontario autorizzato dal Parco dei Colli di Bergamo. a_11 a_11

Il momento è sicuramente significativo: come si dice nel gergo comune "s'è taiat ol capot" a_14 a_14

Problemi di carattere tecnico hanno impedito che l'azione delle sei/sette squadre uscite sul territorio fosse piu efficace. a_111 a_111

A conferma della notevole quantità di animali ormai presenti nei boschi della Valle vi è il fatto che TUTTE le squadre hanno avvistato animali di passaggio, o in pastura, presso le postazioni di controllo. a_18 a_18
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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Subiot »

Fine settimana dedicato interamente al monitoraggio del cinghiale nella Valle del Giongo e aree limitrofe. Domenica mattina, e parte del tardo pomeriggio, passati a perlustrare le zone al fine di verificare gli effetti della presenza del suide, in attesa che le operazioni di controllo/eradicazione vengano riavviate ( sono momentaneamente sospese)

In mattinata, passeggiando fra i boschi del cinale del canto Alto, notiamo che un gran numero di alberi di castagno è affetto da una strana malattia. Mi dicono si tratti di un insettino di provenienza cinese ......Purtroppo ci sono molti alberi che portano i segni della presenza di questo insetto e lo sviluppo fogliare ne risente pesantemente... Ecco la bolla che si sviluppa. All'interno della bolla c'è un piccolo bruco

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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

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Peregrinando in zona notiamo che i cinghiali si sono "insogliati" nella pozza del Roccolo del Fontanone
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